L'avvelenata
Del perché le bufale somigliano a una misteriosa polvere blu rinvenuta in Brasile trent’anni fa.
Del perché le bufale somigliano a una misteriosa polvere blu rinvenuta in Brasile trent’anni fa.
Benché sia stata presentata come verità corrente anche dal giornalismo iscritto all’albo, quella di Hillary Clinton che confessa la creazione dell’ISIS da parte dell’amministrazione americana è una bufala sorprendentemente grossolana.
Corriere della Sera e Sole 24 Ore hanno interpretato così male alcune considerazioni del governatore di Bankitalia Ignazio Visco che quest’ultimo ha inviato una lettera di chiarimenti a entrambi i quotidiani.
Troppo spesso, i giornalisti italiani pubblicano informazioni in modo fuorviante. A volte cio’ accade semplicemente perche’ non fanno le divisioni dove sarebbe opportuno.
Come reagiremmo se facessero alla nostra squadra del cuore quello che il governo italiano sta facendo al paese?
I maggiori giornali italiani, il Corriere della Sera e Repubblica, danno informazioni completamente sballate sui cosiddetti costi del federalismo. Chissà perché.
Qualcuno dice che la recente gravissima crisi economica mondiale ha avuto conseguenze meno gravi in Italia rispetto agli altri paesi avanzati. I dati esistenti sui redditi pro-capite raccontano una storia diversa. Similmente a quanto hanno scritto Sandro Brusco e Andrea Moro riguardo le affermazioni relative al presunto sorpasso dell’Italia sull’Inghilterra quanto a PIL.
Sul Corriere della Sera del 9/1/2010 viene scritto che per i casi di malasanità “è più colpito il Nord” Italia, sulla base dei dati di un rapporto di Cittadinanzattiva. Ma i dati dicono l’opposto e il giornalista si mostra incapace di fare correttamente banali considerazioni quantitative.
Il Corriere della Sera del 17 agosto 2009 riassume come segue uno studio della Camera di commercio di Monza e della Brianza sui giovani imprenditori italiani (web, archivio):
La ricerca – Le imprese sotto esame sono quelle individuali
‘‘Fare gli imprenditori prima dei 30 anni’‘
È la strada che hanno scelto 32 mila giovani nel 2009
Sono soprattutto lombardi e campani.
«Segnale positivo»
L’informazione fornita nel titolo (“Sono soprattutto lombardi e campani“) si riferisce ai numeri assoluti dei giovani imprenditori, senza tener conto degli abitanti delle Regioni italiane, pertanto è completamente inutile, oltre che fuorviante, perché saranno sempre le Regioni più popolate (come Lombardia e Campania) ad avere più lavoratori, più imprenditori, più incidenti sul lavoro, più pacchetti di patatine venduti, più di qualunque entità in relazione col numero di abitanti, e non potranno praticamente mai essere superate da Regioni meno popolate come Liguria e Calabria, o veramente molto meno popolate come Valle d’Aosta e Molise.
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