Il governo Monti, i Politici, e la Fase 2

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Il "decreto salva Italia", coi suoi 15 miliardi di maggiori tasse e 5 miliardi di minore spesa a regime nel 2013, sarà approvato questa settimana. Ingoiato questo rospo tutta l'attenzione dell'opinione pubblica è per la "Fase 2", quella delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni, quella cioé in cui si dovrebbero finalmente smantellere anche le rendite delle corporazioni e dei politici, dopo aver appesantito di nuove tasse il fardello del popolo minuto. La mia aspettativa è che il governo Monti ci proverà sul serio ma che il parlamento non approverà le misure della "Fase 2" e si finirà alle elezioni nel 2012. Il resto del post motiva questa aspettativa.

La "Fase 1" della missione del governo Monti ha prodotto una correzione del bilancio pubblico in buona misura fondata sull'aumento della pressione fiscale. C'erano buone ragioni per procedere in questo modo, come ha già spiegato Alberto. L'urgenza era correggere i conti pubblici in modo da assicurare (o quasi) il sostanziale pareggio di bilancio per il 2013.

Ora tutti si aspettano la "Fase 2", più volte esplicitamente o implicitamente annunciata dal governo Monti, quella che dovrebbe consistere sopratttutto in riforme strutturali. L'unica misura di questo tipo realizzata durante la "Fase 1" è stata infatti una riforma delle pensioni (età e metodo contributivo) che era inevitabile, rimandata da troppo tempo e quindi urgente. Il governo aveva timidamente provato anche con le corporazioni dei farmacisti e dei tassisti. Aveva cioé provato a fare ingoiare un po' di maggiore concorrenza mediante la liberalizzazione del commercio di alcuni farmaci e l'abbassamento del rapporto abitanti/farmacie (per i primi) nonché la liberalizzazione delle licenze (per i secondi). Alle prime avvisaglie di rivolta di coloro le cui rendite si provava ad erodere il governo ha fatto rapidamente marcia indietro rimandando tutto alla Fase 2.

Quali sono i provvedimenti che dovrebbero essere presi in questa seconda fase? L'elenco è lungo ed è noto. È anche parecchio impolverato, da tanto tempo giace sulla scrivania dei vari primi ministri. Inizia con le riforme strutturali in favore della concorrenza (non solo importanti servizi pubblici come taxi e farmacie ma anche gli ordini professionali, dagli avvocati ai notai, più tutto il resto ben più importante, a partire dalle banche), passa per la riforma del mercato del lavoro (rimozione della struttura duale, decentramento della contrattazione, etc.), della scuola e delle università (valutazione, autonomia, libertà di reclutamento e remunerazione del personale e finanziamento legato alla performance) e finisce con la privatizzazione di aziende pubbliche che non hanno alcuna ragione di rimanere pubbliche e che occasionalmente si rivelano (se mai ci fosse bisogno di tale rivelazione) centri di corruzione oltre che di inefficienza (Rai, Finmeccanica, Poste, Cassa Depositi e Prestiti, Ferrovie, etc. etc.).

La mia aspettativa è che di tutte queste belle cose che dovrebbero caratterizzare la Fase 2 non si farà sostanzialmente nulla. Il motivo è semplice. Il fatto che il governo abbia fatto marcia indietro su alcune di queste riforme che aveva provato a realizzare già nella Fase 1 rivela che non ha la forza di farle passare, né nel giro di un mese (come aveva provato a fare) né nel giro di un anno (come promette di fare). Ai politici queste cose non piacciono. E il governo Monti non può fare cose che a questo parlamento non piacciono. Questo parlamento aveva un evidente e urgente interesse a prevenire la degenerazione della crisi di fiducia verso l'Italia iniziata quest'estate e giunta a una fase critica a inizio novembre. E aveva l'interesse che fosse un governo tecnico a fare cose che i politici vogliono ma che sono altamente impopolari (aumentare le tasse, far lavorare la gente più a lungo, ridurre il valore reale delle pensioni).

L'atteggiamento di buona parte del mondo politico a questo punto pare essere: ora che il governo Monti ha tolto le castagne dal fuoco, che non rompa le balle con le liberalizzazioni, tantomeno con la privatizzazione dei nostri giocattoli personali. Chi si credono d'essere questi "professori"? I segnali che i politici stanno ragionando proprio così sono lampanti. Dopo due mesi di silenzio mentre il governo Monti realizzava la Fase 1 ora ricominciano a parlare. Bersani ora dichiara che ora lui pensa alle elezioni, Berlusconi ora dichiara che Monti è disperato, Bossi (ora come prima, almeno lui è coerente) dichiara che Monti non arriva al 2013. Persino Tremonti si posiziona per le grandi manovre.

Il governo ci proverà, ma si troverà davanti il muro di gomma di una classe politica determinata a continuare a navigare più o meno come prima, ora che le acque si sono calmate. In fondo, le famiglie, i pensionati e quelli che stavano per andare in pensione se la prendono con Monti. Loro non sono molto sofisticati, e poi c'è l'emergenza che giustifica. Ma i lobbisti che finirebbero sotto le ruspe delle liberalizzazioni, delle riforme strutturali, delle privatizzazioni, loro sono più sofisticati e hanno la memoria lunga: non dimenticherebbero che dietro alle misure di Monti c'è il voto di questo parlamento. Risultato: la Fase 2 verrà silurata e si andrà alle elezioni, presumibilmente nel 2012.

Questo è il succo della storia (per niente sorprendente e ben poco originale) che volevo raccontare oggi. Per concludere, vorrei ri-raccontarla in modo formale per convincere i lettori che se i "payoffs" che ho descritto sono corretti allora questa è la migliore predizione che possiamo fare, cioé l'unico equilibrio nell'interazione tra il governo Monti e l'attuale classe politica.

Questa interazione può essere rappresentata da un "gioco dinamico". Un "gioco", nel gergo di economisti e matematici, è una situazione di interazione strategica tra più soggetti (che si chiameranno quindi "giocatori"). Il gioco è dinamico quando l'interazione è ripetuta nel tempo.

Il gioco che ho descritto sopra a parole è rappresentato qui sotto, nell'albero del gioco.

monti-fase2

Descriviamolo in dettaglio.

Giocatori. Ci sono due giocatori, il governo Monti (M) e la classe politica (P). Ignoriamo il fatto che parte della classe politica sostiene Monti e parte no, questo è facile da spiegare e non è rilevante ai fini di quello che segue.

Azioni. Nella Fase 1 M può assicurare il pareggio di bilancio oppure mantenere lo status quo. Nella Fase 2 M può prepareare un pacchetto di liberalizzazioni, riforme strutturali e privatizzazioni ("liberalizza") oppure, di nuovo, mantenere lo status quo della fase precedente. Ad ogni fase P sceglie tra approvare le misure (approva) o bocciarle (silura), dato quello che ha fatto M. Sto chiaramente semplificando: ciò che il governo propone dipende probabilmente da ciò che il parlamento è disposto ad approvare.

Payoffs. I payoffs sono rappresentati in parentesi ad ogni nodo terminale. Il primo numero è il payoff di M, il secondo quello di PAl nodo decisionale (i), se M mantiene lo status quo è un disastro per tutti: il paese va verso il destino greco e sia Monti sia i politici falliscono miseramente: payoff di -2 per entrambi. Stesso disastro se M invece pareggia il bilancio ma P non approva le misure al nodo decisionale (ii). In questo caso però almeno il governo Monti c'ha provato e il payoff (-1) è maggiore di quello che avrebbe ottenuto non provandoci (in realtà questo non è rilevante, qualunque sia il numero l'equilibrio è lo stesso). Se P approva le misure che garantiscono il pareggio, la Fase 1 è conclusa e si passa alla Fase 2. Qui, di nuovo, M decide se agire o mantenere lo staus quo, nodo decisionale (iii). Se mantiene lo status quo il gioco è finito, si va tranquillamente alle elezioni. Payoff 0 per M che ha compiuto almeno un pezzo di missione e 1 per P che ricomincia tutto compe prima con un bilancio in pareggio. Se M prepara il pacchetto di liberalizzazioni, riforme strutturali e privatizzazioni, P deve decidere se approvare o silurare M. Se Silura M esce sconfitto ma con l'onore di averci provato a cambiare davvero il paese: payoff pari a 1. P, come nel caso in cui M avesse mantenuto lo status quo, ricomincia come prima con bilancio in pareggio, payoff pari a 1. Infine, se P approvasse le riforme della Fase 2 allora M concluderebbe la propria missione con un trionfo, payoff pari a 2. P, invece, approvando avrebbe sì un bilancio in pareggio ma dovrebbe affrontare alle elezioni l'ira dei tassisti, dei farmacisti, dei notai, degli avvocati, dei commercialisti e tutto il resto. Per non parlare dei sindacati se il pacchetto includesse riforme dell'art 18. In più non ci sono più né la Rai per andare in TV, né Finmenccanica per allocare poltrone e farsi pagare mazzette, né la Cassa Depositi e Prestiti per prestare soldi a chi pare a loro. Un disastro insomma, dal punto di vista dei politici, solo di poco peggiore allo scivolamento del paese verso il destino greco. Payoff pari a -1.

Informazione. L'informazione, come si vede è perfetta.

Equilibrio. Risolvendo il gioco per induzione a ritroso si trova facilmente l'unico equilibrio di Nash perfetto nei sottogiochi, ovvero la migliore predizione dell'esito dell'interazione (l'assunzione di razionalità di M e P è scontata e mi pare anche appropriata). L'equilibrio è il seguente: M pareggia il bilancio e P approva nella Fase 1 (cosa che succederà questa settimana, come noto); M liberalizza ma P silura nella Fase 2.

Per quanto banale tutto ciò sia, a me appare tristemente realistico.

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Commenti

Ci sono 137 commenti

Mettiamo che il gioco si concluda nell'equilibrio di Nash di questa matrice dei payoff: lo spread cosa farà? 

Ps: ma finmeccanica non è gia in parte privatizzata? http://www.finmeccanica.it/Corporate/IT/Corporate/Investor_Relations/Azionisti/index.sdo

Un signore anziano qualche tempo fa disse che le azioni si pesano....

ma finmeccanica non è gia in parte privatizzata?

sì ma con un terzo delle azioni e forse, non sono sicuro, la golden share. Il maggiore azionista che segue ha circa l'8% poi si scende sotto il  2%. Chi comanda? Chi decide i vertici?

 

ma finmeccanica non è gia in parte privatizzata?

De jure e' come hanno gia' illustrato Aldo e Luca qui sopra.

De facto e' pubblica: se non lo fosse non osserveremmo le porcate che sono saltate fuori nell'ultimo mese (e che come sempre in questi casi non sono che la punta dell'iceberg)

 

 

Che vada a finire male, equilibrio di Nash o meno è evento strettamente correlato alla qualità infima della classe politica e dirigente. Se per i farmacisti è stato organizzata questa rivolta di palazzo figurarsi per gli avvocato o peggio per i santuari finanziari. Credo che Monti possa predisporre il suo pacchetto di proposte e presentarlo all'opinione pubblica in modo chiaro ed esaustivo aiutato da tutti coloro che queste proposte e la filosofia che le anima la condividono. Insomma si tratterebbe di operare in modo da rendere il più costoso possibile ai politici la NON approvazione dei provvedimenti.

Credo che Monti possa predisporre il suo pacchetto di proposte e presentarlo all'opinione pubblica in modo chiaro

non solo: Monti con il "fieno in cascina" del pareggio potrebbe chiarire che i contenuti della manovra erano il possible stante i veti incrociati e, in situazione di rottura, potrebbe addirittura presentare una seconda manovra con contenuti più popolari (gara delle frequenze primo esempio, misure più incisive per ridurre i costi della politica e altro). Poichè la reputazione dei politici non è al massimo presentandosi alle elezioni potrebbe anche vincerle decretando la sconfitta definitiva dei politici attuali. Passera che dice che per superare il conflitto di interesse venderà, ai prezzi attuali, le sue azioni IntesaSanpaolo, non penso lo faccia per qualche mese di governo.

Credo che Monti possa predisporre il suo pacchetto di proposte e presentarlo all'opinione pubblica in modo chiaro ed esaustivo aiutato da tutti coloro che queste proposte e la filosofia che le anima la condividono. Insomma si tratterebbe di operare in modo da rendere il più costoso possibile ai politici la NON approvazione dei provvedimenti.

Il problema di fondo è che gli elettori soffrono di evidente miopia: percepiscono chiaramente i costi (immediati) delle decisioni politiche ma non sono in grado di valutarne i benefici potenziali (futuri). I mass media dovrebbero essere la 'cinghia di trasmissione' che consente ai cittadini di giudicare ed effettuare le scelte necessarie con maggiore equilibrio. Come ben sappiamo, ed è stato ripetutamente discusso su NfA, la stampa italiana ha da tempo rinunciato a qs ruolo di analisi critica delle decisioni del 'potere' (ammesso che abbia mai avuto tale ruolo), mentre per quanto riguarda la TV non ci sono speranze. Il governo potrebbe intraprendere una campagna di comunicazione diretta con l'opinione pubblica, con il rischio, sottolineato sotto da G. Federico, di compattare le resistenze del parlamento senza riuscire a toccare a sufficienza le corde sensibili degli elettori.

Un esempio pratico: a Milano sono stati approvati i referendum che chiedevano maggiore attenzione ed interventi su inquinamento, verde pubblico, contenimento del traffico e tutela ambientale. La Giunta, dopo aver a lungo tergiversato, ha approvato l'adozione del contributo di ingresso per quasi  tutti gli autoveicoli. Dai sondaggi pubblicati sulla stampa sembra che la maggioranza dei cittadini sia contraria. Nonostante la maggior parte dei milanesi usi l'auto solo saltuariamente, sembra che non sia disposta ad accettare il pagamento di un contributo che ricadrebbe prevalentemente solo sui pochi assidui automobilisti. In altri termini la maggioranza, pur di non pagare pochi euro, è disposta a rinunciare all'introito delle maggiori somme che pagherebbero gli automobilisti accaniti. Probabilmente la maggioranza non si fida delle modalità di utilizzo delle entrate da parte degli amministratori pubblici. Allora ci sarebbe da chiedersi come mai, in un paese in cui c'è una tale e diffusa sfiducia sul ruolo dell'amministrazione locale e dello stato, il bilancio complessivo della PA abbia raggiunto livelli così insostenibili.

La conclusione è che oltre alla miopia c'è anche una diffusa 'dissociazione mentale'. Le conclusioni di G. Zanella sono difficilmente confutabili.

Così tanto per mettere le mani avanti. Dal Sole 24 Ore: L'allarme di Confesercenti: dalle liberalizzazioni rischio danni per 4 miliardi di euro entro il 2015. Credo che Monti faccia bene a rinunciare ora. Se smette di provarci l'Italia va in default e la classe politica fa i conti con se stessa (forse) se continua e salva (in parte) la situazione da nuova linfa alla banda di farabutti che ci ha governato da almeno 40anni a questa parte. Se Monti tiene davvero all'Italia, si dimetta.

Ottime le argomentazioni di Giulio e la rappresentazione del gioco tuttavia secondo me esiste un altro giocatore (La M di Mercato è già occupata da Monti per cui userei B per Borse) da prendere in considerazione e per nulla nascosto. Anche B silura o approva l'esito totale del gioco già descritto e siccome sia M che P sono perfettamente consapevoli delle decisioni che B puo' prendere (altrimenti M non sarebbe al posto che ha oggi dopo la tempesta dei primi di novembre) direi che P deve stare molto attento a cosa decide di silurare. I mercati, ritengo, stanno proprio aspettando le misure che possono portare alla ripresa, unico modo per sostenere in modo credibile un debito pubblico di quelle dimensioni, e vedrebbero malissimo la bocciatura delle misure in tema di lavoro, liberalizzazioni, privatizzazioni.

Qui c'è anche l'aspetto temporale, del rinnovo dei titoli di debito pubblico a scadenza. M deve cercare di far passare importanti trances della Fase 2 prima delle piu' importanti scadenze (sarebbe interessante avere un calendario mensile per capire i tempi). Cosi' M lascia che sia B a influenzare P.

 

(sarebbe interessante avere un calendario mensile per capire i tempi)

queste le scadenze in miliardi: possono aumentare, solo ormai oltre marzo, solo per emissione di bot a 3 mesi e flessibili (poco probabile) qui e sotto l'elaborazione

 

dicembre22,5

gennaio25,8

febbraio42,5

marzo44,2

aprile45,4

maggio15,3

totale195,6


 

Vero, Francesco, c'e' quest'altro giocatore fondamentale.

Il debito si puo' stabilizzare con un avanzo primario pari agli interessi, e questa probabilmente e' la cosa piu' importante per i mercati in questo momento (certo, se tutto il debito in scadenza dovesse essere rifinanziato al 6% l'avanzo primario necessario a garantire debito stabile sarebbe notevole).

Questo per dire che la pressione dei mercati (e quindi gli incentivi di P ad approvare l'operato di M) e' molto piu' forte nella fase 1 che nella fase 2.

 la rappresentazione del gioco tuttavia secondo me esiste un altro giocatore (La M di Mercato è già occupata da Monti per cui userei B per Borse)

Molto bello l'articolo di Giulio.

Comunque direi che la B l'avrei riservata per un altro giocatore (BS), la cui strategia può essere diversa da quella di P. A differenza degli altri che devono portare a casa lo stipendio o piazzare parentadi, a lui interessa solo mantenere il monopolio TV. Non credo che l'uomo più ricco del paese, con 3 aziende nel FTSE MIB, abbia tanta voglia di arrivare al default. Anzi, in caso di successo di Monti, l'economia ne gioverebbe e quindi anche lui. E finché la lista degli eletti la scrive lui, ha un buon potere di ricatto su P.

E poi, piuttosto che portarsi a casa l'equilibrio di Nash esposto, M non può giocarsi il jolly del FMI?

Si, c'e' il Mercato finanziario. Ma questo c'era anche tra luglio e novembre 2011, e abbiamo visto l'effetto che ha fatto. L'effetto della pressione del mercato finanziario sui politici italiani e' quello di accettare un aumento di tasse, mai un taglio della spesa, una riforma della giustizia, del mercato del lavoro ecc. (in sintesi, "liberalizzazioni")

Quindi e' facile prevedere che all'annusare di nuove elezioni gli spread aumenteranno ancora, e P decidera' di aumentare le tasse di nuovo.

P non capisce che "liberalizzazioni" e' quello che serve per tentare di uscire dal buco. P non vuole farlo perche' pensa che sia contro i suoi interessi.

Come accennato da un commento sopra, si potrebbe pensare al ruolo dell'opinione pubblica O. Se M sara' in grado di mobilitare O contro P, potrebbe sperare di avanzare qualche "liberalizzazione", ma per diversi motivi (davvero M ha le capacita' e la volonta' di farlo? davvero O sarebbe recettiva allo stimolo di M?) questa e' una opzione abbastanza irrealistica.

Penso.

Giulio, spero che tu ti sbagli -anche se temo di no. Noto con preoccupazione che i ministri del governo Monti hanno ricominciato a parlare ed andare in TV. Parlano molto meglio dei vari La Russa etc., ma si spingono a fare promesse ed annunci che irrigidiscono le posizioni degli avversari e creano aspettative irragionevoli nei sostenitori. P.es. ho trovato imprudente la dichiarazione della Fornero sull'articolo 18 - ha compattato i sindacati ed ha allarmato il PD senza alcun costrutto. Presumo abbiano paura di farsi la reputazione di inconcludenti ma in questo modo rendono la fase due più difficile.

A proposito di dichiarazioni imprudenti, a me pare tale anche il maxiconcorso annunciato da Profumo.

Cioe', non mi pare il modo migliore di iniziare a mettere mano ai problemi della scuola italiana. Fare un'altra lunga graduatoria per le assunzioni con le stesse regole di reclutamento e con lo stesso modo di (non) valutare scuole e insegnanti (meglio, di non utilizzare almeno i risultati delle valutazioni esistenti come Invalsi) e' come dire: "avanti tutta come prima".

Tutto giusto, solo che siamo in Italia e, in generale, pacchetti complessi rispondono più a una logica fuzzy che a una a due valori. Dunque mi pare inevitabile che si arriverà a una fase due conflittuale, con misure formalmente tanto eque che liberalizzatrici ma con norme abbastanza bizantine da permettere a chi può e vuole di aggirarle (un po' come le misure antievasive attuali, ben diverse da quelle che, con le nuove tecnologie, permetterebbero tranquillamente di azzerare praticamente l'evasione nazionale, far emergere il sommerso e, dunque, placare lo spread senza colpo ferire, ma andando a impattare fortemente su interessi tanto determinanti sui legislatori quanto illegali - il tutto si può fare oggi, senza nuove reti né tecnologie altre rispetto a quelle già in corso di larghissima diffusione e senza compromettere minimamente la privatezza della vita, o privacy, o tracciare minimamente le transazioni! - mentre queste misure colpiscono i deboli e gli sprovveduti).

Si partirà magari da annunci roboanti, per partorire qualche topolino che andrà a erodere le briciole di chi riesce a rosicchiarne di piccole dai bottini più corposi, son pronto a scommetterci.

come cambia l'equilibrio se una parte della classe politica potesse ottenere vantaggi significativi in termini di consenso elettorale appoggiando tutto o in parte l'eventuale pacchetto di Monti?

P, invece, approvando avrebbe sì un bilancio in pareggio ma dovrebbe affrontare alle elezioni l'ira dei tassisti, dei farmacisti, dei notai, degli avvocati, dei commercialisti e tutto il resto. Per non parlare dei sindacati se il pacchetto includesse riforme dell'art 18. In più non ci sono più né la Rai per andare in TV, né Finmenccanica per allocare poltrone e farsi pagare mazzette, né la Cassa Depositi e Prestiti per prestare soldi a chi pare a loro.

in concreto, il cdx sembrerebbe più esposto alla rabbia delle categorie colpite dalle liberalizzazioni, che sembrano mirate al suo elettorato di riferimento, mentre il csx potrebbe sopportare meglio una riforma seria dell'art. 18, tenuto conto che il nuovo attivismo di CISL e UIL è altamente sospetto, sembrerebbe più che altro un favore a SB per mettere in difficoltà il governo.

Comunque, assumendo che una parte di P abbia interessi differenti, è ipotizzabile una situazione in cui M e una parte di P ricavino entrambi un payoff positivo dal successo delle riforme della fase 2?

Concordo. E sarebbe ancora più possibile se oltre all'articolo 18 che influisce essenzialmente sui licenziamenti individuale si cambiasse la legge su quelli collettivi e se si riformasse la cig rompendo il legame cig azienda. 

Una parte di P non basta.  Se Berlusconi o Bersani si filano il governo tecnico e' finito.  Le loro dichiarazioni, linkate nel post, non promettono bene per la Fase 2.

Non vorrei complicare il gioco matematico di Giulio (anche perchè se cominciamo a mettere giocatori non la finiamo più), ma temo che manchi un giocatore che ha già svolto un ruolo fondamentale e ha portato M a Palazzo Chigi: Giorgino Napolitano.

E' fuori di dubbio che il presidente è stato tutt'altro che arbitro, ma anzi ha manovrato e pure molto per mandare BS a casa, e non credo che lascerà che M sia silurato da P impunemente, intendiamoci, sotto, sotto è ancora un uomo di sinistra, ma credo che abbia compreso che l'Italia vada cambiata, perchè semplicemente così non funziona, ma non ho idea di quali idee accetterebbe e quali no.

Che gioco complicato la politica italiana...

Credo ci siano almeno altri due elementi da considerare.

Il primo è che il governo Monti non deve sottostare a ricatti elettorali perchè non ha un elettorato da contentare.

E se anche qualche esponente del governo avesse mire politiche, avrebbe solo da guadagnare (discorso un pò lungo, ma basta vedere la percentuale di indecisi e astenuti nei sondaggi che potrebbero tornare  a votare)

Il secondo è dato dal discredito complessivo di cui gode l'attuale ceto politico.

Perciò nell'opinione pubblica si potrebbe bilanciare la fase uno (misure pesanti per una parte) con la fase due (misure percepite come più eque e più pesanti per l'altra parte risparmiata nella prima).

Che effetto avrebbero sull'opinione pubblica misure di riduzione, anche consistenti, dei costi della politica, di lotta all'evasione fiscale ed alla corruzione seguita da una crisi del governo? 

 

Mi ero perso l'articolo di Boldrin, grazie per l'indiretta segnalazione. Peccato che le banche continentali non siano messe così meglio delle nostre, né per efficienza gestionale né per sagacia dei loro dirigenti. Lavoro ogni giorno sia con istituti italiani sia con alcune delle banche estere presenti in italia, e non noto davvero nulla di radicalmente diverso. Insomma, il solito intervento à la boldrin, scritto da qualcuno forse un po' lontano dalla realtà (e non solo geograficamente).

Che poi ci sia nell'opinione pubblica tutta questa fame di liberalizzazioni, è una pia illusione.

Che poi ci sia nell'opinione pubblica tutta questa fame di liberalizzazioni, è una pia illusione.

Provato a chiedere in giro?

Io fame ce l'ho, e parecchia, soprattutto quando:

(1) Faccio mezz'ora di fila per un taxi che poi pago il doppio di quello che costerebbe a Londra o New York.

(2) Viaggio su un treno regionale che e' un carro bestiame, per affollamento e igiene.

(3) Trovo la farmacia che ha gia' chiuso alle 19:15 (ed era anche chiusa tra le 12:30 e le 16).

(4) Pagai 5mila euro a un notaio per un atto che avrebbe potuto fare un dipendente del comune.

(5) Pago prezzi di monopolio per viaggiare tra Roma e Milano in tempi ragionevoli con un mezzo pubblico.

(6) La qualita' dell'istruzione di mia figlia dipende puramente dal caso, dagli insegnanti che ti capitano in sorte.

(7) etc., etc., etc.

Devo continuare? 

E non credo di essere affatto speciale.

Michele si difendera' da solo, ma su questa materia quello lontano dalla realta' mi sembri tu, Andrea.

 

"Peccato che le banche continentali non siano messe così meglio delle nostre, né per efficienza gestionale né per sagacia dei loro dirigenti".

Secondo me anche in termini di capitalizzazione non è poi così evidente che siano messe meglio, e se si guarda agli indici di leva le banche italiane registrano valori inferiori di tante banche europee.

 

Peccato che le banche continentali...

 

Continentali l'hai messo tu a fare da strawman.Basterebbe aprire a quelle di Dubai,USA, HK,...

Se è vero che i prestiti delle banche italiane sono limitati dalla loro scarsa capitalizzazione c'è una bella occasione di arbitraggio.

hai ottimamanete formalizzato una cosa che è evidente. Talmente evidente che anche io c'ero arrivato, figurarsi Monti.

Allora perchè non sparigliare? chi l'ha detto che doveva esserci una fase 1 e una fase 2?

accorpandole, se il Parlamento avesse bocciato il provvedimento (probabile, avrebbe significato  la fine di una classe politica), la colpa sarebbe ricaduta comunque su di esso e il professore avrebbe potuto presentarsi alle elezioni godendo ancora di consenso intatto.

Nel frattempo l'Italia rischiava la fine della Grecia? beh con questa manovra associata alla recessione in arrivo, probabilmente abbiamo solo rimandato di qualche mese.

 

Posso ben capire che le banche siano assai poco liberalizzabili, ma i pare improbabile che notai, avvocati, farmacie e taxi siano più potenti in italia di quanto lo erano microsoft e generale electric in europa.

Non è che i farmacisti o i tassinari abbiano i superpoteri, sono i mentecatti in parlamento che si trovano in una posizione di debolezza per cui l'unico modo di comprare consenso che conoscono è correre dietro agli istinti più beceri e agli interessi miopi del loro elettorato. Di amministrare decentemente la cosa pubblica non sono capaci, di farsi eleggere proponendo una visione di speranza per il futuro nemmeno (giusto un po' BS, ma poi si è visto come è andata a finire), cosa altro gli rimane? La vecchia retorica vuota fascista/comunista/cattolica/razzista per gli abbonati alle ideologie, e voto di scambio per tutti gli altri.

Un buon articolo, ancorché discutibile, ed un dibattito in larga parte da Bar Sport. 

Esercizio interessante. Forse avrei modellato l'interazione in modo differente, ponendo entrambe "le fasi" nello stesso nodo decisionale: (1) pareggia, (2) liberalizza e (3) pareggia E liberalizza; lasciando "correre" il tempo ed esprimendo in funzione di esso i payoffs.

Certo, Giacomo, ci sono molte varianti possibili e plausibili.

Una di queste e' che nella Fase 2 M non abbia solo due possibili azioni (liberalizzo o status quo) ma tre: liberalizzo "hard", liberalizzo "mild" e status quo, dove liberalizzo "mild" vuol dire interventi nella direzione giusta ma poco rilevanti nella sostanza (tipo la cosa dei farmaci di fascia C). Con payoffs appropriati l'equilibrio della Fase sarebbe allora (liberalizzo "mild" , approvo), e governo Monti che arriva a fine legislatura.

Tutto dipende da quanto sara' bold il governo Monti. Io spero che lo sia parecchio e che metta a nudo la vera natura di questa classe politica.

Secondo l'articolo del Corriere della Sera di oggi il nuovo doverno di CDX della Spagna sta preparando una manovra fatta esclusivamente di riduzione della spesa pubblica a pressione fiscale invariata. Sembra che il premier del PP abbia affermato: "non si puo' spendere piu' di quello che lo Stato incassa con le tasse".

Il confronto con l'Italia e' desolante: gli spagnoli stanno convergendo come mentalita' dei politici agli standard europei, mentre in Italia continua a prevalere la mentalita' peronista, dove quasi tutti vogliono spesa pubblica in deficit, possibilmente a spese di qualcun altro (i fantomatici ricchi italiani, oppure i tedeschi, e con strani ragionamenti di cui spero all'estero si faranno sempre beffe). Non esistendo pasti gratis, gli italiani ottengono solo tasse e rischi di default. Riusciranno mai ad imparare qualcosa? Capiscono che prima venivano salvati dal default con la svalutazione della lira, ma oggi viaggiano spediti verso la bancarotta dello Stato?

Secondo l'articolo del Corriere della Sera di oggi il nuovo doverno di CDX della Spagna sta preparando una manovra fatta esclusivamente di riduzione della spesa pubblica a pressione fiscale invariata. Sembra che il premier del PP abbia affermato: "non si puo' spendere piu' di quello che lo Stato incassa con le tasse".

La notizia è comunque ottima, più la Spagna si allontana dalle attenzioni del mercato, più aumenterà la pressione per fare riforme simili anche nella RI.

molto interessante il post. Tuttavia al tavolo c'è un terzo giocatore. E ho l'impressione che questo cambi tutto (è in atto una bella sfida nash-pareto). Si chiama Napolitano. 

http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/435308/

La mia aspettativa è che il governo Monti ci proverà sul serio ma che il parlamento non approverà le misure della "Fase 2" e si finirà alle elezioni nel 2012.

Ecco una prima desolante conferma: BERSANI - «Roba da matti toccare ora l'articolo 18 quando il problema è entrare nel mondo del lavoro, non uscirne. Il governo lo capirà, lo dovrà capire, altrimenti...»

 

 

Do una chiave di lettura possibile (anche se io stesso non ne sono completamente convinto):

la Fornero ha buttato lì, "l'articolo 18" in un intervista per sondare il terreno.

Viste le reazioni: lei ha subito detto che è stata fraintesa e il buon Bersani si inventa difensore dell'articolo in attesa di tempi migliori.

e non facciamoci sfuggire la seconda:

Berlusconi, avvertimento a Monti: 
«Siamo noi gli arbitri, basta tasse o si va al voto»

siccome liberalizzare significa tassare le rendite di qualcuno...

tutto molto interessante (anche se fa sprofondare nel pessimismo)

una sola domanda: che impatto potrebbe avere, sui vari payoffs e sulle interazioni tra i giocatori, un cambiamento decisivo di contesto quale una decisione della corte costituzionale favorevole allo svolgimento del referendum per il ripristino del mattarellum? molti commentatori rimandano a tale scelta il futuro della legislatura perchè ovviamente i partiti vedrebbero di buon occhio il poter continuare a scegliere i deputati eletti e sarebbero invogliati ad andare alle urne (magari a giugno, dopo aver passato i primi mesi cruciali con tutte quelle scadenze di debito da rinnovare)

 

Vorrei fare una domanda che esula un po' dal topic, sono uno studente al primo anno di economia (curriculum economia e commercio, il più simile ad economics che abbia trovato) e mi stupisco che il corso non preveda un esame di teoria dei giochi, lo trovo semplicemente senza senso, visto anche che l'economia (oltre forse all politologia) è sicuramente l'ambito in cui questa teoria trova le maggiori applicazioni. Io sto seguendo un corso online per conto mio (questo il link www.academicearth.org), ma credo che dovrebbe essere obbligatorio.

Mi appello a chi ne sa più di me per ragguagli

Il corso di ben polak è eccellente secondo me. Ci sono anche altre risorse online.

Questo corso su MIT OCW è una ottima introduzione:

http://ocw.mit.edu/courses/economics/14-12-economic-applications-of-game-theory-fall-2005/index.htm

il libro di testo è gibbons (si chiama a primer in game theory nell'edizione uk e game th. for applied economists nella versione usa), e lo dovresti trovare su amazon per un prezzo ragionevole. 

Il miglior libro di testo undergrad però secondo me è osborne-intro to game theory.

Quando hai studiato questi (e fatto qualche corso di matematica), puoi scaricare il libro di rubinstein qui: http://theory.economics.utoronto.ca/books/.

 

buon divertimento 

 

 

primo anno di triennale?  dove?  di sicuro dovresti avere un corso di teoria dei giochi alla specialistica in economia, pero' anche nel corso di microeconomia alla triennale dovrebbe esserci una prima infarinatura, no?

Sono perfettamente d'accordo con l'articolo, di tutte queste belle cose che dovrebbero caratterizzare la fase 2 non se ne farà nulla.

Vado spesso a rivedere il bell'articolo di Michele Boldrin dove spiega che è meglio emigrare che restare in Italia, è sempre un consiglio valido ed attuale.

lo so che sembra una bestemmia e il mio ragionamento è sicuramente sbagliato, però...

prendiamo la liberalizzazione dei servizi professionali: se ho bisogno di un avvocato per una separazione o per sfrattare un inquilino moroso, la mia necessità non dipende dal prezzo con cui mi viene offerto (a differenza di beni di consumo dove se calano i prezzi il consumatore acquista beni che non avrebbe potuto permettersi) e la possiamo considerare fissa (ho detto la parola maledetta...).

Allora, la liberalizzazione fa entrare nuovi soggetti potenzialmente più efficienti e meno costosi, il costo per gli utenti diminuisce, ma il numero di prestazioni rimane più o meno uguale (anzi: se la maggiore efficienza mi garantisce ad es. sfratti più rapidi, gli inquilini avranno meno incentivi a essere morosi, quindi il numero di cause potrebbe diminuire), una parte dei vecchi operatori finisce fuori mercato, e alla fine l'equilibrio si ricostituirebbe con un numero di avvocati non molto superiore a quello esistente, ma che guadagnano di meno, e il reddito perso dagli ex titolari di rendite si trasforma in meno consumi e meno gettito fiscale... o mi sbaglio?

 

 

e certo che ti sbagli :)

per cominciare seguendo solo il tuo ragionamento, devi considerare che c'è anche il reddito che hanno guadagnato i consumatori quindi il finale della tua storia non è corretto.

Poi chi ti dice che quello attuale sia l'equilibrio ottimo? chi ti dice che le barriere all'ingresso facciano si che oggi ci siano meno avvocati di quanti ce ne potrebbero essere? 

Marino, stai confondendo preferenze e vincoli.

Quella che tu chiami "necessita' " non e' per niente fissa: se un avvocato costasse 10 anni del tuo reddito non lo assumeresti per risolvere la controversia con l'inquilino!

Se liberalizzi la professione cambia l'offerta, cambiano i prezzi, cambia il numero di prestazioni, cambia tutto.

qui la spiegazione della manovra che viene data da un documento sul sito del MEF

www.mef.gov.it/documenti/open.asp

Che ne è del prof. Rustichini?

Metto il mio scritto qui per lack of a better place.

Il 27 agosto 2007  i quattro componenti della mia famiglia spesero 180 euro per rinnovo permesso di soggiorno (tutti cittadini USA con un figlio al di sotto dei sedici anni quindi sul permesso della madre)

Nonostante il supporto tecnico del comando NATO (brigadiere dei carabinieri che svolge tutte le mansioni del caso), i permessi di soggiorno furono inviati al ministero del tesoro via posta assicurata, dopo aver pagato la tassa suddetta e non furono MAI ritornati. Per fortuna mia, il governo di allora, a dicembre revoco'  la procedura e  il suddetto brigadiere ando' di persona alla questura  di NA a trovare questi benedetti permessi di soggiorno senza i quali non ti rinnovano la carta della sanita', la figlia diciottenne non puo' fare scuola guida e la mamma rischia il posto (non vieni assunto in regola se non hai il permesso di soggiorno).

Chiedo ai tanti nFA residenti in USA, quindi possessori di green card, quanto a loro costa tale pezzo di carta e quali trafile debbano affrontare.

PS: il responsabile della questura fece un errore sulla carta della figlia che passo' da nata a VR a nata a NA...ci volle UN ANNO e due visite di persona da parte del brigadiere per districare questo palese errore di digitazione e , badate bene, anche a Napoli l'amministrazione statale e' computerizzata.

Per carita', per il bene della povera Italia paghero' volentieri altri 800 euro oltre alle tasse sul mio salario, ma vorrei un servizio , almeno decente.

PS: la green card la presi nel 1986 e non mi ricordo affatto quanto mi costo', la utilizzai solo per fare la cerimonia di giuramento ed ottenre la cittadinanza USA. Per fortuna il nostro presidente Napolitano continua ad esortare a cambiare la legge e far si che i figli degli immigrati legali in Italia ottengano la cittadinanza. I due argomenti vanno a braccetto.

L'aumento della tassa a 200 € è una cambiale pagata alla Lega: sono solo stupito che M.M. non l'abbia abolita: è una cosa vergognosa specialmente per gli immigrati "non di lusso".

I p.d.s. fanno capo al Ministero dell'Interno retto fino a ieri da Maroni: forse i ritardi non sono solo dovuti a disorganizzazione e negligenza: con altri governi il problema era minore (è vero che c'erano meno immigrati) ma tu stessa citi una una semplificazione introdotta dal governo precedente.

In Italia non esiste l'equivalente della green card americana (ogni tanto si parla di una "carta blu" europea con quelle caratteristiche, ma poi la cosa muore sempre li')

Anche in USA, finche' non hai la green card devi rinnovare il visto--il confronto nel tuo caso devi farlo con questo. Per studenti e scholars la fee arriva infatti a $200 e anche gli altri non sono lontani.

Ma almeno non c'e' il ridicolo rinnovo annuale che c'e' in Italia. Le avete mai viste le file degli stranieri fuori dalle questure, giornate intere? Assurdo, ridicolo: sembra Ellis Island a fine Ottocento!

segnalo che anche il comune di Pisa e la regione Toscana hanno cambiato la localita' di nascita di un cittadino italiano, da Padova a Pisa, nonostante questo abbia una sorella gemella sempre nata a Padova, la cui citta' di nascita e' corretta nella carta sanitaria.  Segnalato l'errore ~2 anni fa sono in attesa che lo correggano.

E' uscita la bozza del decreto sulle liberalizzazioni, la bozza sembra smentire l'ipotesi di Giulio Zanella, ma non è detto che il decreto sia approvato. L'ho letta, e mi sembra una sterzata decisa, e non una lenzuolata, tre i passaggi, secondo me, chiave:

Capo I

Art. 1

"... sono abrogate le norme che prevedono autorizzazioni, limiti numerici, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso della Pubblica Amministrazione". Della serie: cari burocrati addio al vostro potere del timbro.

Art. 2

Leggetevelo, che è tutto un programma, praticamente saldi, vendite straordinarie, promozioni, sono assolutamente liberi,  niente autorizzazioni, divieti, niente di niente. Mercato e così sia.

Quello che mi piace di più (per il significato, non per altro).

Capo III (delle professioni)

Art. 7

"Sono abolite tutte le tariffe, sia minime che massime"

Io, personalmente, questa sulle tariffe, la inciderei nella pietra. La "tariffa" è il sogno di ogni monopolista, agente oligopolista e delle coprporazioni, la loro sola abolizione vale un sorso di buon prosecco.
P.s.

La Fase 2 si presenta, nulla vieta che possa essere  silurata dal peggior Parlamento degli ultimi venti anni, quello che crede che Ruby sia la nipote di Mubarak, e che Nick' o mericano sia un perseguitato della magistratura,ma temo che di fronte a questa ipotesi torni a fare la voce grossa il Capo dello Stato, e l'ipotesi di un candidato Monti alle elezioni faccia tremare i polsi a chiunque. Quindi spero che l'ottima analisi di Giulio sia errata nelle conclusioni.

non mi piace la parte sull'accesso alle professioni(il tirocinio all'università è un palliativo va abolito l'esame di stato tout court), la timidezza sui notai (solo 500. anche qui libero accesso)e sulle farmacie (una ogni 3000 abitanti again libero accesso.)

Quindi spero che l'ottima analisi di Giulio sia errata nelle conclusioni.

Lo spero tanto anch'io, credimi :-)

Vedremo la versione finale (era tutt'altra materia, ma anche ai tempi di Tremonti circolo' una bozza di decreto piena di cose meravigliose e tutti sappiamo come ando' a finire: tieni a mente, Marco, che questi si preparano a contrattare coi partiti; bisogna che partano alti per ottenere qualcosa) e soprattutto il voto.

Giulio, ottimo articolo ed avevi pienamente ragione: non se ne farà un bel nulla.

PS: per le professioni, le riforme saranno ridicole. Potrebbe andare in defautl il paese e pure invertirsi i poli magnetici  terrestri, ma non sarà mai possibile aprire le professioni italiote, che ne so, con una laurea abilitante.

poca attenzione all'abbattimento delle barriere all'ingresso. troppo timido.

Non era quello che parlava di eliminazione degli ordini?

 

Tutto già visto.

pare che si vada avanti, niente asta. speriamo che queste anticipazioni siano errate, altrimenti governo davvero deludente.

luci e ombre. personalmente vedo più ombre che luci.

perchè la rete si può scorporare dall'eni, e la rete ferrata non si può scorporare da fs?

perchè 500 notai e 5000 farmacisti e non 700 e 7000?mi sembra che le barriere all'ingresso siano state abbassate, ma non abolite.

ci voleva più coraggio.

perchè 500 notai e 5000 farmacisti e non 700 e 7000?

Ottima domanda.

Per i notai sono +500 sul totale attuale di ~4500 ( +11% circa) per le farmacie +5000 sulle ~18000 attuali ( +28% circa ) . Credo sian numeri spuntati fuori dalla contrattazione coi rappresentanti dei gruppi interessati.

 Io poi questo sulle assicurazioni:

Gli intermediari che distribuiscono servizi e prodotti assicurativi del ramo assicurativo di danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti sono tenuti, prima della sottoscrizione del contratto, a informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi, anche avvalendosi delle informazioni obbligatoriamente pubblicate dalle imprese di assicurazione sui propri siti internet. Il contratto stipulato senza la dichiarazione del cliente di aver ricevuto le informazioni di cui al comma 1 è affetto da nullità rilevabile solo a favore dell'assicurato

Non lo capisco molto. Immagino che significhi che d' ora in poi gli agenti mostreranno assieme alla propria offerta le tre peggiori fra quelle delle compagnie concorrenti. A meno di non essere in questo sfortunato club dei tre non credo cambi molto, ma forse mi sfugge qualcosa.