L'avvelenata
Dite quello che volete, ma una cosa a Mastella va riconosciuta: è un maestro dell’avanspettacolo.
Dite quello che volete, ma una cosa a Mastella va riconosciuta: è un maestro dell’avanspettacolo.
Chi e quando ha scritto quanto segue:
Resta poi da dire ancora autocriticamente, come classe dirigente del Paese per un cosi' lungo periodo, che la fila di quelli che sono chiamati i minori imputati, e la cui lista potrebbe anche essere incompleta, dà quella sensazione di sporco diffuso, di piccolo o medio profitto, di una notevole indifferenza per le esigenze ed i diritti del Paese che contribuisce a dare a questa epoca la caratteristica di un regime che si va corrompendo ed esaurendo, quasi consumato in se stesso dalle proprie irrimediabili deficienze.
Mastella e le sue dimissioni: io dico che le ritira. Un'altra puntata del serial "un teorico dei giochi fa previsioni azzardate".
Oggi e' uno di quei giorni che, se lo obliterano dal calendario, io son contento. Come ciliegina sulla torta, e' arrivata questa … Ammirevoli gli "italiani d'America", sia nell'uso dell'italiano che nel contare le avenues di Manhattan. Non so se ridere o piangere.
Quanti hanno visto ieri sera Porta a porta? Penso non molti, vista l’ora. Io lavoro fino alle 22, e ceno alle 23 o giu di lì con la televisione accesa proprio sul primo. Gli astri hanno voluto che io assistessi alla “rivelazione” di Rizzo (Comunisti Italiani) sulla possibilità di votare al referendum sindacale in più seggi senza essere scoperti.
Sul referendum ha già commentato oggi Michele. Ho trovato assolutamente sconvolgenti, però, le reazioni di Bonanni e di Mastella.
Grazie al lettore gil, che ci ha comunicato il link della trasmissione su raiclick, ho trascritto tali reazioni (per chi non vuole guardarsi tutta la trasmissione, si trovano un po’ prima della metà del filmato). Credo non servano troppi commenti.
Leggo sul Corriere che la Polizia postale, su iniziativa del pm della procura di Roma, ha chiesto a Google nientepopodimeno che l’oscuramento del blog mastellatiodio. E io rimango, ancora una volta, allibito dalla carenza di una vera cultura delle libertà di parola in Italia.
Dove, per una volta, facciamo i femministi e difendiamo il diritto delle professoresse d’essere attraenti e vestirsi come tali. Alla faccia di magistrati bacchettoni e maschilisti, oltre che di squallidi e frustrati giornalisti che ci marciano.
Il decreto del Sig. Mastella che rende reato penale l’espressione di opinioni che “negano” i crimini contro l’umanita’ etc. mi appare una scivolata pericolosa.
Ed il consiglio dei ministri, in seduta straordinaria, approvava un decreto che cancella l’indulto, inasprisce le pene sui reati contro le persone ed il patrimonio oltre che per le varie forme di corruzione di pubblici ufficiali. Lo so, era un sogno, ma era un bel sogno.
hanno nomi comuni e fanno lavori banali, come Salvatore Buglione, edicolante.
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