Quelli che sbagliano anche quando copiano: il caso Alfano-Brunetta

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Dove si commenta la raffazzonata scopiazzatura del programma di fermare il declino da parte del PdL.

Avete presente quegli studenti un po' zucconi che proprio non ci arrivano e allora cercano di copiare? Ma che sono così zucconi che, siccome appunto proprio non ci arrivano, perfino quando copiano riescono a infilarci degli errori? Bene, la politica italiana ci ha offerto un altro illustre esempio di questa variegata umanità.

Il PdL, ci viene detto, ha elaborato una proposta di abbattimento del debito pubblico. La proposta è stata illustrata da tal Angelino Alfano, gestore pro tempore del partito in attesa del ritorno del padrone, di cui conoscevamo le doti di leguleio ma di cui ignoravamo la lucidità di pensiero su temi economici. Il PdL, dicevamo, ha messo insieme un po' di gente e ha ''elaborato una proposta''.  Purtroppo, a nostra conoscenza, lo studio completo non è stato reso noto, per cui dobbiamo accontentarci di quanto sinteticamente riportato sul sito del partito.  Rileggiamolo insieme:

 

“Gli obiettivi principali - ha precisato Alfano - che ci siamo prefissati sono due: la riduzione del debito pubblico al di sotto della soglia del 100% e la conseguente riduzione della pressione fiscale di un punto l’anno per cinque anni. La diretta conseguenza è la possibilità per cittadini e imprese di poter disporre di maggiori risorse.

Lo strumento che utilizzeremo sarà un Fondo privato a cui lo Stato cederà parte del suo patrimonio pubblico per la valorizzazione e vendita a investitori italiani e stranieri tramite l’emissione di obbligazioni. Ciò ci consentirà di poter incassare una cifra stimata di 15/20 miliardi l’anno (un punto di PIL), per un totale di 400 miliardi.

 

Ai lettori di questo sito, immagino, non può sfuggire che alcuni di questi numeri già sono apparsi altrove. Portare il rapporto debito/PIL sotto il 100% (a proposito, Angelino: si dice 100% del PIL, non 100% e basta, altrimenti non ha senso; scusa la pedanteria) anche attraverso vendita del patrimonio è il punto 1 delle proposte di ''Fermare il declino''. Ridurre la pressione fiscale di 5 punti in 5 anni è il punto 3. Numeri sospettosamente uguali.

Ma, come dicevamo, lo studente zuccone che proprio non ci arriva riesce a sbagliare perfino quando copia. E quindi armiamoci di matita rossa e proviamo a spiegare un po' meglio come stanno le cose.

Primo: quando si copia, non si possono saltare i pezzi. Tra la proposta 1 e la proposta 3 c'è, sorpresa sorpresa, la proposta 2. La quale dice questo

 

2) Ridurre la spesa pubblica di almeno 6 punti percentuali del PIL nell'arco di 5 anni.

 

Si vede che la proposta è stata trovata troppo sconveniente, e quindi è saltata.  Peccato che, senza questa proposta, le altre due non stiano in piedi da sole. Non si può portare il rapporto debito/PIL al 100% e in più ridurre la pressione fiscale di 5 punti senza ridurre la spesa. Ma l'allergia del PdL alla riduzione della spesa è ben nota, per cui non continuiamo.

Secondo: quando si copia è bene evitare di aggiungere parole di cui non si capisce il significato. Per schivare la parte sulla riduzione della spesa, il buon Alfano vuol farci credere che dalla sola riduzione del debito mediante dismissioni risulterà ''la conseguente riduzione della pressione fiscale''. Angelino, no. Non consegue proprio per nulla. Facciamo un esempio semplice semplice, con numeri arrotondati, così magari capisci. Nel 2012 lo stato italiano si prevede spenderà circa 85 miliardi di interessi, su un debito di circa 2000 miliardi. Ne risulta un tasso medio del 4,25%. Il PIL è circa 1600 miliardi. Ora, supponiamo di portare il rapporto debito/PIL al 100%, rimborsando 400 miliardi ottenuti mediante dismissioni. Quanto si rispamia in termini di spesa per interessi? La riposta è 400 X 4,25% = 17 miliardi. Che sono, più o meno, un punto percentuale di PIL. Gli altri quattro che mancano per ridurre la pressione fiscale, Alfa', da dove li pigli? 

Vedi Alfa', forse ora potrai meglio apprezzare che noi quel punto sulla riduzione della spesa non lo abbiamo messo a caso. A differenza di pagliacci e ciarlatani vari che blaterano da 20 anni di ''meno tasse per tutti'', noi i conti siamo abituati a farli, e a farli bene. Quei 6 punti di riduzione della spesa purtroppo servono, non sono lì perché ci divertiamo a mettere numeri a caso. Un paio di punti circa servono ad assicurare che il pareggio di bilancio venga raggiunto e mantenuto (visto che, ricordiamo, non ci siamo ancora arrivati) e il resto serve a finanziare la riduzione delle imposte. Perché la riduzione della spesa per interessi da sola non basta, e chi racconta il contrario o non sa fare i conti o è in malafede.

Terzo: quando si mettono dei numeri non copiati, bisogna stare attenti che i conti tornino. Ci dici ''ciò ci consentirà di poter incassare una cifra stimata di 15/20 miliardi l’anno (un punto di PIL), per un totale di 400 miliardi''. Due cose. Per ripetere quanto detto al punto precedente puoi solo usare il calo degli interessi per finanziare la riduzione delle imposte. Se cali le imposte di un punto di PIL l'anno perché hai entrate straordinarie da dismissioni di un punto di PIL l'anno vuol dire che non hai capito nulla, e finirai per spaventare (giustamente!) i mercati e far arrabbiare (giustamente!) i partner europei. La riduzione delle tasse si finanzia con riduzione della spesa corrente, non con le entrate straordinarie. Poi, di grazia, ci spieghi come si arriva ai 400 miliardi partendo da 15/20 miliardi l'anno per 5 anni? Noi, anche prendendo l'ipotesi massima di 20 miliardi annui, arriviamo a 100. Magari a qualcosa di più capitalizzando o robe del genere, ma con tassi realistici facciamo fatica ad andare oltre 120. Il resto, siamo veramente curiosi di sapere, da dove arriva?

Si lo sappiamo, che ne servono 400 di miliardi per portare il debito al 100% del PIL. E, tanto per ribadire cose già dette, è per questo che c'è il punto 2 sulla riduzione della spesa nelle nostre proposte. Ti facciamo osservare un'altra cosa: nel nostro punto 1 abbiamo scritto che la riduzione del debito va raggiunta anche attraverso la vendita di patrimonio pubblico. Te lo mettiamo in grassetto qua, e lo abbiamo messo in grassetto prima. Quella parola non l'abbiamo messa a caso. L'abbiamo messa perché sappiamo che le dismissioni da sole non bastano.

E siamo arrivati in fondo. Ci sarebbe da discutere sugli aspetti più squisitamente tecnici delle dismissioni così come sulla credibilità di chi arriva allegro e giocondo, dopo aver passato tanti anni al governo, a spiegare cosa dovrebbe fare chi governa. Ma se ne è già parlato, per cui ci limitiamo a fornire il link.

Insomma, un disastro. Un altro esempio, se mai ce ne era bisogno, di una classe politica fallimentare e allo sbando. Via, vanno mandati via e basta.

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Commenti

Ci sono 86 commenti

Inoltre se si riduce di 400 miliardi il debito i 17 miliardi di conseguente riduzione degli interessi restano tali anche per gli anni a seguire e coprirebbero anche per essi  il primo 1% di riduzione delle tasse. Per il secondo step occorrerebbero altri 400 miliardi di riduzione del debito e così per ilterzo fino al quinto. (la riprova è che azzerando il debito, 400 X 5, si risparmierebbero circa 85 miliardi che corrispondono a circa il 5% di tasse).

 

E' evidente che ridotti alle strette il PdL è  sono costretto a  copiare le buone idee liberali. Siamo tutti certi che non siano in grado di attuarle per manifesta e dimostrata incapacità.

Ma la casalinga di Voghera, come si convince? Come distinguerà il grano dal loglio?

 

Serve trovare una strategia di comunicazione efficace

Purtroppo di comunicazione so poco e capisco anche meno. Però, ecco, a me le due seguenti frasi sembrano facilmente comprensibili anche dalla mitica CdV:

1) Ma se siamo in deficit, come fai a tagliare le tasse se non tagli anche le spese? Quello di FiD hanno il coraggio di dirlo, il PdL invece continua a pigliare in giro.

2) Ma se non han tagliato le tasse in tutti gli anni che son stati al governo, con che coraggio saltano fuori adesso?

La casalinga di Voghera per definizione non e' liberale. Liberali possono esserlo solo pochi apparenenti ad una elite intellettuale. In qualsiasi parte del mondo.

Ma la battaglia delle idee e' importante, e solo gli intellettuali possono combatterla. Alla fin fine sono le idee che decidono.

in cosa la proposta di alienazione di Mario Baldassarri differisce da quella di Alfano-Brunetta?

ho provato a cercare questa proposta sul sito del proponente senza riuscire ad individuarla. Se ci dai riferimenti o una sintesi, magari possiamo capire di cosa si tratta.

... forse la sintesi riportata sul sito PDL è appunto una sintesi. Bisognerebbe valutare il documento completo, se esiste. Puo' anche darsi (lo dico per pura ipotesi speculativa) che la riduzione di spesa ci sia nel progetto, ma che non sia stata enfatizzata nella sintesi per non spaventare l'elettorato.  Visto che palesemente ci sono molti punti che non quadrano nell'esposizione di Alfano o i professori che hanno sviluppato la proposta non sono all'altezza oppure molti aspetti sono stati taciuti durante la conferenza stampa.  Da notare pero' che quando si comunica una proposta questo deve essere fatto in modo completo e coerente, se si vuole essere forza credibile di governo.

Intanto è interessante vedere come la notizia è stata riportata da altri media, perché ci sono nuove "perle" qui e qui

oltre a Brunetta, che sogna Stoccolma, hanno collaborato anche queste menti: Paolo Romani (che credeva di registrare una puntata di "Colpo Grosso),  Luigi Casero (commercialista di Legnano che almeno ha più abitanti di Sondrio), Daniele Capezzone (che ne sa?) e i professori Francesco Forte (che dati i precedenti incarichi di debito pubblico se ne intende), Rainer Masera (della prestigiosa Università telematica Guglielmo Marconi in gara neck to neck con la Washington University) e Paolo Savona (che non vede l'ora di tornare alla lira). Si puo pertanto rispolverare la giaculatoria: "ne usciremo prima e meglio degli altri!" E' un pò che non la sento.

In ogni caso sul sito di Sforza Italia c'è l'interpretazione autentica che più autentica non si può.

 

questo giuseppeesposito che linki che confonde riduzione del debito con gli interessi risparmiati, riuscendo a far più casino di Angelino, sarà un allievo di Brunetta o un neolaureato della Gugliemo Marconi? A saperlo?

Domanda che esula un po' dall'argomento, ma uno studioso che copia (male) lo può vincere comunque il Nobel per l'economia?

Vincere quello per l'economia, senz'altro no. Ma da anni si applica per quello per il copy-right.

Grandi redattori!

Come facciamo a far apparire un articolo del genere, e riassunto, su un quotidiano per iniziare un dibattito e sbugiardare il duo di cui sopra?
Lanciamo un comunicato stampa?

Sull'iniziativa di fermare il declinoho già scritto, quindi non aggiungerò altro. Nel blog di Oscar Giannino poi ho chiarito che l'iniziativa mi appare lodevole  ma che, essendo una proposta con indubbie radici liberiste, sarà presto sfruttata dai vari Gattopardi italiani. La scopiazzatura di Alfano & C. è la conferma di quanto sostengo. Non importa il contenuto della proposta, e gli errori contenuti nella copiatura lo dimostrano, ciò che conta è poter mostrare all'elettorato che non c'è bisogno di votare qualcuno che nemmeno si conosce, visto che più o meno le proposte del PDL sono le stesse. "Tutto deve cambiare perchè nulla cambi".

Si vede la scarsa politicità che vi caratterizza.

L'imprecisione è VOLUTA.

Loro devono acquisire un voto ed un'immagine liberale SENZA perdere il resto e chissenefrega se l'aritmetica non va, per costoro questo si chiama raffinato compromesso politico.

La proposta FiD non avrà mai il resto e quindi fa i conti giusti, cosa di cui notoriamente non frega molto a nessuno in Italia

 

... cosa di cui notoriamente non frega molto a nessuno in Italia.

 

Cosa vero a fino ad ieri. Diciamo fino alla fine di dicembre 2011.

Da vari mesi gli italini sono costretti a fare i conti.

Gli interessa molto capire come fare a non pagare altri conti dell'ignoranza in futuro.  Quei pasti che credevano gratis (perché cosi' era stato loro fatto intendere) e che ora arrivano con gli interessi.

Allora di comunicazione un po' me ne intendo e sopratutto sono 18 anni che vendo per mestiere e ho avuto molte "CdV". Mi è capitato di sentire la conferenza stampa di Angelino sulla presentazione e in tutto questo bailamme ha usato un concetto semplice che cito ma a memoria quindi con possibili errori. Abbiate la bontà di leggere tutto il ragionamento è lungo e poi dite che ne pensate

Una famiglia ha 3 figli ha molto investito e ha 3 case di cui una acquistata il mutuo e le altre le ha ricevute in eredità. Purtroppo con la crisi uno dei genitori ha perso il lavoro quindi per un po' hanno resistito con i beni personali poi sono finiti anche quelli. Ora un buon padre di famiglia cosa deve fare continuare a pgare i debiti o ha intenzione di pagare gli studi ai figli vendendo una casa....

Allora il messaggio è semplice ed empatico ( chi non si rivede in quel padre ) inoltre fa un ragionamento che anche se superficiale è di buon senso e la CdV lo capisce piange e dice che bravi e che onesti sono questi qui e li vota.

Come superare questo? Sfidando sullo stesso piano e dire "ad esempio"

Ma questo padre che ha comprato la casa a 300k€ e con il mutuo ha accumulato interessi per un costo complessivo di 450k€ ed in 10 anni ha già pagato 150k€ quindi ha un restante debito di 300k€, bene se vende la casa a supponiamo 500k€ ( quindi molto bene ) e pagherà la banca gli restano 200k€ e deve mantenere 3 figli che andranno al primo anno di università e che spendono a testa 20k€ annui per finanziare l'università dei figli e per dare anche dei soldi in casa non solo dovrà vendere la casa ma anche tagliare cinema, pizza le vacanze in Sardegna i regali di natale e tutto quello di superfluo che non si può più permettere perché da ricco che era è diventato più povero. In questo modo finanzierà il futuro dei figli. Se invece con i 200k€ che ha realizzato si compra il nuovo SUV da 50k€ e regala alla moglie l'anello da 10k€ e fa delle bellissime vacanze a Malinidi allora non solo non avrà tolto il futuro ai figli ma ad uno dei tre eredi avrà tolto una casa che gli sarebbe toccata di diritto generando inimicizia tra i fratelli.

Mi sembra una buona risposta in termini di comunicazione alla CdV che piangerà pensando alla famiglia che si sfascia ai figli che litigano per quel padre sciagurato.

E non li vota più

Ho sbagliato tanto?

Corretto ma lungo e difficile.

Non vedi com'e' piu' soave e sintetico Angelino ?

Noti l'assenza assoluta di numeri e della piu' elementare addizione ?

L'inevitabile omissione di qualunque prospettiva temporale ?

 

 

 

Bisogna cercare un'alleanza con il Movimento 5 Stelle.

Con quelli del PD e PdL non si può comunicare, il M5S forse è l'unico con cui si può trovare un buon compromesso per alcuni punti del programma di Fermare il Declino.

 

Allo stato attuale, Fermare il Declino non avrebbe i voti necessari nemmeno per entrare in Parlamento. Allearsi col PD significherebbe sottomettersi ed essere emarginati ad "estremisti delle liberalizzazioni", e anche in caso di un'ipotetica sfiducia dei rappresentanti di FiD, il PD non perderebbe granché.

 

Fermare il Declino purtroppo poi non coinvolge allo stesso modo degli altri partiti (perché non racconta una sequela di panzane per puro consenso politico) gli italiani, e non è gradito ai poteri corporativi, quindi anche la visibilità e la capacità di comunicare col resto del Paese sono fortemente limitate.

 

Il M5S è riuscito, in questi mesi di agonia, a fare breccia nei sentimenti di rabbia e indignazione degli italiani. Peccato sia prevalentemente un movimento populista e allergico al liberalismo, però è paradossalmente l'unico con cui è necessario trovare un'intesa.

 

Peccato sia prevalentemente un movimento populista e allergico al liberalismo, però è paradossalmente l'unico con cui è necessario trovare un'intesa.

 

Il fatto è che la "sequela di panzane" che Grillo propina ai suoi adoratori/seguaci/spettatori (per esempio quelle sul signoraggio, sulle scie chimiche, gli OGM l'EURO e mi fermo qui perché dovrebbe bastare) dovrebbe farci capire che non è diverso agli altri nel raccontare al suo pubblico di riferimento le cose che il pubblico stesso vuole sentire. Che differenza vediamo rispetto ad altri? Piuttosto mi chiedo se "popolo delle 5stelle" ha qualche cosa in comune con noi. Forse quella parte di popolo leghista che si è orientata verso Grillo potrebbe vedere nel decimo punto potrebbe trovare 1/decimo di adesione ma per il resto erano persone attratte dal proezionismo "anti-cinese" e cose simili.  E la parte erosa a Di Pietro? Abbiamo radici comuni con il giustizialismo? Naturalmente è necessario discutere  con tutti ma solo con qualcuno riusciremo a trovare accordi. Su Grillo sono molto scettico.

Prima di cercare alleanze, bisogna capire se "fermare il declino" vuole essere un partito politico, la qual cosa non e' scontata.

Da quello che ho capito, il piano e' di arrivare ad ottobre e vedere cosa succede, e mi sembra un ottimo piano. L'obiettivo e' quello di aiutare gli italiani, non quello di fare un partito politico. O no?

Cosa puo' essere, se non un partito politico? Non so, la prima cosa che mi viene in mente e' un "influente movimento culturale".

Scusate ma l'osservazione pedante non l'ho capita (sarà che sono in vacanza):

 

 

Portare il rapporto debito/PIL sotto il 100% (a proposito, Angelino: si dice 100% del PIL, non 100% e basta, altrimenti non ha senso; scusa la pedanteria)

 

 

Le misure debito e PIL sono espresse nella stessa unità di misura (EUR), quindi calcolando il rapporto si ottiene un numero assoluto. Che senso ha quindi specificare 100% del PIL?

Dato che il testo dice  letteralmente"Gli obiettivi principali - ha precisato Alfano - che ci siamo prefissati sono due: la riduzione del debito pubblico al di sotto della soglia del 100% e la conseguente riduzione della pressione fiscale di un punto l’anno per cinque anni." la contestazione è ovviamente corretta, è Alfano che esprime con un numero assoluto ( il 100% ) una variabile ( il debito pubblico ) che deve essere espressa in €.

 

Portare il rapporto debito/PIL sotto il 100% (a proposito, Angelino: si dice 100% del PIL, non 100% e basta, altrimenti non ha senso; scusa la pedanteria)

 

Le misure debito e PIL sono espresse nella stessa unità di misura (EUR), quindi calcolando il rapporto si ottiene un numero assoluto. Che senso ha quindi specificare 100% del PIL?

 

 

Come scrive Puricelli, e' giusto criticare il testo del PIL perche' recita "debito al 100%" allo stesso modo andrebbe modificato anche il testo dell'articolo di nFA perche' per vicinanza il "100%" criticato si riferisce piu' a "debito/PIL" del testo nFA che non al testo errato del PDL.

Quest’articolo mi ha ricordato il metodo Tremonti in TV nei tempi d’oro. “Un insulto generale, due insulti all’opponente di fronte, 4 numeri aritmetici e la televendita del “se so criticare, so anche fare. Quel metodo è stato addotto da tanti (nel bene e nel male) ...
Ma andiamo con ordine…

 

L’ incipit è formidabile: Gli studenti che non ci arrivano e allora cercano di copiare sono gli zucconi. … Hmm...  Siete proprio sicuri? È un comportamento negativo? … Mmm…

 

 Poi viene una breve e condivisibile “caratterizzazione” di Alfano e la citazione della sua proposta:”  bla bla bla [metterò i  puntini]… 2 obiettivi: ..riduzione del debito pubblico… sotto …100%..e…riduzione della pressione fiscale …..[nota bene: i numeri sono in corsivo e quindi saltabili].. La diretta conseguenza è … per cittadini e imprese … maggiori risorse. …. sarà un Fondo privato a cui lo Stato cederà ……….vendita a investitori italiani e ……. ..una cifra stimata di 15/20 miliardi l’anno ….. totale di 400 miliardi.”

 

 No-o-o-o!!! Sacrilegio-o-o!!  Alfano ha copiato la nostra proposta. Brutto ladro e pure di notte. Già lo vedo con la tutina azzurra uscire dal sedere del padrone e andare a forzare l’impenetrabile cassaforte di quelli del FiD. Vergogna zuccone!

 

Dopo, l’articolo spiega che Alfano ha pure fatto 3 errori:

 1 Non vuole tagliare la spesa pubblica.
Invece e’ una cosa fondamentale: “senza questa proposta [numero 2 di quei “10 Interventi per la crescita” depredati], le altre due [numero 1 e 3 di quei 10],  non stanno in piedi da sole”. Ah… ed io che mi mettevo in croce quando ho letto i 10 interventi: “ Anvedi che l’hanno trovato il modo di farli separati e tu non lo vedi… Zuccone!” Nella realtà nei “10 Interventi per la crescita” i primi 3 sono indivisibili. Leggo 10 - vedo 8 oppure vedo 10 - leggo 8 … Sono solo i primi 3 quelli indivisibili?... Sono d’accordo sulla necessità del taglio e Alfano non mi convince, ma una leggera impressione che anche quelli di FiD mi stiano a piglia per… rimane.

 2 Ha usato la parola “conseguente”.
Una parola fon-da-men-ta-le. E’ vero. Una parola importante, significativa, ma che interessa i tecnici, non la mitica CdV.
Anche qui c’è un curioso accostamento linguistico: “Quei 6 punti ….., non sono lì perché ci divertiamo a mettere numeri a caso. Un paio di punti circa...” Ecco. Se i numeri non sono a caso, mi aspetterei una cifra netta: 2 o 2,3, ma non “un paio circa“. Siccome siamo attenti alle parole...

 3. Ha sbagliato il calcolo di stima.
Alfano è impreciso, ma di lui me ne frego. Nei vostri “10 interventi per la crescita” ho notato il vostro “anche” e quell “anche” (cioè i soldi mancanti vanno ancora trovati da qualche parte) m’inquieta assai.


Insomma il messaggio sembra questo: Alfano sei un ladro, giù le mani dalle nostre 10 (o  8 o quelle che sono) proposte. E quando scrivi, devi allegare anche un pdf con 120 “circa” pagine di calcolo. Altrimenti per noi sei uno zuccone,  zuc-co-ne,     zuc-coooo-ne.


 Mmhh.


Certo quando ti rubano un’idea e la spacciano per loro non è bello. Per ribattere al ladro si può discutere sui dettagli, come avete fatto voi, oppure come Giannino insistere che i ladri non sono presentabili. All’inizio potrebbe funzionare. Non so se è una cosa buona parlare “dell’illusione ottica di una riduzione del debito ai fini statistici” come fa Giannino a proposito di quel Fondo Privato dopo che lo zio Draghi ha promesso i soldi facili “perché l’euro è per sempre”. E’ un po’ tecnico e sembra troppo tedesco.

In ogni caso voi cosa volete fare?

Volete diventare una forza politica? Certo si potrebbe mettere una royalty:” Ue dotto. Quando dici “taglio alla spesa” devi versa 10 euro a FiD per copyright sui “10 interventi”. E poi altri 10 perché hai usato la banconota col numero 10 sopra. “ In parlamento il partito più vecchio campa già 20 anni su una parola, e a forza di bla-bla-bla ha già vinto 3 campionati del mondo, sconfitto la mafia e rifatto il paese. Già vedo a Porta a Porta:  “E’ meglio l’abbattimento del debito reale o di quello vero?” Spero che le 10 proposte non siano la fine del vostro pensiero, ma solo l’inizio e quindi per combattere i ladri si deve andare avanti e superarli ogni giorno. Lavorare a tempo pieno.

Siete un’ incubatrice di idee? Allora dovete festeggiare che Alfano sia venuto a rubare da voi. Mica potete scegliere chi prende le vostre idee. Le rovina? E’ come sempre: ”quelle brutte vengono realizzate in toto, quelle buone peggiorate.” Se le ide sono brillanti, anche un 50% potrà andar bene, se son le solite, chi se ne frega.
 

Avete pensato che tutto sarebbe stato facile e leale? Avete pensato che Alfano avrebbe abbandonato il campo perché ci sono quelli del FiD e perché l’opinione pubblica e’ un arbitro cosciente ed imparziale? Avete immaginato che una CdV dopo aver ammirato le vostre proposte, le avrebbe messe sottovuoto nel frigorifero e le avrebbe tirate fuori durante i festeggiamenti per farle vedere agli ospiti insieme con i 34 segreti di Fatima? “Ma guarda che roba da rivoluzionari. Sono come Gandhi o Robespierre insieme: non 2, non 3, non 5, non 7 , ma 10 punti tonti tondi e al 10 punto vogliono introdurre il vero federalismo. Ti rendi conto? Federalismo…quello vero si intende, vero verissimo. E già . Vi ricordate “il comunismo con la faccia umana” di Gorbaciov. Era un comunismo diverso. Anche il vero federalismo è diverso da quello normale. Certamente, migliore perbacco.  Ed è già fatto, basta solo introdurlo. E si’ ... Certo sta al 10 posto, ma son tutti legati. Tutti-tutti come una ghirlanda di natale. Se ne manca uno, gli altri non sono più validi. Son troppi?.. ma loro sono gente capace perché conoscono i numeri e la moltiplicazione. E Si’… Chi sa perché non hanno messo anche “Introdurremmo la pace nel mondo.” Ci avrebbe fatto tanto piacere.”

 

Quanti punti di quei  5 del Cavaliere sono stati realizzati? E di quelle 3 I:”Inglese, Internet, Impresa“? Non ne parliamo di “Liberté, Égalité, Fraternité”… Ecco, io credo che Alfano abbia fatto i compiti a casa: ha scelto 2 (due) obiettivi ed è andato a prenderli dai migliori. Come li ha comunicati?: No al debito pubblico e giù le tasse con 2 numeri per far impressione. E chi aspetta da lui una proposta articolata? Siete proprio sicuri che il suo modo di comunicare dal sito di PDL sia sbagliato?

Invece Il vostro articolo… Già le persone in questo blog  (le persone che sono interessate a capirvi) vi chiedono un riassunto… E’ accettabile come una risposta dei tecnici, ma come una risposta politica? Alfano e PDL le elezioni le  hanno già vinte. Certo tra le chiappe del padrone, ma hanno vinto. Ripensare il vostro credo “copiare è da sfigati”? Niente da imparare?

 


E alla fine una parentesi sul tagliare la spesa. Certo ,a parole , niente e nessuno salva lo stato. “Datemi un kilo di tritolo e io con quello scriverò le leggi giuste.” Poi leggo un articolo “La vendetta del bosone” qui da voi. Ed è un esempio del perché i tagli della spesa sono lineari o fallimentari. Perché non vanno mai bene. Ognuno tira fuori il suo sincrotone, il suo caso umano al posto di fare una proposta su come fare il taglio diversamente. E anche il vostro articolo non difende il taglio ma la rivolta contro di lui. Quindi INFN è già spremuto all’osso, un posto fantastico dove non ci sono gli sprechi? Sarà cosi’. Gli italiani a pranzo parlano di calcio, donne e di come sono senza palle quelli che li governano. Gli altri… sempre zucconi.

 

 Con affetto

un bella filippica, ma spero tu ti stia sbagliando e i tempi stiano cambiando...

comunque ci sta che se uno pretende di promettere quello che prometti tu, ma imbrogliando (coscientemente o no), tu hai il diritto di cazziarlo. A prescindere del tuo futuro di politico o di consigliere.

dice che e' nato. Mmm, secondo me, ieri. E saputello. E non e' ancora battezzato. E gli sfuggono, tra l'altro, storia e numeri sia di nFA sia di Alfano e amici  suoi.

Segnalo questa intervista in cui traspare la volontà dell'ottimo Angelino di trasformarsi pian piano anche lui in Cavaliere. La prima tappa, ovviamente, è da "scudiero".

 

http://www.corriere.it/politica/12_agosto_06/alfano-casini-dettare-linea-economica-pd-pdl-no-scudi_d80b967e-df85-11e1-a2e0-2a62fa6322b0.shtml

Come è stato scritto, semmai il fatto che uno dei due grandi partiti possa essersi ispirato alla vostra proposta dovrebbe rendervi lieti, e non generare reazioni stizzite.

Tuttavia mi pare che la proposta del PDL, almeno nella sua genesi, sia cronologicamente precedente o contemporanea alla vostra.

 

Sul sito PDL che avete linkato leggo infatti che:

 

 

La proposta è stata elaborata da una equipe presieduta da Renato Brunetta, con la collaborazione di Paolo Romani e Luigi Casero, di Daniele Capezzone e dei professori Francesco Forte, Rainer Masera e Paolo Savona.

 

Se può interessare, il sito L'Occidentale pubblicò una lettera che Francesco Forte scrisse l'anno scorso, con la quale proponeva qualcosa del genere:

 

 

Pubblichiamo volentieri questo documento, inviato dal Prof. Francesco Forte all'allora premier Silvio Berlusconi in data 1 novembre 2011, contenente la proposta di un 'Fondo di Garanzia e riscatto del debito pubblico' di 450 miliardi, pari al 30% del Pil. Berlusconi fece sua questa proposta di tipo liberale per la crisi del debito in Italia. A tale progetto, tuttavia, si preferì la politica di rigore macroeconomico di natura dirigista del governo Monti.

 

Il testo della proposta, pubblicato dallo stesso sito il 31 Maggio 2012, è qui.

...sul nuovo prodotto:

 

http://www.camelotdestraideale.it/2012/08/05/fermare-il-declino-il-manifesto-di-oscar-giannino-per-un-vero-centrodestra/#comments

 

Cassiodoro

Premetto che sono sostenitore di NfA, e di conseguenza di FiD.

Penso che si dovrebbe fare qualcosa per evitare che chiunque tenti di appropriarsi di una cosa che non gli appartiene, come nell'esempio di "camelotdestraideale".

Se fossi uno che arriva al programma di FiD attraverso questa pagina, garantisco che piuttosto che votarla emigrerei in Zimbabwe.

  mi  sono letto tutti i commenti, beh devo dire che mi gioco una bottiglia di spumante ma più dello 0,00001% FIIIID non prenderà...perrchè...beh pensare di agire come dei professori in aula  è la forma,naturale per voi, ma la più errata per rivolgersi agli elettori...

Pensavo che come primo punto avestre messo : FUORI DALL' EURO...

Boh faremo gli euroschiavi della merkel..

Buon Monti a Voi.

Gianni Z.