Taxi e Liberta'

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Un recente articolo apparso su Repubblica racconta i risultati di un sondaggio effettuato dal sito Hotels.com sul livello di servizio dei taxi nel mondo (non sono riuscito a trovare i risultati del sondaggio sul sito, mea culpa). In buona sostanza, i taxi londinesi risultano i migliori, anche se cari, mentre quelli romani non sono in buona posizione. Vi racconto perché quelli londinesi sono migliori di quelli romani e perché, in realtà, cari non sono relativamente al servizio che offrono.

Vivo a Londra e viaggio spesso a Roma, per motivi familiari. In entrambe le città conosco bene i servizi offerti dai taxi. È vero che a Londra sono un po' più cari (si può vedere il calcolo delle tariffe dei taxi londinesi qui e di quelli romani qui), ma è anche vero che una ragione per la differenza di tariffe c'è: il servizio offerto è molto migliore e per una serie di motivi.

Anzitutto, i taxi a Londra sono facili da trovare. Se si è in zona 1 o 2 (la zona centrale più zone limitrofe, si veda qui) basta arrivare ad una qualsiasi arteria principale e l'attesa di certo non è lunga. I taxi passano ovunque ed in continuazione. Naturalmente se si è al limite della zona 2 se ne trovano meno che non in pieno centro, come succede ovunque.

In secondo luogo, i taxi sono più spaziosi e più puliti. Tanto per avere un'idea dello spazio, in un normale Hackney cab (i taxi neri, per intenderci) entra un materasso matrimoniale piegato con due persone; anche andare in giro con due passeggini non è un problema - tutte esperienze personali! Riguardo la pulizia, i tassisti a cui l'ho chiesto mi hanno detto che il "problema" è la concorrenza: se tengono il taxi sporco, i clienti preferiscono aspettare il prossimo.

Poi c'è la conoscenza del territorio, con conseguente affidabilità del servizio - cose banali tipo: non sono londinese e non posso sapere dov'è questo indirizzo; oppure il fatto che il rischio che il tassista possa fregarti sia bassissimo (non che a Roma siano tutti ladroni, ma mi è capitato ben più spesso). La conoscenza del territorio e la concorrenza sono entrambe conseguenze di come vengono erogate le licenze. Le licenze per taxi a Londra vengono date a chi passa un esame. In Italia, e a Roma in particolare, il numero di licenze è fissato dal Comune e le licenze si possono comprare e rivendere (tutti ricorderanno il tentativo di Bersani di liberalizzazione ed il suo goffo fallimento). In più a Roma c'è il fenomeno non da poco dell'abusivismo, ma per semplificare facciamo finta che non esista -- anche perche' si tratta di un mercato diverso.

La differenza nell'erogazione delle licenze è sostanziale. L'esame londinese, detto "The Knowledge" è estremamente difficile, tanto che in media ci vogliono tre anni per passarlo. Bisogna non solo conoscere tutte le strade entro un raggio di 6 miglia da Charing Cross, ma anche conoscere tutti i punti d'interesse possibili che variano dalle banche ai teatri (per avere un paragone, il raggio di 6 miglia è quasi identico al raggio del Grande Raccordo Anulare di Roma). Studi scientifici hanno dimostrato che chi passa l'esame ha un ippocampo più sviluppato della media (dove sia la causalità - vale a dire se passa l'esame solo chi ha un ippocampo particolarmente sviluppato o se lo studio per l'esame sviluppa l'ippocampo - non lo so e mi interessa poco). È vero che uno studio simile non esiste per i tassisti romani, ma mi sembra interessante notare che a nessuno sia venuta l'idea di fare lo studio sui tassisti romani.

Morale, quando a Londra si dice al tassista il nome della strada dove si vuole andare (o talvolta persino il codice postale, che in UK è preciso quasi quanto un indirizzo), la probabilità che non la conosca è bassissima. Io vivo in una stradina minuscola e nel mio campione (qualche centinaio di taxi in quattro anni) solo quattro o cinque volte mi è capitato di dover dire il nome della strada di cui è traversa la stradina. A Roma invece, sebbene la casa dove vado sia piuttosto centrale (a ridosso delle mura aureliane, a duecento metri dalla piramide di Caio Cestio), devo sempre dire al taxista come arrivare. Oltre metà delle volte (su una trentina di casi) mi son sentito chiedere quale fosse la strada migliore per andare all'aeroporto.

La cosa interessante è che a Londra esiste un'alternativa ai taxi. I minicab sono dei taxi "minori", nel senso che non li si può fermare per strada, sono macchine normali (non Hackney cab) ed i guidatori hanno una licenza che si può comprare dal comune. Usano il navigatore satellitare e costano decisamente meno dei taxi. Sono il vero equivalente dei taxi romani, per costi e qualità del servizio.

Il fatto è che i taxi londinesi (black cab e minicab) fanno parte di una rete di trasporto pubblico che solo in apparenza è più cara di quella romana (il biglietto base della metro è 2 sterline a confronto del biglietto da 1 euro romano). Avendo la possibilità di usare metropolitane, autobus e taxi, a Londra posso permettermi il lusso di non possedere una macchina (a chi obiettasse faccio presente che abbiamo pure due bambini di 2 e 4 anni, e si riesce a vivere molto facilmente senza macchina). Finisco per spendere molto meno. L'abbonamento mensile alla metropolitana costa un centinaio di sterline, da moltiplicare per due (c'è anche mia moglie), e poi ci sono i taxi, certamente meno di dieci al mese, per un totale certamente al di sotto delle 300 sterline al mese. Una macchina ha costi ben maggiori: l'oggetto in sé costa, poi ci sono bollo, assicurazione, parcheggio, benzina e manutenzione, ed il tutto va moltiplicato per due perché, di nuovo, c'è anche la moglie.

La rete del trasporto pubblico londinese funziona davvero bene. I continui lavori di aggiornamento, che rendono il servizio lento durante i weekend (i temutissimi planned engineering works) assicurano che durante la settimana il servizio sia impeccabile - per standard europei, gli amici di Singapore, Hong Kong o Tokyo concordano sul trovare il tutto inefficiente, ma questa è un'altra storia. Si arriva dappertutto in tempi ed a prezzi ragionevoli.

A mo' di aneddoto, vi racconto un'esperienza personale romana. Un ex vicino di casa, anziano ingegnere che in gioventù aveva partecipato alla progettazione della metropolitana di Roma, anni addietro mi diede una serie di articoli di giornale degli anni 50. A detta sua, Roma al tempo aveva un trasporto pubblico all'avanguardia, con una rete di autobus, ma soprattutto filobus e tram con pochi concorrenti al mondo. Non so se fosse effettivamente all'avanguardia, ma ho il sospetto che fosse quanto meno una rete adeguata alle esigenze della città. Gli articoli avuti dall'anziano ingegnere erano singolari (li posso cercare a casa e scansionare qualora interessassero a qualcuno): erano una campagna mediatica pesantissima durata una decina d'anni volta a convincere il pubblico che il trasporto pubblico fosse segno di regresso, e che bisognasse invece puntare sul trasporto privato - si veda, ad esempio, il fenomeno della 600. Tanto che per le olimpiadi del 60, vari tram furono tolti di mezzo per far spazio alle nuove strade, compresa questa che taglia in due un parco. Risultato: oggi abbiamo a Roma un servizio pubblico pessimo, illiberale ed inefficiente nei taxi, inefficiente negli autobus, nelle metropolitane e nei treni. A Roma con due bambini senza una o due macchine non potrei stare.

Ad un liberalismo che funziona - e si noti che Londra ha 12 milioni di abitanti - opponiamo un corporativismo che rende una città di medie dimensioni (meno di 3 milioni di abitanti) invivibile dal punto di vista dei trasporti (compresi quelli privati, visto il traffico che segue l'impossibilità di alternativa alla macchina). È utopia sperare in un trasporto pubblico romano migliore? Magari con i biglietti che costano il doppio (OMG, proposta assurda!) ma che dà ai cittadini un'alternativa reale all'uso della propria macchina.

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Commenti

Ci sono 37 commenti

La ragione principale per cui a Milano la metropolitana non arriva a Linate (e c'e' solo un orrido bus che collega con S. babila): la lobby dei tassisti, che a Milano elettoralmente pesa molto.

la lobby dei tassisti, che a Milano elettoralmente pesa molto.

un motivo almeno per rallegrarsi che non concedono più licenze :-)

L'Inghilterra ha sempre avuto anche una industria dell'auto meno "ingombrante".

Oltre che non avere certo bisogno di dimostrare la propria modernità (unita alle tradizioni) e una gestione della cosa pubblica un po' più corretta della nostra.

 

Ma i tassinari votano, i politici sono populisti e l'Italia è allergica alle liberalizzazioni.

In un paese dove il “mercato” funziona come da noi, non c’è da stupirsi che ci siano così tanti “comunisti”.

Però quella dell'ippocampo.... dài non ci posso credere !!

 

 

 

Però quella dell'ippocampo.... dài non ci posso credere !!

 

Ho aggiunto il link nell'articolo :-)

 

(non sono riuscito a trovare i risultati del sondaggio sul sito, mea culpa)

 

Ecco il sito con il sondaggio originale:

http://www.hotels.com/press/london-cabs-voted-best.html

Grazie Alessio :-)

Dimentichi un fatto fondamentale: a Londra puoi prenotare il taxi con largo anticipo e sai che arriverà con una puntualità eccezionale. Ad esempio se devi prendere un aereo nel cuore della notte puoi chiamare tranquillamente la sera prima ed andare a dormire tranquillo.

In Italia (a meno che non siano cambiate le cose molto recentemente) puoi chiamare solo subito per subito. Mi è capitato di chiamare alle 4 di mattina , nessuno mi rispose e mi organizzai in modo diverso in tutta fretta (Pisa, non Roma, ma tant'è)

A dire il vero a Roma, in genere, prenoto il taxi la sera prima (mi capita di dover partire da casa alle 4:30). Forse dipende da posto a posto e Roma e' messa meglio di Pisa in questo.

A Bologna puoi usufruire del servizio di "noleggio con conducente", che allo stesso prezzo dei taxi "gialli", ti viene a prendere quando vuoi tu. L'unica differenza e' proprio che gli NCC non possono caricare per strada al volo il cliente, ma li devi contattare via telefono.

Anche queste licenze sono contingentate.

 

Se ho ben capito, a Londra si può diventare tassisti solo dopo aver suberato un esame molto rigoroso, non si può comprare o ereditare la licenza e questo rende il servizio efficiente e garantisce la qualità per il consumatore.

Una domanda, il numero delle licenze è programmato e/o contingentato in base a parametri oggettivi o è sufficiente passare l'esame ?

 

 

Non c'e' limite al numero delle licenze. Basta passare l'esame

Anche a Pisa si può prenotare (mica abbiamo l'anello al naso, noi :-)). La notte ci sono pochissimi taxi ed il centralino è in automatico - quindi è possibile non trovare un taxi in giro

 

mica abbiamo l'anello al naso, noi

 

Su questo la mia nonna fiorentina avrebbe avuto da ridire! ;-) [in caso ci siano dubbi, scherzo; o meglio: mia nonnna era seria a riguardo, ma sono riuscito a non prenderla mai troppo sul serio]

ciao Federico,

 

La rete del trasporto pubblico londinese funziona davvero bene. I continui lavori di aggiornamento, che rendono il servizio lento durante i weekend (i temutissimi planned engineering works) assicurano che durante la settimana il servizio sia impeccabile

 

non so dove tu viva a Londra, pero' il ritratto che dai del sistema di trasporto non e' che lo riconosca tanto - ovvero, nel rapporto Londra-Roma (ex romana anche io), Londra vince facilmente hands down, ma in assoluto (e non solo in confronto a Tokio), mentre sono d'accordo su taxi e minicab (anche se sui minicabs c'e' il problema di quelli unlicenced, e dei connessi attacchi sessuali, ma questo e' un altro discorso) metro e autobus lasciano molto a desiderare - o meglio, dipende da dove vivi. Nei miei 17 anni di Londra ho vissuto sia in posizione centralissima che decentrata (zona 2, sia a est che a ovest che a sud), e piu' ti sposti dal centro, piu' la situazione peggiora - e non solo al week end.

Fintanto che abitavo in centro, ero grande utilizzatrice di autobus, ma gia' se cominci a spostarti in zona due, o metti in preventivo di prendere mezza giornata off, o in ufficio in orario ragionevole non arrivi, causa autobus intruppato nel traffico. E le performance statistics della metropolitana spesso nascondono i ritardi: sono stata su svariati treni "cancellati", in modo che il ritardo non risultasse, ed altri trucchetti del genere.

E basta spostarsi di poco dalla zona 1 che molte se non la maggior parte delle stazioni non e' provvista di scale mobili (per non parlare di disbled access), col che se hai bambini piccoli, carrozzini, o una valigia un po' pesante, il viaggio diventa assai scomodo - e fra l'altro questo avviene anche in zona 1 e in grosse stazioni: se arrivi ad esempio a Paddington sulla Metropolitan o Hammesrmith &City line, ti devi fare una rampa a salire ed una a scendere (di scale convenzionali) per passare dalla piattaforma all'uscita della stazione.

C'e' poi il problema della sicurezza, anche se effettivamente mentre Transport for London i dati li mette a disposizione, di altri sistemi i dati non li ho, per cui il paragone puo' essere ingeneroso - pero' il volume degli SPADS ("signal passed at danger", cioe' i segnali passati col rosso, col rischio incidente, insomma) mi turba in maniera consideravole.

I lavori che stanno facendo dal 2003 sono in realta' piu' per riparare alla mancanza di investimenti precedenti che per apportare veri ammodernamenti strutturali (ad esempio, il problema del raffreddamento delle carrozze e' non triviale, e spero non ti sia mai capitato, ma non e' bello stare a piu' di 30 gradi in una carrozza affollata), cosi' ti ritrovi la stazione di Blackfriars (importante nodo di scambio con i treni mainline dei commuters dal popoloso sud) chiusa per piu' di un anno, pezzi della metro chiusi per settimane (e.g. al momento district e circle line) e rimpiazzati da scomodissimi e affollati autobus, e cosi' via.

Insomma, si ai taxi licenced, e alla non necessita' della macchina - ma meglio il motorino di metro e autobus!

p.s. (edit)

anche se non aggiornatissimi, un po' di informazioni piu' dettagliate di quelle sul sito di Transport for London sono in questa dissertation

 

Ciao Paola.

Vivo in zona 2 (a nord, tra fermate della jubilee e della northern), non lontano dal limite con la zona 3. E' vero che uso poco gli autobus, ed e' anche vero che il mio uso maggiore della metro e' sulla jubilee (che funziona piuttosto bene). Quindi un bias probabilmente lo ho. La mia esperienza e' decisamente diversa dalla tua (ho anche vissuto in zona 6 e per arrivare in centro ci volevano venti minuti). Sono quattro anni che prendo la metropolitana quotidianamente per andare al lavoro - quindi un migliaio di osservazioni - ed ho avuto problemi forse cinque volte, peraltro ben risolti dall'alternativa degli autobus (eccetto nel singolo giorno di neve pesante nell'inverno 2009). Dall'ufficio mi sposto per il centro in continuazione, sempre in metro (ci vuole molto meno che col taxi). Capisci bene che a me il tutto pare impeccabile.

 

fanno gli inglesi: chiedere ai tassisti di conoscere le strade...

..in effetti, col GPS ormai tutto 'sto valore aggiunto nella conoscenza a memoria delle strade non ce lo vedo.

Mi piace soprattutto l'idea che, oltre a rimarcare il solito strapotere della lobby,si riporti costruttivamente come un sistema migliore sia facilmente realizzabile e sia stato implementato in un paese a noi vicino (geograficamente). Qualche spunto:

  1. Secondo me approfondendo viene fuori che il sistema londinese non solo è qualitativamente migliore, ma anche più economico. Con 30€/mese io compro a Roma l'uso di X km di metropolitana Y di ferrovie metropolitane e Z di linee autobus mentre con 100 sterline, credo, posso comprare sicuramente molti più km di metro, non so bene con gli autobus. Penso che il costo di un km di "mezzo pubblico" alla fin fine sia inferiore a Londra che a Roma (Y e Z andrebbero pesati per tenere conto che la FM è inferiore all Metro e che gli autobus sono inferiori alla FM) 
  2. Volendo umiliare ulteriormente il trasporto romano una metrica potrebbe essere tempo di percorrenza tra due punti di interesse o tra una zona residenziale e una direzionale (hai presente S. Pietro -P Venezia oppure S.Giovanni-P.zza Navona?)
  3. La mobilità a Roma fa piangere anche se confrontata semplicemente con Milano. Va bene che si parla di estensioni diverse, però non c'è paragone. Es Ginelli si lamentava del bus per Linate, secondo me è oro (ha quasi tutta preferenziale e costa 1€) se lo paragoni al farraginoso treno da Termini  (14€ + quasi 1 Km da fare a piedi in stazione) o alla FM (8€ ma non passa da Termini)

Ps con questo ovviamente non volevo stuzzicare il tuo spirito quant e spingerti a elaborare ulteriori complicate analisi ;)

 

con questo ovviamente non volevo stuzzicare il tuo spirito quant e spingerti a elaborare ulteriori complicate analisi ;)

 

Certo che non volevi! :-)

Avessi il tempo, non mi dispiacerebbe affatto!


erano una campagna mediatica pesantissima durata una decina d'anni volta a convincere il pubblico che il trasporto pubblico fosse segno di regresso, e che bisognasse invece puntare sul trasporto privato

ma anche Margaret Tatcher negli anni 80 disse che se una persona a 30anni ha bisogno di utilizzare un bus, doveva considerarsi un fallito!

E infatti, fuori Londra, il trasporto pubblico fa pena (magari non secondo gli standard italiani ma sicuramente secondo gli standard spagnoli o tedeschi) 

 

alla fine dell'articolo leggo (grassetto mio):

 

Sono i turisti stranieri in Italia a non apprezzare il servizio del nostro paese. Ma i nostri connazionali non la pensano allo stesso modo. Tant'è che il 27% degli intervistati italiani pensa che la qualità della guida dei tassisti sia la migliore del mondo

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e non solo: secondo i nostri connazionali, gli autisti italiani sono i migliori quanto a conoscenza della zona da raggiungere (41%) e disponibilità nei confronti dei passeggeri (30%).

 

A parte che 27% non mi pare una cifra che fa pendere il giudizio degli italiani, mi domando dove abbia preso queste cifre, visto che nel pdf di hotels.com non ci sono.

 utopia sperare in un trasporto pubblico romano migliore? Magari con i biglietti che costano il doppio (OMG, proposta assurda!) ma che dà ai cittadini un'alternativa reale all'uso della propria macchina

La metro di Roma è inadeguata a ricevere più passeggeri di quanti viaggiano oggi, per motivi semplicemente di spazio. Nelle ore di punta i treni passano abbastanza spesso, ma la gente è talmente tanta che a Termini spesso devono contingentare gli ingressi. Se tutti lasciassero la macchina in garage e andassero a prendere la metro, quest'ultima collasserebbe in 5 minuti. Per gli autobus vale più o meno lo stesso discorso.

Per il resto, penso che l'articolo sia troppo "nasologico": impressioni personali per dimostrare che, ovviamente, il sistema dei trasporti romano fa schifo. Però non vedo una proposta su come migliorarlo (oltre al famigerato biglietto). Bersani non è riuscito a liberalizzare (ma Berlusconi ha candidato il capo dei tassisti "ribelli"!), però effettivamente non è chiaro come liberalizzare un mercato dove gli "incumbents" (non sono sicuro che uso il termine in modo corretto) hanno pagato decine se non centinaia di migliaia di euro per ottenere la licenza, spesso tramite un mutuo…

Inoltre, non è neanche detto che la liberalizzazione porti a un abbassamento dei prezzi e all'aumento della qualità del servizio. Conosco molto bene il sistema dei trasporti di Mosca: i taxi si sono liberalizzati spontaneamente, nel senso che si fa autostop. Se uno si mette sul ciglio della strada e alza la mano si ferma all'istante una fila di macchine desiderose di offrire il passaggio dietro un pagamento da contrattare. Però i prezzi, con gli anni, si sono allineati a quelli europei, sicuramente sono già a livelli romani. Mentre il servizio è spesso scadente, quando non pericoloso. 

I taxi di Roma sono una barzelletta. Ne ho avuto solo esperienze pessime. Intanto, mi piacerebbe che si presentassero con una divisa: vivono con una licenza quindi si potrebbe chiedere. Francamente arrivare a Roma di notte con un tipo con barba sfatta, con la parte di sopra di una tuta in acetato e l'accento di questo spot è orribile.

 

A Roma i taxi sono un a vergogna, vi consiglio la cooperativa samarcanda che si è presa la briga dalla sua nascita (ho iniziato a prenderli dalla loro nascita) di imporre :

cambiare autovettura entro 4 anni

tutte con aria condizionata e carta di credito

tutte SW o monovolume

sono regolate e controllate tramite sitema satellitare e piattaforma tecnologia ericsson e non stanno nelle piazzole, arrivando solo dietro chiamata e  in aeroporto le altre compagnie le hanno fatto la guerra e causa legale in quanto arrivavano saltando la fila su apposita piazzola.

Causa legale giustamente vinta da Samarcanda in quanto non si poteva impedire al cittadino di scegliere la compagnia preferita (miracolo).

 

(non che a Roma siano tutti ladroni, ma mi è capitato ben più spesso)

 

capita ancora spessissimo, un conoscente sardo che vive a Roma da 13 anni (ma ha ancora l'accento nostrano) doveva prendere il taxi per andare casa a 5 min. di macchina sempre dentro  ROma, invece di sedersi e far scattar il tassametro ha chiesto prima ai tassisti la spesa prevista, uno gli ha chiesto 60 euro e l'altro 50 . Una truffa chiaramente, il problema che non li ha denunciati e che non vengono revocate le licenze senza misericordia come ha dimostrato Bersani non siamo capaci di liberalizzare

 

 

impedirre

Ciao Federico,

sono un lettore del blog Roma pedala e sono giunto qui via link...a me interesserebbero molto quegli articoli anni 50-60 di cui parli, dove c'è una forte pressione per far passare l'idea utente mezzo pubblico = sfigato... Hai voglia di scannerizzarli?

Grazie mille, Maurizio

 

 

Maurizio, se li trovo, lo faccio molto volentieri! So per certo che di non averli qui a casa a Londra ma che si trovano in una qualche soffitta o cantina di famiglia a Roma. Appena passo giu' li cerco.