Qui è FLG
Lega e Cinque Stelle hanno diverse pessime idee in comune, ma condividono un radicamento territoriale che potrebbe dare luce ad una riforma elettorale di gran beneficio per il paese.
Lega e Cinque Stelle hanno diverse pessime idee in comune, ma condividono un radicamento territoriale che potrebbe dare luce ad una riforma elettorale di gran beneficio per il paese.
Il giorno 13 dicembre 2016 il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il progetto di legge regionale 116 intitolato Applicazione della convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali. L’evento, scarsamente notato, merita invece alcune riflessioni.
In un articolo sul Sole 24 Ore, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha spiegato la sua proposta, soprattutto di politica economica, al resto della destra italiana. Essendo l’articolo lungo, noioso e con le tipiche ambiguità del politichese, speriamo di fare cosa gradita al lettore offrendo una traduzione in italiano corrente.
Riportiamo solo le parti rilevanti dell’articolo, il resto è inutile. In corsivo la traduzione.
L’episodio di Quinto di Treviso, che m’aveva ispirato un piccolo apologo alcuni giorni fa, m’ha fatto riflettere e leggere in giro per comprendere la natura delle sempre pù numerose sollevazioni popolari contro gli “immigrati”, in generale, ed i rifugiati raccolti dai barconi, in particolare. La mia conclusione, che mi piace sperare sia erronea, è che siamo di fronte al manifestarsi d’un razzismo tanto diffuso quanto inconcludente. Ma potenzialmente molto pericoloso, non tanto per i migranti ma per gli italiani.
Riflessioni un po’ populiste, un po’ scontate ed un po’ serie (1/3, 1/3, 1/3, come uno spritz …) sulle recenti vicende interne alla Lega Nord.
A distanza di un mesetto dall’ultima ondata migratoria, proponiamo alcuni spunti di riflessione per stimolare la ragione in una società (quella italiana) bombardata da slogan mediatici pre elettorali. La nostra conclusione è che nel breve termine la peggior ricetta di politica immigratoria è il protezionismo e il razzismo acchiappavoti della Lega, mentre nel lungo termine la calamità è la miope linea berlusconiana di amicizia verso le dittature oppressive per interessi personali (chiamandoli però interessi “nazionali”).
A proposito delle ultime elezioni nel Canton Ticino
Dove, fra zebedei e vaselina, si parla di Lega, della classe dirigente del Nord, delle sue scelte e delle conseguenze che esse hanno per noi, quelli del Nord.
Cos’altro scrivere per festeggiare, da questo lontano osservatorio, la presa per i fondelli chiamata “federalismo comunale” che hanno approvato l’altro ieri?
C’era una volta una povera bambina che non aveva i soldi per la mensa e delle maestre buone che volevano aiutarla, ma un sindaco e una direttrice cattivi vollero intromettersi. Ce ne sarebbe per un bel pò di retorica buonista/populista (ed anche per una bella invettiva antileghista). Lasciamo queste cose a chi le apprezza e proviamo a parlare di principi.
Perché sono giunto alla conclusione che la Lega Nord sia diventata il peggiore fra i tanti pericoli politici che minacciano l’Italia, specialmente quella del Nord.
©Copyright 2006-2020 noiseFromAmeriKa.org
I contenuti di noiseFromAmeriKa.org sono riproducibili a norma della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 anche senza il consenso di noiseFromAmeriKa.org, seguendo le indicazioni aggiuntive elencate in questa pagina