Letture per il fine settimana, 04-08-2017

/ Articolo / Letture per il fine settimana, 04-08-2017
  • Condividi

Eccole, in ritardo ma con il caldo che fa magari vi rinfrescano il "boccolo" (come diceva mia madre buonanima).

Tenniste musulmane, a favore del basic income, la Cina bellicosa, la Corea del Nord pericolosa, argomenti USA a favore dell'immigrazione e, per chiudere, i Beati Paoli.

- Nei paesi musulmani, si sa, le donne non hanno molti diritti né possono vivere, lavorare, esprimersi come da noi. Ogni tanto qualche giornalista individua dei segni di cambiamento e ci invita all'ottimismo. È il turno delle tenniste musulmane

- In questo blog svariati hanno spiegato perché l'idea di "basic income per tutti pagato dalle imposte" sia, almeno nella sua forma elementare, non solo una brutta idea per gli incentivi che crea ma anche estremamente difficile da realizzare sia sul piano operativo che quello finanziario. A Davos, dove si riuniscono i plutocrati, amano flirtare con il radical-chic, si sa (tanto loro mica pagano le tasse). Ecco quindi il WEF a favore del reddito di cittadinanza, per modo di dire. 

- La Cina, si sa, continua a far paura. Come ai tempi di Puccini e della Turandot: misteriosa, enorme, incomprensibile, etnicamente e culturalmente aliena, memore della sua grande potenza scomparsa ma ora forse risorta, controllata da uomini misteriori che parlano una lingua incomprensibile e vivono in stanze remote ed invisibili. Limes, che va ricordato sta alle analisi di politica internazionale un po' come l'Espresso sta a quelle economiche, ci racconta delle cose sulle relazioni fra questo temuto presidente (confermo, è temuto) e l'esercito popolare. Saran vere, saran false? Boh ... il mistero s'infittisce. 

- Ah, visto che siamo in quella zona e visto che il Donald, sempre più bisognoso di un diversivo dalle sue porcherie e di un po' di sano patriottismo che lo sorregga, ha aumentato i suoi cinguettii minacciosi verso la Corea del Nord, una riflessione sul tema

- Come sapete, per rimanere sempre con il Donald, non solo il muro non è riuscito a farlo (tanto un pezzo l'aveva già fatto Obama) ma nemmeno è riuscito a convincere le corti USA che i suoi vari executive orders erano legali. Questo perché, nonostante la vittoria elettorale e la fobia verso i musulmani, esiste negli USA una gran quantità di persone favorevoli all'arrivo di altri immigranti e per buone ragioni. Questo sito si dedica ad illustrarle. P.S. Per chi volesse saperne un po' di piu' su demografia ed immigrazione in USA, ecco un punto di partenza

- Siccome molti sono sotto l'ombrellone ancora e ad alcuni non dispiace leggere libri elettronici, ecco un link alla mia lettura novellistica più gradita dell'estate. Sarà che avevo in programma di leggerlo sin da quella del 1974 (il secchionismo liceale fa brutti effetti) ma l'ho trovato di spessore e, anche se non è Dumas, tiene botta molto bene. Soprattutto nella sua ironicamente rispettosa e precisa descrizione della squallida aristrocrazia siciliana, della sua cultura e del suo sistema di valori. Troppo lungo, però, ed alla fine diventa ripetitivo. Quindi NON raccomando leggere Coloriano della Floresta che ne fu il "seguito": ancor più lungo e decisamente inferiore. Si', l'ho letto ma le ultime 800 pagine (son circa 1700+) in modo decisamente "diagonale"!

Indietro

Commenti

Ci sono 4 commenti

www.youtube.com/user/MicheleBoldrin

nel canale sono disponibili alcuni scambi di opinioni che toccano anche i temi proposti nell'articolo qui sopra

Gentile Prof. Boldrin,

Scusi, mi puo' indicare dove si e' gia' parlato di basic income in questo blog? io ho trovato solo riferimenti al "reddito di cittadinanza" proposto dal M5s, che e' l'esatto opposto del basic income... non e' che ha fatto un po' di confusione? magari ha letto con distrazione l'articolo linkato? lo chiedo, molto rispettosamente, e il sospetto che in tal senso si rafforza per quel riferimento agli incentivi negativi che creerebbe... quando in realta' tutto il senso della proposta e' proprio che, a differenza di qualsiasi altra forma di trasferimento sociale condizionato alla mancanza del lavoro, questo tipo di trasferimento proprio perche' universale ed incondizionato non comporta quel tipo di incentivi

negativi tipici di questi strumenti (cioe' non disincentiva la ricerca di lavoro). Grazie

In effetti la proposta del WEF assomiglia piu' alla negative income tax suggerita da Milton Friedman che al salario di cittadinaza grillino. Pero' secondo me e' illusorio pensare che ci avrebbe evitato Donald Trump, i cui votanti non sono poi cosi' poveri: What So Many People Don’t Get About the U.S. Working Class - by Joan C. Williams

e' l'esempio di come avere dei mantenuti porti a grandi innovazioni