La Rai e il signor Landolfi

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Destra e sinistra finalmente d'accordo!

È bastato che Casini parlasse di vendere Rai 1 per scatenare destra e sinistra in difesa della proprietà pubblica della Rai, noto bastione di libertà, professionalità e imparzialità. Tra le varie reazioni ci piace in particolare segnalare quella del signor Landolfi, presidente aennino (ossia, di AN) della commissione di vigilanza.

Questo è lo stesso signor Landolfi che, quando Gad Lerner diventò direttore del TG1, lo avvicinò con un fogliettino contenente il nome di una sua protetta da sistemare. Il fatto venne denunciato da Gad Lerner stesso quando se ne andò. Qui trovate la cronaca dell'epoca. Per inciso, il signor Landolfi non smentì affatto, spiegò che non ci trovava nulla di male nell'aiutare una povera precaria a trovare un posto fisso e, sure enough, il posto venne poi prontamente trovato.

Sicuramente episodi del genere sono all'ordine del giorno in Rai e in tante altre imprese pubbliche. Colpisce in verità, in questo caso, la spudoratezza dell'azione. Gad Lerner in fondo è persona di idee politiche opposte a quelle di Landolfi. Mr. Landolfi riteneva ovviamente che destra e sinistra non fa molta differenza purché ci sia qualche contribuente da mungere (pardon, lavoratore precario da aiutare). Forse non si aspettava che la cosa sarebbe stata resa pubblica, e in effetti se Lerner non avesse perso il lavoro la cosa non si sarebbe saputa.

Ma anche una denuncia, che sarà mai? Che prezzo si paga per sfruttare una impresa pubblica a fini personali? Nessuno. Infatti Mr. Landolfi è sempre lì, a 'vigilare' sulla Rai e a vomitare cazzate.

 

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Commenti

Ci sono 5 commenti

Carino, elegante. Ma anche Lerner pero'. Capisco giusto?  Ha trovato lavoro alla tipa e ha denunciato il fatto dopo essere stato mandato via? Mi sa che Landolfi aveva ragione a pensare "bene"  di Lerner.

 

No, no, il buon Lerner non c'entra. La tipa venne sistemata dopo che lui se ne era andato e aveva fatto la denuncia. La sua unica colpa fu di non denunciare immediatamente il fatto.

 

 

Come venne segnalato, nei lontani Giugno e Settembre del 2006, l'errore e' concepire il

fenomeno del controllo politico come un semplice comitato che si cura

di vedere come i denari pubblici, del contribuente vale a dire, vengano

utilizzati, bacchettando chi li spreca. Il controllo e' un mal nominato

comitato che difende una cosca detta "RAI". In cambio come in tutti i

buoni procedimenti di "do ut des" la cosca deve produrre favori:

dalle tartine ai ricevimenti, ai biglietti al concerto, al

finanziamento del film del figlio della cugina del ministro che

ambizioni artistiche e cosi' via. Gli esempi sono tutti reali. Per chi

abbia dubbi basta guardare la legge sul cosidetto articolo "28" o i

finanziamenti dati a pellicole di grande valore artistico come le opere della

signora Punturieri in Ripa di Meana sulle cattive ragazze.

Rimando

ad un solo caso semplice, semplice. Quale consiglio di amministrazione

o comitato del Gosplan avrebbe lasciato passare la "marachella"

seguente.

Non molti anni fa, chi di voi vive qui lo ricorda, ci fu l'usuale "frou frou mediatique"

a proposito della signorina Lewinsky di infame memoria. Dicono i

maligni che fu a causa della sua avvenenza che una baracca che

fabbricava aspirine in the Sudan fu rasa al suolo, operai e managers

inclusi.

Sia come sia, ai posteri l'ardua sentenza.

La

RAI nelle persone della Sig.ra Mara Venier e del Sig. Bruno Vespa la

invito' a Roma non si sa bene per quale motivo (farla vedere? farla

parlare di politica? di borsette? di sigari?) e spesero qualche cosa

che e' l'equivalente attuale di 16,000 euros per portarla a spasso, a

far la spesa in Via Condotti, a farsi la doccia in albergo. La

signorina in questione mai apparve in nessuna trasmissione (qualcuno

forse da Penn Ave in DC fece presente che "enough is enough", temo) e

quindi i soldi, ripeto del contribuente vennero buttati nelle capienti

borsette della Signorina Lewinsky (available, by the bye at the

real-monica.com)

Qualcuno mi dice se ho torto o se i due personaggi in questione come minimo, minimo, dovrebbero rimborsare il maltolto?

Naturalmente

la commissione di controllo controllo' nulla, mi risulta, e continuo'

nell'arduo compito di garantire che se c'e' una bella immagine del

porta-occhiale a tracolla del presidente della camera vi sia subito

dopo una bella immagine della borsetta dell'onorevole Prestigiacomo.

Ritorno, tempo permettendo e midterms finiti sullo status delle presenti proposte per (provare a) ripulire il letamaio.

 

 

Una domanda da ignorante: come funziona negli USA il canale televisivo pubblico (PBS)? Come si finanzia? So che fa molto fundraising (lo so perche' anch'iogli do i mie due dollari), e immagino sia finanziato in parte da fondazioni private varie (le solite, MacArthur eccetera). E poi? Chi lo dirige? Chi lo controlla?

A me le cose di PBS piacciono (anche se sono spesso soporifere....). E poi sono gli unici a cui permettono di moderare i dibattiti presidenziali ogni quattro anni.

 

cpb.org

with ample description of what it is to produce for Pbs