Perché Alitalia è in perdita

/ Articolo / Perché Alitalia è in perdita
  • Condividi

Dalla serie "troppo bella per non essere segnalata".

Il Corriere rivela oggi che "secondo quanto hanno spiegato alcuni sindacalisti ai lavoratori - il personale e gli aerei verrebbero spostati dove servono, le retribuzioni sarebbero collegate a quanto si lavora, tutto sarebbe quindi basato sulla produttività".

Ne deduco che, sinora, gli aerei ed il personale (e cioé sia il capitale che il lavoro) si trovavano dove NON servivano, e che le retribuzioni NON si basavano su quanto si lavorava, o sulla produttività. Ovvero, come far fallire un'azienda.

Dalla serie "troppo bella per non essere segnalata".

Il Corriere rivela oggi che "secondo quanto hanno spiegato

alcuni sindacalisti ai lavoratori - il personale e gli aerei verrebbero

spostati dove servono, le retribuzioni sarebbero collegate a quanto si

lavora, tutto sarebbe quindi basato sulla produttività".

Ne deduco che, sinora, gli aerei ed il personale (e cioé sia il capitale che il lavoro) si trovavano dove NON servivano, e che le retribuzioni NON si basavano su quanto si lavorava, o sulla produttività. Ovvero, come far fallire un'azienda.

 

Indietro

Commenti

Ci sono 65 commenti

anche su repubblica

La proposta è irricevibile" dicono Anpac, Up, Avia, Anpav e Sd nel corso dell'incontro al dicastero del Welfare. Il nuovo contratto,

secondo fonti presenti alla riunione, prevede l'azzeramento dei vecchi

contratti Alitalia e Air One, la mobilità territoriale sia per i

dipendenti sia per gli aerei (saranno spostati dove serve), la

retribuzione sarà a seconda del lavoro effettuato, una quota dei piloti

sarà fuori dalle liste di anzianità, i dipendenti dovranno usare solo

mezzi propri e nel contratto, pur restando il criterio di anzianità,

entrerà anche il criterio del merito al 25%.

 

Cioe` i dipendenti usavano mezzi dell`azienda? Per fare cosa? 

 

Per andare al posto di lavoro, non lo sapevi? Ora ti spiego.

Come avrai notato l'80% del personale di volo Alitalia e' romano: a Roma 'so belli, fichi/e ed abbronzati/e, che e' quanto serve (evidentemente) per far (finta di) lavorare a bordo degli aerei Alitalia.

Ora, siccome per suprema sfiga alcuni aerei Alitalia non decollano da Roma, i fichi/e in questione residenti nella caput mundi ma che dovevano andare a fare i fichi/e in provincia godevano (e godono, credo) del seguente servizio a carico dell'azienda. 

1) Macchina con austista passa per casa a raccoglierti.

2) Macchina ti porta a Fiumicino.

3) A Fiumicino sali su aereo Alitalia che ti conduce al posto di lavoro.

4) Idem al ritorno.

Stai riconsiderando il tuo job market? Too late, Alitalia e' fallita, dicono. 

 

........purtroppo in questa nostra bella Nazione tutti i problemi sono generati dal "vecchio"...... dall' "antico"........da chi ha costruito questa nazione dal lontano 1946........nepotismi,scambi voti/concessioni...........piangere sul vecchio o,come si dice,sul "latte versato" non serve a nulla.....

chi e' alla guida di questa Nazione,non ha alcuna importanza se al Governo o all'Opposizione ,dovrebbe iniziare a parlare CHIARAMENTE alle forze lavoro,specialmente alcune categorie,spiegandogli che e' finito il tempo di nepotismi,privileggi,etc.etc.etc.....e che siamo in un mondo nuovo,globale e che ,quindi,si deve anche noi cambiare: meritocrazia,questa la globalita'........

tutto andrebbe toccato: dai giornali ed i loro finanziamenti,alla Rai e le loro assunzioni,dalle Poste alle ferrovie,con lo stesso problema.......e giu' a caduta........ma tutto cio' e' impopolare......nessuno vuole prendersi il ruolo di novello Cicerone.......si costruisce una nuova Italia,ma si perdono voti e consensi...........

Tutto cio'seguita a creare aspettative di qualsiasi sorta che,poi,rendono "nervose" le parti in causa..........e ,quindi,rendono ancora piu' difficile,quasi impossibile,la modernizzazione della nostra nazione.........

Ilio

 

 

...avevo APPENA letto quell'articolo, ed ero rimasto proprio a bocca aperta per quella frase, e stavo PROPRIO venendo a segnalare quelle due righe in un commento qui su nFA... ma come si fa a dire una cosa del genere a rimanere seri? 

Anche io. Stavo morendo dal ridere. Poi, solo dopo, mi sono arrabbiato.

 

 

MI A SON VENETO E VOLO RYANAIR

 

Al di là del modello low-cost (internal cost, ovviamente), dei conflitti di interesse, del perchè Alitalia perdeva (e mica ci voleva la zingara per capirlo ! solo che adesso il re è nudo), insomma della farsa a cui stiamo assistendo, l'altro problema, che secondo me la parte "segreta" del piano dice, è quello degli slot, ovvero dei diritti di atteraggio, che la nuova compagnia non dovrebbe coprire, volando con meno aerei. Ma se l'Antitrust non può metter becco vuol dire che si instaureranno dei monopoli su alcune rotte (Milano-Roma, ad es.), e nessuno ci dice come il monopolista si regolerà, a parte la farsa della dicitura "mantenendo l'attuale livello di tariffe", che non significa niente, visto che la tariffa piena Alitalia prevede € 500,00 circa su quella tratta.

Ovvero, un'azienda priva di debiti, con contratti di lavoro a me graditi, con il monopolio incontrollato sulle rotte ad alto margine la vorrei pure io, così tempo un paio di mesi e mi compro quell'Hammer Limousine che mi piace tanto (una cafonata pazzesca, ma ça va...), quindi io da oggi in poi aumenterò i miei prezzi di vendita per arrivare in brevissimo tempo, e non in tre vite, a questo traguardo. Poi mi sveglio e mi ricordo che non sono un monopolista, anzi, i miei concorrenti mi distruggerebbero in un attimo se facessi una fesseria simile. W il monopolio...

 

Segnalo un articolo da tre balle un soldo che, presentato da italica stampa diventa addirittura 6 balle un soldo

 tre balle un soldo : www.lesechos.fr/journal20080908/lec1_une/4769107-alitalia---berlusconi-a-raison.htm

 

sei balle un soldo : www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-rassegna-stampa-estera.shtml

 

Non é stano che una cosa del genere l'abbia scritta un francese. La speranza che, con aiuto statale, l'Alitalia si riprenda così tanto da poi addirittura "fruttare" allo stato italiano é quasi una bestemmia. Quando mai un'azienda di stato ha fruttato denaro allo stato stesso? Se c'é un po' di denaro che avanza, qualcuno vede ben di farlo sparire secondo me. E non in investimenti per il miglioramento del servizio e della tecnologia.

Ovviamente, spero sempre di sbagliarmi.

 

Come potrebbe "fruttare" allo stato la nuova compagnia aerea (che si chiama CAI, non Alitalia)?

Nella CAI lo stato non c'è, se non sbaglio. Che il genietto francese si riferisca alle tasse che CAI pagherà? Le avrebbero pagate anche le altre compagnie aeree che fossero subentrate spontaneamente alla fallimentare Alitalia ... 

Ma quante corbellerie scrivono?

 

quanto incide in percentuale il costo del lavoro in alitalia rispetto ai costi complessivi?

è possibile avere un confronto rispetto alle altre compagnie europee?


 

Ciao,

sono nuovo di queste parti ma leggo con molto interesse. Dichiaro il mio conflitto di interessi nella faccenda alitalia essendo un dipendente della compagnia ma se hai la bontà di fidarti visto che non ritrovo l'articolo fonte dei dati:

 AIR FRANCE 24%ca

Alitalia 18%ca

Alitalia come da contratto proposto da CAI 9,5%ca

 Ti segnalo inoltre un articolo, di questo ho il link

www.ilsussidiario.net/articolo.aspx

ps purtroppo concordo con le vostre critiche sulla realtà e la cultura aziendale di Alitalia degli ultimi 15 anni. D'altronde la mentalità è quella del ministero dei trasporti.

 Amareggiato

 

Sembra che oggi sia un'altra meravigliosa giornata di sciopero a Fiumicino e Malpensa su tutti i voli Alitalia. Che bello! Sicuramente l'immagine della compagnia aerea ne guadagna in affidabilita'. Di cosa si lamentano di preciso? Perdono i privilegi feudali di cui hanno goduto fino ad ora?

Qualcuno mi sa dire se sono circolate voci su quale sara' l'apporto di fatturato alla nuova compagnia proveniente dalla tratta Milano-Roma? Cercavo di immaginarmi il potere contrattuale sindacale nel caso in cui minaccino uno sciopero su quella tratta...

 

 

Azzardo una ipotesi: Alitalia verrà fatta fallire, i sindacati verranno additati di ostruzionismo e mancanza di responsabilità nei confronti dei lavoratori (ah, non si sa ancora il numero esatto di esuberi, fonte ANSA http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_760676909.html).

 In questo modo, il potere dei sindacati verrebbe ridimensionato fortemente, memori del caso Alitalia. Potrebbe essere l'inizio di un cambiamento sul fronte del mercato del lavoro...

Adesso però basta fare il daydreamer e chiedo: ma come mai a NfA interessa così tanto il caso Alitalia?Un po' di risposte me le sono già date, ma ero curioso di sapere se c'è o ci sarà qualcosa di accademico nei vostri intenti.

Spendo l'ultima riga per farVi nuovamente i miei complimenti. Mi piacete un sacco voi amerikani! 

 

ma come mai a NfA interessa così tanto il caso Alitalia?Un po' di

risposte me le sono già date, ma ero curioso di sapere se c'è o ci sarà

qualcosa di accademico nei vostri intenti.

 

Rispondo

a nome mio. Si', forse c'è qualcosa di personale, nel seguente senso.

Alcuni di noi viaggiano parecchio, ed io credo di essere uno dei

peggiori: ci sono stati anni (ora sto cercando di calmarmi) in cui mi

facevo anche 170-180mila miglie vere (non quelle drogate dei punti vdb)

all'anno. Questo ti porta a usare parecchie compagnie e quindi non puoi

fare a meno di fare confronti. Da anni uso poco Alitalia fuori

dall'Italia (quest'anno sono stato costretto a farlo sulla Roma-Boston

ed è andata a schifio, neanche a dirlo) ma continua ad essere di gran

lunga la cosa peggiore che io abbia mai visto. Nel seguente senso.

Ci

sono linee aeree più scalcagnate - in America Latina per esempio o

all'interno della Cina -; ho visto vari servizi di bordo peggiori, nel

senso che la compagnia non ti da nulla, acqua a parte - su molte low

cost ed anche su molti voli interni USA -; c'era (ora non più) anche

del personale di bordo più arrogante (AF) o fancazzista (Iberia e

Sabena); molte low cost tendono a fare ritardi peggiori di Alitalia; in

Grecia mi è capitato di essere abbandonato nell'aeroporto con aerei che

non arrivavano mai, un caldo orrendo ed il personale della compagnia

aerea che raccontava balle fregandosene di noi, eccetera. Ma la

COMBINAZIONE di tutti questi difetti al livello di "quasi top del mondo

in tutto ciò che è male" c'è l'ha avuta, nella mia vita, solo Alitalia.

Gia questi fatti sarebbero sufficienti a, come dire, desiderarne

l'estinzione per bancarotta.

In aggiunta c'è il fatto che, negli ultimi trent'anni,

Alitalia è diventata un po' il simbolo di tutto ciò che è sbagliato

nella relazione stato-economia-cittadini in Italia (assieme alla RAI

... ma la RAI non fallirà mai, purtroppo ...). Una compagnia di stato

quasi completamente romana, piena di arroganti fighetti che non fanno

un piffero, sono ignoranti come capre (parlarci per verificare), ma

sono sembre abbronzatissimi, tiratissimi ed hanno le divise firmate da

nonmiricordochi. Il tutto pagato dalle tasse degli italiani che

lavorano e con i sovraprezzi monopolistici sulle tratte interne, con i

politici che la usano come serbatoio di voti e strumento di retorica

propaganda. Mille sindacati, uno peggio dell'altro, uno più fancazzista

dell'altro, a difendere i diritti medievali di personaggi da galera,

riempendosi la bocca di parole altisonanti. Come hub uno degli

aeroporti più levantini del mondo (fiumicino) e come secondo hub

l'aeroporto-prova che, quando sono amministratori pubblici, anche

quelli del nord sono degli incompetenti, fancazzisti e probabilmente

ladroni (malpensa) ... e via elencando.

Poi, come ciliegia

sulla torta, questa soluzione allucinante, da manuale del furto nel

nome del finto capitalismo. Una cosa degna di Putin o Eltsin (tutte

queste chiacchere sugli oligarchi russi, il regime, il KGB: che

differenza c'è fra la sconcezza di CAI ed uno dei tanti giochetti

imprenditoriali russi? Nessuna.) con l'intero bel paese di allineati e

coperti che applaude (effetto Galliani) il nanetto mentre costui infila la mano nella tasca delle loro braghe e, per distrarli, dal balcone di Piazza Venezia, sbraita "All'Italia risorgerà più grande e

più bella che pria, per grazia mia (e dei compagni di merende)".

E

poi tu vorresti che non ce la prendessimo particolarmente a cuore? Ma

dai! Se non ci divertiamo in occasioni come queste, quando lo dovremmo

fare?

P.S. Basta complimenti, che qui qualcuno comincia a montarsi la testa ...

 

 

ANSA 2008-09-12 10:09
ALITALIA: CAI, NON CI SONO CONDIZIONI PER TRATTATIVE
  ''CAI prende atto, dopo sette giorni di incontri, che non esistono le condizioni per proseguire le trattative''. E' quanto annuncia un portavoce della societa' spiegando che ''evidentemente non ci si rende conto della drammatica situazione di Alitalia e della necessita' di profonda discontinuita' rispetto al passato che il piano di salvataggio richiede''.  

 

......fusse che fusse 'a vorta bbona?

 

Ma non ci doveva essere una trasmissione a radioanch'io? Oggi hanno parlato di prostituzione e non ho trovato la programmazione futura.

Comunque la vicenda comincia a farsi interessante.

 

Come sempre, qui, va tutto a puttane .....:-)

 

Bene. Pare che il piano stenti a funzionare, nonostante la sospensione di leggi e regole varie. La colpa dello sfascio e' tutta del sindacato, oltretutto (assicura Capezzone). Bah. Note divertenti:

1) cominciano "le reazioni politiche". Deprimenti, piu' del solito:

 

LE REAZIONI POLITICHE - Mentre dunque sul futuro di Alitalia si addensano nubi sempre più scure, dal mondo della politica arrivano le prime reazioni. E' il centrodestra a prendere la parola. Mentre Capezzone (FI) e Rotondi (Dca) mettono le mani avanti facendo sapere che un eventuale fallimento sarà da addossare alla responsabilità dei sindacati, il leghista Roberto Calderoli mette l'accento sul fatto che in un modo o nell'altro la questione andrà a chiudersi, con sollievo per le casse pubbliche: «Quello che a me interessa - ha detto il ministro della Semplificazione - è quello che non pagheremo più per il sistema Alitalia, perchè fintanto che Alitalia è rimasta una cosa pubblica regolarmente abbiamo continuare a dare. Chiudiamo questa vicenda, che mi auguro si chiuda già oggi stesso, con la certezza che il cittadino non dovrà più dare una lira in futuro per Alitalia».

Da: http://www.corriere.it/economia/08_settembre_12/alitalia_trattativa_procedura_mobilita_24f456a4-8091-11dd-b38b-00144f02aabc.shtml

 

2) Fantozzi scrive una nota per difendere l'operato del governo e degli imprenditori. Risultati scadenti:

http://www.corriere.it/economia/08_settembre_12/fantozzi_lettera_vendita_offerte_9a7aa1a8-808c-11dd-b38b-00144f02aabc.shtml

3) Ultimo, Sergio Rizzo:

http://www.corriere.it/economia/08_settembre_12/rizzo_trucchi_segreti_della_casta_volante_bed7f1e6-808b-11dd-b38b-00144f02aabc.shtml

 

 

Quoto le parole di calderoli: non importa come, l'importante è che non si metta più la mano nelle tasche degli italiani. Le mie.

 

Al tavolo di Alitalia, tra i rappresentanti del governo, siede il ministro Scajola. Oggi sul Corriere Sergio Rizzo riporta:

 

 nel 2002,

[...] con la benedizione di Claudio Scajola venne istituita una linea

quotidiana Alitalia fra Fiumicino e Villanova D'Albenga, collegio

elettorale dell'allora ministro dell'Interno. Numero massimo di

passeggeri, denunciò il rifondarolo Luigi Malabarba, diciotto. Dimesso

il ministro, fu dimessa anche la linea. Ripristinato il ministro, come

responsabile dell'Attuazione del programma, fu ripristinato pure il

volo: in quel caso da Air One, con contributi pubblici. Volo

successivamente abolito dopo la fine del precedente governo Berlusconi

e quindi ora, si legge sui giornali, riesumato per la terza volta.

 

Io un pochino, solo un pochino, i sindacati li capisco: la situazione non deve far venire voglia di accettare condizioni.

 

 

 

Premessa:

 

 

Avevo detto che il sindacato sarebbe stato perdente sia se accettava (gravissimo precedente !) sia se non accettava (avrebbero detto colpa sua) ed ho vinto, è quello che sta succedendo, adesso .

 

 

Avevo detto che sarebbe stata la UE a far saltare tutto e non ci siamo ancora arrivati...

 

 

Adesso le domande:

 

 

1.La CAI ha uno strano atteggiamento, che non capisco, o capisco male: non vuole i debiti, non vuole una serie di attività, alcune inutili come il Call Center interno, non lo fa più nessuno,ma altre no, fra cui quella della manutenzione vitale per una compagnia aerea, anche la mitica Ryan Air la manutenzione se la fa in casa,poi non solo vuole tagliare i privilegi (sacrosanto!!), ma pretende un taglio dello stipendio contrattuale base ai piloti, in cambio di maggior numero di ore di volo (?), vuole il monopolio sulle rotte interne e non vuole rotture dall'Antitrust per poter imporre i prezzi come l'Alitali di 20 anni fa (Roma-Milamo Lit. 600.000...), e lo fa con un'offerta prendere o lasciare: della serie o mi date un maiale tutto di prosciutti o niente.

 

 

2.Perchè l'attività Cargo viene esternalizzata ? Mi spiego: oltre ai 5 mitici MD11 a Malpensa con 230 piloti (!!!) sarebbe"esternalizzata" tutta l'attività Cargo System, che si svolge essenzialmente a Fiumicino (gli aerei oltre che persone portano anche carichi, soprattutto ittico, fiori e parti di ricambio, che pagano molto bene), è un'attività molto redditizia che ADR svolge già per altre compagnie, mentre Alitalia se lo fa in casa, non è che questa attività finisce ad ADR ? (Benetton, sempre lui...).

 

 

3.Se la CAI vuole salvare Alitalia (?) che c'entra AirOne ? perchè i debiti di AirOne finiscono nella Bad Company ? (a spese nostre!): c'entra qualcosa Banca Intesa? (sì che c'entra, certo che c'entra...).

 

 

4.Perchè nelle norme che modificano la Marzano (legge Parmalat), introducendo la legge Alitalia, c'è un comma che sana tutti gli illeciti commessi dagli amministratori dal 18 luglio 2007 ad oggi ? Cosa nascondono?

 

 

5.Perchè non si parla del conflitto (meglio convergenza) di interessi che alcuni dei "capitani coraggiosi" (Benetton su tutti) hanno ? Ad esempio Benetton avrebbe il controllo della Milano-Roma Autostrade, Milano-Roma Treni Veloci e Milano-Roma Alitalia (tra l'altro proprio Tremonti ha detto che la competizione del futuro sarà fra treni ed aerei, ma come sarà possibile se il proprietario è lo stesso?).

 

 

Insomma molti, troppi punti oscuri, basti dire che una parte del piano Fenice è ancora Top Secret, non è stata nemmeno mostrata ai sindacati..

 

Le tue domande sono ovviamente il cuore del problema ma altrettando ovviamente ci si guarda bene dal porle ai diretti interessati da parte dei così detti massmedia. Che invece proni al loro dovere di maggiordomi continuano a dare contro al sindacato. Da qui la campagna denigratoria per gettare discredito sui lavoratori che mai sono stati interpellati e purtroppo forse anche per mancanza di possibilità hanno fatto sentire la loro voce e raccontato il oro punto di vista. Premetto le responsabilità del sindacato sono grandi e sono pronto a riconoscere tutte le colpe possibili. Ma è chiaro che quando si parla della pelle dei lavoratori (retribuzioni e posti di lavoro quindi tante famiglie in gioco) bisognerebbe affrontare il problema con un atteggiamento rispettoso della gravità della situazione. Invece dopo 20 mesi di false gare siamo arrivati alla farsa. Tutto è stato preparato a dovere, la trappola è pronta a scattare. La vicenda alitalia continua ad essere strumentalizzata dalla politica che prima di lasciarla la sfrutta fino all'ultima possibilità. Prima serbatoio di voti, adesso la partita che si gioca è annientare il sindacato in vista delle battaglie in autunno. Con il peso del fallimento di alitalia i consensi presso l'opinione cadranno più in basso di dove sono. Accettando la "soluzione finale" (solo così si può definire quella di CAI) sarebbe gli iscritti al sindacato a linciare (...ho paura sul serio) i sindacalisti. Nel contratto CAI viene inoltre proposto un modello di relazione azienda-sindacati nuovo che esclude le rappresentanze a livello nazionale per dare spazio come interlocutori solo a realtà aziendali. Per di più monocolore per ogni categoria. Guarda caso il modello che si vorrebbe imporre come futuro nelle realtà aziendali italiane per le quali alitalia farebbe da precursore. Sono d'accordo che le prerogative e i poteri dei sindacati vadano ridimensionati perchè come sono adesso sono solo un'altra casta malata e dannosa. Ma sono i diritti dei lavoratori che devono essere tutelati soprattutto quando a dirigere le aziende non ci sono imprenditori ma pirati truffatori di stato protetti dalla tutela dei politici. Purtroppo la stortura è duplice. Si avvita su se stessa creando un mostro a due teste. Per curare una malattia se ne inocula un'altra.

 

Speriamo si apra a tempo di record una vera gara con regole chiare e imparziali alla quale si presentino veri imprenditori che facendo la loro parte toglieranno ogni scusa per il fallimento della vicenda

 

Non ho risposte, che

ovviamente non spettano a me, ma propongo alcuni spunti di

riflessione.

 

pretende un taglio

dello stipendio contrattuale base ai piloti, in cambio di maggior

numero di ore di volo

 

No, non si tagliano

stipendi, né si aumentano gli orari di lavoro in contratti

vigenti: Alitalia, di fatto, non esiste più ed un nuovo

soggetto, che vuole intraprendere un'attività di trasporto

aereo, ritiene di dover coprire le proprie necessità assumendo

un certo numero di persone, alle quali offre le condizioni

contrattuali considerate compatibili con le possibilità

operative, liberamente accettabili o meno (come dovrebbe essere, con

le ovvie garanzie, per ogni attività economica). Purtroppo si

continua, sui mass media, a fraintendere la cosa (volutamente o per

abitudine), specie in chi non ragiona in termini economici o ritiene

irrilevante la compatibilità di costi e ricavi, privilegiando

proprio quell'approccio che sin qui ha portato.

 

vuole il monopolio

sulle rotte interne e non vuole rotture dall'Antitrust per poter

imporre i prezzi

 

Questo è,

infatti, l'aspetto che va assolutamente cancellato, insieme alla

possibilità d'ingresso nel mercato per imprenditori con

interessi che ne condizionino l'azione. Tipiche situazioni da

intervento di un'autorità anti-trust realmente operativa,

delle quali si parla – e non poco – ma che perdono visibilità

rispetto alle valutazioni populiste della politica e del sindacato,

riportate con enfasi dai giornali, spesso per motivi di schieramento,

con facile presa sulla gran parte delle persone in attesa, senza

sforzo di approfondimento, di sentirsi dire ciò che già

pensano.

 

Insomma molti, troppi

punti oscuri, basti dire che una parte del piano Fenice è

ancora Top Secret, non è stata nemmeno mostrata ai sindacati..

 

Tu lo faresti? Intendo

dire, discuteresti dei tuoi programmi, delle tue strategie, dei tuoi

obiettivi con persone estranee non solo alla tua azienda, ma

soprattutto alla tua cultura d'impresa? Non credo.

 

Avevo detto che il

sindacato sarebbe stato perdente sia se accettava (gravissimo

precedente !) sia se non accettava (avrebbero detto colpa sua) ed ho

vinto, è quello che sta succedendo, adesso

 

Ecco, questo mi pare il

punto nodale, la madre di tutte le battaglie: in Italia il potere del

sindacato è indubitabilmente molto maggiore che in ogni altro

Paese e siamo di fronte ad un'imperdibile occasione per ridurlo. La

vicenda Alitalia, simbolo a tutti evidente di quella malagestione - i

cui risvolti vengono continuamente alla luce suscitando

l'indignazione di ciascuno – che deriva da un distorto ruolo del

sindacato, si lega così strettamente alla trattativa per la

definizione dei nuovi assetti contrattuali. Se l'opinione pubblica

inizia a rendersi conto delle conseguenze di tale anomala situazione

i rapporti di forza non possono non risentirne e la strada diventa

più agevole.

Attenzione, nessuno ha

mai pensato di “programmare” una tale strategia (ci sarebbe

voluta la sfera di cristallo e mi pare abnorme la sopravvalutazione

delle capacità d'incidenza necessarie) ma, tutto sommato, non

tutto il male viene per nuocere.

Se, poi, l'operazione

Fenice non andasse in porto, meglio sarebbe per il vertice

confindustriale che scelse – tra molte titubanze – di accettare

il caldo invito ad appoggiarla, sia pur simbolicamente, pervenuto da

Arcore poco prima delle elezioni, correndo il grave rischio

dell'abbraccio velenoso con i protagonisti di una sorta di “economia

delle concessioni” che vive di collateralità con la

politica, rappresentata dai Colaninno, dai Gavio, dai Benetton .....

 

 

 

tanto ormai il presidente del Consiglio deve far funzionare la cosa comunque (a meno che non sia evidente oltre ogni ragionevole dubbio che e' colpa dei sindacati, e ancora non ci siamo). E' sempre stata la mia impressione ed oggi Repubblica interpreta cosi' la situazione:

 

 

Correre ai ripari, è diventato allora l'imperativo di Palazzo Chigi.

Berlusconi ha chiesto un intervento diretto al ministro dell'Economia,

Giulio Tremonti, troppo defilato in questa vicenda che, infatti, al

Tesoro considerano "in appalto" a Gianni Letta, più capace di mediare

nelle intricate relazioni sindacali. Ma ora servono soldi. Risorse per

provare a compensare le perdite retributive (fino a quasi il 30 per

cento) dei piloti. Perché è qui che si è incagliata la trattativa

notturna. Il come dovrà trovarlo Tremonti. Ci vuole creatività, perché

il premier non vuole "fallire" su uno scenario, che per ragioni

oggettive, è diventato globale. Le grandi compagnie del volo (Air

France, Lufthansa, British) da tempo si sono attestate lungo la riva

del fiume. Tremonti si è messo al lavoro.

 

 

In effetti la soluzione e' sempre quella: far pagare tutto ai contribuenti. Ora il problema e' soltanto quanto spetta ad ognuno dei partecipanti, ed evidentemente non sono d'accordo su come spartire la torta: i piloti vogliono di piu' e CAI non cede nulla. Ora basta trovare i soldi per accontentare tutti senza che la UE se ne accorga (i contribuenti italiani sembrano ormai essere indifferenti a tutto, si noti a questo proposito che il giornalista non insinua nemmeno lontamente il dubbio che se servono

nuovi soldi si dovranno prendere da qualche parte, sembra che sia tutto

un problema di quel tirchione di Tremonti che non scuce), ed il ministro delle'economia e' dotatissimo in questo.

A me sembrerebbero buone le detrazioni nella prossima denuncia, che molto probabilmente sfuggono alla UE, ma c'e' il problema che i partecipanti non si fidano. Vedremo cosa inventa.

 

 

 

 

si fa lo spezzatino?

 

...come farà Scajola con il suo aereo ? 

www.rivierairport.it/voli_tariffe%20explora.htm

 

Il senso del ridicolo in Italia si va progressivamente perdendo. Negli ospedali, da alcuni anni, non ci sono più primari, aiuto e assistenti, ma dirigenti di grado diverso! Ora anche i piloti della plurifallita Alitalia pretendono di chiamarsi dirigenti. Evidentemente la qualifica di medico e pilota ai loro occhi appare poco dignitosa. A quando la stessa richiesta anche dagli insegnanti? Francamente, i piloti Alitalia più che dirigenti mi paiono dirigibili, sia in senso stretto che in senso lato.


 

......E',ormai,oltre una settimana che qui' in Italia si sta' assistendo ad una "farsa"........ad un qualcosa che con il business e con i criteri che lo muovono non c'entra proprio nulla........

da una parte abbiamo un COMMISSARIAMENTO..........ma a nessuna delle parti in causa sembra interessare e nessuna delle parti in causa sembra ne capisca bene il SIGNIFICATO..........

Il commissario DEVE,in primis,tutelare i diritti di TUTTI i creditori: dalle maestranze ai fornitori.......

da un'altra parte c'e' l'ente volo che comunica: ENTRO il 25 la REVOCA della licenza........ma anche questo chi lo capisce??????

da un'altra parte ci sono i creditori che iniziano ad effettuare SEQUESTRI CONSERVATIVI sui beni alitalia per tutelare quanto a loro dovuto................

nella parte opposta c'e' il SINDACATO PILOTI che affermano che ancora la trattativa e' aperta che mettono le loro liquidazioni ..........ma hanno un business plan?????......ma come faranno a convincere l'ente volo a non ritirare la licenza?????........ma come faranno a convincere i creditori a togliere i sequestri conservativi?????......che piano di rientro possono proporre agli stessi creditori???

Tutti parlano,sparlano,riparlano.....mi sembra di sentire una vecchia canzone di Mina:

parole.....parole......parole...parole......ancora parole.....e nulla di piu'........

e cosa pensano i nostri piloti???????.......che possono trattare con una compagnia aerea estera????

ma come?????.....qualsiasi compagnia sa' perfettamente tutta la storia. le famose "aquile selvagge", gli scioperi,i certificati medici inviati da dipendenti che non hanno voglia di lavorare....i sindacati che ostacolano qualsiasi piano di risanamento.........ancora i nostri piloti pensano di essere nel lontano 1980-1990 dove tutti hanno contribuito allo sfascio odierno.......

ieri sera sulla 7 trasmissione di G.Lerner " l'Infedele" il presidente del sindacato piloti ha concluso dicendo:

anche se alitalia fallisce ed arriva una compagnia estera a prendere,con due centesimi, l'eredita', per far volare gli aerei serviamo noi..........bel ricatto,fatto senza sapere che:

1-il personale di terra chiunque arrivi lo deve prendere in loco

2-il personale di volo: chiunque arrivi lo puo' benissimo prendere in qualsiasi altro paese europeo od anche extra-europeo.......

 

Aria fritta.......solo aria fritta.....ognuno cerca di far vedere i propri muscoli,ma che senso ha????

mah...vediamo come andra' a finire

Ilio Consorti

 

La politica, a quanto pare , continua a vivere nell'incubo di scenari apocalittici che si aprirebbero qualora Alitalia fallisse... chi vivra' vedra'.

 

Entra fragorosamente in campo Veltroni, con la consueta inarrivabile inconsistenza.

La lettera al Premier , pubblicata oggi, merita una menzione perché

  • propone non-soluzioni, sostenendo di suggerire rimedi
  • da un giudizio politico, dicendo di non volerlo fare

Perfetto esempio di quella qualità politico-manageriale che ha portato alla situazione attuale, a prescindere dallo schieramento.

 

 

da un'altra parte c'e' l'ente volo che comunica: ENTRO il 25 la REVOCA della licenza........ma anche questo chi lo capisce??????

 

chi controlla l'"ente volo"? chi controlla, in senso lato ovvio, codesto Riggio ?

uno è convinto che in italia tutti siano asserviti a qualcuno e poi, toh, ecco spuntare fuori un'ente indipendente e autorevole. ma guarda.

 

 

Sono sicuro che sarò smentito, magari a breve, ma alcune considerazioni sono doverose:

1. Non si parla più del "buco nero" Alitalia, quello che pagheremo noi con le nostre tasche, io lo ricordo ad ogni piè sospinto ogni volta che si parla di "capitani coraggiosi" e "opportunità": Alitalia la stiamo pagando noi e nessun altro.

2. Non si parla MAI del vero salvataggio: quello di AirOne, anche quello con i nostri soldi, questo salvataggio è l'unico vero motivo dell'interesse di Banca Intesa in questa operazione, altri soldi nostri nelle tasche dei soliti noti.

3. Cosa c'è sotto l'ostinazione di BS nel volere a tutti i costi CAI ? Perchè è oramai chiaro che BS vuole CAI e nessun altro, basti pensare al fatto che i suoi ministri dicono sempre "Non c'è alternativa a CAI, i sindacati firmino il prendere o lasciare"

Ecco che a questo punto, io, da perfetto malfidante, dipingo il quadro: BS chiama i "soliti noti" e gli dice: mi sono infilato in un mezzo casino per questa storia di Alitalia, come ne posso uscire ? Passera, o chi per lui (questo Piano Fenice puzza di MedioBanca lontano un miglio) gli confeziona un piattino in cui ci infila anche i cavoli suoi (AirOne), a questo punto BS pensa: è anche il momento di dare una bastonata ai sindacati, forse inzolfato dai "soliti noti", e fa condurre la trattativa (?) da chi non è capace (Sacconi) o da chi non ne capisce asolutamente niente della materia (Matteoli), oltre al solito Gianni Letta, che è l'unico della compagnia che ne capisce qualcosa (di trattative), lui,BS, non vuole apparire, anzi si finge interessato, ma distante. Sappiamo come è andata a finire: CISL,UIL e UGL fanno da tappetino, CGIL si mette a guardare, i piloti (adesso tutti del PD secondo la PDL, nemmeno quattro mesi fa tutti fedelissimi del capo..) si mettono di traverso. Nel frattempo BS intasca uno dei cardini dell'affare: Marina Berlusconi (con l'1%!!) entra nel CDA di MedioBanca, il "salotto buono" dell'Italia, quello dove BS era stato guardato sempre con sufficienza (un parvenu, dicevano) , da domani non ci sarà affare interessante in Italia in cui lui non sarà presente con ben altri poteri che quello di "semplice" PresDelCons. Ma la contropartita ? Eh no, quella non si è ancora risolta, Alitalia è sempre là, con quei deficienti di piloti sempre di traverso, anche con tutte le minacce del mondo. Allora avanti con il piano B, pressioni di tutti i generi, i giornali e TG a sparare a palle incatenate, vizi, privilegi, qualche storia di corna, tutto pur di screditare i piloti (che se lomeritano, ma questo non c'entra), nel frattempo dichiarazioni divertentissime del tipo quella di Sacconi: "I sindacati firmino, poi il governo PROVERA' a far tornare CAI al tavolo", quando quelli telefonano ogni 2 minuti per avere notizie.

Domanda: cosa avrà promesso a Veltroni per fargli fare quell'uscita su :"Si firmi, l'alternativa è il fallimento"?. Che, detto per inciso è l'unica cosa vantaggiosa per noi italiani: 135 Euro a testa nelle nostre tasche, invece di quelle del governo..

Ovviamente per BS Alitalia significa anche dare una bella botta al sindacato, incassare altre buone referenze in Confindustria, e, chissà, scalare qualche banca, visto che Banca Mediolanum si è infilata in un tunnel pericoloso.

Per i "soliti noti" i vantaggi di cui godrebbero non li riassumo, avendolo già fatto altre volte.