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Una sommaria analisi dello stato della giustizia civile in Italia e tre piccole proposte
Una sommaria analisi dello stato della giustizia civile in Italia e tre piccole proposte
Un altro esempio di perchè, a suo tempo, predicammo che il decreto Bersani non liberalizzava nulla, che era pura propaganda e che, anzi, avrebbe potuto far danno.
Quando c’era LUI … allora si’ che non si poteva fare a meno dei notai. Bei tempi quelli.
Il Dottor Alberto Barone, notaio in Lecco, mi ha inviato per via email una lettera in risposta ad un mio intervento sulla professione cui appartiene, risalente al maggio 2006. Ringrazio per la lettera, in particolare perche’ fornisce interessanti spunti per un’ulteriore elaborazione su un tema, quello della liberalizzazione all’accesso alle professioni, che ci sta molto a cuore.
I cittadini italiani sono costretti versare dazi di sapore medievale nelle mani di voraci ‘signori’ chiamati notai. In molti altri paesi, tra cui gli Stati Uniti, se ne fa volentieri a meno.
In un recente articolo sul Corriere Severgnini cerca di trovare qualche filo di speranza per la categoria dei Notai, ormai sotto il mirino di quasi tutte le fazioni politiche. All’articolo sono seguite varie lettere sul forum Italians piu’ o meno critiche nei confronti di titolari di una delle rendite monopolistiche piu’ assurde d’Italia. La lettera introduttiva di oggi arriva persino a ipotizzare che una eventuale liberalizzazione provocherebbe un aumento dei prezzi, visto che rogiti e testamenti verrebbero redatti da avvocati e non da semplici notai. Severgnini sembra concordare con il suo lettore. Ci si dovrebbe chiedere pero’: anche se gli avvocati praticassero prezzi piu’ alti, perche’ i vecchi notai non potrebbero continuare a praticare i prezzi di prima?
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