La prima edizione del libro uscì circa un anno fa, alla fine del gennaio 2010. Ex post possiamo dire che quello fu il punto più alto della bolla tremontiana. La stampa nazionale continuava a cantare serenamente, incurante dei numeri e dei fatti, le odi del ministro che aveva salvato l'Italia dalla crisi, aveva messo i conti pubblici in sicurezza e, a differenza ''degli economisti'', aveva previsto tutto con grande anticipo. I Mangiamorte si aggiravano indisturbati per la stampa italiana e Gianni Riotta aveva appena finito di mostrare tutta la sua gelatinosa spina dorsale nominando l'oscuro signore nientepopodimenoche ''uomo dell'anno''.
Il libro andava violentemente controcorrente. La molla del progetto fu il fastidio verso le teorie stralunate e raffazzonate che il nostro esponeva continuamente, senza contraddittorio, a stuoli di adoranti giornalisti e varia umanità. Decidemmo quindi di andare alla radice e passare al pettine le principali opere teoriche di cotanto genio. Pur partendo da aspettative basse, la lettura di quelle opere rivelò un quadro anche peggiore del previsto. Il suddetto genio, risulta, ha problemi perfino a calcolar le percentuali e non se la cava nemmeno tanto bene con l'inglese.
Di lì a poco ci pensò la crisi greca, con i suoi riflessi sul debito dei paesi europei, a mostrare quanto Lord Voltremont da Sondrio fosse bravo nelle previsioni e quanto ''in sicurezza'' fossero i conti italiani.
Oggi che perfino la sciura Marcegaglia sembra essersi accorta di quanto nefasto sia stato l'operato di questo governo (ma solo negli ultimi sei mesi, per carità, che prima facevano faville -- a pensarci bene, anche nelle ultime settimane gli ha strizzato l'occhiolino dicendo che "Tremonti premier? Se po' ffa", misteri del consociativismo in salsa italica); oggi che nessuno ma proprio nessuno è convinto che quella roba che chiamano impropriamente riforma federalista porterà a una riduzione delle tasse; oggi che si odono continuamente da destra e da sinistra richiami alla necessità di tasse straordinarie per frenare la spirale del debito; oggi che più di una persona si azzarda ad osservare che, beh, sì, insomma, se guardiamo il tasso di crescita del PIL e l'occupazione, sembra proprio che l'Italia in realtà abbia fatto peggio degli altri; bene, oggi si può dire che la bolla, se non completamente sparita, è almeno assai più contenuta.
Non abbastanza, purtroppo. La verità è che il tremontismo, inteso come scelta a favore della sciatteria, dell'imprecisione, dell'ignoranza e del linguaggio oracolare, e contro l'approccio scientifico all'analisi dei problemi economici e sociali, è una metastasi che è ormai penetrata molto profondamente nel corpo del paese. È un problema di lunga durata, che in verità pre-esisteva a Tremonti e che è il portato naturale di un atteggiamento anti-scientifico che da tempo caratterizza buona parte delle elites italiane. Il tremontismo ha dunque trovato terreno fertile ed ha prosperato. A noi non resta altro che combatterlo con le armi della ragione e con il testardo richiamo alla realtà e ai fatti.
Lo facciamo tutti i giorni su questo blog e lo facciamo ripronendo il libro pubblicato un anno fa. Dato che Tremonti continua a far danni dal suo scranno di Via XX settembre e dato che purtroppo c'è perfino chi lo propone come primo ministro il libro non ha perso nulla della sua attualità.
Al libro abbiamo aggiunto una post-fazione, cui ha collaborato anche Aldo Rustichini (in aggiunta al Collettivo originario) in cui esponiamo il nostro punto di vista su ciò che è successo nell'ultimo anno, quello intercorso tra la prima uscita del libro e la sua ristampa. Non fosse stato (l'ennesimo) anno tragico per l'economia e, ci azzardiamo a dire, la società italiana, questo è stato quasi un anno divertente. Vedersi sgretolare, neanche tanto lentamente, la sicumera di Colui Che Tutto Ha Previsto sotto i colpi di un debito pubblico sempre più alto e di una economia sempre più incapace di crescere, qualche soddisfazione la procura. E vedere il ritardo con cui media, politici e potentati vari (buona ultima la Marcegaglia) hanno reagito a questa caduta degli dei ha pure procurato qualche soddisfazione.
Fate la Kindle-format anche di questo, vero?
Certo, certo ... ci teniamo a quel centinaio di affezionati amici della prima ora che non vivono in Italia!
ePub please! Il formato del Kindle di Amazon (mobi) è proprietario, se protetto da DRM è anche complicato convertirlo.
Spero che almeno per gli ebook si sviluppi spontaneamente la convergenza su un formato comune libero.
Mi fa piacere che siete alla seconda edizione del libro, vuol dire che la prima è esaurita. Purtroppo mi sembra che Voltremont, rimanendo in disparte come silenzioso custode dell'economia, mentre il suo amico e signore si diverte, abbia ulteriormente rafforzato la sua posizione.