Lesa maestà

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Rallegriamoci: la deriva anticlericale del TG3 è sotto controllo.

L' episodio in se è banale: Roberto Balducci durante la consueta cronaca papale del TG3 si è permesso una battuta forse un po' ingenerosa ma abbastanza innocente:

 

Domani il Papa va in vacanza e ci saranno anche due gatti... che gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali quattro gatti, forse un po' di più, che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare ancora le sue parole

 

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Questa battutina ha scatenato un putiferio:

il vicepresidente (*) della Vigilanza Rai, Giorgio Merlo (Pd) scrive:

 

è singolare e inconsueto che una testata importante come il Tg3 scivoli in questa anacronistica, e volgare, deriva anticlericale. Un errore o un costume? Non mi pare, al riguardo, che un servizio del genere rientri tra i canoni che presiedono ad un corretto uso del servizio pubblico

 

il direttore Di Bella chiarisce:

 

La linea editoriale del Tg3 è stata sempre caratterizzata da grande attenzione e rispetto per il magistero della Chiesa e la figura del Pontefice. Mi sento di ribadire l’impegno del Tg3 a una rinnovata attenzione per le questioni vaticane e al massimo rispetto per la figura del Santo Padre, come d’altronde testimoniato dalla copertura impeccabile di tutte le sue ultime iniziative.

 

Questo è bastato a placare il portavoce vaticano Lombardi, ma non il prode vicepresidente (*) della Vigilanza Rai Giorgio Lainati (Pdl), che ribadisce il ruolo della destra nella difesa del vaticano:

 

c’è da rimanere attoniti di fronte alle sgangherate ironie del Tg3 sulle vacanze di Sua Santità Benedetto XVI

 

Personalmente trovo eccessiva ed incompatibile con un servizio pubblico l'attenzione che i TG riservano al papa, ed assolutamente ridicola l'accusa di anticlericalismo. Soprattutto mi mortifica lo zelo con cui politici e dirigenti pubblici difendono un terzo da una battutina innocente.

(*) Quanti vicepresidenti ha la commissione? Ho riportato i titoli come trovati sui giornali, ma nel sito del parlamento italiano Landolfi è citato solo come membro della commissione,Merlo  neppure quello, anche se wikipedia lo cita come vicepresidente nella scorsa legislatura.

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Commenti

Ci sono 109 commenti

Pur non vivendo lontano da Roma vorrei evitare di dover andare là per verificare se davvero sono quattro gatti.

Ora, se effettivamente ad ascoltare il Papa non ci sono le folle che ci mostrano i servizi televisivi questo ennesimo episodio ci dà un quadro ancora più triste dell'informazione in Italia.

 

A me invece è parsa proprio una cazzata fuori contesto. Ma forse sono io in errore. Nel paese dei papisilvio, dei beppegrilli e dei dipietri (vi risparmio tutto l'elenco) ci sta anche che un cronista del TG3 scriva prima e dica poi la prima battuta che gli capiti in mente. Non sia mai che lo mettono su Spinoza!

 

Anche a me in verità è sembrata una cazzata fuori contesto. Al punto che mi suona davvero strano pensarla come "la prima battuta che gli capiti in mente". Davvero strano... Una battuta così critica da parte di un tg rai nei confronti di un personaggio di primo piano è davvero atipica.

E non sono d'accordo con chi dica che questo è fare il mestiere di giornalista. Se è vero che a sentire il papa spesso c'è poca gente, fare il mestiere di giornalista è dirlo e documentarlo. Non insinuarlo con una battuta. Soprattutto se la battuta implicitamente ironizza anche su quelli che hanno "la pazienza o il coraggio" di far parte dei "quattro gatti". Mi pare poco corretto e poco professionale. (Come se poi l'influenza del papa e della chiesa sulla politica e società italiane dipendessero dal numero di persone radunate per l'angelus...).

E comunque, davvero strano.

(Intendiamoci... anche io penso che molto spesso la quantità e le modalità dell'"informazione" su papi - nel senso di plurale... non di vezzeggiativo! :-D - e cardinali in Italia siano spropositati e vergognosi e tutto quello che volete... ma che l'alternativa sia una cazzata come quella dei quattro gatti...)

 

Guarda, a prescindere dal fatto che la battuta fosse premeditata o meno, pure a me è parsa una cazzata, e dubito molto che fossero in quattro gatti a seguire l'Angelus.

Appunto perchè è una cazzata trovo allucinante la mobilitazione di direttori,vicepresidenti e portavoce vari.

Niente da fare, appena uno fa il suo mestiere lo riprendono. Poi ci meravigliamo di non avere giornalisti, o di averli alla pietro ostellino.

 

Personalmente trovo eccessiva ed incompatibile con un servizio pubblico l'attenzione che i TG riservano al papa...

 

Magari fosse solo il servizio pubblico. Sky Tg24, la domenica, sembra la tv Vaticana, con una finestra del menù interattivo che ripropone tutto il giorno l'Angelus (dopo averlo dato in diretta) e pop up "ULTIMA ORA!" con i "messaggi" del pontefice, anche i più banali (non me ne vogliano i credenti) tipo "Benedetto XVI: la fame nel mondo è una vergogna!".

Quello che non riesco a capire di SKY TG24 è : tutta questa deferenza è dovuta ad un "ritorno diretto" in termini di audience (quindi ritengo di avere un pubblico bigotto) o e una marchettona per motivi politici (che per altro mi sfuggono).Escluderei la sincera devozione religiosa in quanto Murdoch credo sia protestante.

 

Quello che non riesco a capire di SKY TG24 è : tutta questa deferenza è dovuta ad un "ritorno diretto" in termini di audience (quindi ritengo di avere un pubblico bigotto) o e una marchettona per motivi politici (che per altro mi sfuggono).Escluderei la sincera devozione religiosa in quanto Murdoch credo sia protestante.

 

Perchè non, più semplicemente, possibilità tecniche ed economiche di differenziare l'offerta? (Lo fai notare tu stesso: finestra del menu interattivo!)

Mah, se ad ascoltare le ovvietà, le rimasticature, le sciocchezze, le banalità condite con le consuete e presuntuose pretese di possesso dell'unica possibile verità che giungono da Oltretevere, rimanessero solo due gatti ...... stapperei sedutastante una magnum di Dom Perignon ...... :-)

Purtoppo io non faccio testo, come si evince dalla subitanea ed immancabile levata di scudi. E come si è visto dalle ossequiose e politically correct reazioni suscitate in ogni settore del gotha italico da quella inutile elaborazione mediatica denominata enciclica, la quale mira soltanto a riaffermare il primato delle posizioni papaline, in virtù del convincimento che l'unica etica meritevole di attenzione sia quella che di là proviene.

 

stapperei sedutastante una magnum di Dom Perignon ...... :-)

 

E il prosecco no ? Miscredente !

Comunque non era tanto una battuta quella del giornalista del TG3, tieni presente che ogni domenica varie parrocchie, a turno, organizzano Pullmanns per Roma con visita a P.zza S. Pietro, poi tutti liberi in visita, poi i vari turisti da tutto il mondo (il papa è visto anche come un'attrazione turistica..), poi i fancazzisti, insomma in P.zza S. Pietro non ci sono mai più di quindicimila persone, tolti i turisti, gli "organizzati" e i perditempo rimangono veramente quattro gatti. E i "giornalisti", nota categoria salivante.

Franco il problema non è il "pastore tedesco" e i due gatti in vacanza (sai che zuffe -)), ma la cultura che rappresenta. Quella è dura a morire.

L'episodio mi ha fatto ridere di gusto. Il telegiornalista, secondo me, neppure ha capito bene in quale quiproquo stava tuffandosi con quelle parole. Ma rido per non piangere ... Non dimentichiamoci che, annualmente, appena pubblica la prima bozza di legge finanziaria, qui in italia tra i primi commenti organizzati arrivano quelli della CEI - Conferenza Episcopale Italiana. E ormai, per la pervicacia e la costanza mostrate nei decenni, questi commenti hanno assunto il rango di evento istituzionale. In quale altro Paese?

 

Io penso che Roberto Balducci abbia sbagliato nel suo commento, soprattutto se ricordiamo episodi spassosi come questo:  http://www.repubblicanidemocratici.it/public/?p=30

E in via più generale, se si vuole capire l'elevata attenzione riservata non solo dalla stampa ma anche dal pubblico in generale alle posizioni della Chiesa cattolica basta confrontarla con i suoi "competitors". In altre parole una "inutile elaborazione mediatica denominata enciclica" è comunque infinitamente superiore ad un'uscita tipo "Beppe Grillo non si puo' candidare a segretario del PD perché si è iscritto nel comune di Arzachena che non è quello di residenza"...

 

L'episodio mi ha fatto ridere di gusto. Il telegiornalista, secondo me, neppure ha capito bene in quale quiproquo stava tuffandosi con quelle parole. Ma rido per non piangere ... Non dimentichiamoci che, annualmente, appena pubblica la prima bozza di legge finanziaria, qui in italia tra i primi commenti organizzati arrivano quelli della CEI - Conferenza Episcopale Italiana. E ormai, per la pervicacia e la costanza mostrate nei decenni, questi commenti hanno assunto il rango di evento istituzionale. In quale altro Paese?

 

Decisamente ridicolo ma il vaticanista è fortunato, perché alla domanda "in quale altro paese" ti rispondo che se avesse detto quelle cose su qualche grande Ayatollah, parlando su al jazeera, sarabbe già stato impalato, decapitato, frustato, lapidato, ... fai tu.

Francesco

 

 

La vicenda di cui il massimo protagonista è il pidino merlo, è una assoluta garanzia che tutta la manfrina della corsa per la segreteria del PD, le primarie e quant'altro, finiranno nel solito tragicomico modo. Essere più accaniti del portavoce vaticano è il massimo della sudditanza e dell'inconsapevolezza.

luigi zoppoli

 

Accanto a Merlo c'è Lainati del Pdl, anche se dal resoconto sembra giocare di rimessa. L' iniziativa è indiscutibilmente bipartisan.

Posso dire la mia? Non sul branco di poveretti che starnazzano nella speranza che l'Italia assomigli un pelino di più all'Iran, ma sulle intenzioni di Roberto Balducci nel profferire l'incriminata frase.

A mio umile avviso egli voleva fare a Ratzinger un sottile - ex post, troppo sottile: non tenne in conto gli infimi QI della canea romana - complimento per la sua costanza nel ripetere a questo mondo, sordo e cattivo, le sue prediche sulla carità e le altre virtù teologali (da non confondersi con le meno celestiali "cardinali"). Le sagge parole del pastore tedesco, sottolinea Balducci, sono oramai ascoltate solo dai quattro gatti che ancora ne hanno la pazienza ed il coraggio (trattandosi di quattro "gatti" ... il coraggio è d'obbligo). Quest'ultime, pazienza e coraggio, sono idioletti ratzingeriani che indicano doti positive (non ancora virtù cardinali, ma ad esse affini). Doti che i quattro gatti che ascoltano le parole del papa evidentemente possiedono, ad avviso del Balducci. Insomma, era un complimento alla minoranza di coraggiosi e pazienti che ascoltano e testimoniano, sotto la calura estiva, il verbo del pastore.

Io la vedo così; chi conosce Balducci gliene chieda conferma.

 

Cariiiiiiiiiina! Quasi quasi mi hai convinto!

In ogni caso, l'unica interpretazione credibile della frase del Balducci (o comunque, l'unica alternativa alla sua voglia di cambiare lavoro o di fare un dispetto al suo capo!).

(E però, permettimi: sagge parole, per favore).

 

 

Concordo, anzi mi stupivo di essere il solo ad avere interpretato la cosa in questo modo.

La cosa non migliora il panorama, anzi: il teatrino (l'ennesimo) diventa testimonianza anche di profonda ottusità, oltre che di tutto ciò che già era evidente.

Mi auguro per Balducci che sia così. Tornerebbe ad onore del suo acume e del suo senso dell'umorismo. In ogni caso, lei ha puntualmente parlato di somiglianza con l'Iran. Ci stanno lavorando. Intanto già circolano torme di mujaheddin. Rigorosamente analfabeti oltre che bigotti.

luigi zoppoli

diro' di piu': se avessero sale nella zucca e comprendessero quello che c'e' scritto nel vangelo dovrebbero prenderlo come un complimento, un grandissimo complimento, anche se l'intento fosse stato offensivo.

not a chance...

Rimosso. Evidententemente era proprio lesa.

r

 

Rimosso. Evidententemente era proprio lesa.

 

Ora i gatti sono solo tre.

Francesco

Questa vicenda è preoccupante oltre che ridicola...adesso scopriamo che nella riserva indiana degli uomini rossi (il Tg 3), decimati non dall'Uomo Bianco, ma dal buon senso, prima fanno le battute o le considerazioni anche serie sulla fortezza d'animo dei pochi che ancora seguono gli assurdi precetti della Chiesa, poi nascondono la mano dietro il sasso e poi puniscono, dopo averlo rinnegato, il "franco" tiratore.

Visto che la Federazione Nazionale della Stampa non mi sembra sia insorta a difesa del collega del Tg 3 rimosso per la frase incriminata (che comunque avrà il diritto di dire che a Piazza S. Pietro ci sono pochi fedeli, o no?) auspichiamo che la Chiesa e i suoi uomini, così loquaci in questi giorni in tema di Carità, come dimostra l'ultima enciclica, intervengano a difendere il poveretto "vaticanista"...se non lo faranno, dimostrando poca Carità, avremo ancora di più la prova di cosa intendono per carità: un atto di benevolenza che concedono a capriccio a chi non li metta mai in discussione e si presenti sempre genufletto e servile.

Ps: chi sarà adesso, l'unico vaticanista accreditato? Quel tale Accattoli che parla per il Tg1 usando sempre queste espressioni serafiche e quella inconfondibile voce nasale? Ma le avete mai sentite, le sue corrispondenze da Piazza del Vaticano? E i montaggi della gente in Piazza? Come dice lui, ogni domenica, sotto il balcone vaticano "è un giubilo gioia" proprio con la con la "g" dolce però....quanto ci piace, a noi italiani, stare sotto i balconi a prendere ordini!

Dal corriere on line

 

Il giornalista fa chiarezza sulle ragioni della «battuta» sui «quattro gatti» del Papa: «La frase è un inciso retta da ’gli strapparono un sorriso’ (i gatti di montagna perfino quello malandato), almeno quanto i proverbiali (sottolineo proverbiali) quattro gatti, forse molti di più (con immagine del saluto e del sorriso e della piazza piena), che hanno il coraggio e la pazienza di ascoltare».

 

Troppo difficile. Al di fuori della portata cognitiva di un vicepresidente della commissione di vigilanza.
Nemmeno se si mettono tutti insieme facendo contatto con le teste ed unendo le mani a catena.
FF

 

Troppo difficile. Al di fuori della portata cognitiva di un vicepresidente della commissione di vigilanza.
Nemmeno se si mettono tutti insieme facendo contatto con le teste ed unendo le mani a catena.

 

:-)

Io, che v'avevo detto? Non sono solo stronzi, sono pure scemi ed ignoranti. Vaya novedad!

P.S. Caro Ispirati: come vedi non c'è il regime, assolutamente no. Nessun regime, perbacco!

 

per un comunista non esiste personale, ma il partito.

Solo un cattolico /italiano trattiene per sè la mancia.

MP è stata certamente un inziativa portata avanti con un fine anche di vittoria/legittimazione politica

( i sani siamo noi, noi votiamo per ...).

Ps. di prosecco sano ormai se ne trova meno delle dita di una mano, parola di trevigiano.

Saluti. Gianni Z.

 

 

 E' vero: il pool Mani Pulite fece il possibile, nei limiti delle notizie di reato ricevute e delle sue competenze territoriali. E' probabile che indagando a FIrenze o Bologna si sarebbero trovati altri reati di corruzione, probabilmente commessi da esponenti del PCI. Ma in questo caso la colpa sarebbe di altri magistrati. Il clima politico però contribuì molto al successo e poi al fallimento della rivoluzione giudiziaria. Per una serie di ragioni, gli italiani o almeno una parte forse maggioritaria di loro erano stufi della loro classe politica e quindi videro per un breve periodo i magistrati come i liberatori, dando loro un ruolo sproporzionato. Poi il sistema crollò e gli italiani provarono un breve interludio di governo "serio". Risultato si affrettarono a votare una persona che li illudese di nuovo che tutto poteva continuare come prima. E continuano a illudersi.

  Nel lungo  ha giocato un ruolo non trascurabile il caso Sofri. Io devo dire non ho mai capito il fascino del personaggio, che ha conquistato anche persone insospettabili (mia moglie ha visto D'Alema andare in pellegrinaggio a Pisa quando fu liberato). Comunque il fascino è tale da aver convinto moltissimi a sinistra a fare una campagna contro la magistratura, abilmente rilanciata dai media di SB.  

 

E' vero: il pool Mani Pulite fece il possibile, nei limiti delle notizie di reato ricevute e delle sue competenze territoriali. E' probabile che indagando a FIrenze o Bologna si sarebbero trovati altri reati di corruzione, probabilmente commessi da esponenti del PCI. Ma in questo caso la colpa sarebbe di altri magistrati.

 

Non sono d'accordo con questo riassunto, ho gia' spiegato perche' ma lo ripeto.

Innanzitutto sottolineo che nei precedenti interventi ho criticato l'operato specifico del pool o dell'insieme di magistrati inquirenti diretti da Borrelli a Milano. Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa criticare l'insufficiente azione della magistratura italiana nel suo complesso, e indicare le cortine fumogene alzate al Sud quasi senza alcun risultato concreto (vedi Pomicino) oppure l'inazione combinata con l'inconcludenza delle procure delle regioni rosse contro il sistema di potere PCI che era li' particolarmente maggioritario e monolitico.

Io critico specificamente Di Pietro e Mani Pulite a Milano.

Nel comune di Milano hanno governato negli anni precedenti Mani Pulite le giunte rosse PCI-PSI, poi seguite da giunte DC-PSI. A Milano era pienamente realizzato il sistema consociativo DC-PSI-PCI della "dazione ambientale" e della spartizione delle tangenti, regolata se ricordo bene dalla regola: 2 quote al PSI (che poteva allearsi con entrambi per il potere), 1 quota alla DC e 1 quota al PCI. Ho visto anche citato un 18.75% del totale delle tangenti versato al PCI nella ricostruzione delle tangenti per la metropolitana milanese, che non e' molto distante dal 25% della regola base.

Il pool di Mani Pulite con espedienti vari ha tenuto fuori perfino dalle indagini i vertici nazionali PCI, perseguendo invece unicamente i vertici nazionali PSI e DC. Ma ripeto esisteva evidenza schiacciante di un partecipazione consociativa a pieno titolo del PCI di Milano alla spartizione del sistema delle tangenti.  Allo stesso tempo, sempre con espedienti vari, il pool Mani Pulite di Milano, coadiuvato dai giurnali della Fiat e di De Benedetti ha cercato di accomunare i vertici della Lega a quelli di DC e PSI, anche se i vertici della Lega erano totalmente estranei al sistema delle tangenti, sistema che include i reati di corruzione e concussione di amministratori pubblici, ed e' qualitativamente diverso dal finanziamento illecito, sia in Italia sia nell'ordinamento degli altri Paesi OCSE.

E' possibile che grazie alla struttura ideologica ed omertosa dei militanti e dei quadri PCI i vertici PCI si sarebbero potuti salvare da una condanna definitiva.  Ma il pool Mani Pulite doveva inquisirli, invece di "decidere" ad esempio che Primo Greganti aveva usato le tangenti incassate per acquistarsi appartamenti privati, piuttosto che consegnarle a Botteghe Oscure. E doveva portare i vertici PCI a processo, anche solo sulla base di indizi e di teoremi del genere "non potevano non sapere". Ricordo che per una condanna in tribunale sono sufficienti "indizi gravi, precisi e concordanti".

E' anche plausibile che Mani Pulite non avrebbe potuto operare con successo se non alleandosi con parte dei criminali (come il PCI, la Fiat, eccetera) ed omettendo di indagare su una parte dei crimini.  Ma anche in questo caso non posso condonare al pool Mani Pulite e a Di Pietro gli espedienti usati per accomunare i vertici della Lega ai vertici DC e PSI. E in realta' Mani Pulite non sarebbe mai stato possibile se la Lega non fosse diventata il primo partito a Milano, solo questo ha dato la scossa e l'opportunita' per colpire sia pure molto molto parzialmente il sistema consociativo delle tangenti che era alla base dello Stato italiano del tempo.

 

Cari tutti, e lo dico a me stesso anzitutto, forse abbiamo stancato anche perché giriamo oramai in tondo ripetendo cose che, da circa 15 anni a questa parte, gli italiani informati sanno perfettamente.

Non mi sembra che si siano adotti fatti nuovi, né da parte mia (almeno finché mi mantengo reticente su Galimberti&Co, cosa che credo d'aver intenzione di fare visto che i) non è molto interessante e, ii), perché scatenerebbe ulteriori polemiche estive ... :-)) né da parte di Marco, né da parte di Alberto, né di Franco, né di quanti altri hanno contribuito.

Le differenze sembrano tutte di valutazione politica e - in questo credo proprio di non essere troppo di parte nell'affermarlo - sembrano riflettere le simpatie partitico-politiche attuali. Siccome a me fanno notoriamente abbastanza schifo tutti (però, ammetto, continuo a non capire il grande disprezzo che gli amici di "destra" mostrano nei confronti di Di Pietro ... questa era la domanda originale mia e mi accontento di non aver ricevuto risposta ...) provo a riassumere ciò che a me pare incontrovertibile e condiviso, omettendo tutto ciò che condiviso non è.

Riassumendo:

- Quelli finiti in galera erano ladri, alla grande. Altri ladri alla grande, purtroppo, non finirono in galera. Il "sistema" che generava quei furti e quelle commistioni non è stato distrutto, tutt'altro. Sopravvive, con opportune modificazioni, nella cosidetta seconda repubblica. Sopravvive perché sopravvive, anzi si è accresciuto, il ruolo dello stato nell'economia ed il pervasivo intrufolarsi della politica in tutto quanto la società civile ed economica fa o prova fare. Poiché, in Italia, quasi tutto dipende da protezioni/autorizzazioni del potere politico, coloro i quali tale potere politico controllano (dai consiglieri di quartiere al presidente del consiglio) ne traggono vantaggio estraendone grandi rendite in maniera a volte legale (basta farsi le leggi ad hoc, dopo tutto) a volte illegale (spesso non si è potenti abbastanza per farsi le leggi ad hoc, quindi ci si arrangia altrimenti).

- Non si sostiene che il pool MP di Milano (e gli altri magistrati che all'inizio anni '90 indagarono politici ai quattro angoli d'Italia) fosse controllato dal PCI. Quanto fece servì al PCI? Ex ante sembrava certamente di sì, ex post non è ovvio visto come sono finiti ed il pochissimo che hanno governato dal 1995 in poi! Da un punto di vista strettamente storico, la fase Mani Pulite pose fine al sistema di potere DC-PSI, che aveva Craxi al centro, ma al tempo stesso forzò il processo di disgregazione del PCI, processo che la caduta dell'URSS aveva iniziato, il quale, in mancanza dei suoi avversari "classici" contro cui aveva imparato a lottare, si vide costretto a re-inventarsi, con gli effetti deleteri (per se stesso, sia chiaro) che abbiamo tutti di fronte e che si chiamano PD, D'Alema, Veltroni, Fassino e cianfrusaglia post-comunista varia.

- Alcuni fra i giudici di MI, D'Ambrosio in particolare, avevano chiari orientamenti di sinistra, altri l'opposto (prima di scendere in politica Di Pietro aveva manifestato simpatie chiaramente di destra, Borelli era il classico liberale-istituzionale milanese e via elencando). Non vi è alcuna ragione obiettiva per vederci una trama tesa a colpire innocenti: credo che questo non lo sostenga nessuno. Chi finì in galera era quasi sempre, se non sempre, colpevole. L'unica "colpa", di nuovo, che possiamo fare a Mani Pulite è di aver messo troppa poca gente in galera, di non essere riuscita ad espandersi nazionalmente ed arrivare a Roma, d'aver lasciato completamente quasi esente il PCI (Greganti a parte, vi furono piccole cose in Veneto e nel Sud, ma poca cosa), insomma di non aver fatto il miracolo di mettere in galera tutti i politici ladri d'Italia facendo saltare la commistione che tutti criticano ed in cui, però, (quasi) tutti sguazzano ... Credo che una certa "rabbia" con MP venga da questo: si crearono molte illusioni (son certo che molti che dibattono qui facevano parte del "popolo dei fax" 16 anni fa!) e quasi nessuna venne realmente realizzata.

- Vi è, quindi, un'opinione condivisa secondo cui "MP fu un fallimento", sul piano storico. Meno condivisa, anzi non condivisa per niente, è la valutazione di perché fu un fallimento ... Ma, per dare un giudizio obiettivo su questo "fallimento" occorrerebbe saper valutare il ruolo storico che la scesa in campo di BS e di Forza Italia (e l'immediata vittoria alle elezioni del 1994, assieme ad una Lega che sbandò mostruosamente tre mesi dopo aver costituito il gruppo parlamentare più numeroso) ebbero su quel processo. Ed anche, aggiungo, il ruolo che la creazione della "gioiosa macchina di guerra" di Occhetto&Co ebbe su una fetta sostanziale della società italiana che, credo di poter dire, "prese alquanta paura" e decise che, forse, il giochetto MP era durato abbastanza e si stava rivelando pericoloso. Ma queste sono valutazioni mie, devo dire. Non se siamo in grado di darlo quel giudizio, ma se vogliamo tentarci occorre farlo in maniera più articolata di come stiamo facendo, che ne dite?

- Ricordiamoci tutti che non vi fu solo il pool di MI, molto venne fatto anche a NA ed in parte a Roma. Quindi non tutto si può spiegare con la composizione del particolare pool milanese su cui questo dibattito si è incentrato.

- Non vi è dubbio che la faccenda Greganti-PCI rimanga oscura e che, molto probabilmente, il PCI lì prese dei soldi direttamente, ossia soldi che finirono nelle casse centrali del partito. Non vi è dubbio che il pool di MI decise di lasciar stare quella pista e che la decisione fu alquanto controversa allora tanto quanto lo rimane ora. I fatti sono quelli che la combinazione degli ultimi commenti di Alberto L e Marco B riporta. Se essi permettano un giudizio inequivocabile o meno, lasciamolo decidere ai lettori. Mi sembra chiaro che la mia opinione sia di un certo tipo mentre quella di altri è diversa.

- Alberto L ritiene anche che l'inchiesta sul finanziamento della Lega fosse motivata politicamente. L'inchiesta vi fu, vi fu il processo ed il tutto finì essenzialmente in una bolla di sapone per ragioni in parte simili a quelle del PCI (militanti disposti ad immolarsi), in parte per il mutato clima politico (decidere di inquisire la Lega trasformò la medesima da grande supporter a grande nemico di Mani Pulite ... insomma, fu un boomerang niente male per della gente così tatticamente e politicamente abile come quelli del pool di MI!), in parte perché non è che vi fosse poi così tanta carne al fuoco. I soldini, per la Lega, arrivarono dopo e da altre fonti :-) Ok, Ok, scratch the last one!

Ovviamente questo non è un invito perentorio a darci un taglio. È il mio sommario di ciò che mi sembra assodato e condiviso, mentre il resto mi sembra attribuibile solo a simpatie personali. Se c'è voglia di dibattere ancora, comunque, adelante. Bandwidth is cheap, and nFA is quite open!

P.S. Errata corrige: una cosa ho appreso dall'ultimo commento di Alberto L, che non mi risultava: ossia che Borrelli fosse anche lui iscritto a MD. Evidentemente avevo fonti erronee (tutte verbali, ma di cui mi fidavo). Alberto, da dove viene questa informazione?

 

 

giriamo oramai in tondo ripetendo cose che, da circa 15 anni a questa parte, gli italiani informati sanno perfettamente.

 

Michele, ancora non sono d'accordo.  Gli italiani informati (una piccola minoranza) al massimo prevalentemente conoscono, approssimativamente, la versione di Corriere, Repubblica, Barbacetto-Gomez-Travaglio: tutte versioni che non documentano il comportamento iniquo del pool mani pulite di Milano sia riguardo al trattamento di favore riservato ai vertici PCI rispetto a quello DC e PSI, sia riguardo il trattamento di favore accordato alle grandi imprese private, specie quelle proprietarie di giornali, sia riguardo il trattamento iniquo e tendenzioso specie come conseguenze mediatiche riservato ai vertici della Lega.

 

Le differenze sembrano tutte di valutazione politica e - in questo credo proprio di non essere troppo di parte nell'affermarlo - sembrano riflettere le simpatie partitico-politiche attuali.

 

Questo e' inevitabile ma quando si arriva ai fatti documentati su stampa e documenti della magistratura i margini di arbitrarieta' diminuiscono.

 

Il "sistema" che generava quei furti e quelle commistioni non è stato distrutto, tutt'altro. Sopravvive, con opportune modificazioni, nella cosidetta seconda repubblica. Sopravvive perché sopravvive, anzi si è accresciuto, il ruolo dello stato nell'economia ed il pervasivo intrufolarsi della politica in tutto quanto la società civile ed economica fa o prova fare.

 

Secondo la mia valutazione, l'invasione statale nell'economia e' diminuita rispetto agli anni della Prima Repubblica con la cessione delle banche e di Telecom, e la molto parziale privatizzazione di Eni ed Enel, tuttavia c'e' una deriva recente che effettivamente sta invertendo la rotta incrementando l'invasione statale.

 

Borelli era il classico liberale-istituzionale milanese e via elencando

 

Borrelli e' rampollo di una famiglia napoletana di magistrati e personalmente lo considero estremamente vicino al PCI, piu' o meno come persone dell'area del partito di azione confluiti nell'area PCI come Ciampi. Se poi e' vero che Borrelli ha militato in Magistratura Democratica, non vedo come non si possa considerarlo organico all'area PCI.

 

- Non vi è dubbio che la faccenda Greganti-PCI rimanga oscura e che, molto probabilmente,

 

Francamente almeno la storia della tangente Enel di L.Panzavolta e' per me assolutamente chiara.

 

- Alberto L ritiene anche che l'inchiesta sul finanziamento della Lega fosse motivata politicamente. L'inchiesta vi fu, vi fu il processo ed il tutto finì essenzialmente in una bolla di sapone per ragioni in parte simili a quelle del PCI (militanti disposti ad immolarsi), in parte per il mutato clima politico (decidere di inquisire la Lega trasformò la medesima da grande supporter a grande nemico di Mani Pulite

 

Michele, non sono d'accordo con questo riassunto della mia posizione e cerco di chiarire.

Il pool non ha indagato sui finanziamenti illeciti alla Lega per motivazione politica. Dopo il suicidio Gardini, il gruppo Ferruzzi diretto da Sama ha deciso di collaborare senza limiti con Mani Pulite di Milano (anche per evitare la galera, quantomeno cautelare) e Sama ha confessato credo sostanzialmente in misura esaustiva tutte le malefatte dal 1989 in poi, inclusi i 0.2 miliardi di finanziamento non dichiarato alla Lega e inclusi i 0.2 miliardi di finanziamento non dichiarato al PRI di La Malfa.

Il pool di Milano ha fatto il suo dovere, portando in giudizio Bossi e La Malfa assieme a molti altri, e ottenendone la condanna. Non capisco perche' scrivi "il processo ed il tutto finì essenzialmente in una bolla di sapone".  Non e' assolutamente vero, ovviamente invece Bossi fu condannato anche se il tesoriere Patelli ha sempre negato ogni suo coinvolgimento nella ricezione materiale e uso della tangente.  Ma gli indizi erano sufficienti (Bossi dominava la Lega, Bossi aveva parlato con Sama) e Bossi fu condannato con sentenza definitiva per finanziamento illecito.

Se il Pool avesse usato gli stessi metodi usati con Bossi e la magistratura avesse usato lo stesso trattamento, i vertici amministrativi (Stefanini) e nazionali (Occhetto) del PCI avrebbero dovuto essere condannati per la tangente Enel di Panzavolta.  Questo e' quello che contesto al Pool Mani Pulite di Milano.

Inoltre come gia' spiegato contesto al pool Mani Pulite di Milano gli espedienti processuali e mediatici usati per accostare quanto piu' possibile Bossi alla maxi-tangente Enimont, a cui la Lega era totalmenbte estranea, e che invece aveva origine da una vera e propria concussione ai danni di Gardini dei vertici politici DC e PSI (forse anche PCI ma non conosco evidenza per questo), concussione secuita da associazione a delinquere con Gardini stesso per far super-pagare la quota Ferruzzi di Enimont dallo Stato e spartire gli oltre 500 miliardi di sovra-pagamento tra partiti politici (sono sicuro la maggior parte) e Gardini stesso per la Ferruzzi.

Domanda su di un tema molto scomodo e mai abbastanza preso in considerazione (a mio avviso): si cita (a torto o ragione, poco importa) lo strabismo di alcuni magistrati sui vertici del PCI, a danno della splendida accoppiata DC-PSI; mi chiedo: come mai non vengono toccate le gerarchie vaticane nella controversa stagione di mani pulite? Che ruolo hanno avuto lo IOR, Marcinkus, il vescovo De Bonis? Sono istituzioni e personaggi legati a doppio filo con Andreotti, Ciancimino padre e vertici della DC. Come mai nessuno indaga in quella direzione? (domanda retorica, mi scuso!)

Anyway, buone vacanze

Marco

Vorrei si notasse come il fenomeno, alas sottolineato dal sottoscritto, della bizzarra tendenza del Sig. ratzinger a saltar il fosso ogni volta faccia comodo. 

Da un lato e' pastore universale etc. Appena si scorge una magagna, egli nota con ardore ed orgoglio che e' il papa-re di uno stato indipendente, con tanto di pennacchi e francobolli.

 

Avrei piacere che qualche (o se?) cristiano onesto mi spiegasse il passaggio da un ruolo all'altro.

Spiace dover parlare di tal escremento, ma...

Dunque il sig. Amorth, medaglia al valor militare e presidente (emerito) dell'ordine degli esorcisti (no, esorciccio con Franchi e Ingrassia, proprio gli esorcisti, color che fan fuggire il principe delle tenebre) ci comunica che i preti pedofili non sono iindemoniati (sospiro di sollievo in Norvegia dove vi fu una precipitoso salire dei prezzi di rosari sul mercato) ma solo "influenzati dal demonio" (mah, a scuola mi avevan detto che i cristiani non sono manicheisti e quindi i demoni non ci sono...) [Nota mia: non sto sfottendo: le dichiarazioni sono disponibili in Inglese, su CC e in Italiano a lastampa.it]

 

Sia come sia, lascia di sale il fatto, bizzarrissimo, che l'organizzazione religiosa si preoccupa di

1. reputazione

2. avvocati

3. come non andare in tribunale

4. come ridurre le penali da pagare in danni (sono apparentemente gia' 2,1 miliardi di US % pagati in punitive damages)

5. di sconfessare i varii dementi (indemoniati) che nei media dicono che hanno un po' passato il segno (viz. le orazioni di tal "Cantalamessa"  -che vince il premio "Fassina" dato dal sottoscritto per la competizione "nomen-omen" del 2010)

 

Mai, ma proprio mai, una voce di conforto alle madri di figli turbati, se non stuprati da "lor signori"?

 

Che ne pensano, per davvero, i cristiani?

 

Non so se questo sia il luogo più adatto, ma volevo segnalare questo video, che contiene nelle note anche una descrizione del' accaduto.

 

Una decina di anni fa, per tutt' altri motivi e in tutt' altro contesto, seppur non meno assurdo, mi son trovato in una simile situazione, con forze dell' ordine che sfruttano il loro potere in modo arbitrario infischiandosene della legge e di ogni tentativo di dialogo. Vedendo queste scene mi è tornata addosso la stessa sensazione di assurdità ed impotenza di fronte ad una volontà altrui che annulla la propria libertà. Parafrasando la frase di un famoso film verrebbe da dire che l' inferno è dove la ragione non ti serve a niente.

 

Grazie. Usato.

Oramai siamo allo stato di polizia confessionale.

E questi poliziotti, con nessun rispetto per il cittadino e le sue liberta', esattamente come me li ricordavo 40 anni fa.