Elezioni presidenziali USA 2012 - Live Blogging

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Commenti a caldo sulle elezioni. 

23:15 (Giorgio): Fox News ha appena dato Ohio a Obama. It's all over, folks.  

21:52 (Giorgio): secondo il live blog del NY Times, Obama e' avanti nella zona di Tampa e in un'altra contea cruciale per la Florida. Il motivo: la crescita della popolazione ispanica di origini non-cubane, che vota prevalentemente per Obama (gli immigrati di origini cubane invece tendono ad essere piu' conservatori e piu' inclini a votare repubblicano). Pare che Obama stia andando bene anche in due contee dell'Ohio che storicamente sono state buoni indicatori dell'esito finale in Ohio. A  costo di sbilanciarmi, prevedo che Ohio e Florida andranno ad Obama e "chiamo" l'elezione per Obama. Obama viene rieletto presidente per un secondo term. Ricordatevi, you read it here first!

21:39 (giorgio): Fox News ha appena assegnato Pennsylvania, Michigan e Wisconsin a Obama (nelle sue proiezioni). Nei sondaggi pre-elezioni questi stati mostravano un leggero vantaggio per Obama, che sembra essere confermato. Comincia a delinearsi una vittora per Obama. 

20:14 (Giorgio): CNN ha pubblicato un exit poll per lo stato dell'Ohio - che quasi sicuramente sara' decisivo: Obama ha un sottilissimo vantaggio, di circa un punto percentuale. Too early to say! Dovremo aspettare ancora molto. Nel frattempo le proiezioni assegnano diversi stati del nord-est a Obama, Georgia e South Carolina a Romney. Di nuovo, nessuna sorpresa.

19:39 (Giorgio): il NY Times sta pubblicando alcuni exit polls interessanti: la maggioranza degli elettori non vuole eliminare "Obamacare", la riforma sanitaria di Obama. Una sottile maggioranza approva l'operato di Obama come presidente.

19:33 (Giorgio): CNN comincia ad assegnare i primi stati, in base alle proprie proiezioni: Kentucky, Indiana e West Virginia vanno a Romney, Vermont a Obama. Niente di sorprendente, questi stati non erano fra quelli "in gioco".

18:55 (Andrea): Altro link molto utile, pieno di informazioni e di sondaggi: electoral-vote.com, compilato amatorialmente da un Andy Tanenbaum, famoso computer scientist americano residente in Olanda. 

18:52 (Andrea): Stanno cominciando ad arrivare i primi spogli da percentuale minuscole di seggi elettorali. Nel frattempo, si può giocare a fare gli scenari con questo bel tool fornito dal New York Times. Ci sono 5 possibilità che il collegio elettorale risulti in parità fra i due candidati, nel qual caso l'elezione spetta ad un complicato meccanismo previsto dalla costituzione che risulterebbe, con buone probabilità, con l'elezione di Romney a presidente e di Biden a vicepresidente. 

18:25 (Giorgio): Come quattro anni fa, cercheremo di fornire commenti a caldo e quasi in diretta sui risultati delle elezioni presidenziali USA. I seggi cominceranno a chiudere alle 19:00 in Virginia, fino alle 23:00 in California. Come forse non tutti sanno, l'elezione dipende non tanto dai risultati del voto popolare in tutto il paese, quanto dai risultati stato per stato. Ogni stato fornisce un certo numero di "grandi elettori" al collegio elettorale, che conta 538 grandi elettori. Il candidato che raggiunge la maggioranza nel collegio elettorale vince. Secondo i sondaggi, la maggior parte degli stati propende fortemente o per Obama o per Romney: l'elezione verrà decisa da una decina di stati dove la distanza fra Obama e Romney nei sondaggi è di pochi punti percentuali (sotto il margine di errore). In particolare Ohio, Virginia, Iowa e Wisconsin, Colorado e Nevada, Pennsylvania, Florida, e New Hampshire decideranno il risultato. 

Come abbiamo riferito sul nostro feed di facebook, si registrano lunghe code ai seggi (come quattro anni fa). Obama è leggermente favorito nei sondaggi stato per stato - ma di pochi punti percentuali. 

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Commenti

Ci sono 28 commenti

 Hanno perso le elezioni contro un presidente mediocre e la disoccupazione quasi all'8%, ed anche 3-4 seggi in senato.  Il fanatismo ideologico sui diritti civili  (ma anche sulle tasse) forse non paga.

Ho pensato alla stessa cosa, sono concentrati solo su quei due punti, un po come il nostro PdL. Hanno bisogno di un Giannino anche loro (o l'hanno già?).

Mi piacerebbe fosse così, ma ho un forte dubbio al riguardo. Mi spiego: la differenza tra i due è stata di circa 3.300.000 voti, abbastanza ma non un enormità.

Soprattutto: per Obama hanno votato in massa afroamericani (93% secondo Adnkronos) e ispanici (69% stessa fonte). Può essere che le politiche di Obama siano fantastiche per queste "minoranze" e che il colore della pelle non c'entri nulla, però ho fortissimi dubbi ( son percentuali da Bulgaria anni 70).Temo si sia votato l'uomo e non il programma.

Paul Krugman, nel suo libro La coscienza di un liberal, racconta (cito a memoria) che il partito repubblicano a suo tempo mise a disposizione di Reagan un trust di politologi per definire la strategia elettorale.

Il responso di queste menti sopraffine fu il seguente: per vincere le elezioni serve convincere la classe medio-bassa a votare per i repubblicani, in contrasto con i propri interessi. I punti su cui insistere devono essere:

1) dipingere tutti i dipendenti pubblici come parassiti e fannulloni, mantenuti dai cittadini attraverso tasse eccessive. Quindi, attaccare il sistema pubblico, ridurre le tasse e affamare la bestia;

2) rappresentare la nazione come esposta al pericolo di criminalità piccola e grande (quasi sempre nera o comunque non bianca), immigrazione senza controllo, contro cui non ci sono sufficienti mezzi di contrasto. Insistere su legalità, sicurezza e qualità della vita;

3) assumere in toto la dottrina sociale e l’etica della persona della religione dominante.

La storia ci dice poi come è andata. Secondo me questi politologi hanno fatto anche qualche capatina in Italia…

Il risultato di queste elezioni forse segna la fine per i repubblicani di questa strategia, risultata finora vincente in molti casi.

Speriamo. Certo è che a leggere Giannino su un argomento così serio come la tassa sulle transazioni finanziare e leggere krugman sullo stesso argomento, fa sorgere qualche dubbio su eventuali confusioni personali.

 

Krugman non mi sembra confuso.

 

Saluti,

tra Omabacare e Romneycare (quella fatta quando era governatore nel Massachusetts) non ci sono sostanziali differenze?

Buona domanda. Non ne so abbastanza su Romneycare per rispondere, ma non so se ci fosse il mandato individuale (cioe' l'obbligo ad assicurarsi) o l'obbligo per le imprese sopra una certa dimensione di fornire copertura sanitaria. Pare comunque abbastanza chiaro che Romney e i suoi sponsors volessero abolire gran parte di obamacare. Alcuni aspetti di obamacare hanno il sostegno di gran parte della popolazione, ad esempio il requisito che le compagnie di assicurazione non neghino la copertura a individui con "pre-existing conditions". Ma per funzionare, questo richiede che comprino copertura medica anche individui a basso rischio. Da qui la necessita' del mandato individuale.

avranno pur più idee liberali dei democratici, ma per il resto sembra siano rimasti nel Medioevo, con la loro caccia alle streghe, ai gay, ai neri, ecc...

Personalmente, non avrei votato.

Mi pare che stia passando sotto silenzio la notizia che Romney, perse le elezioni, abbia deciso di ritirarsi dalla vita politica. Da quelle parti non c'è bisogno di rottamatori perché chi perde si auto-rottama e chi vince non puo' essere eletto per piu' di due volte.
Non se ne parla in Italia perché qualcuno teme che si segua l'esempio?

che i politici italiani non hanno fatto trasparire fino ad ora: la dignità e il rispetto verso sé stessi e gli altri.

Caro Francesco, mi hai dato lo spunto per proporti la mia idea in proposito.

A mio avviso, per evitare che il politico (intendendo con ciò la carica elettiva) persegua nella sua attività politica fini carrieristici e reddituali, basterebbe che fosse remunerato con la differenza rispetto al suo reddito precedente l'elezione.

In tal modo, otteniamo diversi effetti positivi, tra cui l'ostacolo a candidati che abbiano mai lavorato, e che chi viene eletto non ci perde né ci guadagna.

Ma se fa bene, l'effetto popolarità si rifletterà sulla sua attività personale una volta finito il mandato. Se fa male, il contrario.

Peccato che non vi siano, nel mondo e nella storia, esempi di questo sistema da citare . . . o mi sbaglio?

E' curioso che nessuno evidenzi che la ragione maggiore per cui Obama ha successo è perché ha l'aria simpatica. A prescindere dalle sue idee politiche,  studiate solo da una minoranza degli elettori.

Ricorda un pò Gianni Morandi. 

L'idolo dei giovani e delle ragazzine (una volta) e delle casalinghe (ora). Sia l'uno che l'altro, sia qui che in USA.

Ecco perché la democrazie sono pericolose, ed il cittadino dovrebbe comunque essere salvaguardato dal Diritto.

Salvaguardia che la Costituzione USA garantisce, ma solo parzialmente, visto il disastro causato dalle demagogiche politiche finanziarie, bancarie, fiscali ed immobilariste di Clinton (spec:  prestiti ai sub-prime, su insistenza dell'allora senatore Obama).

 

E' curioso che nessuno evidenzi che la ragione maggiore per cui Obama ha successo è perché ha l'aria simpatica

 

Quindi le prossime elezioni saranno tra Adam Sandler e Bill Murray?

 

Ecco perché la democrazie sono pericolose, ed il cittadino dovrebbe comunque essere salvaguardato dal Diritto

 

Senza parole.