Una tendenza pericolosa

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Il decreto del Sig. Mastella che rende reato penale l'espressione di opinioni che "negano" i crimini contro l'umanita' etc. mi appare una scivolata pericolosa.

Il decreto del Sig. Mastella che rende reato penale l'espressione di opinioni che "negano" i crimini contro l'umanità etc. venne approvato dal Consiglio dei Ministri. Mi appare una scivolata pericolosa verso l'autoritarismo.

Numerosi, centinaia in verità, storici hanno già notato come delle due l'una:

o negare i fatti è come incitare alla rivolta contro F=ma oppur è l'espressione di opinioni false e falsificanti, che vanno combatture con le tradizionali "armi" della razionalità dispiegata.

Leggi del genere (in France, p. es., Loi Gayssot, 1990 dal nome del deputato comunista che la inventò) sono già in funzione in altri paesi europei in cui in generale non esiste una clausola costituzionale che impedisce ai governi di occuparsi di opinioni.

Fanno, a modesto avviso dl sottoscritto, schifo sotto il profilo legale (quando vi sarà una maggioranza musulmana, sarà reato denigrare il profeta?) e, forse peggio, promettono di dare ancor maggiore visibiltà agli scarafaggi che si aggirano in varie scuole e università, sostenendo che le camere a gas erano per la derattizzazione dei treni, che la risiera di San Sabba veniva usata come forno per i grissini, e così via. Una volta che essi siano processati, i loro scritti dovranno esser più conosciuti e così via.

Per chi voglia esempi, si veda il processo a D. Irving (detenuto per mesi in Austria per le sue opere "negazioniste".) Diverso esito ebbe il processo contro la defunta Sig.ra Fallaci, in France, per incitamento al "conflitto razziale".

Su diverso fronte, si vedano le opinioni di N. A. Chomsky, appunto contro la Loi Gayssot, ora pubblicate in Cahier de L'Herne (eds. Brickmont & Franck), Paris 2007

 

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Commenti

Ci sono 10 commenti

sono d'accordo.

 

Non solo: per aiutarci a far comprendere l’umore del “legislatore”, oggi Napolitano ha identificato erroneamente ma significativamente l’antisionismo con l’antisemitismo, restringendo gli spazi politici a chi osa criticare la politica israeliana.

 

Inoltre si e' introdotto il reato di “discriminazione per orientamento sessuale” che permetterà di mettere in carcere coloro che metteranno in dubbio l’idoneità di un insegnante omosessuale, o preferiranno un eterosessuale ad un gay nella scelta di un impiegato.

Questo causerà gravi problemi a milioni di italiani che non accettano queste imposizioni della lobby gay e alle isituzioni cattoliche che, con le nuove leggi, non potranno più insegnare liberamente la propria dottrina. Il governo di sinistra ci prepara ad un giro di boa nei costumi stile Zapatero

Non mi pare che Napolitano e le altre cariche istituzionali vogliano "identificare" antisionismo ed antisemitismo, tout court. Il loro mi sembra un (giusto) tentativo di smascherare il subdolo gioco di alcuni "pensatori", tipicamente di destra, che consiste nel presentare come antisionismo quello che è invece razzismo vero e proprio, al fine di migliorare la "digeribilità" delle proprie tesi ed assicurarsi un pubblico più vasto.

Nulla di nuovo sotto il sole: rimando per esempio alla polemica degli anni 1930 fra "razzismo spiritualista" "razzismo biologico" ed altre sottocorrenti.

Quanto al voler imporre il rispetto per il prossimo coi decreti... No, decisamente non è una cosa esaltante. Ma è un discorso diverso.

 

Giulio, probabilmente nel tuo commento c'e' un'ironia fine, che ad un rozzo provinciale come me sfugge. Ho letto bene? Davvero hai scritto:

"Inoltre si e' introdotto il reato di “discriminazione per orientamento

sessuale” che permetterà di mettere in carcere coloro che metteranno in

dubbio l’idoneità di un insegnante omosessuale, o preferiranno un

eterosessuale ad un gay nella scelta di un impiegato.

Questo causerà gravi problemi a milioni di italiani che non accettano

queste imposizioni della lobby gay e alle isituzioni cattoliche che,

con le nuove leggi, non potranno più insegnare liberamente la propria

dottrina." ?????

Imposizioni della lobby gay? Ti ricordo l'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali

davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua,

di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine

economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e

l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della

persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori

all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

E quale dottrina le istituzione cattoliche non sarebbero libere di insegnare?

 

Gianluca, sappiamo tutti perfettamente che una legge di questo genere potrebbe facilmente essere strumentalizzata da magistrati "democratici" per attaccare chi combatte la pericolosa deriva zapaterista che sta attraversando l'italia.

 

Perché, perché, perché, perché, perché vi sorprendete: l'Italia ha una debole tradizione liberale. E, quanto ai neoreati di opinione, è in ottima compagnia...