L'avvelenata
Perché il fisco, ossia il medesimo governo che glieli regalò due anni fa, ora li rivuole
Perché il fisco, ossia il medesimo governo che glieli regalò due anni fa, ora li rivuole
La casa, le tasse, la crescita economica: la follia collettiva d’un paese che crede di vivere ancora nel primo dopoguerra. Anzi no, nel mondo dei Malavoglia e della poetica pascoliana.
Nell’articolo ripercorro in due puntate i contenuti salienti del D.L. n. 83/2015 anche noto come “D.L. Fallimenti”: la nuova disciplina delle perdite su crediti e le modifiche alle norme in materia di concordato preventivo. Entrambe le questioni hanno una rilevanza indiscutibile sull’efficienza del sistema e sulla sua trasparenza e, in entrambi i casi, accanto a evidenti passi avanti si registra una certa mancanza di coraggio del Governo: all’ultimo momento si rinuncia a tagliare alcuni nodi gordiani, rischiando di vanificare tutto l’impianto della riforma e, soprattutto, i suoi possibili effetti positivi.
Ricomincia a girare la “proposta” (si fa per dire) dell’aliquota unica. Ha iniziato Salvini facendone, assieme al ritorno alla lira, l’altra colonna sulla quale edificare la nuova Lega Nazional-Socialista. BS, non potendo essere da meno, ha detto che la vuole anche lui e con un’aliquota ancor minore … o forse è l’opposto? Non fa gran differenza e nei sommari a volte si scherza … Il fatto è ch’è tutto un fremere di rilanci e promesse improbabili a conferma che la cultura politico-economica che permea i partiti della destra italiana attuale li rende incapaci di governare il paese. E questo è il male grave di cui val la pena occuparsi.
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