Passaparola
Questa settimana: elezioni olandesi, il sondaggio dei sondaggi, cose dell’altro mondo, sorpassi immaginari, ricapitalizzazione MPS e l’invenzione della macroeconomia; più una lettura bonus.
Questa settimana: elezioni olandesi, il sondaggio dei sondaggi, cose dell’altro mondo, sorpassi immaginari, ricapitalizzazione MPS e l’invenzione della macroeconomia; più una lettura bonus.
La prima considerazione che mi viene in mente è che se da troppi anni si parla di stato di crisi di una banca, vuol dire che nulla (o poco e male) si è fatto per risolvere quella crisi.
I vescovi di un tempo battezzavano “pesce” la carne per aggirare nella sostanza, pur rispettandola nella forma, la regola del venerdì. Ancora oggi, gli italiani per stabilire il valore delle cose (o la convenienza sugli impieghi dei propri risparmi) confidano sul giudizio (tutt’altro che trasparente e disinteressato) del “sacerdote” di turno sia esso l’opinionista, il politico o il sedicente tenico indipendente, diffidando sempre del meccanismo diabolico (ed anonimo) chiamato mercato.
Il caso MPS (e delle altre banche) ci fornisce l’opportunità di studiare un aspetto qualificante della cultura italiana e una non trascurabile determinante del suo declino.
Come anticipato nell’ultimo post di Alberto esiste una via per mettere in sicurezza il sistema bancario italiano senza far necessariamente pagare il conto ai contribuenti: in breve, fare come in Spagna. Proviamo ad illustrarla dopo aver chiarito perché, invece, quella adottata dal governo porta solo ad ulteriori, futuri disastri.
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