Il bastone e la carota: l'economia spiegata ai bambini (e non)

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Un nuovo libro per bambini spiega, tramite parabole simpatiche e fantasiose, alcuni concetti base di economia politica.

Immaginate un paese felice, dove tutti lavorano qualche ora al giorno facendo quello che ognuno preferisce, e poi vanno a passeggio, si godono il sole, ascoltano musica. Tutto quello che si produce viene raccolto in un magazzino centrale, e quando si ha bisogno di qualcosa basta andare al magazzino e prendere quello che si vuole - un pollo, due patate, una carota, un orologio a cucu', un nuovo vestito.

A un certo punto pero' il meccanismo si inceppa: il calzolaio vuole dormire fino a tardi e vengono a mancare i mocassini rossi taglia 36. Il problema si ingigantisce a valanga finche' i cittadini, non potendone piu', nominano una commissione centrale che stabilisce chi deve fare cosa...

Il lettore immagina certo quello che potra' accadere dopo. Gli autori di questo bellissimo libro per bambini (ma anche per tutti i bambini che si nascondono dentro gli adulti), tramite un linguaggio piano e stupende illustrazioni, conducono il lettore in un viaggio fantasioso attraverso diversi sistemi di organizzazione della produzione e dello scambio, da quelli centralizzati ai sistemi di mercato ai correttivi di disuguaglianze ed inefficienze. La narrazione permette agli autori di toccare alcuni temi base di economia: dal ruolo dei prezzi come segnali di scarsita', alle diverse conseguenze di concorrenza e monopolio sui prezzi di mercato, all'importanza degli incentivi nell'indurre diversi comportamenti da parte di lavoratori, imprese, governi.

Gli autori riescono perfino a discutere temi complicati, come la produzione di beni pubblici, l'assicurazione contro eventi avversi, la correzione di esternalita' negative come l'inquinamento. Ad esempio, va bene l'economia di mercato, ma come si fa se un contadino che aveva investito tutto in una semina vede il proprio raccolto distrutto da un'improvvisa e violenta tempesta? Lo si lascia morire di fame? Gli si da un sussidio? Ma se gli diamo un sussidio, come si fa ad evitare che se la prenda comoda e non lavori piu'? La storia tratta questi temi con tocco leggero ma al tempo stesso intelligente, illustrando i fattori principali da considerare quando si disegnano delle politiche pubbliche in questi ambiti.

In fondo al libretto, il lettore trova alcune schede sui temi toccati nel corso della narrazione: queste schede, rivolte al lettore adulto, discutono i vari sistemi di produzione e di scambio descritti nella storia, gli incentivi economici e i fattori che entrano in gioco con ogni sistema - un ulteriore spunto di riflessione per chi volesse approfondire questi temi.

Riassumendo, si tratta di una ottimo lavoro che, attraverso una storia per bambini, spiega alcuni temi fondamentali di economia: un contributo importante per le nuove generazioni che riempie un vuoto nella letteratura per l'infanzia e che fornisce delle chiavi interpretative del reale utili a qualsiasi eta'. Il libro e' adatto per giovani lettori e lettrici dai 7-8 anni in su.

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Commenti

Ci sono 10 commenti

da quando ho scoperto che l'autore abitava dall'altro lato di via berengario.

non è niente male, mi sarebbe piaciuto stampato in un formato almeno quadruplo.

maledetta economia! :-)

Anch'io abitavo su un lato di Via (viale ) Berengario fino a qualche anno fa.

So che non c'entra, ma prego qualche titolato del Chicago Blog di rispondere opportunamente all'insulso ed ignorante Prodi ed alle sue boiate sulla Thatcher:
www.dailymotion.com/video/xyuto4_addio-thatcher-prodi-ha-provocato-l-attuale-crisi-videodoc-ha-cambiato-il-mondo-ma-accresciuto-dispa_news

farebbe bene a leggere l'elogio di Margaret Thatcher fatto da Barack Obama e quindi chiedere scusa.

Segnalo i due ottimi articoli di risposta pubblicati dal sito dell'Istituto Bruno Leoni, uno di Debenedetti (sole 24 ore) e l'altro di Lottieri (Il Giornale):

http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=12275

 

 

Spero che NFA non sia da meno.

 

(Ps: come al solito ho sbagliato il thread ma non si può correggere . . .)

redattori@noisefromamerika.org (posta indirizzata ai redattori del sito).

Sono davvero contenta di averlo acquistato, si legge in un soffio e lascia la voglia di farlo circolare e di farlo conoscere.

Complimenti.