Alitalia: riallineati e coperti

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Dove si commenta la sequenza di due notizie Ansa su Atlantia e Alitalia.

L’effetto non era difficile da anticipare. Difficile era immaginare che qualcuno degli interessati fosse così poco assennato da dichiararlo pubblicamente.

Alle 18:18 l’Ansa dirama la la seguente notizia

 

ATLANTIA: CASTELLUCCI, FAVORITI DOPO INVESTIMENTO IN ALITALIA

Dal momento in cui Atlantia ha deciso di investire in Alitalia, ''il governo ha fatto qualcosa per noi'' a partire dalla rimozione del divieto degli affidamenti dei lavori 'in house'. Lo ha detto l'amministratore delegato del gruppo, Giovanni Castellucci, nel corso di una conference call con gli analisti sui risultati 2008. ''Quanto stiamo negoziando con il governo riguardo le concessioni - ha detto - e' molto più significativo rispetto a quanto abbiamo investito in Alitalia''. Castellucci ha precisato che l'investimento nella compagnia di bandiera, pari a 100 milioni, e' ''rischioso, ma non eccessivo o irragionevole''.

 

Qualcuno deve aver detto a Castellucci che la sua dichiarazione era, diciamo così, inelegante. Alle 19:43 arriva la pronta rettifica

 

ATLANTIA: CASTELLUCCI, NESSUN NESSO ALITALIA-MILLEPROROGHE

(V. 'ATLANTIA: CASTELLUCCI, FAVORITI DOPO...' DELLE 18.18)

Immaginare un nesso tra l'investimento di Atlantia in Alitalia e il decreto Milleproroghe, con cui il governo ha permesso gli affidamenti 'in house' (senza gara), ''e' totalmente fuori luogo''. Così l'amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, torna sull'argomento dopo la conference call con gli analisti sul bilancio 2008. ''Quando un progetto così importante per il Paese viene proposto da Banca Intesa - precisa - non si può non valutarlo seriamente. Noi lo abbiamo valutato e abbiamo deciso di investire. In Italia lavoriamo positivamente con il governo per accelerare gli investimenti e per dare il nostro contributo all'accelerazione dei piani infrastrutturali. Il Milleproroghe ci aiuta a poter fare il nostro lavoro di concessionari''. Il provvedimento infatti, spiega ancora Castellucci, ''riallinea l'Italia agli standard europei'' che prevedono che i lavori possano essere fatti in house dalla concessionaria accelerandone così gli investimenti e la realizzazione. ''Siamo rientrati nella normalità. Non e' a favore di nessuno. Non c'e' causalità'' con Alitalia, ''pensare che ci sia uno scambio e' assolutamente fuori luogo'', ribadisce l'ad.

 

Causalità con la faccenda Alitalia? Scambio di favori? Per carità, nemmeno a parlarne. Adesso che non si fanno più le gare per l’assegnazione dei lavori siamo tutti più sereni. Finalmente ci siamo riallineati. Castellucci pure. In meno di un’ora e mezza.

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Commenti

Ci sono 15 commenti

Come si usa dire una correlazione non implica causalita', ma fa suggestivamente l'occhiolino e sussurra: "guarda da quella parte ...". 

Non so se rallegrarmi perche' finalmente qualcuno dice le cose come stanno (anche se non ci voleva molto per capirlo), o se deprimermi perche' questo e' un manager di una delle maggiori imprese italiane e oltre a fare porcate, e' cosi' spudorato da vantarsene pure.

Propendo per la seconda ipotesi.

 

Trattasi di liberismo del PdL al lavoro.

Mi sembra perfettamente coerente: anche in Argentina (o in Zimbabwe) lavorano con lo stato e fanno soldi le imprese "amiche". Nessuna differenza.

Che c'è di male? È grazie a cose così che la Marcegaglia porta a casa "soldi veri". Cosa sono tutte queste chiacchere sulla concorrenza ed il mercato? Il mercato delle vacche è l'unico che gli imprenditori italiani intendono ed apprezzano. Mai notato che quando si parlano fra loro tendono a fare "muuh"?

Nessun problema, il vecchio Adam Smith l'aveva previsto quasi trecento anni fa.

 

Mai come in questo caso, per trovare un commento appropriato  bisogna rifarsi ai padri nobili e lasciare a loro la parola.

Ogni volta che i nostri parlano di azioni "importanti per il Paese" o annunciano iniziative nella variante "per il bene del Paese" è certo che si stanno rifereno ai comodissimi affari loro.

Ah! Il patriottismo!

 

Tutto molto bello. Condivido tutto. Ma non dimentico che abbiamo una democrazia che prevede anche che gli elettori votino per chi nuoce loro. C'è una sterminata letteratura in materia (non sono un esperto, mi viene solo in mente Dal Bò (2002), "Bribing voters": faculty.haas.berkeley.edu/dalbo/Bribing_Voters_Published_version.pdf).

Se poi l'elettore si accontenta di una mazzetta bassa, bè, allora abbiamo un ulteriore problema.

Una domanda per ne'elam: non trovo in alcun sito le dichiarazioni contenute nella seconda citazione. Sembra scomparsa dal sito ansa.it e non è riportata in nessun altro sito, NfA a parte. Se non sono indiscreto, vorrei conoscere la fonte, mi servirebbe per motivi "accademici".

Grazie!

La fonte é questa. E' quella di cui dispongo in ufficio per motivi di lavoro. Riporta tutte le notizie di ansa e radiocor. Trattasi di servizio a pagamento.