Ammetto la mia genuina sorpresa: non capisco proprio questo dibattito sull'amnistia. Siccome in nessuno, assolutamente nessun altro paese europeo che io conosca, lasciamo stare l'amerika, nessuno parla mai di amnistia, mi son detto: dev'esserci una speciale ragione italiana per cui son tutti presi dall'amnistia. Ed ho indagato sulla stampa.
A leggerla, l'amnistia sembra un fatto acquisito. Me ne sono accorto ieri, vedendo il titolone del Corriere in cui Mastella garantiva che pero' manterra' in galera mafiosi e pedofili. Mi son chiesto: gli assassini, anche quelli multipli, gli stupratori, i truffatori, gli apprendisti unabombers, i terroristi, gli inquinatori delle acque e delle coste, gli evasori fiscali, gli sfruttatori della prostituzione, e via andando con peccati cattolicamente mortali e socialmente gravi, questi invece li accogliamo a braccia aperte nella societa' civile? Riconosciamo in loro i nostri simili, i nostri cari fratelli e care sorelle da cui un destino ingiusto ci aveva separato? Bella famglia deve avere il Mastella, mi son detto.
Ma lasciamo stare il Mastella che da politico meriodionale professionista, dedito interamente al familismo amorale ed al populismo borbonico, appena nominato ministro non fa ovviamente altro che imitare il maestro di tutti loro, Achille Lauro. Distribuire prebende al popolino per tenerselo buono, soprattutto la parte peggiore del popolino quella che sempre ha la tentazione d'assaltare le Palais du Louvre, e' metodo di governo classico per regimi medievali ed assolutisti. Ma lasciamo stare Mastella - che pero' e' il "Guardasigilli" e da' l'impressione di volerli rompere invece di guardarli quei sigilli della legge - e guardiamo altrove. A proposito di guardare, guardate che il "guarda" in "guardasigilli" vuol dire "proteggere" non guardare come state guardando voi questo blog per niente per bene. Guardate allora (per l'ultima volta) un altro pezzo del Corriere (il Corriere sembra molto pro-amnistia: chi c'e' in galera delle famiglie della Milano-Torino che conta?) che descrive la visita del divo Giulio alle carceri di Roma. Scene da rois taumaturges, completo medio evo. Normale anche questo, direte voi: l'Andreotti non lo chiamano divo per caso, questo il papa voleva fare, e ci e' quasi riuscito. Va bene, convengo. Ma perche' il Corriere ci fa il pezzo?
Leggo poi, sempre sul Corriere che appunto e' molto interessato, che quelli di Forza Italia sono tutti d'accordo. Ed anche questo lo capisco, vogliono mettere fuori i ladri amici loro che son dentro. Infatti insistono che non si sono depenalizzati abbastanza i reati finanziari, che loro la loro parte l'han fatta ma occorre fare di piu', ovvero garantirsi che chi gestisce banche, aziende, casse di risparmio, fondi d'investimento, assicurazioni, amministrazioni pubbliche, e quant'altro, possa impunemente e per sempre rubare, evadere, riciclare, alterare bilanci. Questo ce lo spiega un tale signor giuseppe gargani, europarlamentare di Forza Italia, sul Corriere di Lunedi 5 Giugno. Ma pochi giorni prima anche l'integgerrimo chicchito, quello che faceva finta di sapere l'economia per conto di craxi, sosteneva lo stesso, sempre con un'intervista al Corriere. Ed il Corriere pubblica tutto (loro fanno informazione neutrale, ovviamente: mica le decidono loro le interviste, cadono tutte dal cielo sopra solferino) senza nessun commento, come fosse oro colato. La Repubblica, invece, e' molto piu' cauta sulla questione amnistia: non fa pubblicita' ed ha pure pubblicato un editoriale di Giuseppe D'Avanzo che, giustamente, sostiene che l'amnistia non s'ha da fare perche' equivale ad abbandonare l'etica della responsabilita'. Ovvio, direte voi. Si, ma non in Italia.
Andiamo avanti. Poi ci sono i rivoluzionari, che anche loro vogliono l'amnistia. Ovviamente per ragioni perfettamente opposte a quelle di mastella-andreotti-gargani-cicchito. I rivoluzionari voglione sempre le amnistie, da un lato perche', per definizione, da fanon-cavallero-foucalt, chi sta in carcere e' contro il sistema, e' una vittima dello stesso, e' un rivoluzionario potenziale, insomma, e' uno di loro. Da vent'anni circa, poi, i rivoluzionari italiani vogliono l'amnistia anche perche' bisogna tirare fuori compagni e compagnetti che sono stati brevemente messi in galera, chesso', per aver ammazzato qualche disgraziato che non era d'accordo con loro, o che semplicemente li aveva denunciati perche' ammazzavano gente - tipo un tale che avevo conosciuto sul gran paradiso, uno di genova - o per aver bruciato auto e negozi del regime. Ma i rivoluzionari, si sa, godono in Italia di uno statuto speciale: loro uccidono per una causa, son degli eroi, dei combattenti, stanno costruendo l'uomo nuovo sparando sulle gambe o rompendo a martellate la testa di quello vecchio. Quindi vanno rimessi in liberta', subito, perche' ricomincino la loro meritevole opera di distruzione del vecchio, uomo, ed edificazione del nuovo. D'altra parte, con il grande capo di tutti i rivoluzionari che fa da presidente della camera, la posizione pro amnistia degli amici di castro, polpot, bin laden e chavez, conta, conta e come.
E poi c'e' anche il nostro nuovo presidente napoletano, che anche lui vuole l'amnistia e, apprendo, era andato pure ad una marcia natalizia con il bue, l'asinello, il panettone ed il mandorlato per chiedere che si rilascino, presto presto, li guaglioni inguaiati. Eh si, perche', che l'inguaio fosse per furto o per stupro - notate che mastella promette di tenere dentro i pedofili, ma gli stupratori di signore maggiorenni, quelli vuole che ritornino a casa, senno' che gusto c'e' ad uscire la sera senza il brivido che ti violino in sei? - li guaglioni inguaiati, dicevo, il nostro presidente napoletano vuole che tornino al rione. A rubacchiare, a sfruttare le prostitute, a picchiare la madre e le sorelle, a spacciare, a sparacchiare qua e la' ammazzando putacaso i bambini. Fa tanto cultura napoletana (o sicula) vedere poi le mamme e nonne loro che si strappano i capelli gridando ai funerali. Eppoi, pure le autorita', ed il signor vescovo o cardinale che sia, ci vanno in visita a dare la benedizione, a portare le condoglianze, a farsi baciare le mani a vossia ... Insomma, i bassi non sarebbero piu' i bassi se i delinquenti li tenessimo tutti in galera, no? E noi, noi presidenti e vescovi napoletani di buon cuore, come potremmo esercitare la nostra suprema funzione di piccoli padri del popolo senza tali toccanti cerimonie, e funzioni, e donazioni, ed indulti, e concessioni, e via borbonizzando. Tanto, nei bassi e nei quartieri cosi detti spagnogli alla fin fine ritornano la gran parte degli amnistiati (qualcuno torna al vomero, e' vero, ma questi sono conoscenti). E, se non erro, il nostro aristocratico presidente napoletano quando "scende" a napoli, mica sta nei bassi, no? Insomma, anche nel caso suo e' trasparente la motivazione: cultural-folkloristica, non e' gradevole essere patrizi presidenti senza la plebe criminale per la strada.
Dulcis in fundo, a favore dell'amnistia, da sempre, c'e' ovviamente anche il pastore tedesco. Da un lato lui mica vive in italia, lui vive in uno stato pieno di bei palazzi e giardini, che gli prestiamo gratis, che si chiama vaticano, e che e' un quartiere privato della capitale. Eppoi, il pastore tedesco gira circondato da guardie svizzere, calzando loafers di prada, con addetti stampa spagnoli, sarti di lusso romani e napoletani, cuochi francesi, e limousines piu' o meno corrazzate probabilmente tedesche. Rischi che lo stuprino o lo derubino non ne corre, credo. E poi, da vero pastore d'anime (belle e meno belle) lui le vuole perdonare tutte, le vuole tutte redente, tutte pentite e tutte assolte. Magari grazie ad un piccolo obolo a cui fara' seguito una, ad majorem dei gloriam, un'indulgenza, plenaria o quasi ... La chiesa indulta anche mafiosi e pedofili, o no? Domanda interessante, viste le preferenze sessuali del clero cattolico e le frequentazioni sociali dei banchieri della chiesa. Insomma, che il pastore tedesco voglia che lo stato dia amnistie gratis mentre lui conferisce indulgenze ad obolo sembra coerente con le premesse e con la storia della sua funzione. Non ha forse appena indultato anche i suoi compaesani, che poverini con dachau non c'entravano niente? Se l'eran fatto di nascosto hitler (che era austriaco) e quattro polacchi amici suoi dachau, ed anche le fosse ardeatine. Un complotto delle forze del male, persino piu' grande di quella belinata truculenta del codice da vinci. Bisogna insomma perdonare, e lasciare che le pecorelle smarrite e pelose, vengano a lui, al pastore tedesco. Che le tosa; pro gratia dei, ovviamente.
Ecco, ora ho capito: a favore dell'amnistia stanno i seguenti gruppi. I ladri e gli evasori fiscali, i corrotti ed i corruttori, gli aristocratici-monarchici-medievali che da roma in giu' siedono in cariche presidenzial-ministeriali, le famiglie bene del capitalismo nordico assistito ed inquirente (non scordatevi, per favore, del grande dossier del signor Tronchetti-Provera), i rivoluzionari da salotto che vogliono chavez alla cultura e pol pot agli interni, ed il pastore tedesco che vuole aumentare il gregge da tosare. Piu', ovviamente, tutti i delinquenti d'italia (fatta eccezione per mafiosi certificati e pedofili, loro dentro devono stare). Se due piu' due fa quattro, questi non sono piu' del 5% della popolazione, no? L'Italia, alla fin fine, e' un paese civile e moderno; gruppi di questo tipo, retaggi degli angoli brutti e sporchi della nostra storia passata, certo permangono, ma sono un'infima minoranza in un corpo sociale altrimenti sano, moderno, produttore, onesto, moralmente retto, consapevole dell'importanza dello stato di diritto, della certezza della pena, dell'etica della resposabilita' sia pubblica che privata su cui si regge una societa' aperta e progressiva.
Certo che e' cosi, mi son detto. Questi sono solo una risibile minoranza. Vedrete, l'amnistia non si fara' ...
Dunque, tanta carne al fuoco nell'articolo di Michele, anche facendo la tara per il 'bel scrivere' (un pochino, ma solo un pochino, il nostro si specchia nel suo bel scrivere....). Io invece solo una stupidatina: per la maggior parte dei nostri compaesani non c'è colpa che non si lavi con un 'mi pento davvero', ancor meglio se accompagnato da una lacrimuccia (senza lacrima gli italioti mica si fidano tanto, ma se c'è la lacrima, beh....), e magari un bel mater, pater e gloria. Pentimento è praticamente già espiazione, per l'italico spirito. Cosa? La responsabilità personale? Il fatto che anche se pentito responsabile sei, e devi sopportare delle conseguenze? Signori, quella è roba per protestanti, roba weberiana, non è per noi timorati figli di santa romana chiesa (anche voi italici miscredenti, non vi crediate, anche voi lo siete, ab initio). Quindi, amnistia, amnistia, lo dico anch'io, peccato solo che, retrodatando l'innuendo del nostro articolista, sei mesi fa non mi sono trombato (ma si può dire qui?) per strada quella che mi faceva tanto sangue, e che però penso proprio che non lo avrebbe fatto in maniera del tutto condiscendente...
P.S. pensate pure che faccio il controcanto a Michele 'pennaveloce', vi smentirò, vi stupirò, vedrete....ad esempio, la sciocchezza (dico questo che si può dire sicuramente, ma direi di più se non mi fossi già giocato il bonus sopra) de I Padroni Esistono, Eccome (fischi alla Moratti e cazziata anti-padronale del Don Ferrante looser) gliela ho fatta passare solo perchè non avevo ancora scaldato il pennino....