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... e le previsioni dei redattori del blog per lo Sveriges Riksbank Prize in Economic Science in Memory of Alfred Nobel.

Allora, dopo lunga deliberazione a noi sembra indiscutibile che il premio IgNobel in Economia, per quest'anno, debba essere attribuito ad Alan Greenspan. Le motivazioni sono self-evident ed ampiamente illustrate in svariati articoli di questo blog.

Per quanto riguarda invece lo Sveriges Riksbank Prize in Economic Science in Memory of Alfred Nobel, ecco le nostre opinioni. C'è abbastanza unanimità che, quest'anno, la terna vincente più probabile sia composta (in ordine alfabetico) da:

Lars Hansen (Chicago), Thomas Sargent (NYU) and Chris Sims (Princeton).

Al di là delle affiliazioni dei tre in questo momento, se dovesse succedere questo sarebbe l'ennesimo premio (il terzo in 6 anni) a Minnesota Economics: Sargent e Sims erano lì quando hanno prodotto i loro lavori più importanti e Hansen ha preso lì il PhD, sotto la direzione di Sargent.

Vi sono altri nomi che a noi sembrano possibili o che vorremmo vincessero (in questi casi normativo e positivo a volte si confondono), essi sono (sempre in ordine alfabetico ed elencando nella stessa linea persone che, secondo noi, potrebbero/dovrebbero vincerlo assieme:

William Brock (Wisconsin) e Lionel McKenzie (Rochester)

Peter Diamond (MIT), Dale Mortensen (Northwestern), Chris Pissarides (LSE)

Roy Radner (NYU)

Hugo Sonnenschein (Chicago) e Robert Wilson (Stanford)

Lunedì arriverà la risposta ufficiale. Voi che ne dite?

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Commenti

Ci sono 72 commenti

Aggiungo le mie, personali, previsioni aggiuntive:

Jean Tirole (Tolouse School of Economics)

Torsten Persson (Stockholm School of Economics) e Guido Tabellini (Universita' Bocconi)

Ma per domani o nel futuro, Giulio? Sono tutti tre "giovani" per il Nobel per l'Economia.

Neil Wallace, per i suoi contributi su banking and monetary theory.

Certo, in questo caso di nuovo con Tom Sargent.

Un'altra ipotesi è che si attenda qualche anno e se ne attribuisca uno a Wallace, Kyiotaki e Wright, in analogia con quello dato a Hurwicz, Maskin e Myerson (anziano ispiratore, le persone che una generazione dopo hanno cominciato a produrre la classe di modelli che il maestro invocava).

 Anch'io Persson e Tabellini, prima o poi. 

Sarebbe forte se lo vincesse P. Diamond, dopo che i repubblicani lo hanno bocciato per la Fed. Quella terna e' la mia preferita.

A me piacerebbe anche:

D. Diamond e P. Dybvig (chissa' se Michele ha private information), oppure:

P. Romer

Paul Romer prima o poi lo becca di sicuro, ma forse non e' questo il suo anno.

 

Non ho nessuna private info ma mi chiedo da dove ti vengano queste previsioni.

Diamond&Dybvig sono due bravi ed intelligenti ragazzi, ma hanno le stesse chances mie di un Sveriges Riksbank prize ...

Paul Romer, poi, perché? Per aver scritto due articoli erronei anche se ultracitati?

Puoi farlo qua.

Per la cronaca: io sono quello che ha fatto di nomi di Sonnenschein e Wilson. Non credo abbiano alcuna possibilità, semplicemente se spettasse a me lo darei a loro.

E' una mia impressione, o i prediction markets per il nobel in economia funzionano poco? L'anno scorso davano Ostrom e Williamson 50/1, mi pare.

Poi guardate quest'anno. Danno Oliver Hart al 20 % dopo che l'anno scorso l'hanno dato per cose vaguely institutional. Va bene che la produzione di Hart è molto piu' ampia che non semplice institutional economics, però quali sono le chances?

Ah, io tifo per Avinash Dixit o Peter Diamond.

(ma dicono che gli econometricians/macroeconometricians vanno forte st'anno. Ignoro completamente)

Secondo me, questo è l'anno Ernst Fehr e Matthew Rabin.

Mi piacerebbe che lo vincesse Paul Milgrom da solo o con qualcun altro affiliato a Stanford GSB (c'è solo l'imbarazzo della scelta...to name only a few: Roberts, Wilson, Holmstrom)

 

Se dovessi scommetere soldi punterei su Dixit o Hensen.

Qualche chance la darei a Sargent. Sarei davvero sorpreso se lo vincesse Sims.

Il resto dei macro credo che abbiano chance nulle.

Ipredict (il sito neozelandese di scommesse) piazza molto alto Shiller nella classifica dei papabili. Pero' credo sia improbabile, dato che condivido la teoria che il Nobel venga dato a prescindere dagli eventi piu' attuali, quanto all'impatto nel progresso della ricerca nel corso del tempo.

Pero', per ovvi motivi, tifo Tirole.

Ragazzi, salvate un povero studentello ignorante. Non è che di (qualcuno, non tutti - troppo tempo) questi nomi noti potete indicare l'articolo più importante / che potrebbe fruttare il Nobel? Giusto per non navigare completamente al buio. Thanks in advance. 

Potrebbe essere la volta buona per Peter Diamond, secondo me.

Fra le predictions c'e' anche Thaler e Shiller. Un premio che dovremmo odiare perche' sarebbe politico, ancora un a volta. Pero' Thaler una idea fondamentale l'ha avuta. Giocata malissimo etc. etc. ... e Shiller anche (anche se il premio glielo darebbero per behavioral finance dove non ha fatto molto e quel poco, male).

Alberto quale sarebbe l'idea fondamentale di Bob Shiller? Quella di Thaler te la passo, che è domenica e sono nella tua (fredda) Milano ...

Alberto, in che senso giocata malissimo?

Un nuovo gruppo su facebook che promette operazioni ardite ai propri capelli se vincono Hansen, Sargent, Sims. 

Presente!

Domanda: se dovessero decidere di darlo a uno storico dell'economia, chi potrebbe essere candidato? [A parte il vostro Giovanni Federico :) ]

Nessuno. Diciamo che v'è stata una certa decadenza ai piani molto alti della storia economica. Rimane Stanley Engerman di veramente grande, ma avrebbe dovuto riceverlo con Fogel quindi vuol dire che di lui si son ingiustamente dimenticati, poi basta. Joel Mokyr è simpatico oltre che notevole, ma non vedo il grande contributo.

Nelle generazioni seguenti, quella a cui appartiene GF che non sottostimerei per nulla, è questione più complicata che non saprei giudicare.

... scusate il ritardo all'ormai consueto appuntamento con le previsioni sbagliate!

Per mantenere alta la media degli errori, ecco i miei 2 cents, in increasing order of prob:

Acemoglou & "anyone else" from economic history

P. Diamond & Dixit

Bhagwati & Dixit

Ovviamente tifo Dixit, causa ripetuti scippi negli ultimi anni.

scusate se da non economista mi intrometto per soddisfare una mia curiosità.

Non vedo tra i possibili candidati Reinhart e Rogoff... la loro ricerca storica sulle cause delle crisi finanziare non è un lavoro (potenzialmente) da Nobel ?

Secondo me e' piu' da IGNobel. Rogoff, invece, un giorno potrebbe vincerlo con Obstfeld (ma non credo a  questo giro).

Concordo su Dixit. Anche Helpman e' un altro "scippato", e su questo sito ne avete gia' parlato lungamente se non ricordo male.

Non per la storia economica. Sistematizza conoscenze già acquisite senza grande originalità e praticamente senza ricerca nuova Il solo pregio è che il tema è attuale. Allora molto meglio Eichengreen, citato da qualcuno. Se non altro sostiene una tesi vagamente originale - anche se non originalissima

PS Acemoglu per la storia economica? Non scherziamo. Non discuto i suoi meriti da economista, ma lui la storia non sa proprio dove sta di casa.

 

Giovanni. è chiaro che Acemoglou NON fa storia economica, ma lo vedrei "papabile" abbinato con uno storico economico "vero" in un duo che mostri al "grande pubblico" che gli economisti si occupano anche di grandi temi e di fatti epocali (tipo: "il progresso delle nazioni", "l'emergere delle istituzioni democratiche").

Comunque, five minutes to go...

 

Diamond, Pissarides & Mortensen per "markets with search frictions"

 

Li avete beccati!

Peter Diamond (MIT), Dale Mortensen (Northwestern), Chris Pissarides (LSE)

 

Complimenti alla redazione di nfA. Stavolta la terna l'avete azzeccata tutta (sia pure come terza opzione).

Chapeau!

 

Sapevo che il blog era sempre più seguito ma...addirittura da Stoccolma :D

... e se anche al Sole leggessero nFA, si risparmierebbbero la sorpresa!

Ma chi mettono a scrivere al Corriere?!? Ecco come riportano la notizia:

«per le loro analisi sui mercati alla ricerca di attriti»

Mi si contorce la pancia... immagino questa sia la traduzione di "markets with search frictions"...

E in prima pagina sbattono:

hanno creato un metodo d'analisi per capire come le politiche economiche influenzino la disoccupazione

 

 

 

 

Hanno assunto direttamente Google Translate o simili... per risparmiare!

Aho', Michele e compagnia so' bravini, pero' io DMP li avevo messi al primo posto. E l'ho scritto due volte. Verba volant, scripta manent.

Ma che c'era in palio il libricino?? Tranquilli, tanto me lo avete gia' mandato quando ho sottoscritto la vostra campagna.

PS: Giovanni, concordo su Eichengreen. Chissa' se entro 10 anni ... .

Ma uno come Diamond non meritava il premio da solo, per il complesso della sua opera, che include anche parecchie altre "cosucce" di grande rilievo? Non so a voi (che forse lo conoscete anche personalmente), ma a me pare riduttivo premiarlo "solo" per DMP model.

In altre parole: secondo voi c'è ancora qualche economista che meriti il Nobel per il contributo GENERALE dato alla teoria economica (del tipo che avrebbe potuto/dovuto premiare negli ultimi tempi, per dire, uno come Hurwicz e forse uno come Williamson, ma certo NON uno come PK) oppure ormai il premio lo si attribuisce sempre e solo per un modello o teoria specifica e quindi, giocoforza, in quasi inevitabile coabitazione con altri che allo stesso modello/teoria hanno lavorato?

(ps: è domanda seria e niente affatto polemica; mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate)

Anche secondo me Peter Diamond avrebbe potuto averlo da solo.

Contrariamente alle previsioni del professor Boldrin, che pensa a prestigiosi accademici della Bocconi, io penso che saranno i fenomeni che stanno pensando a questo:

http://gianlucadettori.nova100.ilsole24ore.com/2010/10/perch%C3%A8-serve-una-banca-nazionale-dellinnovazione.html

Mi sembra una previsione giusta, no?

Come si fa a dare il nobel per l economia in questo periodo di crisi e di fallimento totale dei modelli DSGE, rational expectations, perfect foresight e compagnia bella a Sargent, Sims e Hansen?

mi pare un po azzardato ragazzi. C'e' chi dice che i modelli di cui sopra e le assunzioni alla loro base ci hanno portato alla crisi del 2008. Non vi sembra di aver un po sbagliato il tiro?

"C'e' chi dice che i modelli di cui sopra e le assunzioni alla loro base ci hanno portato alla crisi del 2008"

Già, c'è chi lo dice. Dev'essere necessariamente vero.

è inutile, quando anche si azzecca la previsione, si sbaglia il timing...

http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/economics/laureates/2011/

(con buona pace di john maynard qui sopra)

beh, poi ci sono nuove teorie su perchè l'economia sia stata drogata

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2011/10/10/news/giovanardi_troppa_cocaiana_tra_i_trader_facciamo_i_test_anti_droga_a_piazza_affari-22979638/?ref=HREC1-3

 

magari è pure vero...

Propongo di stampare sul tricolore italiano il noto motto di Flaiano:

"In Italia la situazione può essere grave, ma non seria".

Noi lo sappiamo già, ma l'informazione potrebbe aiutare qualche straniero digiuno delle nostre tradizioni.