E adesso?

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Non ho assolutamente le idee chiare su cosa succederà dopo la bocciatura del lodo Alfano da parte della Corte Costiuzionale. A dir la verità non ho nemmeno le idee chiare su perché il livello di fibrillazione nel mondo politico sia improvvisamente, fin da alcuni giorni prima della sentenza, schizzato alle stelle. Posso solo offrire un post interlocutorio in cui cerco di risistemare le idee.

Partiamo dalla perplessità sull'improvvisa fibrillazione. Di cosa si ha paura? Pazienza Bossi che invoca l'invasione dei Galli, siamo abituati a sentirgliele sparare grosse, ma perché Brunetta lancia urla tanto isteriche quanto poco credibili contro un presunto golpe? Perché i vertici parlamentari del PdL parlano addirittura, con ampio sprezzo del ridicolo, di disegno eversivo in occasione di una sentenza civile?

La domanda è legittima perché, fino a prova contraria, ''golpe'' e ''disegno eversivo'' sono termini che si riferiscono a stravolgimenti istituzionali violenti, con carrarmati in piazza e morti ammazzati.  Invece, credo sia abbastanza chiaro che i timori di Brunetta e compagnia si riferiscano molto più banalmente alla possibilità di un cambiamento della maggioranza parlamentare. Esattamente, cosa si teme?

Palesemente, si teme una spaccatura nella maggioranza di centrodestra, che è l'unico modo in cui si può formare una maggioranza alternativa in Parlamento. In poche parole una ripetizione degli eventi dell'autunno 1994; allora la spaccatura fu opera della Lega, mentre oggi i protagonisti (ammesso che esistano) restano oscuri.

Che ci siano nel centrodestra persone che non ne possono più di Berlusconi è molto probabilmente vero, e francamente con tutto quello che è successo è difficile vedere come potrebbe essere altrimenti. Ma questa insofferenza, generata da ragioni nobili o meno nobili, finora non ha condotto ad alcuna presa di posizione chiara in favore di un cambamento della leadership. Il timore degli evocatori esagitati di golpe è probabilmente che le condanne giudiziare servano da stimolo e facciano venire alla luce i dissidenti del centrodestra. Ma questo sposta solo la domanda più a monte. Perché dovrebbe essere così?

I dissidenti potrebbero prendere coraggio perché annusano un indebolimento elettorale di Berlusconi. La mia personale lettura dei fatti è però che le nuove vicende giudiziare non possono, a questo punto, scalfire gran ché il consenso del primo ministro. Mi pare che gli elettori di Berlusconi si possano dividere in tre categorie:

1) quelli che non si informano e lo votano perché ammirano la sua immagine di imprenditore, o si sentono comunque ideologicamente più vicini alla destra;

2) quelli che sono coscienti dei suoi guai giudiziari ma ritengono che siano il risultato di una persecuzione di giudici comunisti perché (versione ingenua) lui in realtà è innocente oppure perché (versione cinica) lui è colpevole ma non più di tanti altri, e comunque si sa che in Italia se vuoi fare business ti devi turare il naso;

3) quelli che sono coscienti dei suoi guai giudiziari, pensano che sia effettivamente un malfattore ripugnante, ma lo votano lo stesso perché l'alternativa è peggiore.

Il bacino elettorale di Berlusconi può decrescere come conseguenza dei suoi guai giudiziari solo se un numero consistente di elettori appartenenti ad una di queste categorie decide di abbandonarlo. Ma chi potrebbe farlo?

Il voto di chi non si informa è assai poco sensibile alla cronaca corrente, sia essa politica o giudiziaria.  Queste persone tendono a votare comunque allo stesso modo, a destra o a sinistra. Tra i poco informati di destra, se qualcuno improvvisamente inizia a informarsi, molto probabilmente si sposterà nella categoria 2) o 3), difficilmente salterà il fosso. Per le altre due categorie, chi è convinto che Berlusconi sia un perseguitato troverà in realtà materiale per rinforzare tale credenza. E chi vota Berlusconi solo perché l'alternativa è peggiore non avrà alcuna ragione di cambiare opinione, almeno finché l'opposizione continua a essere nello stato in cui è attualmente.

La mia impressione è quindi che la ripresa dei processi contro Berlusconi, anche qualora (come probabile) dovesse portare nel periodo di alcuni mesi a qualche condanna, non genererebbe grossi sommovimenti nel consenso elettorale. Non sono esperto di procedura penale, ma sospetto che condanne di primo grado non condurrebbero immediatamente Berlusconi in galera. Inizierebbe la serie degli appelli, altre leggine verrebbero approvate, etc. etc. Insomma, per il centrodestra mi pare perfettamente possibile continuare a governare facendo finta di niente. Come ha fatto finta di niente con altre simpatiche iniziative del nostro primo ministro, come puttanopoli e il noemigate. L'analisi precedente mi porta quindi a predire che le acque, a questo punto, non dovrebbero essere troppo agitate. Siccome invece lo sono, questo significa che la mia analisi è sbagliata. Vedo due errori possibil.

Primo, forse sottovaluto l'impatto che una condanna penale di Berlusconi può avere sull'opinione pubblica. A mio avviso l'impatto dovrebbe essere modesto, ma forse non è così. In tal caso ha senso agitarsi per la bocciatura del lodo Alfano, così come aveva senso dedicare tante energie a tale legge. Una possibilità non totalmente peregrina è che, pur non arrivando al punto di votare il centrosinistra, vari elettori nauseati del centrodestra decidano di astenersi.

Secondo, forse sottovaluto le dinamiche interne del PdL e la possibilità di sottrarre voti a Berlusconi. Per esempio, è chiaro che vasti pezzi del partito meridionale sono al momento scontenti. Si tratta in genere di componenti in grado di spostare masse significative di voti; i guai giudiziari di Berlusconi possono essere semplicemente il piccolo incentivo che serve a rompere una situazione già logora.

Al momento veramente non saprei che aggiungere. Vediamo se qualche lettore ha le idee più chiare.

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Commenti

Ci sono 199 commenti

Secondo me le tre categorie non sono del tutto corrette: la 1) ha come premessa il non essere informati, la 3) il non curarsi delle vicende giudiziarie; la 1) ha come motivazione la figura imprenditoriale e l'ideologia di 'destra', la 3) l'alternativa è peggio.

Io credo che tutti coloro che vanno a votare (e anche chi si astiente), a prescindere per chi si vota, conosce i guai giudiziari di SB. Molti non saranno propriamente informati ma, io credo, tutti sappiano che si tratti di qualcosa di grave. Quindi secondo me le motivazioni della categoria 1) possono essere legate alle premesse della 3) e viceversa.

Io sono non particolarmente informato: è probabile che i processi arriveranno a conclusione o interverrà la prescrizione (o altro?) ?

In merito all'eventuale pericolo di caduta del governo e al fatto che, diversamente dal 94, la LN appare alleato fedele: si può pensare di legare l'esclusione dell'UDC nel 2008 (anche) a questa vicenda?

 

Mah Sandro, secondo me sottovaluti alcune cose.

Intanto, i processi penali si portano dietro un bel po' di cose che potrebbero essere assai sgradevoli per il presidente del consiglio: prove da produrre; interrogatori; verbali; teste chiamati a deporre...dal momento che le accuse pendenti sono di vario genere (corruzione in primis) credo che BS ne uscirebbe con le ossa molto, molto rotte: quell'uomo teme il contradditorio, e in tribunale, si sa, non c'è par condicio che tenga.

E' vero: in termini di consenso potrebbe non scalfire il suo gradimento interno, ma rimarrebbe comunque un'anatra azzoppata, una specie di Prodi in servizio permanente. Come noto, Bs ambisce a darsi un profilo da padre della patria, e sopratutto odia le sentenze che potrebbero piovergli addosso: una condanna, poniamo, per corruzione in via definitiva pubblicata da un Tribunale Italiano per lui sarebbe qualcosa di insopportabile: se fosse vero che lui può incassare tutto senza risentirne, non avrebbe esposto i vari Berruti e Previti e Mills come controfigure; dal mio punto di vista, il personaggio teme una sentenza passata in giudicato e, ripeto, prescrizioni e scambi di persona, sono lì a dimostrarlo. Quindi non è vero che lui non sappia che una condanna definitiva sarebbe comunque un problema.

Seconda cosa. Lui può uscire dalla morsa che si stringe solo facendo quello che sa fare meglio: rispondendo con l'aviazione alla cavalleria leggera dell'opposizione...alla lunga però questo clima di guerra civile strisciante permamente, lo dico con convinzione, romperà i coglioni a tutti, in primis al suo elettorato che, nonostante tutto, mi sembra meno galvanizzabile di quello di sinistra. Certo, BS aprirà più fronti, userà i toni stile Bunker anni '40, ma alla fine tutti, nel centrodestra, capiranno che il mezzo che essi usavano per perseguire i loro fini (quali che fossero) è diventato il fine in sè: si sono ridotti a lottare per difendere il capo e comprensibilmente spereranno di sbarazzarsene. Nel frattempo mi chiedo quale sarebbe il contributo di governabilità che potrebbe dare un premier sotto schiaffo permanente, costretto sulla difensiva, e con alleati che temendo l'affondamento della nave, suonano ciascuno la propria musica per farsi notare dall'elettorato e tenerselo caldo per le probabili elezioni. Insomma, il rischio che la politica italiana degeneri in un casino ancora più chiassoso e inconcludente di quanto già non sia, mi sembra evidente...bisogna vedere fino a che punto, per salvare l'onore giudiziario del capo, i colonelli e la truppa siano disposti a combattere casa per casa, salotto televisivo per salotto, per evitare che i russi comunisti dell'opposizione arrivino con il loro seguito di inettitudine e litigiosità.

Ps: qui avete un saggio di quello che si scrive in merito alla sentenza della Corte Costituzionale. Dedicato a tutti quegli elettori di destra che giustamente si indignano a ogni accenno di violenza nei cortei della sinistra e che giustamente criticano il violentismo verbale della nidiata cretinista rossa. Ecco, ma in tema di violentismo e sprezzo delle istituzioni nessuno ha da farsi un esame di coscienza?

 

da: GIOIA GIRALDI

RESISTI SILVIO!!! SIAMO PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA CON TE ,PER DIFENDERE LA NOSTRA DEMOCRAZIA ,CONTRO QUEI MAFIOSI DEI MAGISTRATI.

 

da: Angelo da Rimini

MAGISTRATURA = MAFIA

da: CLAUDIO

CARO PRESIDENTE QUELLO CHE HANNO FATTO CON I DUE LODI E INACCETTABILE SIAMO TUTTI MOLTO DISPIACIUTI ATTENDIAMO CON ANSIA LE TUE DECISIONI CHE PER NOI SONO ORDINE FORZA

da: Angelo da Rimini

Siamo pronti alla mobilitazione di piazza contro questa magistratura politicizzata che non fa più gli interessi del popolo italiano ma degli amici degli amici.

da: BeniaminoMI

SILVIO NON MOLLARE. NON MOLLARE. SIAMO TUTTI PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA, MOBILITACI, L'ITALIA E' CON TE.

 

 

ti sei dimenticato il messaggio più bello

 

da: GIULIO

QUESTO E' IL MALE E OCCORRE COMBATTERLO. NON FACCIAMOLO FLUIRE ANCORA. AVEVA PROFETIZZATO BENE PADRE PIO SULLA SX

 

Proprio una bella compagnia. Alle prossime elezioni vinte da Silvio o da PierSilvio o da Marina (tanto è uguale, basta fermare la deriva socialista e orwelliana di questo paese) si raccomanda la solita tiritera: lasciamoli lavorare, hanno bisogno di tempo, non stanno facendo male. Lo stesso schema potrà essere riprodotto per i prossimi 40 anni, con variazioni a piacere.

 

Condivido completamente l'analisi. La base dell'elettorato pdl non segue le questioni costituzionali: compra volentieri lo scenario di un sistema istituzionale totalmente asservito alla lotta politica e continua a guardare di buon occhio il premier in base al motto fascista "molti nemici, molto onore". Soggiungo che il clima appare incandescente perché questo è il temperamento della maggioranza parlamentare (urli e minacce roboanti ad ogni possibile, ancorché inesistente, scalfittura della "sovranità popolare espressa con il voto"). Gli urli sguaiati continueranno finché non si sarà trovato un accordo su una soluzione (già indicata da Consolo: leggina ponte e avvio dell'iter di legge costituzionale). Iter da far durare, aggiungo io, possibilmente sino a fine legislatura [nota: non so se sarebbe tecnicamente possibile], visto che la maggioranza dei due terzi non verrebbe mai raggiunta e il referendum confermativo non ne parliamo neanche (andrebbero a votare solo i contrari).

Berlusconi resta saldamente in sella - com'è giusto in democrazia - con un grattacapo in più. Sarebbe una sorpresa scoprire che l'episodio lo colpisce più dei vari noemigate e sexgate branditi dalla stampa di opposizione, ma dei quali all'elettorato pdl non importa un fico secco.

 

certo analisi corretta, come spesso gli riesce, io aggiungo solo un piccolo contributo.

(si lo so, non è molto amato da molti lettori di nfa, ma vale la pena riproporlo oggi)

L'innalzamento dei toni dello scontro contro fantasiosi eversori, temo preparasse il terreno a qualche colpo di testa nel caso poi realizzatosi di bocciatura del Lodo da parte della Corte. Tendo a concordare con l'opinione di Marco Boninu circa il timore di berlusconi circa una sentenza di condanna. sarebbe la smentita solenne di 15 anni di grida di verginità che per la megalomania silviocentrica del personaggio sarebbe insopportabile. E terribilmente dannosa dal punto di vista elettorale. Sai quanta gente si sentirebbe tradita? Avverto una sensazione spiacevole di allarme.

Spero di sbagliarmi.

luigi zoppoli

Sandro, secondo me l'unica possibilita' che qualcosa si metta in movimento e' se la chiesa salta il fosso in blocco e invita, aperamente e dietro le quinte, a cacciare il primo ministro. forse il nervosismo di alcuni fedelissimo viene dalla percezione che, a causa di altre vicende, la chiesa sia non lontana dal salto.

Effettivamente tutta questa rabbia sembra un po' fuori luogo: ma di cosa ha paura Berlusconi? Se guardiamo alla conclusione delle sue precendenti pendenze penali (vedi sotto) c'e' poco di cui dovebbe precoccuparsi. Come dice il NY Times "most italians have lost track of Mr. Berlusconi's byzantine legal entanglements". Propongo un riassunto che ho fatto usando Wikipedia. Quello che sembra rilevante per la nostra discussione e' l'evidenza di come i processi si siano molto spesso conclusi a causa di prescrizioni o perche' il reato non sussiste a seguito di riforme legislative introdotte dal governo Berlusconi.

Una prima, ovvia e desolante osservazione e'  che ne esce l'impressione di un sistema giudiziario malato che nei fatti garantisce da un lato l'impunita' ai colpevoli grazie a prescrizioni e indulti, dall'altro prolunga all'infinito la definitiva assoluzione degli innocenti. La seconda osservazione e' che Berlusconi puo' dormire sogni tranquilli: da cio' che riportano i giornali, anche i processi riaperti dopo la bocciatura del Lodo probabilmente giungeranno alla prescrizione ben prima di una sentenza definitiva, soprattutto quello sul caso Mills. 

Non e' che davvero Berlusconi teme solo di dover finire sotto accusa per induzione alla prostituzione o cosucce del genere? Magari il caso viene archiviato ancora prima che il processo parta, ma BS si troverebbe comunque per la prima volta a dover dare spiegazioni imbarazzanti, questa volta davanti ad un giudice e non a Vespa. Queste spiegazioni sono difficile poi da ritrattare e difficili forse da digerire, specialmente per il Vaticano.

(NB: Per correttezza faccio notare che riporto solo le assoluzioni per prescrizione o modifiche legislative. Per altre imputazione Berlusconi ha ottenuto l'assoluzione anche senza ricorso a questi strumenti. La lista completa di Wikipedia e' qui)

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Falsa testimonianza, legata all'affiliazione alla P2

<em>

Il 22 luglio del 1989 il pretore Gabriele Nigro firmò una sentenza istruttoria di non doversi procedere perché il fatto non costituisce reato. Tale decisione veniva impugnata presso la Sezione istruttoria della Corte d'Appello di Venezia la quale nel 1990, essendo stata varata un'amnistia nei primi mesi di quello stesso anno, dichiarava il reato contestato a Berlusconi estinto a causa del suddetto provvedimento parlamentare.

<em>All Iberian 1 (finanziamento illecito al PSI)<em>

Nel processo di primo grado, concluso il 13 luglio del 1998, il proscioglimento per prescrizione era stato dichiarato solo per il versamento di 10 dei 22 miliardi di lire contestati; per la restante parte dell’accusa Berlusconi era stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusionee al pagamento di una multa di 10 miliardi di lire. Il processo All Iberian si è concluso il 22 novembre 2000, quando la Corte di Cassazione, confermando la sentenza d’Appello emessa il 26 ottobre 1999,ha dichiarato il proscioglimento dell’imputato per intervenuta prescrizione del reato

All Iberian 2 (falso in bilancio aggravato)

l processo All Iberian 2 si è definitivamente concluso con l’assoluzione di Silvio Berlusconi (con formula perché il fatto non costituisce più reato in seguito alla riforma del diritto societario del Governo Berlusconi) emessa dal Tribunale di Milano il 26 settembre 2005.

<em>Processo Lentini (falso in bilancio)
<em>

La riforma del diritto societario da parte del governo Berlusconi (2002) ha implicato un riduzione dei termini di prescrizione, per cui il Tribunale di Milano ha dovuto dichiarare l'estinzione del reato in ogni stato e grado del processo.

<em>Falso in bilancio nell'acquisto dei terreni di Macherio <em>

Nel gennaio del 1999 Berlusconi è stato accusato di due reati di falso in bilancio per l’acquisto dei terreni intorno alla sua villa di Macherio.In primo grado è scattata la prescrizione. In appello (1999), è stata confermata l'assoluzione per uno dei due falsi in bilancio; per l'altro invece è stata concessa l'amnistia come conseguenza del condono fiscale del 1992.

<em>Processo SME (corruzione)
<em>

l Tribunale di Milano ha ritenuto provati i fatti di corruzione, lo ha prosciolto per prescrizione sui soldi pagati a Squillante e assolto dall'accusa di corruzione in quanto, a seguito della riforma promossa dal Governo Berlusconi 2, il fatto non costituisce più reato. Previti invece viene condannato.

 

Premetto che francamente non riesco a capire come possano ragionare i soggetti citati da Marco. Ho provato con tutte le forze a entrare nelle loro teste ma non riesco a capacitarmi di certe parole.

Forse alcuni personaggi nella loro debolezza hanno bisogno di concedere, ciecamente, le loro vite nelle mani di un condottiero a prescindere da tutto e da tutti. Questa guida incarna per loro qualcosa di più grande, un personaggio modello che ha realizzato i propri sogni (o fa credere di averlo fatto) un ideale nel quale soffocare le privazioni e i fallimenti delle loro grigie vite. Come si evince dalle parole il loro è un attaccamento quasi di stampo religioso!

Aldilà di questo l'analisi di Marco è a mio parere corretta. E' indubbio che le imputazioni e i processi diano fastidio a S.B. Essi in un certo qual modo sporcano la sua immagine di cavaliere senza macchia sempre sorridente e spensierato (questo spiega perchè B. trovi sempre "improrogabili impegni" pur di non presiedere alle udienze dei processi). Questa immagine, che si è abilmente costruito negli anni fa parte del ruolo mediatico che gli è indispensabile per conquistare gli elettori, esercitando un impatto rassicurante e politicamente populistico (ritengo difficile, a tal proposito, la vendita del Milan perchè sarebbe come ammettere pubblicamente una sconfitta, piuttosto meglio far veleggiare la squadra in cattive acque e dare la colpa ad altro).

Questo clima mina la sicurezza del personaggio (a riprova di ciò egli arriva puntualmente a smentire il contrario, cioè che è più forte di prima). Tuttavia il premier non è uno sprovveduto: egli sa che uno nella sua posizione ha sempre qualche arma da giocare. Il suo contrattacco segue allora la strategia del complotto, in un certo senso egli colpisce in contropiede additando come responsabile la politicizzazione della magistratura. Questo fa sempre parte della sua potente tattica di seduzione delle folle: mai mostrasi debole e se si è in difficoltà, ammiccare all'intero popolo italiano, recitando la parte del perseguitato in cerca di conforto.

Sempre seguendo questa grande "arte teatrale" deve leggersi il clima di questi giorni. Nessuno aveva mai messo in dubbio o avanzato l'ipotesi che il governo non potesse andare avanti. E allora perchè questo tormentone (riassumibile col titolo di questo articolo)?

La spiegazione di questa paradossale "impalcatura" politica (costruita ad hoc!) è da vedersi ancora una volta secondo la chiave di lettura esposta in precedenza. B preparava il terreno per presentare la teoria del golpe politico, in modo da riuscire ancora una volta a confondere le sue vicende giudizarie con la volontà di forze avverse di rovesciare gli effetti "dell'incoronazione" ricevuta dagli elettori (si veda l'ottima citazione al film di Moretti)

In sinstesi la strategia di S.B. è abbastanza chiara: far nascere ipotetiche idee di caduta del governo per poi rifugiarsi (con spreco di indignazione) con la commiserazione degli italiani/spettatori televisivi (ormai le due cose si distinguono difficilmente) nata in seguito alle urla di complotto. Solo in questo modo si può dare una parvenda di credibilità alle ipotesi di sovversione, solo quando ci si adopera per legittimarle con anticipo (e contemporaneamente, prendendo così "due piccioni" si tenta di intimorire i componenti della corte costituzionale). Solo in questo modo si può tramutare la sconfitta in una vittoria!

Berlusconi sa che con il consenso popolare ogni suo problema può essere risolto (o perlomeno eluso). Ha capito che è questo il vero potere (non a caso lo ripete come un mantra), che questo è il punto debole delle democrazie e ha dedicato tutta la sua vita a sfruttarlo.

p.s.

Le dichiarazioni che ha riportato in diretta a porta a porta sono di una gravità inaudita. Aggiungiamo a questo l'insulto a Rosy Bindi, ne esce un S.B. estremamente intollerante (anche più del solito) e visivamente scosso. Se questo è il nuovo registro, ci aspettano tempi veramente duri, dove vedremo il premier all'opera per tentare in tutti i modi (e in maniera massiccia) di ipnotizzare ancora una volta gli italiani

 

 

Non vedo, almeno a breve (diciamo di qui a Natale) spazi per un ribaltone. Tutte le voci del centro-destra sono solidali col premier. Si potrebbe guardare se ci sono persone che parlano di meno, questo potrebbe essere un segno di distanziamento, tuttavia se guardo alle opzioni in campo, queste sono:

- Un nuovo governo con una nuova maggioranza, che dovrebbe essere qualcosa con UDC, PD, IDV e forse un pezzo di PDL (Fini e seguaci)

- Un governo tecnico, che faccia le riforme, come quelli degli anni '90, con una sorta di grosse koalition dietro

- Un ritorno alle urne, ma con quali coalizioni?

Del resto, di fronte a un governo in evidente difficoltà, tanto da usare toni scomposti (vedere Berlusconi post sentenza oggi, che sente il bisogno di dirsi da solo "meno male che Silvio c'è": www.ilgiornale.it/video/berlusconi_attacca_consulta/id=berlusconi_consulta, fa tristezza constatare la debolezza del centro-sinistra, che non riesce ad arginare le esuberanze verbali e di contenuto della maggioranza.

Povera Italia, ma davvero gli Italiani si meritano questo spettacolo?

 

Povera Italia, ma davvero gli Italiani si meritano questo spettacolo?

 

Eh... e se la risposta fosse ?

Sandro, in un certo senso la risposta è semplice: la miglior difesa è l'attacco. Tutto là. Proprio tu che sei, fra quanti conosco, il maggior teorico della politica cinica, del "a la guerre comme a la guerre", fai finta di sorprenderti? Ma dai, ammettilo che ami fare il finto tonto!

Il cambiamento costituzionale strisciante - che mira alla costruzione sul terreno (ossia de-facto prima che de-iure) di un regime populista-presidenziale (alcuni direbbero "autoritario") in cui il capo dell'esecutivo si considera (o è, nel caso d'un cambio anche de-iure) eletto direttamente dal popolo e quindi dotato di poteri ed esenzioni particolari che la costituzione italiana assolutamente non prevede - è in atto dal maggio del 2008.

Tale processo avviene parte per motu proprio (gli appelli continui al popolo, la costruzione d'una mitica figura di padre della patria, il non governare dicendo di stare a far miracoli, il legislare quasi solamente pro-domo propria, la continua demonizzazione dell'avversario "comunista", eccetera) ed in parte, una parte forse ancor più rilevante, in reazione a circostanze esterne. D'altra parte, l'uomo che vuol fare il Chavez-Putin italiano è, non a caso, un delinquente che mira fondamentalmente a salvare il proprio nome dall'ingiuria della storia e le proprie chiappe dalle patrie galere. Quindi, ad ogni malefatta che emerge, si urla all'attacco golpista dei poteri occulti per poter poi stabilire sul campo, una volta ancora, che il "capo" è al di sopra delle leggi. Di tutte le leggi: seguendo un processo "induttivo", basta violarle di fatto una alla volta dicendo che lo si fa per "autodifesa", per difendere la democrazia dal golpe comunista. Il popolo, quello italiano almeno, sembra assuefarsi rapidamente alla violazione dello stato di diritto. Passin passetto si cambia il regime costituzionale di fatto. Appena becca (è il suo obiettivo, da sempre) una percentuale bulgara (non è detto che non ci riesca, ho visto succedere di peggio nella storia del mondo) vedrete che i cambiamenti costituzionali li fa anche de iure...

Punto. I suoi scherani fanno un enorme rumore semplicemente per aver la scusa di poter dire "BS è intoccabile. BS è vittima di un complotto mondiale comunista. BS è eletto dal popolo e quindi al di sopra delle leggi e procedure comuni" eccetera. Fanno, insomma, la parte loro assegnata: attaccare e stravolgere lo stato di diritto facendo finta di difenderlo. Il "golpe", se così lo vogliamo chiamare, lo stanno facendo da anni BS ed i suoi accoliti, step by step. Questa è solo un'altra tappa.

Non a caso sta attaccando direttamente il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale. Erano le uniche due "istituzioni" che, sino ad ora, non era riuscito a tacciare come "comuniste" (l'ironia è che Napolitano comunista lo è per davvero, solo che essendo anche un aristocratico signore ha preferito scordarsi il comunismo e godersi il vivere da principe ...). Ora lo può fare: "son tutti di sinistra, tutti comunisti che complottano contro il popolo che io impersono. Loro sono lo stato marcescente e bolscevico, io il popolo fattivo. A me! Viva l'Italia, Viva Berlusconi!" Dove l'ho sentita prima?

Il resto, francamente, mi sembrano solo chiacchere. Attività a cui gli italiani amano dedicarsi da sempre al fine d'ignorare la merda nella quale fluttuano e fingere, son bravissimi a farlo, d'essere i più furbi del mondo. I risultati si vedono.

Analisi perfettamente condivisibile, tranne che per un fatto: non sono così convinto che "il resto siano solo chiacchere". In questo senso, anzi, le domande poste da SB (nel senso dell'autore sell'articolo che stiamo commentando!) mi paiono legittime.

La sentenza della Consulta pone, di fatto, BS in una posizione di minore forza nei confronti degli alleati: in un certo senso, il valore atteso dell'opzione di scendere, magari nel medio termine, dal suo carro è cresciuto. Dunque assistiamo da una parte a gente che straparla di golpe e disegni eversivi con il duplice scopo di 1)gridare e ribadire la propria fedeltà al leader e, al contempo 2) avvolgerlo in una salutare, protettiva cintura di polverone mediatico, sempre utile a estremizzare le posizioni dell'elettorato (mi riferisco, ad esempio, proprio a quelle citate da Sandro)... più ci si muove nella polvere, più si è disposti a turarsi il naso e combattere piuttosto che guardarsi intorno e cercare di capirci qualcosa.

Dall'altra, invece, vediamo (o intuiamo che) altri (o gli stessi di cui sopra?) si pongono nell'atteggiamento di chi, dato il calo di potere di contrattazione del leader, cercano di tirar fuori qualcosa di utile per sè e/o di costruirsi una exit strategy nel caso in cui - non si sa mai - la situazione prima o poi dovesse precipitare.

Ovvio, per ora sembrerebbe che nessuno sia ancora nelle condizioni di trarre un decisivo giovamento da una eventuale (ma assai improbabile) caduta del governo.

Sono interamente d'accordo (anche nel mio post mi esprimevo in termini simili)

Per quanto riguarda l'atteggiamento Berlusconiano mi pare fosse proprio Luttazzi (o Grillo) che parlò di golpe lento o golpe morbido, proprio perchè attuato gradualmente e quasi invisibile

Approvare l'operato di Berlusconi come persona e come politico è un atto di disonestà intellettuale. Poche storie. Il "popolo" ed i "galli\polli" non sono con lui. Siamo in una dittatura punto e basta. E' dal 94 che rincoglionisce la gente con i suoi sondaggi. Siamo nella popò: è una dittatura bella e buona. Non c'è opposizione. La speranza (ah ah) è che il PARTITO si spacchi dall'interno. Ma non avverrà. Quindi rassegniamoci. Amen.

Come scrive anche Ferrarella sul Corriere di oggi, SB non ha quasi nulla da temere dai processi interrotti (a volte ad un passo dalla sentenza, come quello Mills). Anzi, nel caso del processo Mills deve ripartire tutto da zero, il che vuol dire che la prescrizione e' quasi certa.

D'altro canto, visto che l'80% degli italiani si informa mediante i TG (da Minzolini a Fede), SB puo' riuscire a mantenere alta la propria popolarita', anche a dispetto dell'insofferenza di alcuni alleati. Per lo meno fin tanto che l'alternativa continua ad essere una scalcagnata armata Brancaleone che alterna fasi di lotte intestine a momenti di trasporto inciucista.

Insomma, il problema non e' SB, che e' ormai un politico sul viale del tramonto (se non altro per l'eta'), ma sono piuttosto le condizioni al contorno. Le ragioni per essere ottimisti sono veramente poche.
Ed una di queste poche e' il fatto che i cittadini sono ancora uguali davanti alla legge.

Ci sono due motivi da aggiungere, secondo me.
C'è la credibilità internazionale, già bassa, che crollerebbe in caso di condanna.
E sappiamo che SB ci tiene a passare per statista internazionale.
C'è, come saprete, anche un comitato che propone SB per il nobel per la Pace.
Ma qui forse arriva il motivo principale.

Il suo ego smisurato, la sua megalomania (che è punto di forza in certi frangenti) lo obbliga a reagire in quel modo quando viene attaccato ed è chiaro che una condanna giudiziaria è una grave ferita nella sua "fama" di eterno vincente. Il problema quindi non credo sia cosa realmente l'elettorato possa pensare, la sua mobilità su temi giudiziari, anche se il tema della mignottocrazia qualche cosa ha incrinato, ma quello che ritiene lui di fare come reazione.

Tipicamente SB gioca ad essere il "salvatore" e quando viene attaccato si mette nel ruolo della "vittima". Una vittima che reagisce e contrattacca.
Comunque vada riesce a far passare l'avversario di turno come il "carnefice". 

Il problema quindi è forse puramente psicologico (anzi psichiatrico, visti gli alti livelli e proporzioni del  gioco di ruolo in cui SB si è buttato). Si è costruito una realtà in cui crede, circondato di cortigiani e servitori che attingono a parte del suo  potere. Come dice bene la moglie (tra un o' ex) il tipo è malato. Crede di essere Napoleone e Casanova insieme.

Francesco

 

Continuo a stupirmi della mancanza di professionalita' dei giornalisti di punta delle televisioni italiane:

In entrambe le telefonate di SB a Matrix e Porta a Porta il premier ha affermato che in tutte le democrazie occidentalivi e' una legge a tutela delle alte cariche dello stato.

Ci vuol tanto a far notare che non e' proprio cosi?

 

Stefano

No, è proprio perché sono professionali che non si azzardano a contraddire.
Vespa e il big jim di matrix sono dipendenti del pres.cons. D'altronde fu proprio Vespa a coniare il termine "azionista di riferimento" per quanto riguarda la rai. Qual'è l'azionista di riferimento di porta a porta in questo momento?

E questo lo metterei nella meritoria serie: "ma tu credi ancora che la tv influenzi il voto?"

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Ci vuol tanto a far notare che non è proprio cosi?

 

Temo di sì: potrebbe costarti il posto!

Ma la cosa che sottolinei è, appunto, centrale: gli italiani, con tutta la loro boria d'essere acculturati e di mondo, non sanno un piffero del mondo fuori del Bel Paese (è pure da discutersi che sappiano cosa succede nel Bel Paese). San tutto di Gucci ma niente del resto, banda di pezzenti vestiti a festa.

Tanto per essere espliciti: da ieri ho ricevuto già tre richieste tre di amici italiani (tutti lodati professionisti, tra cui un avvocato) che mi chiedevano se non fosse vero che anche negli USA c'è l'immunità (ed ancora più "forte" di quanto prevedeva il Lodo Alfano, suggeriva il medico chirurgo ...)! A parte denotare una sostanziale ignoranza del diritto costituzionale (chi se ne fotte se negli USA o in Paraguay hanno una legge diversa dall'Italia? Hanno anche una costituzione diversa, e stiamo parlando di costituzionalità!) questo fatto suggerisce che probabilmente il 90% degli elettori vive nella credenza che un orrore come la legge Alfano sia cosa standard nel resto del mondo civile.

Se così è non possiamo che ringraziare i media e l'opposizione: incompetenti o venduti, or both.

P.S. Visto il remark di BS sulla Bindi (non la mia preferita, ma non importa) ritiro quanto detto tempo fa su BS e su Renato Brunetta: ora mi sento autorizzato a canzonarli per la loro sostanziale bassezza, non solo intellettuale e morale, ma anche fisica. Magari ricordando loro (visto che ci tengono alquanto e lo segnalano ad ogni pié sospinto) che la storia della "compensazione" è falsa: i corpi tendono ad avere organi proporzionati alle loro dimensioni generali. Si, lo so, tutto questo è da bar: ma in un paese in cui la battaglia politica si conduce così, con violenze verbali e menzogne da bar, occorre anche ricordarsi che è inutile fare gli eleganti per poi farsi massacrare da dei nanetti incontinenti, innervositi per la mancata dose mensile di puttanelle minorenni.

Se facessi il cardinale (controfattuale, manco della qualifica minima) suggerirei a Letta di dir al primo ministro di andare in panchian e occuparsi della causa di divorzio, dei cinque/sei rapaci che si scannano sul corpo del cadavere di Fininvest, e di sconfiggere il gruppo extraparlamentare di CIR.

Suggerirei poi all'(ex) chierichetto e (presente) governatore della Banca d'Italia di far un gran sacrificio e formare un governo di La Russa, Puppato, Pisanu (se i nomi vi interessano gia' li ho.)

Si puo' pur metter Barbareschi a far il ministro della cultura, sa le lingue ed e' chic, amico pure di Michele Placido.

Si metta poi un po' di calmieraggio fino al 2011 o al 2012.

Piano: produrre una destra di casini, buttiglioni, binetti; un centro di Montezemolo, malago &co; una sinistra in cui qualcuno (difficile dir chi? Chiamparino?) cerchi di usare i neuroni piuttosto che i feronomi e dica qualcosa.

"programma" far finta di far pagar le tasse (niente scudi, scudetti, e campionati) qualche fittizio piano di commissarriamento dei bubboni pubblici (chiuder la Campania, si potrebbe cominciar con un commissario straordinario) vender raitre a Murdoch e metter qualche soldo in cassa?

lungo termine: riduzione di Lega Lombarda a un J.M Le Pen gruppo di pressione che agita a non finire il terrore degli strati, assai ampi, della popolazione terrorrizati da immigrati, musulmani, ebrei, africani e Kosovars, con qualche amministrazione nella marca trevigiana, ma nessun ministro che imbarazza l'Italia di fronte alle commissioni dei diritti umani delle Nazioni UNite.

Come cardinale, chiederei a svariati agenti in pensione di Kgb di far un controllo approfondito di deep background check, che non ci si ritrovi alla vigilia delle elezioni con un Travaglio e un Dagospia a scoprire i balletti verde/rosa ad una festa a casa della Sig.ra Angiolillo.

Se lo fanno, hanno buone possibilita' di ristabilizzare un comodo compromesso storico di alternanza stabilizzante tra un centro-destra e un centro-sinistra, in cui il pio Rutelli finalmente possa essere vice di assolutamente chiunque sia il suo primo ministro.

Formigoni, Palma, dimentichi Formigoni. L'attuale presidente della regione Lombardia e' il candidato cardinalizio perfetto.

Finii 7 minuti di fa di ascoltare il primo ministro alla televisione (in ritardo, ma vivo oltremare.)

Qualcuno, di buona famiglia, puo' spiegare alle fini teste pensanti del partito delle liberta' che la "democrazia" cosidetta, e' composta di vari elementi e di una divisione dei poteri (qualcuno ogni tanto legge... che so? Montesquieu?)

Il re (per grazia di dio e volonta' della nazione, recitava la costituzione) decideva quel c***o che desiderava, inclusa la nomina dei procuratori del re, dichiarava guerra all'austriaco invasor e pensava bene di invader la Libia.

La repubblica, mi par di ricordare, non sostitui' la grazia di dio e la volonta' della nazione con il sostegno del "70% degli italiani" (parole testuali del primo ministro d' Italia.) Affido' invece una continua divisione dei poteri, per cui leggi ordinarie passano in parlamento, leggi costituzionali passano con una procedura rafforzata. L'argomento e' auto-evidente: se il 70% decidesse di introdurre la schiavitu', non sarebbe sufficiente un voto ordinario. Per chi abbia dubbi, ritorni a scuola o ci pensi su' che e' pure meglio.

ERGO, se la consulta cosi' decise, quella e' la parola finale. Reitero il consiglio del cardinal (di cui sopra -- si veda "consigli per gli acquisti") Se la destra italiana e' cosi' incline a seguir la sorte del duca di Addis Abeba, si accomodi. Eviti per cortesia il profluvio e l'effluvio di liquame, secondo il qual medesimo la "democrazia" e' quella "cosa" secondo cui una maggioranza decide quel che pare a lei.

(per usar un esempio forse apposito: quando passarono le leggi di de-segregazione razziale in due nazioni -- sia in Brasile che USA-- sembra proprio che vi fosse una maggioranza operativa che era favore di forme variegate di segregazione razziale. Essendo i due paesi democratici, le maggioranze, in un tempo assai breve di tre generazioni videro quanto saggio fosse accogliere un potere decisionale non politico, come un potere giudiziario.)

 

Rispetto a quanto scritto da Sandro circa un eventuale condanna penale, mi accodo ai precedenti commentatori. La probabilità che nei processi in cui è coinvolto SB si arrivi ad una sentenza  definitiva è quasi nulla .

La botta è arrivata per SB in un momento in qui non solo non solo non esiste una fronda nel centrodestra (in questo senso, è emblematica la reazione del centrodestra ai distinguo fatti tempo fa da Fini), ma non esiste nemmeno una opposizione che potrebbe proporsi come alternativa di governo.
Nel medio periodo, IMHO, non vedo grossi cambiamenti.
Scandaloso comunque, il delirio televisivo di SB ieri sera: perfino il suo cameriere ha cercato di calmarlo ad un certo punto.

 

Rosy Bindi: è sempre più bella che intelligente (cit. SB)

Nel mentre che tutte le persone ragionevoli d'Italia aspettano che l'ultimo gran polverone si adagi, lasciando la solita coltre di rancori, delegittimazione delle istituzioni, fenomeni di bullismo fra ottuagenari, in modo che possa così proseguire quella guerra per bande che va sotto il nome di politica interna...ecco, nel frattempo fervono i preparativi per accreditarci come sede potenziale dei giochi olimpici equamente divisi tra Roma e Venezia.

Già. Notizia attesa.

Vivendo a Roma ho sentito circolare spesso, nell'ultimo anno, la battuta che, ultimamente, in città costruire qualunque alla faccia di qualunque norma era semplice: bastavv includere nel progetto una piscina e dire che sarebbe servita per i mondiali di nuoto. Dati i soliti ritardi, le urgenze, l'attenzione del mondo intero sul grande evento, si poteva andare in deroga, di fatto a qualunque legge, piano edilizio o simili.

Giusto per fare un esempio (il primo che ho trovato su google!), questo un estratto di un OdG approvato dal Consiglio Comunale a giugno:

 

Il consiglio comunale, in considerazione dell’eccezionale rilevanza che l’evento dei Mondiali riveste per Roma, impegna il sindaco e la giunta a superare le problematiche che possono condizionare il potere del commissario di governo, prestando, nel rispetto della legge e dell’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri, e previa attenta verifica della situazione urbanistica, l’intesa necessaria a realizzare interventi in deroga alle vigenti previsioni urbanistiche e al vigente regolamento edilizio; impegna altresì il sindaco a vigilare sui modi e tempi di realizzazione degli impianti, per garantire la migliore riuscita della manifestazione, a tutela dell’immagine della città nel mondo».

 

 

Non è il caso che proprio con i lettori di nFA mi metta a discettare di incentivi perversi e comportamenti opportunistici. Peccato che non ho un pezzo di terra, altrimenti avrei costruito anch'io... che so? Una piscina con un bel centro commerciale intorno... gli atleti dovranno pur andare a far la spesa, no?

Secondo me sandro sbaglia quando identifica come monolitici i gruppi di interesse intorno a SB (difatti due elezioni le ha perse), direi che SB ha paura del ripetersi del '94 con GF nei panni di Bossi. O Bossi nei suoi panni se non otterrà quello che vuole (il lombardo-Veneto).

Diciamo che SB è entrato in politica per salvare il suo patrimonio e salvarsi dalla galera.

In quattro giorni gli sfilano 750 milioni di euro e lo (ri)processano per l'ennesima volta, oltre che la ex moglie gli sta facendo una guerra niente male, in cui lui ci rimetterà una barca di quattrini. Io al suo posto schiumerei di rabbia e darei dell'imbecille a tutti.

Comunque, al momento, cambierà poco se SB dopo aver sparato ad alzo zero contro tutto e tutti smette di prendere quelle pasticche che lo fanno straparlare a vanvera, viene mandato a qualche vertice in cui non lo fanno parlare (o i giornalisti non fanno domande: una visitina a Putin ci starebbe bene..) e tutto continua fino alla prossima scossa. Insomma nulla di nuovo in Bananas Republic.

 

Secondo me sandro sbaglia quando identifica come monolitici i gruppi di interesse intorno a SB (difatti due elezioni le ha perse), direi che SB ha paura del ripetersi del '94 con GF nei panni di Bossi. O Bossi nei suoi panni se non otterrà quello che vuole (il lombardo-Veneto).

 

Bossi ormai ha "donato gli organi".

E Fini non potrebbe tener assieme i suoi nazional-alleati (anche sciolti nel PdL) con chi si pulisce il culo col tricolore.

Morale della favola: il Berlusconismo ha desertificato la politica italiana, a sinistra ma anche a destra. E' questo l'unico motivo per cui SB puo' sperare di rimanere in sella fino alla fine.

Che il c.d. Lodo Alfano avesse alte probabilità di essere bocciato dalla Corte Costituzionale è una cosa che era stata detta e ripetuta già prima della sua approvazione definitiva: ricordo vari articoli "di retroscena" in proposito. Non credo che la cagnara delle ultime ore sia una reazione immediata e sorpresa alla decisione della Corte (a meno che non sia saltato un patto all'ultimo minuto, ma coi complotti si può spiegare tutto). 

Ormai tendo  a credere che quando Berlusconi (assieme ai suoi fedelissimi) fa il pazzo ha in mente una strategia ben precisa. Il "piano" per il dopo lodo Alfano è pronto da mesi, entro breve scopriremo quale sia. Per ora c'è solo una coltre di fumo, peraltro, come dimostrato più volte in passato, utilissima per cementare il proprio consenso e portare l'elettorato in un clima di emergenza, in previsione di eventuali mosse drastiche. Rimando a quello che scrive Michele qui sopra.

Bisognerebbe chiedersi prima di ogni altra cosa se questa sentenza (da una veloce scorsa mi sembra che non sia stato qui ancora fatto) della Corte fa parte del "complotto" oppure no. Non e' ininfluente appurarlo.  Per questo l'opinione di A. Baldassarre mi sembra di assoluto valore, e sicuramente non di parte.


"Baldassarre, ex presidente della Corte costituzionale, approva il verdetto sul Lodo Alfano"

L'ex-presidente della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, presentatosi alle ultime elezioni come candidato sindaco per il centrodestra, ritiene che le motivazioni della Corte costituzionale nella bocciatura del Lodo Alfano siano ineccepibili.

"Baldassarre sindaco è ora di cambiare", questo lo slogan che il centrodestra a Terni ha utilizzato nell'ultima recente campagna per le elezioni comunali. Antonio Baldassarre, ex-presidente della Corte costituzionale, aveva infatti accettato la candidatura contro il candidato della sinistra e quindi non si vede proprio come possa essere messo tra i nemici di Berlusconi.

Ebbene, prima ancora della sentenza della corte sul Lodo, in agosto, Baldassarre aveva rilasciato queste dichiarazioni: "C'e' una buona possibilita' che la Corte Costituzionale annulli il 'Lodo Alfano', ovvero la legge che garantisce l'immunita' alle quattro piu' alte cariche dello Stato. Secondo me - aveva dichiarato il giurista in un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it - ci voleva la forma della legge costituzionale, perche' siamo di fronte a una deroga al trattamento generale dei cittadini. La Corte potrebbe sollevare davanti a se stessa la questione e quindi decidere della costituzionalita' nell'ambito del giudizio di ammissibilita'. La Corte - così precisava l'ex Presidente - deve giudicare verso dicembre-gennaio dell'ammissibilita' del referendum (promosso dall'Italia dei Valori). Siccome uno degli elementi dell'ammissibilita' e' se la legge e' ordinaria o costituzionale, la Corte potrebbe sollevare di fronte a se stessa la questione incidentale se occorreva una legge costituzionale o no. Con il risultato - conclude Baldassarre - che il 'Lodo Alfano' puo' essere annullato in sede di costituzionalita'. Dipende dalla Corte, certo, ma una buona possibilita' c'e' ".

L'ex presidente aveva insomma visto giusto e così oggi può dichiarare, a proposito del confronto che viene fatto tra l'atteggiamento della Corte sul Lodo Schifani, con la sentenza del 2004, e quella di ieri sul Lodo Alfano "non ci sono contraddizioni perchè i due aspetti dell'illegittimità erano già adombrati nella prima sentenza".

Forse sarà anche per la riservatezza dell'ex presidente della Corte, chissà, ma non ci risulta che questa sua posizione, assolutamente cristallina, abbia avuto sui grandi media molto spazio nelle ultime ore. Anzi, quasi nessuna. Per trovarla infatti ho dovuto faticare parecchio.

Luciano Priori F.

Anche in:
http://www.borsaplus.com/article.php?id=871



QUALCHE ALTRO APPROFONDIMENTO:

1) E' vero che c'e' un gioco delle parti, che non c'e' alternanza seria? C'e' un libro del giovane radicale De Lucia, "Il baratto", Kaos edizioni, che, documenti alla mano, spiega tutto per benino (anche se e' uscito al tempo del Veltrusconi non e' invecchiato in niente). Un'anticipazione in questa intervista all'autore:

http://www.radioradicale.it/scheda/254587/intervista-a-michele-de-lucia-sul-suo-libro-il-baratto-kaos-edizioni


2) Poi se qualcosa nel meccanismo si inceppa (ma io non ci credo troppo, perche' pensare sempre male? Ci si rovina il fegato)... comunque qualcuno si e' incazzato:

http://www.borsaplus.com/article.php?id=872


3) Poi un po' di fantapolitica, spystory, ecc.

http://www.paologuzzanti.it/?p=1159#comment-101687
(ora il LINK e' corretto)

 

Il Censis ha effettuato una ricerca per capire come gli italiani si orientino nel voto. Il risultato è che per il 70% gli italiani si basano sui TG (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/elezioni-amministrative/news-campagna-elettorale/censis-elezioni-informazioni-tg-giornali-internet.shtml?uuid=0bfd281e-54ea-11de-85a9-3ff48dbd43f8&DocRulesView=Libero) mentre internet è inesistente.

Se le cose stanno così e non essendo in cantiere riforme del sistema informativo tese a garantire maggiore pluralismo, mi pare evidente che chi controlla l'informazione ha ed avrà un peso decisivo anche nei prossimi appuntamenti elettorali. Non è un caso che BS stia stringendo sempre più il cappio intorno a "mamma Rai" nonchè ovviamente alla sua Mediaset (caso Mentana docet).

Ciò che non appare in TV non esiste, almeno in Italia. Basta guardare il TG1 o Bruno Vespa con un minimo di attenzione per captare l'importanza del "non detto" e la conseguente mistificazione della realtà cui stiamo assistendo. 

Certo è sciocco dire che siamo in dittatura o negare la libertà di stampa ma il conflitto di interessi di BS in questi 15 anni anzichè scemare, come molti pensavano o speravano, è andato assumendo proporzioni sempre più incontrollabili rendendo ormai l'Italia un Paese schiavo delle vicende personali, economiche e non, del suo Presidente del Consiglio. 

Non credo che una condanna possa cambiare le cose soprattutto perchè non avremo nessuna condanna. Sbollita la rabbia, infatti, la maggioranza su consiglio degli ineffabili avvocati del premier metterà sicuramente in cantiere nuove cavillose leggi ad personam.

In queste circostanze, vista l'inesistente opposizione, l'unica strada per liberarci di Berlusconi è un tradimento interno. Ma c'è nel PDL un novello Bruto pronto a tradire Cesare?

Mi sembra inevitabile che prima o poi B. si becchi quanche pesante condanna. Prima che accada, con le conseguenze da ridicole a veramente catastrofiche che ciò potrebbe comportare, serve un grande sforzo da parte degli "uomini di buona volontà" di destra e sinistra per fare in modo di accantonare defininitivamente B. (dando l'incarico a Fini, Letta, Tremonti, insomma a chi vogliono loro, che hanno legittimamente vinto le elezioni) e consentire un minimo di gestione del Paese.

Servirà una specie di salvacondotto, tipo quello ottenuto da Yelstin, che salvaguardi il signor B. dalla galera (magari dovrà trasferirsi in qualche isola tropicale, e forse non gli dispiacerebbe neanche tanto), la sua famiglia dalle ritorsioni degli ex amici, le sue aziende (magari non proprio tutte) dal fallimento e qualche centinaia di milioni cash perchè possa continuare a divertirsi con Apicella, Tarantini e le ragazze. Ci turiamo un pò il naso, ma mi sembrerebbe la soluzione migliore per il Paese.

Ecco un possibile scenario. L'ho visto ieri x caso da un link su facebook ma l'intervento di BS ieri sera da Vespa mi ha inquietato non poco. Soprattutto il finale

http://www.youtube.com/watch?v=jXREX3jdxHQ

Caro bidi, ho tolto due commenti tuoi. A caso. Nel senso che avrei potuto toglierne altri sette, per la medesima ragione, ma li ho lasciati come prova di quanto dico. Li ho tolti per attirare la tua attenzione, non credo d'aver censurato nulla di sostanziale (erano, appunto, due battute gratuite).

La politica redazionale è di lasciare che ognuno scriva quel che vuole, purché non contenga insulti, polemiche pretestuose o peggio.

Qui nessuno ha la pelle fine, men che meno il sottoscritto. Non ho nessun problema a mandare la gente a quel paese, o a prenderli in giro (capaneo docet) nel caso sia evidente che parlano a vanvera e senza cognizione di causa. Non è quello il problema.

Il problema è che, almeno all'inizio, uno cerca di discutere, non di aggredire, far battute ed insultare solamente. Per questo perdiamo tempo a fare nFA, per avere un sito che è al 90% di seria discussione ed al 10% del resto. Il resto "capita" ma sarebbe meglio non capitasse, certo non può essere la ragione per cui siamo qui.

Bottom line: se hai argomenti logici, fatti, ed altre cose simili, esponili e partecipa. Se hai deciso che pratichi il mordi e fuggi informatico perché a te piace così, beh hai tutto il diritto di mantenere i tuoi gusti e di farlo, ma fallo a casa tua. Questa, sino a prova contraria, è casa altrui e noi ci teniamo alla proprietà privata.

P.S. Come vedi mi firmo, perché non ho fatto tempo a consultare gli altri redattori sul tuo caso e mi assumo quindi la responsabilità della cancellazione "simbolica". Non gradisco frequentare gente che fa solo polemica senza contenuto alcuno: non serve a nulla, oltre a segnalare una certa quantità di spiacevoli caratteristiche. Siccome "frequento" nFA, "frequento" chi ci scrive.

Di nuovo: sei benvenuto a commentare, se hai voglia di discutere. Se vuoi solo prendere in giro e "sfogarti un poco", ti prego cortesemente di farlo altrove. La web è strapiena di siti che si dedicano esclusivamente a questo.

 

Ben detto, Michele.

Troppo spesso la gente confonde il fatto che passiamo la giornata a parlare sul blog con il fatto che abbiamo tempo da perdere. Tutti noi, economisti alla Boldrin, imprenditori alla Esposito, Bocchini o Michelangeli, professionisti alla Patruno, abbiamo un certo prestigio nei rispettivi campi e, nonostante questo, ci mettiamo la faccia ed il tempo.

Grazie Michele, sei il mio idolo.  

 

 

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Danke. Vedi che ci si capisce? Sapevo io che valeva la pena invitarti a parlar tranquillamente invece di provocare solo. Il "fiuto" non mi tradisce mai ...

Now, delle due l'una però; se davvero è finito il buon senso e non c'è scampo, tanto vale non incazzarsi (sai com'è, la storia del rape quando non c'è più niente da fare). Se invece, come credo, qualche speranza c'è, va benissimo incazzarsi ed indignarsi, però poi serve di più ragionare sul da farsi. La situazione, effettivamente, non è delle più gradevoli ...

Il da farsi è semplice: opporsi.

L'esecutivo sta candidamente e pacatamente NEGANDO la validità di tutti i principi democratici.

"Contra principia negantem disputari non potest" per citare qualcuno che non conosco ma rende bene l'idea.

L'unico ad opporsi è Di Pietro.

No: la situazione non è affatto gradevole.

C'e' una cosa che mi incuriosisce in questa vicenda. La esprimo come la vedo da profano.

La Corte Costituzionale esprime essenzialmente un giudizio tecnico sulla conformita' di una legge alla costituzione. I giudici costituzionali possono iniziare un dibattimento con priors (cioe' opinioni di partenza) diverse ma com'e' possibile che i loro posteriors (cioe' opinioni di arrivo) divergano? Se la questione e' tecnica, dei tecnici devono pur raggiungere un consenso unanime: o la legge e' conforme oppure non lo e'.

Insomma, perche' c'e' stato bisogno di un voto e di una maggioranza per decidere? I margini di interpretazione sono davvero cosi' ampi su una questione cosi' circoscritta?

Lo chiedo per una ragione ovvia: il fatto che su una domanda tecnica, precisa e ben definita, dei costituzionalisti professionisti non raggiungano un consenso unanime e' la leva che Berlusconi e i suoi scagnozzi stanno usando per insinuare il sospetto che il giudizio sia politico e non tecnico. Non sarebbe stata la loro reazione del tutto ridicola se la Corte avesse espresso un giudizio unanime?

 

La questione starebbe tutta qui in un mondo ideale e se fossimo nati ieri.
La costituzione purtroppo non è fatta di 139 articoli, ma di 139 + le sentenze che l'hanno integrata, modificandola di fatto e di diritto.
Che piaccia o no, la Corte Costituzionale in un certo senso si è comportata da corte di Common Law enunciando norme costituzionali oltre la costituzione scritta.
Esempio: lei è in grado di prevedere quali referendum siano ammissibili basandosi solo sull'art. 75? La risposta è no, perché per rispondere dovrebbe aggiungere tutta la giurisprudenza in materia.

Il problema è che la Corte Costituzionale si è comportata da corte di Common Law senza rispettarne i principi, senza averne titoli e legittimità, e senza assumersene le responsabilità. Una corte di Common Law giustifica la sua decisione nelle motivazioni. E una volta deciso, si attiene nelle decisioni successive a quel precedente. Se poi cambia avviso, ne spiega le ragioni nelle motivazioni della nuova sentenza. E -importante- per assicurare la trasparenza e l'autorevolezza delle sue decisioni vengono pubblicate le opinioni dissenzienti, affinché la dottrina ne dibatta.

La nostra Corte Costituzionale è ben lontana da quel modello. Si può anzi dire che essa ha creato l'incertezza del diritto.

Di più: la corte ha bocciato il lodo Alfano; c'è qualcuno in grado di affermare con certezza che si sia trattato di una sentenze tecnica invece che di una sentenza politica?

In questo caso, dato il clamore della vicenda, se è vera l'indiscrezione di Dagospia che il voto sarebbe stato 9 a 6, sarebbe auspicabile che quei sei giudici facessero uno strappo: che dicessero pubblicamente chi sono, affinché il paese sappia chi ha votato in un modo e chi in un altro, e che pubblicassero una sentenza di minoranza (un'opinione dissenziente), in modo da inchiodare la corte alle eventuali motivazioni politiche.

Mah, non sono un giurista e conosco poco, troppo poco, la Costituzione.

Ma secondo me è come se noi chiedessimo a 15 economisti di verificare "tecnicamente" che una qualunque policy sia conforme o meno ai due Teoremi dell'Economia del Benessere. Son convinto che non troverebbero neanche loro l'unanimità.

Condivido in buona parte l'analisi di Sandro Brusco. Ho solo un dubbio che vi espongo qui di seguito.

Il "consenso" elettorale di BS, ed in generale di tutti i gruppi politici italiani, si fonda in parte su rendite elettorali acquisite in tempi passati (anche  molto remoti), ed in parte da nuovi acquisti presi dal bacino degli "indecisi", o di coloro che alle ultime elezioni non hanno espresso alcun voto, oppure da elettori sottratti ad altri schieramenti concorrenti. Tutto questo è banale e pacifico.
La questione, però, è come tale consenso viene formato e mantenuto. La mia risposta è, essenzialmente, attraverso due canali: il canale dei media (TV + giornali), che formano prepotentemente le opinioni; ed il canale delle clientele, che in Italia va fortissimo e permette ai partiti di disporre di ampi bacini di voti.

Ora, per quanto riguarda il primo canale Berlusconi è assolutamente vincente, grazie alla possibilità di disporre in campo una vera armata mediatica fatta di televisioni, quotidiani e periodici, tutti di sua proprietà diretta o per mezzo di fiduciari e parenti. Su questo punto nulla quaestio e si sposa perfettamente con la tesi di Sandro. È vero che parte degli oppositori di BS usufruisce dei servizi esterni di gruppi editoriali, ma questi devono essere trattenuti attraverso scambi vantaggiosi. In altre parole: De Benedetti potrebbe decidere, qualora lo ritenesse conveniente, di mollare il sostegno al PD e fare campagna elettorale per qualcun altro, se così gli gira. Vedremmo così Repubblica, l'Espresso & C. miracolosamente cambiare orientamento politico in un batter di ciglia! Ciò è vero anche per i gruppi politici più piccoli: IDV potrebbe scontentare Travaglio, o Santoro, o Grillo, e perderne l'appoggio mediatico. Tutto questo non può succedere a BS dato che le redini del suo esercito mediatico sono inespropriabili.

Il secondo canale, quello delle clientele, è più interessante perché l'asset elettorale è in parte trasferibile. È pratica comune che i politici conferiscano il proprio bacino di voti ad una lista elettorale, in cambio della candidatura. Assets elettorali ce n'é per tutti i gusti: dai feudi locali di aree territoriali più o meno estese, ad associazioni di categoria, cooperative e no-profit, organizzazioni criminali e quant'altro.

La questione allora mi sembra essere la seguente: visto che da mesi è in atto una campagna stampa per certi versi nuova (non ne ricordo di simili da quando BS si è lanciato in politica agli inizi degli anni '90), che mira a disegnare il premier come giunto alla fine del suo percorso, in decadenza e perdita di consensi; visto che ex alleati (o quantomeno personaggi "neutrali") sembrano allontanarsi e ritagliarsi nuovi spazi, come l'UDC che è in crescita e ha rinnovato sostegno da alcuni ambienti Vaticani, o Montezemolo che ora annuncia il "suo" movimento politico (LINK), o le esternazioni di Fini; stante tutto questo, non sarebbe opportuno spostare l'attenzione verso le scelte di questi feudatari del voto? Se molti di costoro scommetteranno sulla caduta di Berlusconi, non è possibile che ciò si traduca in una self-fulfilling prophecy, dato che una fetta magari consistente dei voti clientelari sarà traghettata altrove?

Non so quanto il voto clientelare sia rilevante rispetto a quello spontaneo. I dubbi che ho espresso nascono dall'impressione che non sia affatto secondario, e dall'ipotesi che nel PdL il fenomeno sia più o meno di pari intensità che negli altri partiti, e non legato unicamente allo scontento dei componenti meridionali, ma anche ad una scelta tattica che altri frammenti interni ed esterni al PdL potrebbero giudicare conveniente nel medio termine. Insomma, per molti di coloro che oggi viaggiano sulla nave di Berlusconi, il passare ad una qualsivoglia "cosa" aggregativa di centro-destra potrebbe essere una buona scommessa per il prossimo futuro. Anche perché dubito che qualcuno creda davvero in un futuro per un PdL senza Berlusconi (che ha pure un'età di tutto rispetto!).

Quando la signora Lario se ne uscì con quelle gravi affermazioni su suo marito, ho pensato che avesse esagerato, che fossero le esternazioni di una donna arrabbiata per le avventure amorose del marito. Tutti i giornali si sono concentrati sulle escort, tralasciando l'altra questione portata in primo piano dalla moglie. Non so se qualcuno ha avuto la mia stessa impressione, ma il Berlusconi di oggi non è quello del 2001. So che dopo una certa età gli anni pesano di più, però la differenza è abissale. Forse è solo un problema di stanchezza, stress o privazione del sonno ma in tutte le apparizioni che ha fatto in pubblico in queste settimane non mi è sembrato al 100%. Non sarebbe niente di sconvolgente; una larga fetta della popolazione soffre almeno una volta nella vita di questo genere di disturbi (per i personaggi dello spettacolo è diventato quasi uno status symbol). Il punto è che SB ha in mano le sorti dell'Italia e nessuno dei suoi consiglieri sembra sapersi fare ascoltare.

Non capisco se nessuno si è azzardato ad affrontare l'argomento perchè troppo delicato o sono io che ho le allucinazioni.     

 

So che dopo una certa età gli anni pesano di più, però la differenza è abissale. Forse è solo un problema di stanchezza, stress o privazione del sonno ma in tutte le apparizioni che ha fatto in pubblico in queste settimane non mi è sembrato al 100%. Non sarebbe niente di sconvolgente; una larga fetta della popolazione soffre almeno una volta nella vita di questo genere di disturbi (per i personaggi dello spettacolo è diventato quasi uno status symbol). Il punto è che SB ha in mano le sorti dell'Italia e nessuno dei suoi consiglieri sembra sapersi fare ascoltare.

 

Condivido; anche perché più sopra ho scritto la stessa cosa.
Il problema ora è politico ma prima che politico è umano.
Nemmeno all'apice della sua megalomania De Gaulle se ne uscì con l'equivalente di "Viva l'Italia, Viva Berlusconi".

Poi visto il ruolo che ricopre l'uomo, il dramma diventa politico e diventerà storico.
Ricordo che Popper tanti decenni fa disse che tutti si intestardiscono a trovare il metodo democratico migliore per eleggere il candidato più adatto ma che invece la cosa piu' difficlie  è stabilire regole democratiche che permettano di disfarsi rapidamente degli errori, una volta fatti.
Non a caso in alcuni stati americani e cantoni svizzeri esiste l'istituto del "recall" ed esistono le procedure di impeachment. 

Francesco

 

 

io sposterei lo sguardo verso l'esterno.

vi siete concentrati sull'ombelico dimenticando il resto.

l'italia è un paese trasformatore per cui ha BISOGNO di avere buoni rapporti con gli altri paesi.

berlusconi è diventato e diventerà ancor più imprsentabile.

la chiesa non lo regge più.

gli imprenditori che hanno bisogno di buoni rapporti con l'estero, non riescono più a parlare con qualcuno senza farsi prendere in giro.

la credibilità è sotto le suole delle scarpe.

questi sono i problemi. l'imprenditoria che esporta e la chiesa sono stufi del berlusconi e aspirano ad un cambiamento, ma verso cosa? mnontezemolo e italia futura ? troppo poco. fini e i suoi fedeli, casini, e rutelli con i residui della margherita ? c'è da ridere. ma se mettessimo tremonti + la lega + fini +casini + rutelli, allora forse ci saremmo.

oppure un bel colpo di fucile e la questione è risolta.

 

oppure un bel colpo di fucile e la questione è risolta.

 

Diretto a chi, di grazia? No, perché se tutto il problema si risolvesse con UN colpo di fucile (quindi una pallottola, a meno che non si vada a caccia di piccoli volatili sparando pallini ...) allora, per continuità, dev'essere risolvibile anche SENZA un colpo di fucile ...

P.S. Ombelichi su cui gli altri si concentrano a parte, cosa ti fa supporre che Bossi+Tremonti godano d'alcuna reputazione positiva nel mondo? No, perché dalle equazioni che suggerisci, quelli con l'extra di reputazione che serve all'Italia nel mondo sarebbero ... Bossi e Tremonti! Cosa te lo fa sospettare? Senza BS ed il suo appoggio, quante divisioni ha Tremonti?

niente.. siamo proprio spacciati.

Tremonti.. "non sono un economista quindi non rompetemi le palle se faccio cazzate"

Bossi.. vabe' no comment proprio.

se il primo ministro sia malato nel senso psichiatrico del termine ha nessun effetto su nulla (compare and contrast, a molti apparve che koba Stalin fosse paranoico -- [ci sono ragioni serie, se aveva il raffreddore faceva fucilare due  mila medici ebrei, se perdeva una battaglia faceva fucilare 200 grand-marescialli...] e nulla ebbe alcun effetto, non solo la gloriosa fermo' i barbari a Stalingrad, ma l'URSS ando' (prima) nel cosmo, tutti mangiavano (mas o meno) e il prestigio (quello si') dell'urss era assai piu' alto dello scaltrissimo Putin che al massimo ha prestigio con le amichette di Berlusconi Silvio (non la provincia di Brescia, solo BS) da quel che dice la commentatrice piu' seguita d' Italia (si veda le acutissime idee della Sig. ra P. D'addario sugli incontri nel "lettone di Putin")

Il problema qui e' serio ed e', come si vide nel 1943 che la abbastanza vergognosa caduta di un regime ha nessun alternativa disponibile. Nel 1943 le classi dirigenti vennero riorganizzate da P. Lombardi, De Gasper & Co, altrimenti avremmo il principe di Cagoja al governoa desso. E l'idea fu dei preti, non degli italiani.

Ora, se e quando, finisce la gazzarra dei vari Bondi, Brunetta, Tremonti, etc. bisogna che un intervento esterno ricomponga un quadro. Se fossi al posto loro telefonerei a J. Seguela e Goldman Sachs per fornire dei consulenti alla svelta.

 

Foste voi di Nfa a ricordarmi, in un post, che la politica è merda e sangue. A leggere diversi commenti sembra sia rimasta solo la cacca, mi piace Nfa perchè le cose si chiamano con il loro nome (cazzate, ad esempio) solo dopo aver dimostrato che tali erano, non a priori, ma dire che Tizio, caio o sempronio sono cacca a prescindere non è divertente, nè illuminante, riflette una opinione, non un fatto.

Michele Boldrin ha dato del peronista a BS solo dopo aver dimostrato perchè la deriva è peronista, non lo ha mai fatto in assoluto, anche se a molti già sembrava così.

Perchè dico questo ? perchè leggo commenti sconclusionati, pieni solo di riferimenti a varie male parole senza costrutto, per sfogarsi in tal modo il web è pieno di siti in cui ti eleggono anche postatore dell'anno se riesci a trovare una nuova formula offensiva nei confronti del nemico di turno.

Mi sembra di essere davanti alla Tv a vedere Santoro, come ho cercato di fare ieri sera, in cui i due galli di turno (ADP e MG) si parlavano uno addosso all'altro senza uno straccio di ragionamento, e mi sono quasi addormentato, salvo risvegliarmi quando c'è stata la ricostruzione (tutta da verificare) dei fatti del 1992. Gridando e offendendo la politica è solo noia, BS vincerà sempre perchè ha dei megafoni potenti e orecchie sorde, che sentono solo le grida.

Nel frattempo le spinte corporativistiche vanno sempre più avanti (è stato istituito l'Albo delle Body Guard..), le liberalizzazioni vanno indietro (vedi post precedente di Sabino Patruno, in cui un solitario avvocato imperversa dicendo che il problema non sono le liberalizzazioni, ma i troppi avvocati..), la CIG sta affondando i conti dello Stato, la spesa ordinaria va peggio che mai e le idee bislacche abbondano.

Se la politica è dire che BS è una cacca può essere carina, simpatica una volta, due, ma poi diventa noiosa..

Infine sollecito pubblicamente i redattori di Nfa a postare qualcosa sulle primarie del PD, perchè da quel lato il dibattito latita..., ovviamente è una sollecitazione interessata perchè andrò a votare alle primarie, ma non ho ancora capito chi -).

 

Sottoscrivo al 100% (per quello che può valere la mia opinione).

 

perchè andrò a votare alle primarie, ma non ho ancora capito chi

 

Se voti alle primarie deduco che sei iscritto al PD quindi mi permetto una domanda, cui spero tu abbia tempo e voglia di rispondere.

Qui in Brianza gli elettori del PD che conosco (merce rara qui) mi sembrano profondamente divisi tra Franceschini e Bersani (Marino non pervenuto).Tuttavia lo scontro mi pare più sul "Chi" che sul "Cosa". Nessuno mi parla di differenze nel programma ma di stima / disistima per il candidato e cio che rappresenta. Dall'esterno ho avuto l'impressione di un partito profondamente diviso in due anime tenute insieme dall'anti berlusconismo.

Tu che la vivi dall'interno hai la stessa impressione di divisione oppure sono io che dall'esterno traviso un normale dibattito elettorale?

PS

Non vale la risposta standard dei miei amici pidiessini ("te non hai capito un caxxo");-)

 

 

 

 

se dovessi votare alle primarie del partito democratico, voterei Marino.

Le ragione sono le seguenti tre

i) scardinerebbe la manomorta ecclesiale (esercitata dai vari Bindi, Binetti, Rutelli, etc.)

ii) non e' implicato con alcun pugliese

iii) portebbe gli elettori democratici verso una sana via di ricostruzione

Tutte le tre condizioni non sono soddisfatte da nessun altro  candidato.

Sono perfettamente d'accordo, Marco: ho espresso la medesima opinione in varie occasioni e mi sono stancato di ripeterlo - fors'anche sbagliando, ma non saprei quale utilità possa avere un solitario grillo parlante .... - a quell'aumentata schiera di nuovi arrivati che, a mio avviso, non hanno capito (non vogliono? non possono?) la peculiarità di nFA nel desolante panorama delle web-discussioni dedite all'insulto.

Alcuni interventi sono francamente irritanti, oltre che del tutto inutili ed in netto contrasto con l'approccio che qui prevale da sempre. Purtroppo mi pare che questo tipo di maleodorante marea sia in rapida salita, e me ne dolgo assai.


P.S L'apprezzamento non riguarda le primarie del simulacro d'opposizione privo d'idee, ma rigorosamente permeato da slogans e personaggi appartenenti ad un inutile passato, s'intende ...... :-)

PD, PD, PD...? Cos'e', esiste?

Ancora una volta BS si e' dimostrato superiore. Nei prossimi sondaggi figureranno solo ormai SB, IDV Bossi e Fini.

Ma vi rendete conto che quest'uomo ha cancellato RC, non se ne sente piu' parlare. Di questo dobbiamo dargli atto, e ringraziarlo.

Se hai idee radicali in Italia, grazie a SB, al piu' voti IDV/Travaglio e liberal/anarco/egocentrici vari.

Che e' sempre meglio di RC.

IL COMUNISMO e' STATO DEBELLATO. Non nelle menti e nella kultura, questo l'obiettivo prossimo di SB!

E badate bene, potreste pensare ci vogliano decenni, ma non e' detto, l'Uomo, l'Unto ha debellato un virus che aveva tra l'8 e il 12% dei consensi, in pochi anni....

Diamogli almeno merito di cio'!

:-)))

...la CIG sta affondando i conti dello Stato

Ma sei sicuro che c'entri la CIG con l'affondamento dei conti?

Secondo i dati dell'INPS (vedi la tabella qui: http://www.pietroichino.it/?p=5249) tra il 2003 ed il 2007 sarebbero stati versati circa 17 Miliardi di € di contributi, a fronte di meno di 5 Miliardi di prestazioni erogate.

Lo Stato ha, quindi, incassato (in 6 anni) circa 13 Miliardi di attivo.

Certo, nel 2008 e 2009 lo Stato ha per la crisi dovuto versare prestazioni superiori ai contributi (come è ovvio che accada in un sistema assicurativo "anticiclico"), ma al punto da spendere cifre superiori all'attivo passato? E non ho messo in conto gli interessi...

Se, poi, lo Stato si è speso quell'attivo in scudi fiscali e Ponti sullo Stretto e ora non sa come pagare il dovuto, colpa sua, non certo della CIG in se. O sto sparando caxxate?

Mi si conceda, queste sono sciocchezze. Le primarie non sono elezioni politiche in cui si "misurano" o "giudicano" programmi. Non vi e' nessun programma, come non vi fu, p.es. tra Clinton e Obama. Vi e' uno scontro di potere tra due figure che eseguiranno le stesse identiche sciocchezze o saggezze. La domanda e': chi sia il personale migliore da "assumere" per eseguire o metter in "corso d'opera" il pensiero/programm del partito democratico, che consiste in una versione conservatrice e/o reazionaria, ben espressa dalle posizioni del presidente Scalfaro, di ritorno al piu' presto possibile ad una conduzione della "cosa pubblica" il piu' possibile simile alla c.d. prima repubblica. Non comprendo il mistero o la difficolta' di chi debba scegliere. Si preferisce un personale piu' legato alla democrazia cristiana (Franceschini) o al PCI (Bersani e/o d'Alema) o ai repubblicani (MArino). Mi spiegate dove sta il gran mistero? Lo han detto e fatto a iosa, sono contro il federalismo (viz. il castrare tutti i partiti dei "sindaci"), sono per un rinnovato intervento della Stato (tipo IRI0 in questo e quello, sono con meno chiarezza per un modus vivendi con le gerarchie dei cristiani, evitando scandali e scandaletti prodotti dal correr dietro alle gonnelle. 

E' assai probabile pure che tutti loro si schierino per una (confusa) idea di accoglienza che avrebbe effetti di aumentare sia pur marginalmente il numero di impiegati nel mondo del lavoro non concepiti sul territorio nazionale.

Mi perdoni Palma, ma non è in contraddizione dire che sia solo uno scontro di potere e non di programmi quando nel post precedente lei stesso prediligeva Marino perchè soddisferebbe delle condizioni che gli altri tre (chi è il terzo?) non soddisfano? Non sottintende che, almeno Marino, abbia un programma diverso dagli altri (sulla laicità ad esempio)?

Intendiamoci, sono comunque d'accordo che principalmente di scontro di correnti e di potere si tratta. Anzi la mia impressione è che lo scontro tra le correnti nasconda una "inconciliabilità di carattere" più che essere un normale dibattito per la guida del partito

 

MENO MALE CHE BARAK C'E'EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE...

(per una buona riuscita della battuta è necessario prima installare la musica originale).

Straordinario...viene sempre piu' da chiedersi chi completera' il filotto: Krugman-Obama, eppoi?!?

WASHINGTON - Tra le dichiarazioni ufficiali di congratulazioni al presidente Barack Obama per il Nobel per la pace sta crescendo, negli Usa e altrove, un tam tam informale perché il presidente rifiuti il premio.

Sul blog Kausfile della rivista online Slate, l'editorialista Mickey Kaus si è accodato alla tesi del britannico Daily Telegraph secondo cui Obama dovrebbe rispedire il premio al mittente.

"Declina, gentilmente. Dì che sei onorato ma che ancora non hai ottenuto niente di quel che volevi ottenere. Non ci sono controindicazioni", ha argomentato Kaus osservando che, al contrario, la possibilità che il premio si riveli un boomerang politico per il presidente americano "é molto concreta".

Sulla stessa nota oggi il Daily Telegraph: il premio - ha osservato il quotidiano britannico - accelererà la "immeritata" trasformazione di Obama da figura complessa in "personaggio da operetta" e darà ai suoi oppositori "un'altra mazza da baseball con cui prenderlo a botte".

 

Sulla stessa nota oggi il Daily Telegraph: il premio - ha osservato il quotidiano britannico - accelererà la "immeritata" trasformazione di Obama da figura complessa in "personaggio da operetta" e darà ai suoi oppositori "un'altra mazza da baseball con cui prenderlo a botte".

 

Beh, allora speriamo lo accetti, vada a fare un altro bel discorso vuoto e pomposo dei suoi, e continui a fare l'assoluto nulla che lo caratterizza ... beh, non del tutto: una bella fetta del PIL americano agli amici bancari è riuscito a trasferirla ed un'altra fetta è in arrivo sotto forma "interest on reserves" ...

Ma perché il mondo è popolato soprattutto da "rustici" (leggiasi: gonzi) affascinati dagli eterni e sempre uguali Dulcamara?

A volte cadono le braccia anche ad uno come me ...

E adesso...

BS ed il suo machiavellico avvocato sfasceranno ulteriormente la già scassatissima macchina della giustizia:

 

  1. abbreviando i termini di prescrizione
  2. impedendo al giudice di sfoltire liste testimoniali palesemente inutili
  3. impedendo l'utilizzazione a fini di prova di sentenze già passate in giudicato
  4. consentendo istanze di ricusazione per qualsiasi opinione su qualsiasi questione mai espressa da un giudice durante tutta la sua vita.

 

Si tratta di una leggina che non incide solo sul processo Mills o su altri processi che riguardano BS, ma su tutti i processi che si celebrano in Italia. Le ripercussioni sul funzionamento del sistema sono facilmente intuibili.

Sapete com'è: La legge è "generale ed astratta", per non dire che essa è "uguale per tutti..." 

Perché BS, ovviamente, vuole che la giustizia funzioni, perbacco!

Axel,

forse ci vuoi dire, come già temo, che forse, data la caratura del personaggio, il Lodo Alfano era il minore dei mali?

Oddio, oddio...ma come se ne esce...e perchè ci siamo entrati, in questa situazione?

e una legge del genere non è anticostitutzionale !?

Riporta la BBC:

 

In an impassioned statement, he [berlusconi] then mistakenly told reporters he had spent millions of euros on "judges", before correcting himself to say "lawyers".

 

!!!

Mi sembra che manchino almeno due categorie di elettori di Berlusconi:

4) Quelli che lo fanno per interesse personale o di carriera

5) Il voto di scambio della mafia (che sposta le maggioranze )

Mentre le prime tre categorie potrebbero spostarsi verso qualche novità in area moderata, queste ultime si sposterebbero solamente se garantite... come sembra essere stato nel passaggio dalla prima alla seconda repubblica.

Leggo con sconcerto sul Corriere che l'ambasciatore italiano a Londra ha scritto una lettera al Times protestando contro l'editoriale in cui si chiedevano le dimissioni di Berlusconi. "Non potete chiedere le dimissioni di Berlusconi", è il sottotitolo del Corriere. Perchè no? I giornali non dovrebbero essere liberi di scrivere quello che vogliono riguardo la politica degli altri Paesi? Possono esprimere giudizi solo sul loro Paese? O possono solo parlare bene del governo degli altri Paesi? E tocca all'ambasciatore italiano contestare gli editoriali dei giornali stranieri?

Uno potrebbe pensare che l'ambasciatore Aragona si sia bevuto il cervello. Invece no. Il Corriere spiega che il Ministro Frattini ha ordinato a tutti gli ambasciatori di controllare cosa scrivono i giornali sull'Italia e a intervenire per controbattere. Insomma, le critiche al governo italiano sono sempre frutto dell'invidia (di cosa, poi?) se provenienti dall'estero e antipatriottiche se provienienti dall'Italia. Siamo ancora ai tempi della perfida Albione per quello che riguarda la nostra politica estera. Che desolazione.

 

Come previsto sopra. I giornali stranieri ci offendono. Sono anti-italiani.

 

 

 

 

Aggiungo qualcosa qui in risposta all' Uno Qualunque perche' sopra e' un ginepraio. E' in forma di articolo. Lo si trova anche qui (dove c'e' anche il link all'integrale della sentenza del 2004, anche questa evidenziata nei passsaggi importanti).

La sentenza della Consulta sul Lodo Alfano non contraddice quella delle 2004 sul Lodo Schifani

Quella che segue e' un dichiarazione del premier italiano riportatata oggi dall'Ansa. Vi si dice "Berlusconi torna ad attaccare la Consulta: 'Non si puo' continuare cosi'. Hanno negato se stessi'. Il premier dice di 'non avere detto parole fuori luogo' contro i giudici, mentre la Consulta ha 'negato una propria decisione di 4 anni fa' ed e' stata 'sleale verso il Parlamento'. Il premier poi annuncia che e' pronta la riforma della giustizia, con la separazione fra Pm e giudici e la riforma delle intercettazioni che saranno 'solo per i reati gravi' ".

Spero proprio di non essere attaccato in un qualche forma poco simpatica se dico che tutto il cancan sul verdetto della Corte costituzionale di questi giorni è stato probabilmente creato ad arte per far passare più facilmente la riforma della giustizia (e soprattutto reintrodurre l'immunita' parlamentare, con la condiscendenza, o la finta opposizione, ovviamente nella sinistra), nel merito della quale non entro pero' qui minimamente. La sentenza della Corte infatti, a mio modo di vedere, non poteva che essere quello che è stata...

Segue su questo link: articolo

 

 

Caro Luciano,

Delle due l'una: o la sentenza non l'hai letta, ed hai fatto un copia & incolla a caso; oppure l'hai letta, ma non ci hai capito nulla.

Il che non mi stupisce, dato che il link che hai messo va verso un articolo che contiene un'opinione (tua) sbagliata, ed il link in calce ad essa va verso una pagina che contiene solo una parte della sentenza: quella introduttiva. Il testo poi si interrompe all'inizio delle considerazioni in punto di diritto della corte.

Se vuoi sapere cosa dice la sentenza, la puoi leggere qui.

Avviso ai naviganti: io per curiosità me la sono letta, e in virtù di ciò e del senso di schifo che ha in me generato, ne sconsiglio la lettura ai minori di anni 18.

Detto ciò, tu scrivi:

 

il giudice remittente ravvisa innanzitutto una violazione del principio di eguaglianza di cui all'art. 3 Cost. e dell'art. 112 della Costituzione. Né va omesso di considerare che il principio di eguaglianza rientra tra i principi fondanti della Carta costituzionale, derogabile solo dalla stessa Costituzione o con modifiche costituzionali adottate ai sensi dell'art. 138 Cost."

Questo è il cuore della sentenza precedente

 

No quello non è il "cuore" della sentenza, ma ciò che il Tribunale di Milano (leggi: la Procura di Milano) ha eccepito durante il processo penale, sollevando un'eccezione d'incostituzionalità giudicata non manifestamente infondata dal giudice, che ha quindi rimesso la questione alla Corte Costituzionale.

Per semplificare il concetto: tu hai scambiato l'accusa del pubblico ministero per la sentenza del giudice.

Viceversa la sentenza non ha eccepito nulla riguardo a violazioni degli artt. 3 e 138, ma ha dichiarato il lodo Schifani incostituzionale per tutt'altri motivi.

E' una conclusione più figlia dell'intuizione che del ragionamento, cercherò di spiegarmi.

Ho appena letto un'articolo dove si evidenzia come diversi politici non rispettano il codice stradale per "improrogabili impegni costituzionali". Tralasciamo il fatto che siano multe di poche decine di euro, che potrebbero pagarle senza andare in rovina (tanto le pagherebbero comunque coi soldi pubblici), chi non ha classe non ci arriva nemmeno e poi vuoi mettere il gusto di esercitare il "potere"?

Il punto è: queste persone non sono uguali davanti alla legge !

Loro il codice stradale possono LEGALMENTE non rispettarlo grazie ai loro incarichi istituzionali, noi no. Ora se è costituzionale che la Brambilla non sia uguale a noi di fronte alla legge perchè dovrebbe esserlo BS ? Certo il codice della strada non è il codice penale ma anche lui non è uno sciacquino ma il primo ministro !

Vogliamo veramente che i politici siano costretti a rispettare le leggi che scrivono ? Suvvià, così li costringiamo a modificarle rendendole inapplicabili.

Siamo noi che sbagliamo. Accettiamo che le leggi siano state scritte per chi non conta niente (o non ha amici influenti) altrimenti, è chiaro,  sarebbero state scritte meglio e piantiamola di rompere!

 

 

abbiamo una sentenza motivata.

Se o meno Berlusconi, Ghedini, Pecorella abbiano ragione in qualche senso e' questione irrilevante. Hanno torto dal punto di vista della Costituzione. Sandro Brusco, che e' molto piu' intelligente di me, rilevava nelle 72 ore precedenti che "like it or not, this is the law of the land."

Per chi abbia scrupoli &  non sia convinto il link

www.cortecostituzionale.it/giurisprudenza/pronunce/scheda_indice.asp=

 

 

qui citato e non riprodotto per non appesantire,  esplicita le motivazioni della sentenza 262 (Amirante e Gallo) che, in gergo giornalistico, grida al fallo e mette le manovre di Alfano fuori gioco.

 

 

Loro il codice stradale possono LEGALMENTE non rispettarlo grazie ai loro incarichi istituzionali, noi no.

 

Questa e' la "cultura" italiana, condivisa dalla Casta e da gran parte degli underdog che vorrebbero arrivare ad essere parte della Casta o almeno velina o calciatore: aggiustare la legge per fare i propri comodi e per danneggiare i propri avversari.  Lo Stato italiano avrebbe bisogno di una classe dirigente sana e di buona qualita' che capisca che la legge dovrebbe essere qualcosa di leggero, trasparente e orientato alle preferenze e al vantaggio comune, piuttosto che un randello pesante e ingombrante con cui chi ha il potere bastona underdog e avversari menando a casaccio. Il problema dell'Italia e' storico: la Casta ha sempre usato prima il latino, poi l'italiano, oggi il burocratese per prendere per i fondelli le masse sempre analfabete e sprovvedute prima col latino (vedi il latinorum del Manzoni), poi con l'italiano e oggi col burocratese con cui sono scritte le ~50mila leggi italiane.

il sottoscritto completamente rinco***j***n**ito da un'accesa discussione sul Kalam (il mio milgiore studente e' un islamico ortodosso, duro e puro, vestito di verde e dal cervello attivissimo) non riesco a capire. Quando il ministro Bossi invoca i "galli" si riferisce a cosa? a chi? 

Vercingétorix?

a o Gallo che firmo' la sentenza?

illuminazioni verranno apprezzate. (I galli -- non gli uccelli-- non erano in Francia, piu' o meno? o in Val Brembana?)

 

Oh ma quanto è bella Rania di Giordania! E quanto è perfetta; e quanto è equo-solidale; e come è eco-compatibile, a impatto zero...sposa tutte le cause nobili... ovviamente poi, che essendo nobile mica sposa le cause qualunque...o un poveraccio come me...

E come è gentile e a modo... ha usato l'uccellino di twitter per dire al mondo che Roma è romantica e bellissima...(ma per dire queste cose bastava Venditti, possibilmente senza uccellini)...

E i tg? Oh come ci vanno a nozze con la principessa buona, dolce, che ama specialmente noi Italiani...ma come è brava sta Rania di Giordania...

Guardatela qui: Canova non avrebbe saputo fare di meglio...lei la principessa che guarda un'altra principessa...