Il moralismo al potere

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Il caso del palcoscenico negato ad un cantante dal sindaco di Verona potrebbe dar l'impressione di una banale querelle estiva. Invece è un chiaro sintomo di quanto sia diffusa, tra chi occupa posizioni di potere in virtú del voto popolare, una deleteria convinzione: l'homo italicus socialisticus - specie preponderante e variamente colorata, qui della famiglia "padanus" - ha l'alto ed inderogabile compito di stabilire ciò che è bene e ciò che è male per il gregge del quale assume l'illuminata guida, verso l'immancabile "bene comune".

La questione è molto semplice. Consiste nella mancata concessione di un luogo storico cittadino - il teatro romano, abitualmente utilizzato a fini simili - per una performance musicale del signor Marco Castoldi, in arte Morgan.

A prescindere dal giudizio in merito alla qualità artistica del reietto - chi scrive ne ha opinione poco lusinghiera e non sarebbe interessato a dedicare due ore del suo tempo ad uno spettacolo di cotanto musicista - leggere la motivazione del rifiuto induce una gran tristezza. Nemmeno un'uggiosa serata di pioggia autunnale, trascorsa ascoltando le pagine piú tormentate di Chopin poche ore dopo il decesso dell'amato gatto di casa (si fa per dire, naturalmente) potrebbe generare tanto sconforto.

Si dichiara con sicumera, infatti, che sia necessario impedire alle menti dei giovani virgulti locali di essere condizionate dal cattivo esempio di un (losco?) individuo reo confesso del consumo di droghe.

Ah, be', certamente, ci deve pensare un novello e nostalgico simulacro di Madre Superiora, alla quale - recita la filastrocca infantil-goliardica - tutti si vuole tanto bene perché ci guida, ci consola e la cacca ci fa far: non sia mai che centinaia d'individui, per definizione totalmente incapaci d'intendere e di volere e perciò bisognosi di amorevole e morigerata cura, possano essere condotti sul lato selvaggio della strada, come direbbe il "maledetto" Lou Reed.

E però non è possibile non chiedersi - conoscendo un minimo di storia della musica - quale sarebbe stata la risposta di amministratori così giudiziosi e moralmente attenti se una simile richiesta fosse pervenuta da un qualunque gigante della musica, ormai non piú tra noi, segnato dall'insana passione per gli "aiuti dei propri amici". Per esempio da un Chet Baker, da una Billie Holiday, da un Charlie Parker. Ed avrebbe il sindaco Tosi - ma pure un suo pari di differente colore e di simile slancio etico - vietato un concerto ai Beatles, di "Strawberry Fields Forever", oppure agli Stones inneggianti ad un chiaramente identificabile "Brown Sugar", magari dopo aver professato una blasfema "Simpathy for the Devil"? Ed un chitarrista considerato pietra miliare del rock-blues - Eric Clapton - potrebbe mai eseguire in pubblico quello straordinario e così riprovevole brano di J.J. Cale dal titolo "Cocaine"?

Mah, forse il futuro degli spettacoli musicali ci riserverà solo l'Ave Maria di Schubert e - si parva licet - i canti degli alpini, sempre ammesso che i colti censori non siano al corrente della passione notturna per il sesso mercenario en travesti del compositore austriaco e siano clementi nei confronti delle colossali bevute indotte dal freddo delle montagne e dalla paura.

Oppure - sia concessa una nota di speranza - un bel giorno costoro saranno seppelliti dalle risate.

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Commenti

Ci sono 36 commenti

Propendo -e spero- per il seppellimento dalle risate, ma temo che oramai ci sia in giro ancora poca gente che sia in grado di riderci su.

In buona sostanza, stiamo perdendo il senso del ridicolo.

Desolante. Tutto ciò che posso fare e raccogliermi in me stesso e farmi una canna. Dopo tutti questi anni saremo costretti a tornare alla psicoanalisi per spiegare queste cose? Oppure si tratta più semplicemente di sociologia clerico-fascista? O forse queste cose ci sono sempre e passano o restano, dipende dal significato e l'importanza che vogliamo dare ai nostri racconti quando ne parliamo.

Sara' interessante fra qualche anno, quando probabilmente avremo un moralismo musulmano un po' piu' visibile, vedere benpensanti leghisti e islamici uniti contro omosessuali e pillola del giorno dopo. Magari sara' quella la volta che Tosi si scopre 'liberal'.

Solo una precisazione. In realtà Cocaine, secondo Clapton, sarebbe una canzone contro l'uso della sostanza. Il testo infatti è un po' ambiguo, a mio parere più pro che contro, ma almeno secondo Clapton, contro. Certo che Cocaine come colonna sonora di una pubblicità progresso non sarebbe male!

Verona è sempre stata una culla di tolleranza e valori sani, che Tosi, anche in quanto portatore, giustamente difende. Tralasciando qualche recente e trascurabile omicidio a sfondo vagamente politico, [qui] ha dato i natali ad altri esempi di gioventù venuta su bene, ludwig o l'evergreen maso . E' giusto che si difenda un sistema educativo efficiente.

Commento straordinariamente profondo ed adeguato allo spirito del post, nonché ontologicamente rivelatore di quale sia la vera essenza del problema, sfuggita ad osservatori meno attenti: la colpa è di Verona, squallido ambiente clerico-fascista ed impregnato fino al midollo di razzismo egoista ed ignorante. Congratulazioni, Santoro sarebbe fiero di te!

Il fatto che la realtà possa essere lievemente piú complessa ti sfugge. Ad esempio, t'informo - giacché, evidentemente, non ne sei al corrente - che pochi luoghi possono reggere il confronto quanto a numero ed intensità d'azione di associazioni di volontariato. Ah, caspita ...... e questo come rientra nel comodo schemino mentale?

Non so se tu abbia personali rancori verso città e residenti ma - spiace dirlo - il tuo intervento costituisce un ennesimo perfetto esempio di come lo stolto guardi il dito che indica la luna.

 

potrebbe mai eseguire in pubblico quello straordinario e così riprovevole brano di J.J. Cale dal titolo "Cocaine"?

 

si, se accompagnato dall'esecuzione (magari di the Voice) del brano di Cole Porter che fa

 

Some get a kick from cocaine.
I'm sure that if I took even one sniff
That would bore me terrific'ly too
Yet I get a kick out of you.

 

http://www.youtube.com/watch?v=Aq344ks1ieg

Mancava...

Cmq. mi chiedo è costituzionale il provvedimento del sindaco Tosi? Chiedo per curiosità, perchè un provvedimento del genere apre la strada al no ai concerti ai cantanti gay, ai gruppi troppo scurili nei testi delle loro canzoni ecc.

Non è una bella cosa.

Perdinci, anticostituzionale addirittura, il teatro romano e' casa del sindaco, sara' pur libero di chiamare chi gli pare. E i veronesi di lamentarsi del sindaco!

Mi sembra una grandissima buffonata, più che altro.

Anche se avesse un senso parlare di cattivi esempi e comportamenti diseducativi si potrebbe  prendere l'esempio del suo collega e capoccia Zaia

Una persona che si fa ritirare la patente guidando e 200 Km/h in autostrada e poi in un intervista dichiara:

''Bisogna finirla di considerare ubriaco chi beve due bicchieri: e' in atto una criminalizzazione del vino che non ha senso alcuno e che sta uccidendo uno dei comparti piu' pregiati del made in Italy''.

Io apprezzo il buon vino e non ho mai provato droghe illecite di nessun tipo, ma ammetto tranquillamente che l'alcool in Italia è una piaga sociale e per la salute pubblica molto peggiore della cocaina ( perlomeno al momento ).

Quindi evidentemente non si tratta di moralismo, ma di pura e semplice demagogia, non per niente quando in una ricerca dell'Istituto superiore di sanità del 2006 erano stati messi a confronto i 24000 morti attribuibili all'alcool con i 517 morti per overdose c'era chi come Giovanardi aveva fatto questo commento " il tabacco e l'alcool che nel nostro ordinamento non sono considerate sostanze illecite: non e' possibile mettere assieme eroina e lambrusco" INQUALIFICABILE.

Si, Franco, in effetti tutta la vicenda non può che essere rubricata alla voce "Ipocrisia" che ha notevoli collegamenti con il novero degli italiani illustri e che coprono posizioni di potere.

Quando salta fuori che, poniamo, qualcuno frequenta minorenni o donnine; che fa uso di droghe e così via...ecco subito i difensori del discrimine pubblico-privato impancarsi a spiegarci che sapere cosa fa un politico nel suo privato è un proibizionismo di marca anglosassone che non appartiene alla nostra cultura.

Poi ti distrai un attimo è vedi atti idioti come quello di Tosi...

Purtroppo quest'idea che spetti al politico decidere cosa è morale e cosa no, è diffusissima e sembra davvero che gli italiani mostrino una spiccata attitudine a pendere dalla bocca di agenzie morali (chiesa) o politiche che devono spiegare loro cosa è lecito o non lecito fare.

Ps: io francamente di Tosi avevo stima...l'ho sentito in TV e mi era sembrato un tipo abbastanza pragmatico, non capisco perché perda tempo dietro a queste boiate. 

Perchè si toglie la maschera mediatica. Come borghezio che parla in italiano e non bestemmia e non impreca come un carrettiere

Un 16enne può entrare in un negozio, comprare (per qualche euro) abbastanza alchool da restarci secco: legale.

Beccano uno con un po' di maria (decessi per overdose nella stora: zero): fedina sporca.

Se non è ipocrisia questa.

grafico danni-dipendenza

notare dove sono alchool e tabacco.

 

Forse bisognerebbe partire dal "caso" Morgan e fare una seria analisi su quanto rende alla mafia questo proibizionismo di convenienza.

Quanto del prezzo delle sostanze proibite (e del profitto che se ne lucra) deriva proprio dal fatto di essere proibite. Se tali sostanze fossero distribuite sotto controllo medico dallo stato (tranne la cannabis, per favore...., non siamo ridicoli, questa dovrebbe essere soggetta alle stesse limitazioni dell'alcool, non di più) allora ci sarebbero meno drogati che delinquono per procurarsela e verrebbe rotto il monopolio di mafia-camorra-ndrangheta-narcos etc.  Insomma, dovrebbe essere l'antitrust a promuovere una politica di questo tipo, e che diamine....., non è giusto che la mafia guadagni così tanto ed io non possa mettere a reddito il mio piccolo appezzamento di terreno....

Franco, d'accordo al 100% con le conclusioni, però secondo me hai sbagliato bersaglio, anche perché credo che qui di Morgan non gliene freghi niente a nessuno :-)

La vicenda del festival reggae Sunsplash che si è tenuto dal 1994 ad Osoppo (UD) è a mio modo di vedere altrettanto (se non di più) emblematica del moralismo ipocrita di certa classe dirigente. L'anno scorso il presidente dell'associazione che organizza il festival Filippo Giunta è stato indagato dalla Procura di Tolmezzo per avere

 

agevolato l’utilizzo di sostanze stupefacenti ai clienti/paganti della manifestazione…noto essendo che il luogo diveniva punto d’incontro di persone che, nel contesto dell’evento musicale, e delle connesse suggestioni culturali riconducibili all’ideologia rastafariana che prevede l’associazione tra musica reggae e marijuana, avendo manifestato in ogni sede…totale insofferenza per i controlli delle forze di polizia giudiziaria… segnalando agli operatori della sicurezza ‘privata’ la necessità di
vigilare sul solo uso di droghe c.d. ‘pesanti

 

Sembra che Filippo Giunta possa essere ritenuto complice del consumo di droghe ai sensi dell'art. 79 del DPR 309/90.

Addirittura anche il Sindaco di CD di Osoppo Luigino Bottoni, strenuo difensore del Festival secondo l'articolo linkato, potrebbe essere coinvolto nell'inchiesta. E intanto a Benicassim ringraziano...

http://www.ilgiornale.it/interni/la_lega_riabilita_ribelle_morgan_cantera_teatro_romano_verona/19-08-2010/articolo-id=467787-page=0-comments=1

 

Finita la vicenda Morgan, resta aperta la vicenda "moralismo al potere". Ma non all'opposizione. Se qualcuno fa notare che il presidente del consiglio non è proprio quella persona a modo che tutti vorrebbero come vicino di casa (non fosse altro per il giro di prostitute che ti ritroveresti fuori dalla porta), allora passi per falso moralista bigotto e ti dicono che non bisogna guardare chi (o che cosa) si porta a letto il premier ma il bene che ha fatto al Paese. Per un cantante, pure scarso, che tira una pista, si fa un casino del genere, "... perché non ha da essere d'esempio ai gggiovani". Beh, è Silvio il nostro esempio? Forse per quello che i Verdini di turno si sentono tranquilli a fare quello che fanno? Forse per quello che le cricche di ogni genere prosperano in Italia? Per l'esempio del capo?

Forse non ne abbiamo avuto abbastanza? Montanelli (noto giornalista comunista del secolo scorso) diceva che l'unico modo che avevamo per liberaci di SB era averlo al governo per un po' di tempo in modo che potessimo sviluppare gli anticorpi e poi eliminarlo (politicamente, sottinteso). Ma dopo tanti anni anticorpi ne vedo pochi in giro.

Questo accordo dell'ultimo minuto tra Tosi e Morgan, mi lascia molto perplesso. Tosi ha preteso una presa di distanza non necessaria, visto che Morgan già l'aveva fatto in precedenza, e si è voluto ergere a paladino della campagna antidroga. A quando un capo del governo che giura, oltre che sulla costituzione, anche di non andare a p.....ne?