Pubblicita' = Regresso: Mastella al Columbus Day

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Oggi e' uno di quei giorni che, se lo obliterano dal calendario, io son contento. Come ciliegina sulla torta, e' arrivata questa ... Ammirevoli gli "italiani d'America", sia nell'uso dell'italiano che nel contare le avenues di Manhattan. Non so se ridere o piangere.
"columbusnews@columbusnews.com"    
 
 
  6:09 pm (29 minutes ago) 

COMUNICATI


Da fonte CCF USA


New York: Columbus Day 2007 un trionfo per ministro della Repubblica Italiana.



A

rappresentare l’Italia al Columbus Day, l’evento italoamericano più

importante del mondo, c’è stato  il ministro della Repubblica italiana,

on. Clemente Mastella, a cui è stato tributato tutto l’affetto e

l’amore per la madre patria da parte di centinaia e centinaia di

migliaia italoamericani dispiegati sulla rinomata Fifty Avenue di New

York.

Un attestato di stima senza precedenti per il rappresentate

dell’Istituzione “Italia” accolto dall’entusiasmo di coloro che la

patria la sentono nel “cuore”, di coloro che ci insegnano,

nell’assoluta ingenuità, a ritrovarci nelle radici, di coloro che con i

loro “sudori” hanno contribuito a “sfamare”  l’Italia:  sono quegli

italiani di serie “B”, costretti ad emigrare, che hanno sempre e solo

dato, senza mai chiedere niente in cambio, se non la dignità.


Chiediamo

al regista Pino Tordiglione, supervisor alla Comunicazione della

Columbus, alcune informazioni sul caso Columbus-Mastella ed alla

domanda, “ cosa è accaduto veramente a NY durante la visita del

Ministro Mastella alle celebrazioni Colombiane?”, risponde:


“Il

Columbus Day 2007 è stata una macchina mediatica straordinaria, oltre

212 tra reti televisive e radiofoniche accreditate, poche italiane, e

quelle poche, sono state capaci di stravolgere e cambiare il

significato della notizia, contro ogni etica deontologica e

professionale, a danno dell’immagine Italia, mi riferisco al caso

Mastella, completamente montato ad hoc, chissà da quale committente.

Da premettere che non sono un sostenitore di Mastella, tutt’altro, e ad

onor della verità, parlo anche come giornalista, mi preme sottolineare

il grande affetto e l’entusiasmo che è stato tributato ad un nostro

ministro della Repubblica Italiana, sia da centinaia e centinaia di

migliaia di italoamericani che dalle Istituzioni Statunitensi –tenga

presente che, quest’anno, la stima della presenze alla parata superano

il numero di un milione-;  è assolutamente assurdo di come sia stato

possibile che i media italiani abbiano catalizzato l’attenzione su

cinque emeriti sconosciuti in cerca d’autore ed ignorare centinaia di

migliaia di nostri connazionali scesi in strada ad onorare

l’Istituzione Italia. Un atto, conclude Tordiglione, che lede la

dignità e l’immagine di una Nazione assolutamente incomprensibile alla

mentalità americana, ritengo che bisogna cominciare a ragionare in

maniera diversa e che l’Italia si dia delle regole.”-


Mary Villano

PT Agency News



P.S. Visto che sono di malumore, non vedo perche' non mettere in evidenza anche questa ennesima prova della stomachevole incoerenza del nostro presidente del consiglio. Il Parlamento Europeo, composto evidentemente di gente meno indegna di quella che frequenta l'Italiano, ha leggermente sfoltito i suoi costosi ed affollati ranghi. Il Trattato di Nizza prevede una riduzione da 785 a 736 del numero degli eurodeputati. L'Italia perde 6 super-pagati ed inutili signori, e Prodi comincia subito ad inveire con il supporto, questa volta, d'entrambi gli schieramenti! Capite, gli hanno tagliato sei lauti stipendi di amici suoi e lui ha fatto due conti: in questa maniera  gli saltano una trentina di posti di lavoro per membri della casta (ogni parlamentare europeo avra' un "indotto" di 4 o 5 portaborse, a dir poco) e s'incazza nero. Alla faccia della casta che si riforma e delle panzane che da Chigi al Quirinale vi raccontano sui costi della politica e la sua natura eletta.

 

Aspettate, la parte migliore e' la finta motivazione logica adotta da governo e parlamentari italiani per cercare di bloccare il mini-sfoltimento. Secondo i politici italiani il numero di parlamentari europei di un paese dovrebbe essere proporzionale non ai residenti ma ai "cittadini", ossia a quelli con il passaporto del paese stesso! Insomma, i nostri cAstosi e cOstosi lorsignori vorrebbero che tedeschi ed inglesi pagassero per far rappresentare a Bruxelles i Tordiglione (vedi sopra) ed i Pallaro di questo mondo. Allo stesso tempo, il signor Prodi ritiene che i 3.5 milioni di immigrati non UE residenti in Italia o i 5 milioni che stanno in Spagna, o 10 e piu' milioni che stanno in Germania, eccetera, NON debbano ricevere rappresentanza alcuna nel parlamento europeo! Costoro gia' non possono votare anche se lavorano e pagano tasse e contributi nei paesi europei dove risiedono; il signor Prodi Romano - cattocomunista coerente e difensore dell'integrazione dei poveri fratelli immigrati quando e' l'ora di fare bassa propaganda  - ritiene non debbano contare nemmeno nel calcolo della rappresentanza europea. Il senador Pallaro ed i suoi famigli, invece, devono essere rappresentati a Bruxelles a spese vostre ('chè loro le tasse non le pagano, non in Italia per certo ma probabilmente nemmeno in Argentina!) 

 

 

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Commenti

Ci sono 6 commenti

Chissá come si traduce 'Tordiglione' in inglese. A me viene in mente 'big turd'.

accolto dall’entusiasmo di coloro che la

patria la sentono nel “cuore”, di coloro che ci insegnano,

nell’assoluta ingenuità, a ritrovarci nelle radici, di coloro che con i

loro “sudori” hanno contribuito a “sfamare” l’Italia: sono quegli

italiani di serie “B”, costretti ad emigrare, che hanno sempre e solo

dato, senza mai chiedere niente in cambio, se non la dignità.

ROTFL! Ma chi e' questo, l'autore della sceneggiata recitata nel "Padrino Parte II" ?

http://next.videogame.it/img/articoli/2000/2493/ilpadrino-parteii_recensione.6.jpg

Visto che non e' "un sostenitore di Mastella, tutt’altro", dev'essere un amico di Mirko "Lacrimuccia" Tremaglia...

Dio che roba atroce...

Vado con un gran fuori tema (ho vaghi ricordi di un articolo di Alberto che parla di cose simili, l'ho cercato ma la memoria non mi ha aiutato più di tanto e quindi posto qui sotto. Visto l'umore di questi giorni, temo che Michele mi sbranerà ma vabbé...:o).

Posner, nel blog che condivide con Becker (http://www.becker-posner-blog.com/), scrive una serie di cose interessanti sulle simpatie sinistrorse di accademici ed intellettuali USA. Conclude con le parole che riporto qui sotto, sulle quali vorrei si aprisse un po' di discussione:

 

An ironic counterpoint to university leftism is the increasing, and increasingly successful, imitation of business firms by America's colleges and universities. The leading universities are becoming giant corporations with multi-hundred-million dollar (or even billion dollar) budgets. As they grow, they need and so they hire professional management. Professional university management, in turn, takes its cues from its peers in the business sector. So we have universities deeply involved in hedge funds, greedy for supracompetitive investment returns, engaged in the commercialization of scientific research, angling for applications for admission by the children of the rich, manipulating their statistics in order to move up in U.S. News & World Report’s college rankings (for example by fuzzing up their admissions criteria, so that they get more applicants and therefore turn down more and so appear more selective), exaggerating the job prospects of their advanced-degree graduates, bidding for academic stars by offering high salaries and low teaching loads, and, related to the bidding wars, creating a two-tier employment system with tenured and tenure-track faculty on top and tenure-less, benefit-less graduate students and temporaries on the bottom to do the bulk of the teaching. And so the modern American university system allows its faculty and administrators to live right, while thinking left.

Anzitutto, a me il cattivo umore passa molto piu' rapidamente di quanto mi venga - per quanto sembri strano il cattivo "umore" mi viene raramente ... io sono "cattivo" di natura, a steady state come dire, e non ho bisogno del cattivo "umore"! - quindi mi e' gia' passato.

Per quanto riguarda il fuori tema - e che fuori tema! Secondo me vinci il premio del "fuori tema piu' fuori tema", almeno su questo sito! Com'e' che Mastella&Big Turd ti hanno fatto venire in mente Becker&Posner? Curiosita' ... - per quanto riguarda il ft, dicevo, sono al 100% in accordo con B&P. E non e' che capiti spesso (specialmente con il secondo). Sulla questione specifica, pero', mi sembrano cogliere del segno. E sono pure d'accordo sul fatto che forse varrebbe la pena discuterne ed analizzare il fenomeno. Pero' non stasera, che devo uscire a cena, ne' questo week end, che gia' mi sono impegnato ad un Ex-K sul debito pubblico e poi ne ho anche un altro in marcia su Brancaccio vs Giavazzi (l'argomento del link non ha nulla a che vedere con l'argomento del dibattito a cui mi riferisco, ma sembra che i nostri "duellino" frequentemente su giornali e TV italiane).

Calcio quindi la palla dell'universita' USA oltre il centrocampo, sperando qualcuno l'acchiappi e ci giochi, magari tirando in porta. Mi sembra una questione seria assai: mentre l'universita' italiana non e' ancora riuscita a riformarsi e diventare come l'universita' USA degli anni 50-80, quest'ultima ha cominciato da un pezzo a diventare un'altra cosa ancora!

due commenti sui due temi del post:

1) la "Casta" italiana ha già provveduto a compensare la perdita dei 6 parlamentari europei con un incremento per 2 miliardi di euro degli stanziamenti a favore degli organi a rilevanza costituzionale. Siccome è difficile immaginare che 2 miliardi servano a compensare l'aumento naturale dei prezzi e dei salari, immagino che palazzo chigi e il parlamento avranno risorse sufficienti per trovare lavoro a quei 25 inutili portaborse che perderanno il lavoro alla fine della legislatura europea.

2) il luogo verso cui tende l'università americana non mi piace molto. il ricorso ai "trucchetti" è segno di decadenza. Ma avendo provato sulla mia pelle sia l'università americana che quella italiana, penso che gli USA di oggi siano ancora su livelli nettamente superiori a quelli italiani. Negli Stati Uniti ho capito che favoritismi, simpatie e agganci sono diffusi nelle università di un pò tutti i Paesi. Ma almeno negli States non sono condizione necessaria come in Italia. Ovvero: se sei bravo, negli USA emergi. In Italia no.

Rettifico: l'aumento dei costi della casta è di 53 milioni di euro in un anno. Si arriva così a 2 miliardi.

scusate.