Redde Rationem

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Nei giorni scorsi ho segnalato la pericolosità della pubblica censura riservata dalla Casta ai 67 docenti de La Sapienza firmatari dell’ormai famigerata lettera di protesta. Come era purtroppo prevedibile, dalle parole stiamo passando ai fatti: la scorsa settimana il Parlamento ha sospeso la ratifica della nomina di Luciano Maiani alla presidenza del CNR.

Fisico teorico di altissimo livello, Luciano Maiani ha diretto il CERN dal 1999 al 2003 e la sua nomina al CNR era stata accolta con entusiasmo anche all’estero. Science, ad esempio, salutava l’evento sottolineando come finalmente “merits triumph over politics in Italy’s choice.”

Inizialmente poi la scelta aveva riscosso consensi sia a destra che a sinistra, una nomina bipartisan insomma. Inizialmente appunto, e prima che il nostro si macchiasse del peccato di aver apposto la sua firma alla famigerata lettera che definiva “incongruo” l’invito di Ratizinger all’inaugurazione dell’anno accademico de La Sapienza.

Questa la triste cronaca: la ratifica della nomina sarebbe dovuta avvenire la scorsa settimana dopo aver ottenuto il via libera formale da parte del Parlamento. La legge prevede infatti che sul nome del candidato alla presidenza del CNR proposto dal ministro si esprimano con un parere consultivo e non vincolante le Commissioni Cultura di Camera e Senato. Purtroppo però il centrodestra ha aperto un allegro fuoco di sbarramento sulla nomina di Maiani presentando due interrogazioni parallele in cui si chiedeva al governo di riflettere sulla scelta alla luce dei recenti comportamenti del prescelto. Alla Camera l’iniziativa è stata di Angela Filipponio Tatarella di AN, al Senato invece è toccato al forzista Franco Asciutti (qui e qui). Alla fine si è deciso per un rinvio della nomina a data da destinarsi in attesa che il ministro Mussi confermi la scelta del fisico.

Le parole di Giuseppe Valditara, Senatore di AN e segretario di una delle due commissioni, chiariscono la ratio della decisione e stigmatizzano il clima da ventennio in cui stiamo piombando: “Ho pensato fosse importante questa pausa per rasserenare gli animi e consentire al professor Maiani di chiarire la sua posizione”.

Ora, fermo restando che la posizione di Maiani mi sembra emerga abbastanza chiaramente dalla famigerata lettera (di cosa avrebbe bisogno adesso, Onerevole Valditara, di qualche disegnino???), il senso dell’avvertimento è chiaramente un altro:

Che il professor Maiani si cosparga il capo di cenere ed ammetta pubblicamente di essere pentito. Espiato così il proprio peccato, si potrà (forse) procedere con la nomina.

Che vergogna!

 

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Commenti

Ci sono 63 commenti

Quando si dice "ironia della sorte": ora gli si chiede di abiurare!

 

Allucinante!

Posso capire che si scannino sull' aborto,non sulle nomine del CNR!

Speriamo ne esca un bel boomerang mediatico.

 

 

Sulle nomine ai piani alti del CNR si sono scannati DA SEMPRE! Per questo, come tutti sanno, il CNR è stato gestito in media da incompetenti, finti scienziati, gente intrallazzata ed allineata politicamente. Raramente il CNR è stato gestito da scienziati di fama mondiale, quasi sempre da baroncini legati a questa o a quella banda politica di governo. Gli economisti di regime, in particolare, vi hanno sempre svolto un ruolo di peso, peso deleterio ovviamente.

Per questo Maiani poteva essere un'eccezione, e per questo Science si è entusiasmata all'idea. Ma, ovviamente, non è successo.

Non credo ne possa uscire un boomerang mediatico, per tre ragioni.

L'attenzione di tutti e' oggi sui giochi di palazzo e di corridoio legati alla crisi di governo: t'immagini cosa importa al salumiere italiano medio che ad un famoso fisico teorico la Casta abbia chiesto di abiurare per poter fare il lavoro che gli compete!

Come l'evidenza storica abbondantemente prova, l'accademia italiana è fondamentalmente omertosa, oltre che composta in buona parte di mediocri che, probabilmente, per uno come Maiani provano solo invidia e pensano che "ben gli sta, ma cosa vuole? Offende il Papa e poi vuole anche che gli si lasci gestire il CNR? Ma andiamo, un minimo di decenza!".

L'accademia italiana ha una densità altissima di politicanti, consulenti di politicanti, portaborse di politicanti, amici e compagni di partito di politicanti, nominati a questa commissione o a quel CdA da parte di politicanti, eccetera. Quindi taceranno.

Lunedi' prossimo, 4 Febbraio, si svolge a Washington il primo incontro dell'ISSNAF, della creazione della quale parlai a suo tempo. Sollevero' la questione pubblicamente, vediamo che ne dicono gli altri.

 

 

Il cosiddetto 'peccato di aver apposto la sua firma alla famigerata lettera' è grave non tanto perchè 'definiva “incongruo” l’invito di Ratzinger all’innaugurazione dell’anno accademico de La Sapienza' (su cui si potrebbe dibattere in eterno), ma perchè apposta con troppa leggerezza a una petizione con una premessa che il professore in questione non si è preso la briga di verificare, che ha implicato gravi conseguenze e che si incentrava su una citazione parziale e su una interpretazione errata di un altro studioso (il Papa) di cui perciò dimostra di conoscere il pensiero solo marginalmente. Mettiamo a capo del CNR una persona che può commettere leggerezze tali? Forse pensava che non aderire alla petizione avrebbe potuto non giovare alle sue ambizioni di carriera?

Chi sbaglia - ogni tanto - paga e il Prof. Maiani ha sbagliato e - forse - pagherà. Può continuare a fare lo scienziato alla Sapienza di Roma invece del presidente del CNR. C'est la vie.

(qui il testo completo dell'intervento del Papa del 1990 a cui si fa riferimento nella lettera)

 

Perchè chi sta al capo del CNR deve essere un diplomatico di professione e non uno scienziato?

L'errore che ha fatto è esprimere ( in una lettera privata al rettore, si noti e non pubblicamente ) le sue opinioni.

Se questo è un errore lo è solo in un paese in cui la sottomissione all'autorità politica è più importante delle capacità personali e della preparazione.

Quanto poi al fatto di conoscere il pensiero del capo di una religione per un fisico con credo abbia molta utilità, salvo non si viva in Iran o in paese del genere.

 

 

 

dei perche' e dei percome della lettera abbiamo gia' dibattuto ampiamente qui e qui.

puoi essere o non essere d'accordo con chi ritiene "incongruo" che una università affidi ad un Pontefice come JR la lectio magistralis che ne celebra l'inizio dell'anno accademico.

ma il punto del mio post e' chiaramente un altro: firmando la famigerata lettera, Maiani ha esercitato il suo elementare diritto di opinione e di critica nei confronti del proprio rettore. in uno stato liberale, le opinioni su chi debba o non debba tenere una lectio magistralis (si tratti del Papa, di Maradona o di Topo Gigio) non hanno nulla che vedere con la nomina alla presidenza di un ente di ricerca. liberta' di opinione significa appunto poter esprimere le proprie idee (su tutti: anche sul Papa, su Maradona o su Topo Gigio) senza dover temere poi ritorsioni e punizioni di sorta.

quando invece queste ritorsioni e punizioni ci sono, quando si chiede esplicitamente e senza alcuna vergogna (come fatto da Valditara) che un'opinione venga rivista per procedere con una nomina, allora significa che i fondamenti di uno stato liberale cominciano a scricchiolare. ed almeno a me tutto cio' mette parecchia paura.

 

perche' stracciarsi le vesti? come e' stato fatto notare in un altro post,

quello che e' successo e' assolutamente normale in un paese dove la

politica ha le mani su tutto, in questo caso nella forma del 

parlamento che deve ratificare (e quindi ha il potere di veto su) la

nomina del direttore del CNR.

che differenza c'e' tra questo caso e il caso della banda mastella?

ok, il CNR e' un ente pubblico, chi mette i soldi comanda.

anche

le universita' statali sono pubbliche e finanziate quasi interamente

con soldi pubblici, eppure gli si riconosce potere di autogoverno.

perche' non anche al CNR?

 

Secondo me è sbagliato confondere "scelto dai politici" da "scelto per meriti politici": in un ente pubblico trovo giusto che siano i politici a scegliere i dirigenti (anzi, chi vince le elezioni dovrebbe avere il diritto di cambiarli immediatamente tutti) in quanto è il politico a rispondere direttamente del suo operato agli elettori.

Nell'università italiana (come in un'altra istituzione nell'occhio del ciclone in questi giorni) vige il principio opposto: non si è scelti dai politici, ma si fa carriera per meriti politico/sindacali, e il risultato è davanti agli occhi di tutti.

 

Vi sbagliate. Non è Valditara che vuole far fuori Maiani. Anzi penso proprio che sarà lui a difenderlo. Sono altri i nemici di una guida autorevole per il cnr. Io penso (o spero?) ancora che Maiani diverrà presidente. Mi riservo un commento più esplicito alla fine dei giochi, perché temo che ogni ulteriore rumore (anche quello dall'Amerika) possa danneggiarlo.

 

 

Io penso (o spero?) ancora che Maiani diverrà presidente 

 

lo spero anch’io ma purtroppo ne dubito.

 

a norma di legge il parere delle commissioni e’ non-vincolante e c’e’ un lasso di tempo entro il quale sono tenute ad esprimersi. in condizioni normali dunque il governo potrebbe anche procedere alla nomina autonomamente qualora tali pareri dovessero tardare piu’ del dovuto.

 

in condizioni normali appunto. data la situazione attuale di crisi pero’ i lavori parlamentari sono forzatamente bloccati ed il governo non puo’ giustificare la ratifica imputandola ai ritardi dei lavori in commisione. 

pertanto la nomina di Maiani sara’ verosimilmente di competenza del prossimo esecutivo che potrebbe anche decidere di puntare su un altro candidato.

 

Qualcuno mi spiega in base a quale principio la Cei si mette a discutere su quale sia la conclusione migliore della crisi di governo?

Non si va un po' fuori dai loro compiti?

Edoardo

P.s. Ovviamente la domanda e' provocatoria

 

Segnalo che il senato facendo cosa buona e giusta ha approvato la nomina del prof. Maiani.

Il centro destra ha deciso di non partecipare alla votazione.

 

Spett.le :

Presidente Prodi

Ministro Mussi

Sottosegretario Modica

P.C. : Componenti Commissione

Cultura Camera dei Deputati

Componenti Commissione

Cultura Senato della Repubblica



Nel proporlo alla Presidenza del CNR Luciano Maiani è stato definito fisico di alto profilo dotato di grandi capacità manageriali.

Niente di più falso.

Maiani nel 1969 ha avuto la fortuna di lavorare per un semestre ad Harvard con Sheldon Glashow (Premio Nobel per la Fisica nel 1979) con i quale pubblicò l’unico suo lavoro degno di interesse.

Lavoro che firmò ma che chiaramente non capì visto che nel 1974 lo rinnegò pubblicando un altro lavoro (nota bene: insieme a Cabibbo, Parisi e Petronzio) dove confusero particelle elementari di proprietà fisiche diverse.

Successivamente Glashow addirittura si oppose a che Maiani ottenesse un posto di ruolo al CERN poiché manifestamente non aveva capito una teoria di cui era autore. Cosa, questa, estremamente ridicola.

Tutto questo creò un notevole danno di immagine alla Fisica italiana e alla tanto pubblicizzata scuola romana della Sapienza: i famosi “eredi di Fermi” che ancora non hanno prodotto nulla di scientificamente rilevante ma che sono molto abili nel procurarsi posizioni di potere: Cabibbo è stato Presidente dell’INFN e dell’ENEA, Petronzio è l’attuale Presidente dell’INFN, Parisi ha presieduto il Comitato di Alta Consulenza che ha portato Maiani alla Presidenza del CNR. Maiani è stato Presidente dell’INFN e Direttore del CERN provocando danni devastanti ad entrambe le istituzioni. Particolarmente critica fu la sua gestione del CERN come è dimostrato da numerosi documenti (si veda, per esempio, Nature del 4 ottobre e dell’11 ottobre 2001).

Letizia Moratti, allora Ministro della Ricerca, riuscì a risolvere la crisi e impedì una bruttissima figura all’Italia. Da ricordare che Parisi e Petronzio manifestavano nelle piazze italiane contro la Moratti proprio mentre lei si impegnava a salvare la faccia (e non solo) al loro sodale Maiani.

Tutto questo non potrà essere dimenticato. Sarebbe pertanto utile per il bene di tutti e, soprattutto, del CNR che Maiani facesse un passo indietro. Invito anche i colleghi della Commissione Cultura del centrosinistra ad informarsi meglio prima di esprimere giudizi non basati sui fatti e chiaramente in malafede.

Questo invito è inoltre particolarmente rivolto al Sottosegretario Luciano Modica.


On. Gabriella Carlucci


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February 14, 2008

Sr. Romano Prodi

Prime Minister

Dear Sir:

I have been shown the contents of a slanderous letter written to you by Sra. Gabriella Carlucci, MP and dated February 7, 2008. This letter was published in Puglia-Live and has been widely disseminated. It falsely claims that I have questioned the scientific competence of Prof. Luciano Maiani, the recently elected President of the CNR, and had opposed his appointment at CERN. These utterly invidious and untrue allegations were part of a more general attempt to belittle the scientific standing of Prof. Maiani. The letter denigrates his scientific accomplishments over the years and those of his colleagues, Profs. Cabibbo, Parisi and Petronzio, whose work was claimed to have caused serious damage to the image of Italian physics worldwide. Not so!

The remarks that Sra. Carlucci attributes to me are wholly untrue and malicious. Prof. Maiani played a key role in our collaboration decades ago, for which he was duly recognized internationally by the awards of the highly regarded Dirac Medal and Sakurai Prize. Maiani’s many research publications have been cited well over 8000 times (not including the 3600 citations to our joint work). I have never written, suggested or thought anything remotely disparaging about the skill and accomplishments of this stellar Italian scientist.

The more general arguments in Sra. Carlucci’s letter are equally false, slanderous and malicious. I, and my colleagues worldwide, have the highest regard for the many outstanding contributions of Italian theorists to particle physics, among whom Profs. Cabibbo, Petronzio and Parisi (as well as Maiani) are leading luminaries and indeed may be regarded as ‘heirs to Fermi.’ No event associated with their distinguished scientific careers has ever caused the slightest damage to the image of Italian physics. In the eyes of a foreign scholar, if there is anything that can damage the image of your country’s scientific institutions, it is the vulgarity and deception of this slanderous attempt at denigration of some of your nation’s most distinguished scientists.

Sincerely,

Sheldon L. Glashow

Nobel Laureate

Foreign Member, Accademia dei Lincei

 

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Caro Prof. Glashow, Lei ha scritto al Presidente Prodi insultandomi brutalmente senza però andare alla sostanza delle cose. La informo che i contenuti della lettera che ha suscitato la Sua ira vengono da notizie pubblicate su quotidiani italiani, su Nature e su “Lettere al Nuovo Cimento”. Notizie mai smentite.


Le scrivo solo ora per porLe una semplice domanda: se Maiani e i suoi amici sono, come Lei dice, luminari stellari stimatissimi in tutto il mondo, perché non hanno mai vinto il premio Nobel?

Eppure la Fisica della Particella italiana (e, in particolare, quella romana) è in percentuale e in valore assoluto fra le meglio finanziate al mondo. Sperò mi risponderà senza insultarmi. E non dica bugie: potrei sorprenderLa.


Cordiali saluti. Gabriella Carlucci

 

Interessante questo scambio italiano-inglese. Se quello che dice la Carlucci è vero, sembra che si tratti di un normale processo di produzione scientifica: si produce una teoria, 5 anni dopo se ne trova un'altra che la smentisce o la migliora. Il che non inficia la qualità della scoperta precedente -al momento in cui è stata fatta-. Forse questo per Glashow è così ovvio che non valeva nemmeno la pena di menzionarlo.

 

 

"se Maiani e i suoi amici sono, come Lei dice, luminari stellari

stimatissimi in tutto il mondo, perché non hanno mai vinto il premio

Nobel?".....ma cosa pensa questa? Che vincere il nobel sia come partecipare alla serata dei telegatti?!

 

Stupendo, semplicemente stupendo. Un nanetto sulla classe politica italiana assolutamente impareggiabile. A me e' piaciuto soprattutto quel "potrei sorprenderla" alla fine. Darei qualunque cosa per vedere la sorpresa.

 



Sheldon risponde alla Carlucci, il testo si trova anche <a href="http://www.puglialive.net/home/news_det.php?nid=10554">qui</a> :



Dear Sra Carlucci,

Despite your earlier comments and whatever your sources may be, the fact is that I have never questioned Prof. Maiani’s stature as a superb and accomplished researcher. I am outraged that you have tarnished my own reputation by such a false and invidious allegation. It is true that several Italian theorists (including Maiani) are deserving of Nobel Prizes, but there are far more such candidates than Prizes. Recall that world-renowned physics luminaries such as Edward Witten, Stephen Hawking, Yoichiro Nambu, among many others, are not Nobel Laurestes.

Whether (or not) Italian physicists have won Nobel Prizes, and whether (or not) they are well funded, they have made exceptional contributions to physics, at least as many as any other European nation.

Italy should be very proud of its many scientific heroes, and not malign them.

Sincerely

Sheldon Lee Glashow

 

Le lettere di questa Carlucci sono fra il ridicolo e l'imbarazzante: deve pensare di stare ancora in TV, dove la gente ride quando dici cose insensate. Ora le scrive, anche; mi veniva da dire "gliele scrivono", ma a ben guardare la qualità dell'italiano è tale da far pensare che se le scriva lei. Che gente siede in parlamento? Il sito della signora è una specie di comica continua, che vi invito a visitare se avete un momento di sfiducia nella vostra intelligenza; vi farà recuperare l'ottimismo, almeno in termini relativi. Cita persino Hayek, ed in inglese. Molto apprezzabile anche lo sforzo "bipartisan" compiuto in tandem con il signor Bordon (quello che ha la moglie che prova a fare la stella del cinema lavorando per la televisione di stato) per l'ottenimento di sussidi ai produttori italiani di films, insomma ai suoi datori di lavoro passati e probabilmente futuri.

Sul sito dell'intraprendente ed acculturata esperta di particelle elementari trovate anche questo post scriptum alla "lettera" menzionata nei commenti precedenti:

 

Enzo Boschi per difendermi dai suoi insulti ha scritto una nota sull'argomento. Mi faccia avere i suoi commenti.

La nota si trova su www.valorieliberta.wordpress.com

 

La nota non è facile da trovare, ma si trova qui. Leggetela. C'è qualche fisico delle particelle che su questa cosa possa fare un post con conoscenza di causa? La cosa puzza di bruciato lontano un miglio.

 

 

Il Boschi (che già fa l'amministratore di istituti scientifici pubblici ma evidentemente non gradisce che altri ottengano le sue stesse prebende) attacca in maniera subdola il Maiani, su cui scrive cose sufficientemente ambigue da far temere che di un'altra carognata politica si tratti; anzi religiosa. L'ispiratore (o, almeno, presunto beneficiario) della quale carognata sembra essere, guarda guarda, una vecchia conoscenza del sottobosco pubblico italiano, ossia il signor Antonino Zichichi. Un "grande fisico" che è sempre stato con la parte politica (e soprattutto religiosa) giusta e che ... non ha mai vinto il Nobel. Non aver meritato il Nobel deve rodergli, e deve rodere anche ai suoi allievi (mi riferisco al Boschi, perché dubito che signora Carlucci sia un'allieva di Zichichi il fisico, anche se forse lo è di Zichichi l'organizzatore ...) i quali, con il valente supporto d'acculturate presentatrici televisive, lanciano campagne mediatiche contro i fisici che qualche successo scientifico superiore a quelli del loro maestro sembrano averlo ottenuto ...

 

Cattiveria per cattiveria, vale la pena far circolare questa: parlando di Zichichi, un signore che il premio Nobel in fisica ce l'ha sembra aver osservato che di ottimo organizzatore si tratta, ma di mediocre fisico ...

 

 

 

 

Molto interessante, la nota di Boschi. E soprattutto i commenti riportati sotto, fra cui quello di Giorgio Parisi, uno degli amici di Maiani che pur non avendo vinto il Nobel sembra avere un cv di tutto rispetto. Avremmo davvero bisogno di un fisico delle particelle che ci spieghi la storia, ma da profano mi sembra di capire che le credenziali di Maiani fisico non si possano mettere in discussione. Una campagna denigratoria di tutto rispetto. wow.

 

temo che la carognata politica di cui parli sia semplicemente il segnale di come parte dell'establishment scientifico italiano tema la scelta di un personaggio della caratura di Maiani per il CNR.

per rendersi conto di quanto rivoluzionaria sia stata la nomina del fisico de La Sapienza basta infatti andarsi a guardare chi Maiani e' andato a sostituire: quel Fabio Pistella (guarda caso anche lui un vecchio andreottiano...) la cui pochezza scienfica e' stata qualche tempo fa denunciata anche da Nature al pari di quella di altri alti dirigenti della ricerca italiana (Sergio Vetrella dell'ASI e Claudio Regis dell'ENEA).

ll cv di Pistella e' in rete ed anche agli occhi di un non addetto ai lavori risulta evidente come la stragrande maggioranza delle "pubblicazioni" inserite riguardino semplicemente comunicazioni scientifiche a congressi. le pubblicazioni internazionali vere e proprie invece sembrerebbero soltanto una decina.

consiglio inoltre questo aricolo apparso tempo fa su Le Scienze che analizza l'andamento della produzione scientifica del CNR nel corso dell'ultimo decennio e segnala la marcata inversione di tendenza verificatasi negli ultimi anni. la produzione scientifica (secondo i dati ISI) cresce infatti marcatamente nel periodo 1996-2004 per subire poi una notevole battuta d'arresto proprio nel corso del mandato di Pistella (2004-2007).

il radicale cambiamento rispetto al passato costituito dalla scelta di Maiani lascia presagire (o almeno sperare...) cambiamenti nella gestione dei fondi e deve aver pertanto spaventato piu' di una cariatide.

 

Un'interessante ricostruzione della vicenda Boschi vs Maiani la trovate qui nel post del 25 febbraio 2008.

 

 

 

In aggiunta a quanto già apparso sulla vicenda Maiani, credo sia utile vedere l'articolo apparso su Libero e la successiva smentita di Cline:

articolo su Libero (Titolo: Gaffe sui quark e sul papa: ecco il nuovo capo del CNR)http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/08-02/080205/h1ls3.tif

Smentita di Cline:

 

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Dear Sir,

 

 

I have received mail concerning remarks erroneously attributed to me about the appointment of Professor Luciano Maiani as President of the Italian CNR.

 

I want to state that I am not connected in any way with these comments, nor with the e-mail address they were sent from, nor with the website: http://maianierror.awardspace.com/ which is fraudulent. I have not been affiliated with the University of Wisconsin for many years and my only email address is from UCLA.

I asked the UCLA HEP/Dark Matter webmaster, D.L. MacLaughlan-Dumes, to request that the web host, Awardspace.com, remove the page. This  has been done successfully.

You are welcome to forward this message to anyone in order to clarify my position. I retain the right of any other action that may be required to protect my reputation.

Sincerely,

 

David B. Cline

 

 

UCLA Physics & Astronomy

 

 

 

 

 

In aggiunta a quanto già apparso sulla vicenda Maiani, credo sia utile

vedere l'articolo apparso su Libero e la successiva smentita di Cline

 

 

Quanta infamia! Son schifato.

La pagina e' stata rimossa ma a quanto pare doveva essere questa qui. Chi mai al mondo darebbe la minima autorevolezza ad uno scempio del genere? La storia della carlucci almeno mi ha fatto ridere di bella; adesso inizia a diventare nauseante pero'.

 

 

Questa storia prende sempre piu' i contorni di una vero attacco

pianificato a tavolino contro Maiani, fatto con cognizione di causa

della sua ricerca e dei suoi coautori. Qualcuno nella comunita' fisica

italiana assolutamente non vuole Maiani al CNR, e si sta servendo della

politica e di altri mezzi per impedire che questo avvenga. Se fosse

solo invidia accademica sarebbe gia' preoccupante, ma penso che essere

al capo del CNR significa gestire anche come allocare i fondi per la

ricerca. Dati i mezzi con cui si sta organizzando questo attacco, penso

che ci siano diverse persone che abbiano da temere con Maiani al CNR

una decurtazione dei loro fondi (forse perche' utilizzati non a fini di

ricerca ma per mantenere una corte?). Ed allora la situazione diventa

veramente preoccupante...

Sono solo speculazioni, ma a pensar male...

 

Questa vicenda è sgradevole, anzi penosa. Non so se vi sia dietro un "piano", onestamente credo di no. A mio avviso trattasi di reazione spontanea del ventre molle della destra "politico-intellettuale" italiana messa di fronte al fatto che qualche raro scienziato di altissima qualità in Italia esiste ancora e pubblicamente parla. Il che, se ci pensate, è ancora peggio.

Perché, e la cosa meriterebbe non uno ma cinque articoli, uno dei drammi della destra italiana (ed una delle ragioni per cui non è liberale ma peronista) è che è profondamente ignorante. Sissignori, ignorante. Se ci pensate un attimo vi rendete conto che sto dicendo una banalità nota a tutti: area scientifica per area scientifica (dalla filosofia alla matematica, dall'economia alla fisica, dall'astronomia alla chimica) provate a farvi la lista dei dieci italiani migliori. Poi pensate a come sono politicamente schierati. Nella maggioranza dei casi non sono schierati con nessuno, perché fra gli scienziati il fastidio per la casta è particolarmente alto. Ma quei pochi che son schierati, lo sono a sinistra. Quasi mai riuscite a trovarne uno di destra: il caso dei fisici romani non è l'eccezione, è la regola!

Non solo, fra quelli che non sono schierati se fate una rapida inchiesta su chi sopportano meno (o su chi disprezzano di più, che fa lo stesso) cosa trovate? Trovate la destra italiana. Non la destra in generale, non il liberismo, nemmeno (se insistete) le varie versioni del pensiero conservatore, non è quello il punto. Il punto è che trovate Berlusconi e Fini, Casini e Storace, Bossi e Tremaglia, Sgarbi e Tremonti. Tutta gente considerata, giustamente a mio avviso, profondamente ignorante. Ignorante: nel senso che non solo non hanno letto, e forse nemmeno sanno chi sia, Vidiadhar Surajprasad Naipaul ma non hanno la più vaga alba di che cosa sia il principio d'indeterminatezza, o di cosa si occupino gli antropologi. Vivono in un mondo primitivo e provinciale, fatto di chiacchere da bar (che poi il bar sia a via Montenapoleone e venda il Campari orange a 15 euro, non fa molta differenza), veline televisive con tette abbondanti, partite di calcio "memorabili", storie di naia "bestiali", fumetti porno e films di Lando Buzzanca, parrocchie del sacro cuore che comprano la nuova campana, e partite IVA, ovviamente. Questa è la cultura della destra italiana.

Non ci credete? Tornate agli anni del liceo, o anche dell'università. Chi erano, in media, quelli di destra? I tonti. Sempre ed invariabilmente: i tonti. Qualche raro compagno del liceo dichiaratamente di destra che leggesse qualche libro che non fosse un libro di testo o la collezione dei discorsi di Almirante, lo ricordo, certamente. Ma erano pochissimi, erano eccezioni, erano delle mosche bianche in una palude di destra fatta di gente con l'IQ da temperatura per sauna. Queste eccezioni ci sono anche ora, e fanno tenerezza: anche a destra c'è qualche intellettuale, qualche scienziato, ma sono spauriti ed abbandonati, non se li caga nessuno. Credete a me che li frequento, e voglio loro bene anche se so che quanto sto scrivendo li farà imbestialire.

Tra l'altro, queste eccezioni sono nella grande maggioranza persone "giovani", ossia sono quasi tutte persone di generazioni succesive alla mia. Nella mia generazione, in quella immediatamente prima ed in quella immediatamente dopo (tanto per capirsi: quelli che hanno fatto la maturità fra il 1968 ed il 1980) io stimo che la percentuale di persone dichiaratamente di "destra" e con un IQ superiore a 120 fosse infinitesimale. Quei pochi giocavano a scacchi, leggendo Evola negli intervalli ... Esagero: qualcuno di "destra liberale" ed anche intelligente c'era anche allora, eccome che c'era. Eran pochi, è vero, ma c'erano. Alcuni sono oggi fra gli assolutamente migliori economisti italiani, o fisici-chimici, o matematici, o avvocati ... per chi non l'avesse capita, sto cercando di non insultare qualche caro amico mio, di cui ho illimitato rispetto. Ma son quadrifogli in un campo di trifogli, e non li menzionerò ... (Domandina per quelli di destra pura-e-dura: chi sto storpiando? Suggerimento: di certo al liceo il vostro professore, di sinistra, ve lo menzionò ma voi concludeste che era pazzo. Effettivamente, lo era.)

Tralasciando gli amici miei e, sperando non s'offendano più del normale, torniamo al punto. La destra italiana forse non è totalmente composta da gente ignorante (perché forse fra le generazioni che hanno finito la maturità dal 1985 in poi qualcosa è cambiato) ma senz'altro è diretta e controllata da ignoranti. I quali, quindi, non solo si sposano o si accompagnano con i loro equivalenti, non solo ragionano come tali e nominano gente di talento paragonabile al loro a dirigere questo e quello (incluso il CNR), ma soprattutto promuovono, fra le persone più giovani, quelli con cui riescono ad intendersi. Meglio: quelli che riescono ad intendere, ossia gente che con le mani non ci scrive ma ci pensa. Parlo (anche) per esperienza personale: 15 anni fa tentai (relativamente giovane ed alquanto illuso) di aiutare Bossi e compagnia a trasformare la loro giustificatissima rabbia in un federalismo liberale che fosse attuabile oltre che sensato. Fu un'impresa ridicola, non deludente: non capivano nulla, letteralmente nulla. Quando avrò tempo, racconterò i miei ricordi di quel giorno, e di quella notte soprattutto, durante i quali, in un albergo di Ponte di Legno, si decise la caduta del primo governo Berlusconi. La sensazione che ricordo è quella di un branco di scimmie che, dopo aver fallito nel tentativo di capire cosa fosse l'oggetto che avevano davanti (una bicicletta) e cosa dovessero farne (pedalare) si vendicava facendolo a pezzi. Ricordo ancora, da quei mesi, un'intervista di Bossi al Corriere in cui dichiarava che per risolvere il problema del conflitto d'interessi di Berlusconi loro avrebbero proposto un "trust blindato" ... due sere prima avevo cercato di spiegargli cos'era un "blind trust", su cui, con un caro collega che non menziono, avevamo pure scritto la proposta di legge. E non crediate che quelli di FI fossero migliori: perle ai porci.

Riassumendo: la destra italiana ha qualche problema serio, molto serio, con la cultura. Con tutta la cultura, non solo con la filosofia post-moderna o il sociologismo francofortese, che sarebbe anche comprensibile. Ha problemi molto seri anche con gli spazi di Sobolev e con la logica modale, con la cliometria e con l'algebra di Virasoro, con la biologia molecolare e con la letteratura indiana, insomma ha forti problemi con la cultura e la scienza moderne. Simmetricamente, chi pratica, capisce e crea scienza e cultura moderne (ed intende la lingua italiana) ha diffidenza ad interagire con la destra politica italiana, ad associarsene, a contribuire al messaggio che la medesima diffonde. In questo vuoto fluttuano le Carlucci ed i Feltri, quando va benissimo arrivano gli Zichichi e gli Zeffirelli, gli intellettuali della destra italiana del XX e del XXI secolo. È da questa zuppa primordiale che nasce la campagna contro Maiani. Non vi è nessun complotto: anche volendo la Carlucci non sarebbe in grado di concepirlo.

 

 

Apprezzo (ed in buona parte condivido, anche se non spetta a me dirlo) lo sfogo, Michele, ma ormai la mole di attacchi e la quantità di persone coinvolte negli stessi mi sembra decisamente troppo ampia per pensare solamente ad una reazione inviperita di qualche singolo. Come dice Giorgio, stiamo assistendo ad una campagna denigratoria di tutto rispetto. Che ci sia dietro una bella cordata di ordinari e studiosi vari piuttosto che lo stato maggiore della destra italiana + 5 generali e 6 cardinali non mi sembra faccia questa enorme differenza. Stanno piovendo da più parti attacchi virulenti, poi diffusi a mezzo stampa. Si sta tirando fango su luminari stranieri, distorcendone pensiero e dichiarazioni. E' grave, ed è difficile pensare alla reazione spontanea di un paio di baroni.

 

chapeau Michele.

aggiungo anche che non solo la Carlucci non sarebbe in grado di concepirlo come dici tu, ma è probabilmente convinta che la teoria delle stringhe è solo una teoria sul modo migliore di allacciare le scarpe

 

 

C'è un elemento da aggiungere a quello che dice Michele. La sostanziale indifferenza, quando non aperta ostilità, di buona parte della destra nei confronti della scienza non è un fenomeno solo italiano. Negli Stati Uniti si fa un gran parlare di quanto sia spostato a sinistra il corpo docente delle università rispetto al resto del paese. Non stiamo parlando solo dei dipartimenti di studi afroamericani o di cultural studies. Stiamo parlando dei dipartimenti di biologia, fisica, chimica e quant'altro (apparentemente la tendenza è meno pronunciata tra gli economisti, un tema su cui vale la pena tornare).

Perché accade tutto questo? La destra americana urla al complotto, afferma che l'intellighenzia di sinistra coopta solo altri di sinistra. Può perfino darsi che nei dipartimenti di humanities questo sia vero. Ma nei dipartimenti scientifici faccio molta fatica a crederci; nei dipartimenti di economia, che sono quelli che conosco meglio, mi sento tranquillamente in grado di affermare che questo non è un problema. La ragione è a mio avviso molto più semplice e si spiega bene con un aneddoto. In uno dei dibattiti iniziali tra gli aspiranti alla candidatura repubblicana per la presidenza, il giornalista chiese chi, dei 10 candidati, non credesse alla teoria dell'evoluzione. Alzarono la mano in 3. Di questi uno era Mike Huckabee, che resiste tuttora nella corsa e gode di un ovvio consenso in una larga parte del partito. Veramente c'è bisogno di ulteriori spiegazioni per la diffidenza dei biologi (e degli altri scienziati) verso la destra?

Tanto per rinvangare il passato e tornare in Italia, qualcuno ricorda la canea reazionaria sulla "cura di Bella"? La vicenda fu semplicemente allucinante. Il figlio di Di Bella andava in giro a promuovere la cura del papà non nei seminari internazionali e nei laboratori di ricerca delle case farmaceutiche, ma ai congressi di AN, pretendendo che le cure con detto metodo venissero pagate dai contribuenti anche in assenza di un serio processo di sperimentazione e verifica dell'efficacia. Quasi a nessuno dei protagonisti politici della polemica venne apparentemente in mente di chiedersi perché mai i proponenti della cura non cercassero di farla approvare all'estero, quale fosse il consenso della comunità scientifica internazionale. Il provincialismo a volte raggiunge livelli veramente inverecondi. E a chi pensasse che questa sia una occasionale sbandata poco rappresentativa dell'atteggiamento generale della destra italiana nei confronti della ricerca scientifica ricordo che Storace pretese di ripristinarla appena nominato ministro della sanità, nonostante la sua efficacia fosse ben lontana dall'essere provata. Di nuovo, abbiamo veramente bisogno di altro per spiegare il disprezzo che tanta parte del mondo scientifico ha verso questi signori?

 

 

Beh io direi che c'e' anche un forte effetto endogeno, che non ho mai capito sinceramente. A destra appunto come dici tu la gente di scienza (pur magari considerandosi di destra intellettualemente) si rifiuta di collaborare ed associarsi con la destra politica, o anche solo di alzare il ditino a dire: fate schifo. A sinistra questo fenomeno non avviene: gli intellettuali di sinistra continuano a fare gli intellettuali di sinistra e ad andare a convegni, a partecipare a riunioni con la classe politica di sinistra, anche se magari gli fa schifo. Lo fanno dicendo cose scomode a volte, ma lo fanno, non si tirano indietro. Mentre a sinistra la reazione degli intellettuali al "fate schifo" e' la creazione di riviste culturali autonome, a destra e' il disimpegno e la rinuncia a cercare di cambiare lo stato penoso delle cose. In steady state, abbiamo esattamente quello che ci racconti. 

Non dirmi che a destra sono piu impresentabili che a sinistra, perche l'impresentabilita' e' piu' o meno la stessa, e anche se fosse, pure quella e' endogena, adverse selection all'ennesima potenza, visto che quelli presentabili non si sporcano le mani. A destra mi pare che ci sia sempre molta piu' paura di sporcarsi le mani. A sinistra invece se le sporcano, e guarda caso poi ottengono qualche cosa, certe idee con gli anni passano.

La questione sollevata poi merita un approfondimento: se andiamo a vedere come si autorappresentano politicamente le persone di scienza, c'e' una schiacciante maggioranza di gente dichiaratamente di sinistra. Questo merita ulteriore analisi, perche come ricorda sandro non e' un fenomeno solo italiano, e non e' un fenomeno che secondo me deriva solo dalla politica contingente e dagli schieramenti politici contingenti. Se, dal punto di vista degli studenti iscritti, le facolta' di ingegneria e di legge sono spesso considerate facolta' di destra e quelle di fisica e matematica invece di sinistra, non basta a spiegarlo l'ideological bias dei docenti, no?

 

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Mio figlio contribuisce questo alla discussione su destra e cultura.