La tragedia e la farsa.

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Un famoso passo di un noto filosofo tedesco afferma

Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano per, così dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere la prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa.

Siamo oggi in grado di fornire documentazione fotografica di tale profonda verità.

La tragedia. 

È  il 2 maggio 2003. Bush si veste da Top Gun e vola a bordo della US Ship Abraham Lincoln.

President Bush with pilots just after arriving on the USS Abraham Lincoln.

L'esibizione di machismo militaresco a carico del contribuente è di per sé irritante assai, ma è propaganda abbastanza standard. Quello che resterà impresso nella mente di tutti è il seguente discorso sotto lo striscione che recita ''Mission Accomplished''. Stava parlando della guerra in Irak, in caso qualcuno lo abbia scordato. Erano 5 anni fa.

 

 

La farsa.

Anziché il treno, come nella canzone di Jannacci, i nostri capoccia hanno voluto prendere l'aereo militare per non essere da meno. Ecco quindi i simpatici La Russa e Maroni vestirsi da Top Gun e sfrecciare nei cieli padani; come per Bush, spottone pubblicitario machista. Il Corriere non chiarisce chi abbia pagato per gli svolazzamenti di La Russa, Maroni e consorte; temiamo siano stati a carico completo dei contribuenti, thank you very much. Si sono fatti più furbi però. Niente discorsi annunciando chissà quali 'accomplishments'.

Il ministro dell'Interno con la moglie prima del volo (Newpress)(Newpress)

 

 

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Commenti

Ci sono 73 commenti

Sandro, credimi, ti giuro che è vero, ho appena visto la pietosa scenetta al telegiornale della sera e ho pensato la stessa cosa che dici tu....però non avevo pensato che poteva essere un post per NFA.

Proprio ora che avevamo deciso di darci una ripulita con i commenti, di essere più a modo...e invece questi sempre li col vassoio d'argento a servirci le loro chicche.

Oddio, cmque meglio la tuta arancio  rispetto alle camicie verdi (Padane per il Maroni) e quella nera di gioventù littoria (di Ignazio La Russa).

 

...e con quelle tute sembrano detenuti americani!

Sandro guarda che la tua citazione di quel buontempone di Hegel che osservava che “tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano, per cosí dire, due volte…” con il caustico di Treviri che di rimando aggiungeva “la prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa”, rischia di produrre effetti non voluti.

Tu sei consapevole di operare una forzatura, piccolissima per carità, immaginando che Maroni e La Russa siano - hegelianamente - da annoverare fra i grandi personaggi della storia universale, però non meravigliarti se la stampa domani riporterà che per nFA i due signori sono grandi personaggi. Della storia universale magari non lo diranno perché se no Borghezio e Gasparri se la prendono a male.  

 

Quello che non è scritto mi incuriosisce: avranno vomitato l'anima, o l'aereo non si è proprio alzato ? No, perchè avere simili terga su un seggiolino d'aereo sarebbe un clamoroso assist per un bel loop seguito da un tonneau.

Ma poi, perchè arancioni ? per enderli più visibili o, come correttamente fa notare luciano, per renderli simili ai detenuti americani ?

E poi, vedere dei Maroni volanti, sai che spettacolo...se appunto faceva un bel giro della morte eravamo a posto: Maroni che girano !

 

Come saprete certamente, iniziano i mondiali di ciclismo in quel di Varese.

Ben prima dei Top Gun Maroni e La Russa, la gerarchia Leghista ha trovato il modo di darsi gloria imperitura:

" L'Umberto lì davanti e dietro tutti quanti... a pedalare. Sulla rotonda

di Buguggiate, in provincia di Varese, nei giorni scorsi sono comparse

delle sagome di noti politici leghisti, in sella a una bici da corsa."

Ulteriori dettagli qui  

 

Ai miei tempi sì che i politici erano in gamba, altro che passeggeri, con moglie al seguito, di un aereo militare. Questi sono dilettanti allo sbaraglio. Cossiga sì che era un grande: senza aver fatto il servizio militare, è diventato Capitano di fregata e appuntato d'onore dell'Arma dei Carabinieri. Per correttezza devo dire che da queste cariche si è comunque dimesso. Per protesta, nel 2005. Per altrettanta correttezza devo dire che non so se siano state accettate.

Ho recuperato questo articolo che ne parla (onde evitare che mi scriviate citazione necessaria):

http://www.universita-oggi.it/archives/0008547.html

 

 

 

 

L'erede al trono padano ricorre la bocciatura e, guarda caso, il TAR gli dà ragione mentre il ministero si prepara a fare altrettanto. Il fetore di regime sale sempre più forte.

 

questo è puro pregiudizio. tu sei contro questo governo a prescindere. perchè non c'è nulla che colleghi il ricorso al tar di Renzo Bossi ad una mancanza di democrazia o di civiltà in italia. non capisco davvero perchè parlare di regime. Come lo stesso articolo indica chiaramente:

 

Spiegano infatti da viale Trastevere che «così come accade in molte

altre situazioni », la direzione regionale ha esaminato il ricorso e

«preso atto delle illegittimità segnalate».

 

il fatto è di nostra conoscenza perchè Bossi jr è un personaggio famoso per via del padre e perchè Repubblica, che è l'house organ del derelitto PD, sta montando appositamente il caso per tentare di risollevare come può l'opposizione allo sbando anche in vista della manifestazione del 25 ottobre che, se andrà male, probabilmente decreterà la fine di Veltroni e forse del partito democratico così com'è oggi. Altrimenti non se ne sarebbe saputo nulla «così come accade in molte

altre situazioni» ed il ministero si sarebbe corretto comunque. 

non c'è nessun nuovo elemento che ci possa spingere a parlare di regime. la tua valutazione quindi, in questi termini, mi sembra decisamente azzardata.

 

 

Questa, purtroppo, è tragedia e farsa allo stesso tempo. Tragedia soprattutto per il Bossi jr, non sto scherzando, in balia di un padre ottuso e irresponsabile che lo sta rovinando. Questo un giorno erediterà la Lega e tutti ricorderanno che ha passato la maturità solo perché era figlio dell'Umberto. Meno male che a destra insegnano l'etica della responsabilità individuale; gli bocciano il figlio perché dice asinate e questo va a dar la colpa ai professori terroni e alla tesina su Cattaneo. Incidentalmente, il rettore del collegio Bentivoglio di Tradate (che effettivamente è di origine calabrese), una scuola privata, ha già parlato della cosa.

Però, Michele, la cosa è al tempo stesso meno grave e più grave di come la presenti.

È meno grave perché la decisione non è del TAR, il che significa che perlomeno non abbiamo evidenza di un così servile atteggiamento della  giustizia amministrativa (abbiamo invece evidenza del fatto che la giustizia amministrativa continui a essere lenta, ma se devono guardare tutte le pirlate di questo genere di tempo ne deve restare poco). La decisione è invece la conseguenza di un intervento diretto del ministero.

È più grave perché il nostro ministro dell'istruzione, dopo essersi occupato di cose fondamentali come il grembiule dei bimbi, ha mostrato che non ha alcun problema a violare elementari regole etiche e di buon senso pur di evitare critiche dagli alleati, oltre che a garantire canali privilegiati di revisione amministrativa a un figlio della casta. Avevamo una gran paura del sottosegretario Pizza (a proposito, chissà cosa sta facendo...), ma a quanto pare ai livelli più alti non si va meglio.

 

Secondo il documento approvato dalla conferenza dei rettori i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario delle università saranno a regime (mi sembra nel 2010) di 700 milioni, che è circa il 10% del FFO. E' molto probabile che questa ipotesi del ddl finanziaria del governo sia negoziata con i rettori e con il Ministro Gelmini per arrivare ad un taglio più modesto o addirittura ad un aumento, come è avvenuto nel passato. 

 

mi dai il link. non capisco da dove abbiano tirato fuori quei 700 milioni.

io ho trovato questa frase:

"Tali misure sono pesantemente aggravate dalla nuova Legge finanziaria appena presentata dal Governo, che prevede per il 2010 una diminuzione del Fondo di finanziamento delle università addirittura di 700 milioni (più del 10% dell’attuale Fondo) e tagli drastici per le università non statali." ma la legge 133 dice questo:

"63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013."

 

Credo di aver capito dove si annida l'errore. I rettori parlano del disegno di legge finanziaria 2009 e non della legge 133 di conversione del ddl 112.

 

non so proprio. io qui non ho trovato nulla: www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/manovra2009/index.html


 

 

 

 

L'università italiana e i suoi

molti guai. A cominciare dal nepotismo. Ci sono alcune facoltà in cui

oltre il 25% dei docenti ha un parente stretto all'interno della stessa

struttura. E - probabilmente non a caso - la produzione scientifica è

scarsa. Nepotismo e baronaggio sopravvivono a tutte le riforme. Perché?

Che si può fare? Ne parliamo alla luce di un libro denuncia appena

uscito, in un momento di grande subbuglio, con diverse università

occupate contro i tagli della finanziaria.

Numero verde: 800.05.00.01

Numero per sms: 335.6992949

E-mail: radioanchio@rai.it

Per info: http://www.radio.rai.it/radio1/radioanchio/

 


Segnalo che a radio anch'io di domani si parlera' di universita' prendendo spunto dal libro qui citato di perotti. Spero che il messaggio che passi non sia il solito (avvallato recentemente anche dalla gelmini) e cioe' che si', ci sono casi difficili ma tuttosommato le cose vanno bene. 

 

Ottima segnalazione. Aggiungo alcune referenze per prepararsi alla discussione:

  • (pdf) Lo splendido isolamento dell'universita' italiana
  • (pdf) The Italian University System: Rules vs. Incentives
  • (realaudio) intervista recente di G.A.Stella a R.Perotti su Radio3 (parla anche di crisi economica in USA e Italia)

 

 

 

 

Il Pd «è pronto a collaborare» sulle «grandi emergenze nazionali», come

ha anche fatto Barack Obama sostenendo il piano di George W. Bush. Lo

spiega Walter Veltroni a Ballarò. [Dal Corriere di oggi]

 

Speriamo abbia un esito migliiore di quello che il "piano" ha avuto qui da noi!

 

 

«Non me ne frega niente» sbotta il Cavaliere interpellato dai cronisti

a proposito delle aperture del leader dell'opposizione. Ne nasce subito

un caso che il premier si attiva poi a sgonfiare. «Non mi rivolgevo a

Veltroni» è la rettifica dettata a tarda sera. [Dal Corriere di oggi]

 

Non avevamo mai sospettato altrimenti, o nostra volitiva mascella. Siamo coscienti che non te ne frega niente e che, allo stesso tempo, non volevi dire quello che hai effettivmente appena detto.

Non è per niente che, per noi tutti, sei stato, sei e sempre sarai l'uomo BS.

 

Il criminale, pentito e "perdonato", riceve amici e soci d'affari. Un bel quadretto, bello davvero. Leggetevi i nomi, uno per uno, e non scordateveli.

 

Sarkozy, evidentemente sensibile alle moine della moglie, ha deciso che la delinquente di moda che risponde al nome di Marina Petrella può continuare a farsi gli affari suoi in Francia, alla faccia delle vittime al cui assassinio ha partecipato, e probabilmente compiuto, in prima persona. Fra qualche mese qualcuno controlli lo stato di salute e la residenza della signora Petrella, vedrete dove vive e cosa fa la "depressa" ed "anziana" (nata nel 1954!) omicida.

Il governo italiano - che si riempie la bocca di giustizia, patriottismo ed onore della nazione, quando non costa nulla - non ha proferito verbo. Si permette così, ancora una volta, che i delinquenti (quando amici di ministri, o di filosofi demenziali o di modelline prone alla frequentazione attiva dei letti dei potenti) possano starsene tranquillamente a Parigi mentre in Italia i figli delle loro vittime vengono ignorati. Vergogna.

 

 

Ma come, anche ora che non c'è più quell'idiota di Diliberto a fare il ministro dell'ingiustizia che corre a ricevere, con tutti gli onori, la Baraldini in aeroporto?

Nessuno reagisce per far la gara a chi è il più scemo oppure son tutti "chiacchiere e distintivo"?

 

Anche io non ho mai capito perchè i nostri cugini d'oltralpe continuino a farsi carico di questi cialtroni che alle volte sono anche dei sanguinari vigliacchi che, appena possono, scappano a Parigi.

Dal punto di vista dei francesi, direi che il loro appoggio a figure dell'estrema sinistra, in genere molto critiche nei confronti della globalizzazione e della americanizzazione della cultura (o di quello che loro credono siano le due cose), nasce dal fatto che le elites culturali di quel paese condividono, more or less, questo genere di paradigma culturale...prendiamo per esempio Toni Negri, giusto per vedere questa coincidenza.

Dal punto di vista di una certa italia, quella che ogni giorno dice che la giustizia italiana non è obbiettiva o è politicizzata, beh, avere qualcuno che sugli stessi presupposti nega l'estradizione di un criminale (sostenendo che le condanne sono state eseguite in seguito ad una politicizzazione della giustizia) è musica per le loro orecchie...quindi magari non si stracceranno le vesti per la mancata estradizione.

Quest'ultima cosa spiega molto, a mio avviso, della vicenda del "lucido" e "intelligente per definizione" Adriano Sofri. Uno che scrive sul Foglio, dicendo che la giustizia è politicizzata, e che lui stesso è stato condannato perchè i giudici ce l'avevano con lui, ecco lui come poteva non capire (se è così intelligente) che stava facendo l'utile idiota per coprire, dal basso (da molto in basso) e da sinistra, la stronzata che da destra andavano ripetendo i suoi editori del Foglio.

A proposito di Sofri, qualcuno sa se fa ancora il bibliotecario alla Normale? MA vi rendete conto, lui e i suoi amici altolocati come gli hanno parato la schiena? E sarei curioso di sapere cosa scrivono quelli del "manifesto" sull'ultima vicenda della fuoriuscita italiana in Francia.

 

 

Carla (accento sulla seconda A, avendo la preso la cittadinanza della repubblica) ha nessuna delle informazioni e delle capacita' di leggere il giornale per sapere chi e' petrella. E' assai piu' probabile (baso il nucleo della profezia su conoscenza assai specifica) che legga W Vogue, forse nei momenti di grande tensione Comte-Sponville e Enthoven (non sto facendo del sarcasmo)

petrella & co (battisti per fare un nome, Cesare pure lui ma non quello giustiziato) sono protetti e difesi da gente vera (Vargas in prima persona, che e' sia una grande archeologa [au Cnrs] che una --ottima-- autrice di storie di detectives.) I francesi hanno pregi e difetti, quello qui in quistione e' una versione ossessiva che attribuisce a chi fa X bene e nel caso X sia una qualche intellettuale attivita' poteri straordinari di "veggenza" politica. Il caso esplosivo e' Sartre, il quale qualsiasi sia il parere di chiunque sul suo lavoro di romanziere.e/o/drammaturgo./e/o filosofo di politica ne capiva molto meno dei guardiani degli ippopotami allo zoo comunale.

Non ci sta un grande complotto della famiglia Sarkozy, ci sta la usuale relazione sottomessa/impietrita dallo spavento di fronte all'opinione di chi ha scritto un libro. E' noto che a nessuno fotta nulla dell'opinione delle cameriere laotiane e vietnamite che sono tutto meno stupide, parlano piu' lingue di Bruni/Enthoven/BhL/ & Cie, eppure mai hanno scritto opere supreme come quelle dei tre. Leggere per credere.