Cosa vogliono gli italiani all'estero?

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Questa ci e' stata inviata per email dall'avvocato Salvatore Vigilia. La riproduco in parte qui di seguito (la versione integrale si trova nel sito www.lidealie.info, quasi (quasi) senza alcun commento e quasi (quasi) completa (giuro che le omissioni sono di parti irrilevanti, o dannose all'intervistato). Trattasi di intervista (estiva?) ad un tal "Riccardo Merlo, deputato eletto in America Latina".

Nella giornata della vergogna, in cui il governo Prodi ha abbassato indecentemente i pantaloni di fronte alle richieste clientelari, supportate dalla violenza, di 40 mila taxisti-parassiti, cerchiamo di riderci sopra ... prima di piangerci sopra, che avverra' tra breve.

Dopo che i pusillanimi che governano l'Italia avranno ceduto, nell'ordine, a farmacisti, notai, avvocati, pizzicagnoli, fioristi, estrattori di spine dal tallone, ed altre pulci sociali varie - come faccia Francesco Giavazzi a rimanere ottimista non lo so: spero abbia ragione, ma se cedi a 40mila tassisti taglierai poi lo stipendio a tre milioni di dipendenti pubblici? - arrivera' il turno del duo Merlo-Pallaro (no, non e' un nuovo volatile da circo) d'avventarsi sulle casse di via XX Settembre. Allegria!

L'intervista in corsivo, in neretto le domande. I commenti miei fra parentesi quadre. Come queste, appunto. Gli omissis li indico con [...]

[...]

Lei è il deputato che ha

ottenuto il maggior numero di voti tra quanti erano candidati all'estero.

43.600 preferenze. Il mio collegio è il sud America ma in Argentina ed

in Uruguay ho ottenuto rispettivamente 33.600 e 5000 voti.

Lo sa che, con un numero tale di

voti, un deputato italiano, potrebbe aspirare a diventare ministro?

Sì, però la legge è legge e bisogna rispettarla, d'altronde, come in

una partita di calcio, quando si entra in campo, si deve rispettare quello che

dice l'arbitro.

[Bellissima la domanda, che ci rivela come hanno deciso la composizione del governo: del presente, dei passati e dei futuri.]

[...]

La sua posizione si può

paragonare a quella del senatore Pallaro?

Siamo nello stesso movimento,

Associazioni Italiane in Sud America (AISA). Lui è stato eletto senatore

ed è anche il più votato al mondo.

[Per maggiori dettagli sul grande senator Pallaro, vedasi il contributo di Giorgio Topa che scopri' questo genio della politica il giorno stesso della sua elezione.]

Quali sono i problemi degli

italiani in Argentina?

Soprattutto tre. Il primo è il più urgente ed io credo anche il più

importante cioè la questione sociale dei nostri connazionali emigrati. In

Argentina, Brasile,Uruguay, Venezuela, Perù etc. sono presenti emigrati che versano

in condizioni economiche difficilissime. Mi riferisco ad italiani emigrati che

percepiscono una pensione di 80 euro al mese e non ce la fanno. Quando, nel

2001, è scoppiata la crisi, venivano da me italiani che mi dicevano: «sono

disperato». Non si può rimanere indifferenti: questa è una priorità assoluta.

[Per chiarire: non esistono pensioni dell'INPS da 80 Euro, la minima viaggia a circa 600 Euro. Questo parla di cittadini argentini, probabilmente argentini da due o tre generazioni, che hanno, grazie a leggi folli sulla cittadinanza, il passaporto italiano. Ovviamente questa e' gente che all'INPS o a qualsiasi altro ente pensionistico italiano ha versato zero virgola zero durante la propria vita lavorativa. Avra' invece, ed allegramente, votato per la Isabelita Peron a suo tempo e per il gran Menem vent'anni dopo. Ora, oltre che appoggiare quello che blocca l'esportazione della carne, vuole che adottiamo le politiche di questi delinquenti anche in Italia.]

Poi c'è la questione della rete consolare. Faccio un esempio, a Buenos

Aires siamo 270.000 italiani, il consolato ha 47 dipendenti. Questo è uno

scandalo, non si può. I consolati come quelli di Buenos Aires, S. Paolo,

Caracas, Cordoba ed altri dove è presente una forte concentrazione di italiani,

dovrebbero diventare dei piccoli municipi se si vogliono fare seriamente le

cose. Mi chiedo: una provincia che conta 300.000 abitanti, di quanto personale

ha bisogno per garantire i suoi sevizi?

[Leggere con attenzione, la minaccia alle nostre (vostre, che pagate

tasse in Italia) tasche e' palese. I 270.000 che costui menziona sono

cittadini argentini con passaporto italiano. Non assomigliano neanche

lontanamente al grande timoniere. Questo vuole fare il comune italiano a

Buenos Aires per farsi dare soldi (da voi) da distribuire a chi lo ha votato! A

questo ha portato la follia del voto agli italiani nel mondo. Ad

una nuova, geniale, e tutta italiana forma di parassitismo e

clientelismo. Il clientelismo imperiale o l'impero del clientelismo: le tasse degli italiani

alimentanno clientele ai quattro angoli del mondo. Ogni paese ha gli imperi che si merita.]

Il terzo tema è la promozione della

lingua e della cultura italiana nel mondo. Questi sono i tre problemi

fondamentali. Un'altra questione che andrebbe affrontata seriamente è quella

del riavvicinamento dei due Paesi Italia ed Argentina. Sto studiando insieme al

Sen. Pallaro un progetto che consenta di realizzare questo obiettivo entro

questa legislatura.

[Il riavvicinamento! Lui e Pallaro vogliono attaccare l'Argentina a dei grandi rimorchiatori, staccarla dall'America Latina e portarcela in Mediterraneo. Chissa' come la faranno passare per Gibilterra! O, forse, con le spese che vogliono caricarci, stanno cercando di far si che l'Italia s'avvicini ancor piu' alla follia Argentina di quanto gia' non abbia fatto. Questi son pericolosi: non contenti d'aver mandato a remengo il loro paese, vogliono distruggere il nostro ancor piu' di quanto non abbiamo fatto noi da soli.]

Qual' è la sua posizione

riguardo la questione dei bond argentini?

Anche questo è un problema da affrontare e risolvere. Io credo che il

Governo argentino e le banche italiane debbano assumersi le proprie

responsabilità soprattutto nei riguardi dei piccoli risparmiatori che hanno

comprato quei titoli. Titoli consigliati, peraltro, dalle stesse banche quando

queste già sapevano. Qui, c'è una parte di responsabilità della classe politica

argentina di allora e una parte delle

banche italiane.

[Stupenda aria fritta con giro di tango: ovviamente sa che, se gli argentini dovessero pagare per il rimborso dei bonds emessi dal loro governo, parte dei soldi dovrebbero essere estratti dalle tasche di quei 270.000 cittadini del "comune" suo e di Pallaro, in quel di Buenos Aires ... nel qual caso non lo voterebbero piu'! Quindi e' costretto a dire l'assoluto niente con un giro di tango parolaio magistrale. Duro fare il deputato con la constituency che ci ha la doppia allegiance e vuole soldi da mettere in tasca da entrambi i lati ma non vuol pagare mai! Altro effetto deleterio e demenziale della legge Tremaglia. Ma i fascisti, non avevamo deciso 60 anni fa che fanno solo del male?]

Concludendo, Argentina ed Italia devono essere più vicine: lì è

presente una comunità di 611.000 italiani, se pensiamo anche ai discendenti,

arriviamo a 15.000.000 di anime. In America Latina, oggi, sono più presenti Spagna e USA piuttosto che l'Italia. Il

governo italiano dovrebbe ripensare la

sua presenza e il suo ruolo in America Latina.

[15 Milioni di futuri pensionati! Inclusi i miei cari amici Rodi Manuelli ed Alejandro Manelli, ovviamente! Grazieaddio, Rodi e Alejandro, lavorando in America, delle pensioni italiane non avranno bisogno. Ma gli altri 14.999.998, dovremmo sfamarli noi (ossia, voi, cari amici residenti e tassepaganti nel bel paese.)]

Occorrono tanti soldi per

realizzare questi buoni propositi. Il vice ministro Danieli dovrà fare

miracoli?

Il vice ministro Danieli ha il vantaggio del portafoglio, cosa di cui

non disponeva il ministro Tremaglia.

[Il Merlo ed il Pallaro, su quel portafoglio, ci tengono gli occhi ben piantati da quando sono arrivati a Roma! Hanno grandi idee su come valorizzarlo svuotandolo.]

Ha già un progetto di legge, sta

già studiando una proposta da presentare?

In questi giorni, stiamo presentando con l'on. Angeli e il sen. Pallaro

una proposta che riguarda una cosa a cui

teniamo molto: la legge sulla cittadinanza.

Le donne per decenni non hanno

potuto trasmettere la cittadinanza ai

loro figli solo perché donne. E' una cosa assurda. Queste, per esempio, sono

cose che si possono risolvere senza spendere un solo euro. Un Paese come

l'Italia, una potenza economica di rango mondiale, democratico e repubblicano,

non può tollerare un simile stato di cose.

[Ancora piu' argentini, cileni, australiani, venezuelani, cinesi, brasiliani, con passaporto e pensione italiana! Geniale il femminismo di costui! Ammettiamolo: buon sangue non mente, gli italiani all'estero sembrano ancor piu' bravi di quelli in patria nella creazione di lobbies per l'estrazione di rendite! Impareggiabile genio italico.]

[...]


 

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Commenti

Ci sono 2 commenti

Ebbene si. C'e' chi ha "taxation without representation" (Washington, DC) e chi invece "representation without taxation." Grazie tante al repubblichino Tremaglia! Domanda: come e' attribuito il diritto di voto in altri Paesi che hanno generato rilevanti flussi migratori nell'ultimo secolo? Il Messico, che di solito non si distingue per lungimiranza, efficienza o equita', riconosce il diritto di voto solamente ai residenti all'estero che vivono per una buona parte dell'anno in patria, o che non si sono allontanati da piu' di qualche anno. A tutti gli altri: niet.

Deve essere per forza il Boldrin che si e' inventato un amabile pezzo di tragicommedia italiana ;-)