Il grafico della settimana, 05-04-2017

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Questa settimana, una cavalcata di 150 anni nel reddito degli italiani – regione per regione.

Dalle ricerche (qui, qui e anche qui) di Emanuele Felice e Giovanni Vecchi - i lettori più attenti ricorderanno una recensione del libro di Vecchi - ho estratto il PIL pro capite delle regioni italiane dall'unità d'Italia (circa) in avanti. Com'è cambiato, nel tempo, il reddito da nord a sud?

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Commenti

Ci sono 24 commenti

Ma il grafico proposto, purtroppo, non la comunica in maniera particolarmente brillante.

rallentarlo? mettere i colori (rosso = molto sotto la media, rosa = poco sotto, azzurrino = poco sopra, azzurro = molto sopra?

Nel 1871 la Campania risultava essere la quarta regione più ricca, venti anni dopo è scesa al nono posto. Cosa è accaduto?

Ciò che è certo è che il Regno di Napoli era nel 1857 non solo il più reputato d’Italia per la sua solidità finanziaria – e ne fan prova i corsi della rendita – ma anche quello che, fra i maggiori Stati, si trovava in migliori condizioni. Scarso il debito, le imposte non gravose e bene ammortizzate, semplicità grande in tutti i servizi fiscali e della tesoreria dello Stato. Era proprio il contrario del Regno di Sardegna, ove le imposte avevano raggiunto limiti elevatissimi, dove il regime fiscale rappresentava una serie di sovrapposizioni continue fatte senza criterio; con un debito pubblico enorme, su cui pendeva lo spettro del fallimento. Senza togliere nessuno dei grandi meriti che il Piemonte ebbe di fronte all'unità italiana, che è stata in grandissima parte opera sua, bisogna del pari riconoscere che, senza l'unificazione dei vari Stati, il Regno di Sardegna per l'abuso delle spese e per la povertà delle sue risorse era necessariamente condannato al fallimento. La depressione finanziaria, anteriore al 1848, aggravata fra il '49 e il '59 da una enorme quantità di lavori pubblici improduttivi, avea determinato una situazione da cui non si poteva uscire se non in due modi: o con il fallimento, o confondendo le finanze piemontesi a quelle di altro Stato più grande.

leggendo la "policy sui commenti" del sito ho notato che ci si propone di : 

"evitare personalismi, insulti"

"un sito dove si discute rigorosamente di idee e fatti, non di questioni personali"

"non prenderemo provvedimenti in base alle idee presentate, ma solo in base alla qualità dell'argomentazione"

"Cancellazione dei commenti offensivi

Non ci piace censurare, ma ci riserviamo il diritto di farlo in quei casi estremi in cui un commento possa apparire puramente ad-personam, senza nessun altro contenuto che, appunto, il mettere in evidenza una caratteristica specifica, positiva o negativa, d'un individuo determinato."

vorrei percio' proporre al vaglio della redazione  la cancellazione del commento con oggetto "senti idiota" pubblicato qui sopra dall'utente michle boldrin in quanto ha tono "puramente ad-personam, senza nessun altro contenuto che, appunto, il mettere in evidenza una caratteristica specifica, positiva o negativa, d'un individuo determinato"

grazie per l'attenzione bonghi