Una delle due polizze (quella da 30k) su cui è stato cambiato il beneficiario nel gennaio 2016 è sicuramente una vita intera a premio unico (lo si capisce dai commenti giornalistici). Questa tipologia di assicurazione prevede il versamento di una somma, a premi unici, ricorrenti o annui, in un contratto assicurativo. La polizza non ha durata ed è prevista l’assicurazione di un capitale o la controassicurazione. Da quello che si intuisce, ma è bene attendere conferme, quella stipulata da Romeo è del secondo tipo, ovvero con controassicurazione. La prestazione per il caso morte dell’assicurato è pari alla somma versata ridotta per i caricamenti e le spese di gestione e aumentata per le (eventuali) rivalutazioni. È possibile riscattare il contratto, e quindi perdere il diritto alle prestazioni, in qualunque momento. Il valore di riscatto è pari alla somma di versamenti effettuati al netto di costi e penali per estinzione anticipata ed è maggiorato degli interessi calcolati pro-rata.
Il riscatto è una vicenda contrattuale che ricade nella potestà del contraente ed è richiesto a sua discrezione. Solo nelle polizze stipulate nell’ambito di una gestione fiduciaria il contraente agisce in nome proprio e per conto del beneficiario. In ogni caso le somme riscattate prima della scadenza del contratto non rientrano nelle disponibilità del beneficiario designato per il caso morte.