Il sito cosi' recita :
Il
“Fondo di garanzia per il credito al consumo” trae origine dalla legge
finanziaria 2001 (Legge 23.12.2000, n. 388) il cui art. 148 ha previsto
che le entrate derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate
dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato fossero destinate
ad iniziative a vantaggio dei consumatori.
Sulla base di tale previsione le entrate in questione sono state in
parte assegnate, con decreto del Ministro dell’Economia e delle
Finanze, ad un apposito Fondo e successivamente destinate
all’iniziativa in argomento.
Di cosa si tratta
Il Fondo in esame è uno strumento ideato per aiutare le famiglie meno
abbienti che intendono acquistare dei beni e servizi ma che, proprio
per la situazione economica di cui dispongono, trovano difficoltà ad
accedere ai prestiti offerti dalle banche e dalle società finanziarie.
Per favorire quindi l’accesso al credito al consumo di questi nuclei familiari a reddito medio-basso è stato istituito il “Fondo di garanzia” la cui
funzione è proprio quella di consentire alle banche o società
finanziarie di concedere a tali famiglie un prestito personale che
altrimenti, secondo gli usuali criteri utilizzati dalle istituzioni
creditizie non potrebbero ottenere.
In sostanza il Fondo, attualmente dotato di una disponibilità di circa
34 milioni di euro, si costituisce garante, nei confronti della
banca/società finanziaria che ha accettato di operare con il Fondo
stesso, facilitando così l’erogazione del finanziamento.
Tale strumento, se utilizzato giudiziosamente dalle famiglie, nel senso
che viene orientato all’acquisto di beni e servizi necessari evitando
abusi tali da portare a situazioni di pericoloso sovraindebitamento,
rappresenta un importante sostegno economico alle famiglie medesime,
sostegno che viene fornito dal Ministero dello Sviluppo Economico, in
collaborazione con l’Istituto per la Promozione Industriale (I.P.I.),
ente strumentale di tale Amministrazione, con la supervisione di una
speciale Commissione ministeriale cui partecipano anche i
rappresentanti delle associazioni dei consumatori.
Insomma, un'operazione di sussidio al credito subprime (!)
effettuata con denaro pubblico. Wow, proprio quello che ci vuole per la stabilizzazione del sistema finanziario. Ma che importa, l'operazione e' cogestita dai rappresentanti delle corporazioni -- pardon, delle associazioni dei consumatori -- come, toh! appunto l'Adiconsum. E se l'idea di devolvere i proventi delle sanzioni a "iniziative a vantaggio dei consumatori" appare datata ai tempi dell'ultimo governo Amato, dalle date dei decreti di assegnazione al fondo in questione mi pare di scorgere la mano di un certo commercialista di Sondrio.
Ovviamente anche
l'Adusbef si accoda (ma che peccati abbiamo commesso nelle vite
precedenti per meritarci "associazioni consumatori" di questo tipo?) e
il suo presidente Elio Lannutti si indigna perche' l'aumento avviene "a prescidere dalle decisioni
della BCE". Fosse nato in Danimarca un migliaio di anni prima, sarebbe
certamente stato tra quei cortigiani di Re Canuto che da lui si aspettavano
l'arresto della marea. Ma almeno, quei cortigiani non proponevano misure che avrebbero causato maree successive.
Nota: tutto questo perche' ieri l'Euribor a un mese e' improvvisamente salito di 66 punti base, cosa peraltro ampiamente prevista dato che da ieri i contratti a un mese si estendono oltre la fine dell'anno.
Riporto dal corriere online i commenti dei sindacati all'aumento d'inflazione
Forse queste affermazioni meritano il premio stupidaggine di oggi. Riescono a dire pubblicamente che lo stato deve controllare i prezzi e le tariffe? Ma qualcuno gli ha detto che c'é la BCE? Lo stato deve vigilare su interventi speculativi? Un fisco che non gravi sul lavoro? Mah.